L'Antica storia del mare

Via Molo Giano - Genova  Tel.: 01026 13 54 - Fax: 01025 61 42

e-mail: anticastoriadelmare@libero.it


La nostra storia

Associazione culturale costituitasi a Genova, nel 1996, per volontà di un gruppo di appassionati amanti del mare per studiare, conservare, mantenere vive e tramandare le conoscenze delle antiche tecniche di immersione e di intervento e lavoro subacquei sulla base del concetto che il presente è il frutto delle radici del passato e non vi può essere cultura moderna in qualsiasi disciplina se non vi sono comprese e conservate le conoscenze tradizionali, storiche e tecniche che ne costituiscono e caratterizzano la base e le origini pur senza dovere vincolarne lo sviluppo.

L’associazione oltre ad accogliere e riunire chiunque desideri avvicinarsi alla conoscenza delle antiche tecniche di intervento subacqueo ed alla pratica dell’immersione con attrezzature antiche e moderne, è anche aperta a tutti coloro che sono in possesso di attrezzature, informazioni, documenti, immagini, articoli di stampa, fotografie o filmati sulla storia dell’immersione o su argomenti comunque ad essa riconducibili.

Genova è stata scelta quale sede istituzionale dell’associazione poiché proprio a Genova sorse, oltre un secolo e mezzo fa, la prima scuola per palombari ed in quanto a Genova sono presenti o comunque collegati i documenti , i fatti, le attrezzature e le persone che hanno portato alla nascita dell’ arte del palombaro in Italia e nel Mediterraneo, creandone e affermandone poi l’immagine e l’epopea.

Alla ANTICA STORIA DEL MARE, oltre ai Soci individuali, sono affiliate anche Società di attrezzature per immersione, Ditte di lavori subacquei, Scuole di formazione subacquea professionale.

Secondo quanto riportato nel testo del manuale formativo per i palombari della Marina Italiana, la scuola per palombari venne istituita a Genova il 24 Luglio 1849 in seguito alla proposta del Generale Della Rocca, ministro della Guerra e Marina nel Gabinetto D’Azeglio.

Il primo insegnante di questa arte fu ROBERTO GRADNER il quale rilasciava il brevetto da palombaro al candidato che dopo un breve tirocinio riusciva a superare la prova di tre ore di immersione a poco più di 10 metri.

Nel 1869 la sede della Marineria fu trasferita da Genova a La Spezia e la scuola palombari fu installata a bordo di una vecchia nave della Marina Militare.

Da lì trasbordò da una nave all’altra a seconda delle esigenze della flotta; finì per trasferirsi, nel 1911, dalla R.N. ITALIA al Varignano ove, salvo un breve intervallo trascorso sulle RRNN "Elena" e "Pisa", rimase fino al dicembre del 1934. Fu poi trasferita a S. Bartolomeo per congiungersi con le altre Scuole che ivi da tempo avevano sede.

Estese ed accurate ricerche non hanno permesso di rintracciare documentazioni specifiche riferite alla istituzione a Genova della Scuola nel mese di luglio del 1849, come riportato nel testo, se non la proposta al Re datata 23 Luglio 1849 il cui testo si riporta di seguito:

 

" Relazione a S.M. in data 23 Luglio 1849

Scuola per far allievi nella professione di Palombaro

La necessità di formare nel Porto di Genova degli abili Palombari di cui si ha spesso bisogno tanto pei lavori di mare quanto per far visitare sott’acque la carena di R. Legni già indusse il Governo fin dal mese di settembre dello scorso anno a prendere a R. servizio per due anni il marangone Gardner, cui fissava la giornaliera mercede a L. 12,55 coll’obbligo di fare degli allievi fra gli operai ed i marinari della Regia Marina.

Dai rapporti del comando Generale della regia Marina parrebbe però essere scarsissimo il numero de’ giovani inclinati a dedicarsi a cosifatta professione ed un incentivo sarebbe quindi necessario per indurveli onde utilizzare la conseguente opera del suddetto maestro e degli apparecchi a tal uopo acquistati"

 

Curiosità

Il termine "marangone" utilizzato in modo formale nella lettera riportata qui sopra veniva inizialmente usato per indicare diversi uccelli appartenenti alla famiglia dei falacrocaracidi (dal greco calvo e corvo) che vivono lungo le rive rocciose dei fiumi o del mare catturando pesci tuffandosi, in particolare il cormorano.

Dal medioevale "mergo" e dal suo accrescitivo "mergone", mediante cambio della "e" in "a" e la anaptissi di una "a" fra "r" e "g" per agevolare la pronuncia e la inserzione della nasale "n" si ebbero "margone", "maragone", "marangone".

Dal nome dell’uccello acquatico è derivato in senso traslato il significato di tuffatore o palombaro che si immerge per ripescare oggetti sott’acqua o per effettuare riparazioni alle navi e conseguentemente la definizione si è allargata al maestro d’ascia, al carpentiere, al falegname.

 

Dino Passeri, Presidente della ANTICA STORIA DEL MARE


I nostri programmi futuri:

 

 

In preparazione

 


 

 

REPORTAGE FOTOGRAFICO DELLA "ANTICA STORIA DEL MARE"

 

La statua bronzea di San Pietro posta a – 10 mt. sul fondale marino di Genova Quinto (davanti alla Sede USMI) la cui posa è stata curata dall’Antica Storia del Mare.

Alcuni momenti della vestizione del Palombaro

Anna Comiti, socia fondatrice della Antica Storia del Mare. Prima donna Palombaro della A.S.M.

 

 

Alcune immagini di immersione di Palombari dell’Antica Storia del Mare

Particolare dell’attrezzatura del Palombaro: Scafandro, scarpe zavorrate e pompa


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