ACOUSTIC CONTROL CORPORATION
360 (head) + 361 (cabinet)

(Made in USA - 1968/71)

Signore e signori, ecco un autentico pezzo di storia della musica!
Usato da Pastorius, John Paul Jones e blablabla...troverete dappertutto queste informazioni...e infinite pagine dove questo amplificatore verrà descritto - giustamente peraltro - come uno dei migliori amplificatori per basso che siano mai stati costruiti!
Personalmente non ho mai seguito Pastorius, e dei Led Zeppelin quello che salta subito all'orecchio non è certo il basso di JPJ!
Questo per dire che le mie motivazioni per la ricerca di questo amplificatore erano state altre, quando ho iniziato a dargli la caccia un po' di anni fa!
Non ho un bassista in particolare a cui ho legato questo amplificatore...ricordo semplicemente di averlo visto molto spesso, nei filmati di concerti anni 70 di moltissime band, e ovunque lo vedessi ho un ricordo comune e costante del suono di basso: caldissimo, pieno, rotondo, forse anche un po' ovattato, ma presente in modo incredibile, una personalità notevolissima!
E naturalmente una presenza scenica fuori dal comune!!! Non mi stancherò mai di ripeterlo: una volta quando costruivano gli strumenti davano moltissima importanza anche al lato estetico. Questo amplificatore non è solo un amplificatore ma un'autentica opera d'arte di design squisitamente anni 60/70!
E' poi uno strumento con caratteristiche di progettazione molto particolari e per certi versi uniche e raramente imitate. Per prima cosa in un'epoca in cui tutti gli amplificatori erano valvolari, l'Acoustic ha coraggioramente percorso la strada del transistor, comunemente additato come poco adatto per avere il tipico suono caldo e incandescente delle valolve, convinzione popolare che l'Acoustic ha clamorosamente demolito! Poi, la testata contiene solo il pre, mentre il finale è posizionato nella base della cassa. Altra caratteristica peculiare è la dotazione di un unico speaker da ben 18 pollici (lo strepitoso Cerwin Vega), altoparlante visto raramente negli amplificatori fino ad allora, e che per la verità si è visto poco anche in seguito! E se non bastasse il mastodontico speaker c'era il fatto di come era posizionato, ovvero secondo il design folded horn, una progettazione particolare secondo cui il cono è montato con la faccia che guarda dietro e spara il suono sulla "parete" della cassa, che poi lo rimanda in avanti attraverso le due aperture proiettandolo più potente e più distante...era un design progettato per tempi in cui non si usavano ancora gli impianti PA e quindi gli amplificatori dovevano sparare il suono direttamente sulle platee, ed essere quindi molto potenti, e in effetti i suoi 200 watt dichiarati sono sicuramente di un'altra categoria rispetto ai watt odierni...oggi per avere un ampli che pompa come questo, di watt ce ne vogliono almeno 800 o 1000!
All'epoca infatti questo amplificatore fu un'autentica rivoluzione! Solo l'Ampeg SVT (affettusamente chiamato "il frigorifero") poteva contrastarlo in termini di potenza bruta! Ma se il suono dell'Ampeg era qualcosa di quasi 'doloroso', quello dell'Acoustic manteneva un calore e una dolcezza quasi inconcepibili per certi volumi! L'Ampeg ti prende a pugni, l'Acoustic abbraccia, avvolge con un
calore, una pienezza e una rotondità che stregano! E' un suono letteralmente tridimensionale, vivo e vibrante, che riempie l'ambiente dove si trova e invade ogni cosa. Nessun amplificatore che io abbia mai sentito, almeno fino ad oggi, è in grado di dare le stesse sensazioni! Non è sicuramente un strumento indicato per chi vuole suoni moderni, cristallini e precisi...ma per chi ama il suono degli anni 70 non c'è niente che suoni meglio!

 

 

Una bella foto-famiglia dei miei Acoustic! Da sinistra: 406, 360+361, 220+402.

 

Tornando al 360/361, ecco invece un po' di foto delle varie parti disassemblate (dato che l'unico modo per averne uno è stato di puntare su un modello che aveva bisogno di qualche lavoretto di restauro, cosa che si è tradotta in un risparmio economico notevolissimo):

 

il pre nella testata:

 

il finale (estratto dalla base della cassa) e il pannello posteriore con i vari cavi:

 

La "casetta" dello speaker (il black widow da 15 pollici a sx non c'entra, anzi è in vendita se qualcuno lo volesse!)

 

Il mastodontico Cerwin Vega da 18 pollici!

 

Ed ecco la cassa completamente vuota, dalla quale si può meglio intuire come lavora il design folded-horn.

 

ulteriore aiuto grafico per capire meglio come funziona il design del folded-horn:

 

I pannelli posteriori:

 

Il numero di serie della testata:

 

...e della cassa:

 

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