Per
le ragioni più svariate: per ridere, sorridere, piangere e pensare.
Avevo iniziato chiedendo aiuto ad ogni visitatore. Le indicazioni per
qualcosa che valesse la pena essere letta. Ecco qui. Non è una
classifica ma una raccolta in ordine cronologico di scoperta. Buona
lettura.
Ecco chi sono i blogghers che vogliono contribuire a colonizzare il nuovo Principato di Mareterra e quali sono le loro funzioni istituzionali. Tutti siete invitati a farne parte, basta scegliervi il ruolo che più vi piace e che non sia stato ancora ricoperto. Mara2003
è stata incaricata di raccogliere le adesioni e di inserirle
nell'organigramma qui sotto riportato. Cliccateci sopra per scaricarlo.
Io che sono l'uomo più buono della terra (spero che kidgloves non mi
citi per plagio) vi faccio questo regalo. E' una delle poche cose che
mi fa pensare a Dio. Per due motivi: il primo è che solo grazie a Dio
possono esistere queste meraviglie; il secondo è che non può esistere
un Dio capace di togliercelo dalla Terra, prima o poi.
Qui,
invece, sottopongo alla vostra attenzione un esempio di bel canto
interpretato da un'amica simpaticissima che bazzica il nostro ambiente.
A giudicare dallo stile, direi che non peccheremmo di sovrastima se la
annoverassimo tra le migliori interpreti del nostro tempo di una Casta
Diva. Ed ecco a voi .... ILIKE!
Egometro
L'apparenza inganna
Avviso momentaneo a tutti i naviganti
OGGI 3,75 APRILE 1997
HO SCOPERTO DI AVERE IL POLLICE OPPONIBILE!
QUALCUNO SA DIRMI QUANDO MI SONO EVOLUTO?
OGGI MI SENTO NATURALE, SENZA CONSERVANTI. ANCHE UN PO' AZEOTROPICO.
AVVISO IMPORTANTISSIMO: (la entraable transparencia de tu querida presencia) Il
tono con cui mi esprimo su certe cose appare sentenzioso. Me ne
dispiaccio, è un mio difetto. Lungi da me l'idea di essere il custode
della verità assoluta. Se qualcuno dovesse sentirsi offeso, me ne scuso
in anticipo. E lo faccio lasciando a tutti possibilità di replica. Sono
anche pronto a ricredermi se il mio interlocutore avrà argomenti e
garbo per convincermi del contrario.
Chi ci scruta dall'EST?
Si chiede gentilmente ai signori che si collegano dalla Romania
di manifestarsi e, compatibilmente con i loro impegni, commentare se
trovate questo blog interessante oppure lo state studiando come caso
patologico.
Grazie
Mi accorgo ora su clustrmaps.com (ho la mappa nella colonna di sinistra) che anche dal Brasile c'è stato un avvicinamento. Stai a vedere che mi tocca scrivere in esperanto!
Nel frattempo ringrazio Tanks per
avermi insegnato a tradurre il mio blog in inglese tramite il link che
è a lato (english version). La traduzione fa venire il mal di testa ma
è meglio che niente.
FINALMENTE ... Inviato da:MUSICANTE_0 (19 febbraio 2007)
Libera,
contro le mafie, per la XII giornata, il 21 marzo 2007, ha
scelto Polistena, in Calabria, cittadina al centro della Piana di
Gioia Tauro, un territorio tra i più importanti della regione per le
sue potenzialità economiche e sociali ma condizionato anche dalla
presenza della criminalità organizzata.
UN ULTERIORE AVVERTIMENTO: MOLTO
SPESSO CAPITA CHE I COMMENTI, SOPRATTUTTO DEGLI AMICI VISITATORI, SIANO
MOLTO PIU' BELLI DEI POST. ADDIRITTURA POSSONO ESSERE OFF TOPICS,
RENDENDO IL POST ANCHE IMPREVEDIBILE. TUTTO QUESTO E' ARRICCHIMENTO AL
BLOG E VE NE RINGRAZIO. PER QUESTO MOTIVO CONSIGLIO A TUTTI I VISITATORI DI SCORRERE I COMMENTI A CACCIA DI SORPRESE.
Trackback e commenti al Messaggio #43
Messaggio N°43
Tags: educazione scuola
8 Febbraio 2007 - 20:12
Quando ci vuole, ci vuole ... su Upmariner Channel
Dal Corriere della Sera del 7 febbraio leggo la notizia di un professore di scuola media picchiato da tre studenti. La
notizia non mi ha shockato, ma disgustato. Ormai penso di voler
diventare il Giustiziere della Notte nella Scuola, un bel titolo anche
per una nuova saga cinematografica. Riporto esattamente l'articolo,
alternando i suoi passi con le mie valutazioni in grassetto. Premetto
che reputo il Corriere il giornale più serio che c'è rimasto, anche per
quella sana abitudine, che ha intrapreso, di corredare con note
bibliografiche le fonti scientifiche da cui attinge per informarci su
nuove scoperte scientifiche.
Cominciamo:
TORINO
- Tre studenti marocchini che frequentano un istituto scolastico
torinese sono stati denunciati al Tribunale per i minorenni per avere
aggredito e picchiato un loro professore.
Tre
civette sul comò. Secondo me qui c'è un po' di istigazione al razzismo.
Una mia carissima amica, insegnante ad un istituto tecnico di Cosenza,
mi raccontava del collega minacciato, da uno studente quindicenne, col
coltello alla gola per aver osato offenderlo in pubblico (NdR in
classe) dandogli dell'asino. Se avesse fiatato, il coltello gli avrebbe
tagliato un po' di epidermide, ad andar bene. Non era molto marocchino,
quel ragazzo, e il professore non ha sporto denuncia per paura di
ritorsioni. Non trovo assolutamente fantasioso ipotizzare una simile
situazione in una qualsiasi scuola di qualche sobborgo di qualsiasi
grande città in qualsiasi altra parte d'Italia. Ricordo anche il film
"tre metri sopra il cielo" dove un cane viene rapito per estorcere una
promozione.
Si
tratta di tre ragazzi, due fratelli di 16 e 17 anni e un altro giovane
diciassettenne, iscritti al Centro territoriale permanente
dell'Istituto Giulio.
A
me solo il nome "Centro territoriale permanente" mette tristezza.
Chiamatelo centro di ammasso delle coscienze frustrate. E' più poetico.
Fanno
parte di una classe di soli extracomunitari che devono ancora prendere
la licenza media. L'episodio si è verificato nella sezione distaccata
presso l'Istituto Principessa Clotilde e la vittima del pestaggio è un
insegnante di inglese, Piero Mastrota, 55 anni, che ha riportato
contusioni poi medicate in ospedale.
A
proposito di integrazione: ammassiamoli tutti nella sezione distaccata.
Chissà perchè le sezioni distaccate mi hanno sempre dato l'impressione
di declassamento.
RICOSTRUZIONE
- Secondo il rapporto dei carabinieri, a innescare la violenza è
stato uno dei due studenti di 17 anni, che era appena rientrato dopo un
periodo di sospensione per avere danneggiato un distributore di bevande
all'interno della scuola.
Ecco qual'è il problema. In certi posti sarebbe meglio limitarsi agli abbeveratoi.
Il
giovane, alto e robusto, voleva vendicarsi del provvedimento e durante
la ricreazione ha insultato una bidella, spalleggiato dagli altri due
compagni.
E
già qui, se fossi il dirigente scolastico, un bel buttafuori da
discoteca non ci penserei due volte ad assumerlo per mollare un paio di
ceffoni. Per cautelarmi chiederei ai genitori o ai tutori degli
iscritti, con il visto dei servizi sociali, di firmare una bella
liberatoria da azioni legali nel caso di inflizione di punizioni
corporali, come condizione necessaria all'iscrizione.(Non sono sicuro di aver usato una buona sintassi ma credo si sia capito cosa abbia voluto dire.)
Il
professor Mastrota è intervenuto e ha ricevuto la sua razione di
insulti. L'insegnante ha allora invitato i tre a seguirli dal preside,
che ha l'ufficio nell'altro istituto. Lungo le scale è stato però
malmenato: «Prima un pugno - ha raccontato - poi un calcio allo stomaco
e altre botte».
Qui,
purtroppo, entra in gioco la mia stazza da novanta chilogrammi (mi sono
tolto qualche etto come fanno le donne con i mesi). Avrei preso una
bella mazza da baseball e l'avrei usata per legittima difesa fino a
scomparsa del cranio di chi stava per colpirmi. E poi, secondo me, il
Mastrota ha commesso un errore. I ragazzi andavano mandati per conto
loro dal preside, dopo aver chiesto l'intervento di una scorta armata.
Il
personale della scuola ha telefonato ai carabinieri che sono
intervenuti. La preside, Giulia Abbio, ha ricevuto dal professore
Mastrota una relazione sull'accaduto per valutare le sanzioni da
prendere nei confronti dei tre giovani.
Per
me non ci sono dubbi. Una bella settimana di Divina Commedia col
Benigni sarebbe la giusta punizione. E chi legge il blog di Mara,
mia Musa ispiratrice, sa a cosa mi riferisco. In alternativa, prenderei
i tre ragazzi, tre volte alla settimana, li farei poggiare col ventre
sulla cattedra e, a cul scoperto, tre cinghiate cadauno. E poi il
filmato mandato su YouTube con tanto di nome e cognome. In alternativa
una soluzione del tipo mostrato in figura, ma solo una settimana e a
digiuno, penso che basterebbe a far passare voglie di bullismo.
Se
Berlusconi promette e mantiene un programma elettorale con questo tipo
di provvedimento divento più leccaculo di Fede. Promesso.
Se
volete potete lasciare vostre lamentele, opinioni discordanti, altri
suggerimenti, offese. Io vi lascerò fare. Al momento opportuno
interverrò con una contromossa cumulativa che vi renderà il giusto
merito.
Up, lo sai
che a volte ho i sensi di colpa perchè, a forza di sentire parlare di
comprensione, bontà, perdono e indulto, sento che mi stò trasformando
nel giustiziere della notte 2 ( periodicamente acquisisco
persino(orrore!) i lineamenti di Charles Bronson)...che vuoi che ti
dica, se non che hai ragione, sacrosanta ragione!!!
:-))...P.S.: Bentornato!
io sono per
la linea dura...basta buonismo, basta permissivismo, basta con l'essere
accomodanti...io mi sono rotta...io vero problema è che con tutte
queste misure, tutte queste linee filosoficalppedacogicalpsicologiche
noi docenti siamo sempre alla sbarra, e in qualche caso alla gogna
proprio come nella tua foto, "soli", senza alcun supporto da quale che
sia la parte...lasciati bellamente soli per far di noi il parafulmine
di ogni situazione...e a cercar di agire prima ancora che reagire
sappiamo che non avremo aiuto da nessuno...ad ogni nostra supposta
azione seguirebbe un laconico comunicato della direzione con su
scritto, ha agito si sua personale iniziativa...un paio di anni fa un
prof di matematica o inglese beccò alunna che si favea inviare risposte
al compito per sms, alla richiesta di consegnare il cellulare e al
relativo diniego ha avuto la malaugurata idea di strapapre di mano il
cellulare di mano all'alunna...qual è stato il risultato? denuncia
della famiglia per minaccia psicologica e violazione della privacy e
lesioni personali alle quali l'allora provveditorato di appartenenza,
oggi sarebbe CSA, ha fatto seguire la sospensione del docente...e
quando io mi accorsi di avere in classe uno psicopatico, forse perchè
dietro un'apparente distrazione nascondo un'ottima capacità di
lungimirante ossrvazione maggiore che negli altri colleghi e chiesi un
consiglio di classe nella discussione venne fuori che ero una mosca
bianca, l'unica che avesse notato storture nel comportamento del
ragazzo, si è dovuto attendere l'anno successivo e l'azione di reazione
violenta su una collega che aveva mosso un banale rimprovero per fare
accorgere tutti dell'entità del problema e avviare il procedimento
disciplinare che, grazie al cielo, è stato seguito dalla richiesta di
nullaosta del ragazzo...e se io dico che bisogna intervenire perchè
qualcuno mi ha detto che a scuola portano fumo e so anche chi è il
canale il ds mi dice che a lui io non ho mai detto nulla e che se
faccio azione personale non mi appoggia, così quando so di avere
ragazze anoressiche o con mille altre problematiche mi si dice sempre
di fare lo struzzo...ma senza uscire dal seminato, ho patito delle
bacchettate sulle mani, ho patito di essere punita e messa con la
faccia al muro, inginocchio con ginocchia sui ceci l'ho evitato per
poco, e oltre alla punizione la stretta di giro di vite anche a casa
perchè all'epoca nessun appoggio da parte delle famiglie anzi un paio
di ceffoni ben assestati sulle guance di quelli che lasciavano i segni
delle dita e che facevano passare la voglia di fare le
marachelle...linea intransigente dunque, e ok per il buttafuori anche a
scuola...e quando sei libero dai tuoi impegni sai che un posto alla mia
scuola ce l'hai, con il tuo fisic du role non resti disoccupato...e
scherzi a parte, è necessario dare un segnale di forza, la scuola è
alla frutta! (devotamente)
Inviato da SandaliAlSole il 09/02/07 @ 07:05 via WEB
Naturalmente
tu stai descrivendo delle situazioni limite ed è chiaro che "limite"
sono anche le tue considerazioni. Però, leggendo anche il commento di
mara, vorrei riportare il discorso sul "normale quotidiano" e
sull'atteggiamento generalmente assunto in modo particolare dai
dirigenti scolastici. Le situazioni critiche devono essere tacitate,
zittite, soffocate. Le insegnanti non sono supportate e di conseguenza
si comportano. Questa èla mia esperienza, che non vuol essere
generalizzante, ma che - credimi - non rappresenta una sola scuola di
un solo minuscolo paese nell'immensità dell'universo italiano. Come
genitori ci siamo trovati a dire alle insegnanti che era ora di tirar
fuori l'orgoglio del loro ruolo e della loro professione, invece che
farsi schiacciare dalla prepotenza di pochi. Eppure, anche di fronte a
episodi eclatanti, si finge lo stupore: il dirigente scopre solo dopo
anni di avere certi problemi nella sua scuola. E cerca di
dimenticarsene subito dopo. Sai, un tempo c'erano i bidelli-dissuasori:
avevano un ruolo determinante nel mantenimento di un certo tipo di
regole. Ora, pare non rientri più nel mansionario. Voi siete stufi? Lo
sono anche le famiglie, e anche più di voi.
Non credo si
possa generalizzare e ridurre la classe docente al rango di pecorelle
vigliacche o senza orgoglio. Non è così che funziona...La verità è che
spesso si delega o meglio, si nomina la la scuola o il singolo docente
a risolvere cose che invece a scuola non si possono risolvere. Non
possiamo fare miracoli, SandaliAlSole...e spesso è la legge che ci
impedisce di intervenire in modo radicale...Quanto alla stanchezza non
sono così sicura: ma sai quante volte mandiamo lettere, tre...quattro
volte alll' anno ...sempre agli stessi genitori, per 5 anni di seguto e
non sono mai venuti? Oppure hanno solo telefonato a scuola per dire che
hanno da fare, non hanno tempo, devono lavorare...No Sandali...la
verità è che le famiglie non ci sono più. I ragazzi sono sempre più
vittime di messaggi che non sono quelli che li aiutano a diventare
uomini e donne equilibrati (vedi programmi televisivi e anche quello
che si legge sui giornali di continuo che io tacerei per evitare lo
spirito di emulazione)...e il tempo che restano a scuola è troppo poco
per salvarli.
Personalmente, ho la fortuna di lavorare con persone reattive e con un
preside con tanto di palle, a cui manifesto la mia stima e
fiducia.(oddio se mi legge, sono finita)
C'è una
dissociazione evidente, in quella che chiamano 'integrazione', e
sicuramente non è il nocciolo della questione. Ma, come giustamente
rilevi, probabilmente non è un dato trascurabile. Di fronte ad episodi
del genere, sempre più frequenti ormai, non si sa più che pesci
prendere e adottare la linea dura, per come stanno andando le cose,
potrebbe forse rivelarsi controproducente. Così si teme. Ma, dico io,
più di così? C'è da esserne spaventati, ed io lo sono. Buttafuori a
scuola? Non sarebbe male. Un suggerimento, però lo avrei: visto che
hanno integrato la cosiddetta formazione all'insegnamento (con la SSIS)
per un adeguamento psicopedagocico dei futuri insegnanti, forse sarebbe
il caso di inserire tra le materie previste anche un bel corso di Full
Contact. Almeno i prof saprebbero difendersi. P.S.: ho notizie fresche
di una mia amica prof che le ha prese a scuola. Forse, se capita da
queste parti, aggiornerà anche te. P.S.2: io sto benissimo. Fisicamente
e psichicamente. Ma queste storie mi abbattono di sicuro.
Io credo che
al di là di reazioni estreme, com'è la voglia di pena di morte quando
sentiamo di bambini maltrattati come animali, il sistema di educazione
dei nostri giovani deve essere affrontato in modo trasversalmente
serio. Stiamo compromettendo irrimediabilmente il futuro, mentre i
nostri politici si occupano di chi governerà e con quale legge
elettorale si dovrà andare alle prossime elezioni. La cosa che mi ha
demoralizzato (e per questo ce ne vuole) è la consapevolezza che è
bastato un appello in giro per blog e mailing list ed altro ancora per
avere un intervento del garante contro il costo delle ricariche. Ma chi
se ne frega (nonostante abbia firmato anch'io, già che c'ero). Se la
stessa cosa venisse fatta girare per una richiesta di intervento
urgente da parte delle istituzioni sull'argomento istruzione e giovani,
con mezzi a disposizione per finanziare progetti seri e non per pagare
super commissioni che non servono a un tubo. Non abbiamo bisogno di
altre riforme per fornire questi ragazzi di pezzi di carta straccia, ma
dare a tutti l'opportunità di avere ciò che si merita. E se meritano di
essere mandati in una struttura di recupero (non occorre essere drogati
per averne bisogno) si abbia il coraggio di mandarceli. Fino al
recupero! Piuttosto che ammassare gli scarti (come sembra siano
trattati i disadattati) vanno diluiti e deve essere individuata un
strategia di incentivo del virtuosismo. Sia per la scuola che per le
famiglie. Io darei incentivi fiscali solo alle famiglie virtuose mentre
penalizzerei chi ha dimostrato di non dar valore all'educazione.
Bisogna trovare il modo di valutare. Anche dal lato scuola si deve
premiare non il dirigente scolastico che fa risparmiare (elargendogli
una quota sul recupero) ma che fa funzionare. Occorrerebbe un tribunale
della scuola che non deve avere sovrapposizioni con quello ordinario,
ma deve valutare contenziosi tra famiglia e docenti. Se il docente
sbaglia, non penalmente o civilmente, ma moralmente, paga con anche il
licenziamento. Se è il ragazzo a sbagliare viene portato su una strada
di recupero come ad esempio una sorta di servizio civile di un anno
presso un paesino sperduto su qualche monte a supporto di anziani
bisognosi. Tanto, con certe tare comportamentali, se anche salta un po'
di Divina Commedia, non è il danno maggiore. Che torni la bocciatura ma
con la prestazione di un servizio socialmente utile. E non perchè lo
Stato debba guadagnarci ma affinchè il ragazzo capisca il senso civico.
Il problema del bullismo è nel gruppo. Bisogna sparpagliare il branco.
Stiamo allungando la vita ma stiamo peggiorandone le radici. Cosa
saranno questi giovani sbandati in una società di vecchi attaccati con
le unghie a quello che hanno? Tante arance meccaniche rabbiose! Spero
di sbagliare come al solito.
Scusate, una notizia fresca fresca. Anzi calda calda. Apparsa sul Corriere del 9 febbraio.
Coinvolti diversi dodicenni e un quattordicenne
Filmino hard a scuola: docenti oggi decidono
Il collegio degli insegnanti delle medie di Valmorea stabilirà i
provvedimenti per i ragazzi che hanno fatto circolare le riprese
Ora, non per far polemica, ma il titolo dice chiaramente "a scuola" ma
l'atto si è consumato in un garage di uno dei ragazzi e il filmino è
andato in giro tra i cellulari. Cosa c'entra la scuola. E quale sarà la
motivazione per una sanzione? Non erano a casa a studiare? Per favore.
Sono i direttori dei giornali che dovrebbero essere denunciati per
diffamazione. E i genitori dov'erano? Mia sorella e/o mio cognato in
parti eque hanno accompagnato i figli ovunque fino a 18 anni, essendone
loro i responsabili. Non ravvedete nessuna omissione?
Inviato da ilmondodiAle il 10/02/07 @ 01:45 via WEB
Ok, la notte
è giovane per me, lo riscrivo.
Forse il problema è a monte...stiamo vivendo una crisi epocale che
affonda le sue radici nella stessa evoluzione storico-sociale. I
giovani di oggi, insomma, non sono solo figli del loro tempo, ma
rappresentano il risultato di scelte più o meno consapevoli operate nel
sociale molto tempo addietro, in dimensioni di portata storica; questo
non può essere sottovalutato dagli educatori e da tutti gli adulti, che
a vario titolo, entrano a far parte del circuito educativo. E'
necessario operare in collaborazione costante con i genitori, evitando
dannose contrapposizioni o facili polemiche con la famiglia...e qui
lancio una proposta-progetto: "la scuola apre le porte al territorio",
che si invitino le famiglie a constatare la "realtà" in cui siamo
chiamati ad operare. Se stamani in classe (sono io l'amica a cui faceva
riferimento Gioia) fossero stati presenti i genitori dei ragazzi che
hanno dato vita alla rissa, cosa avrebbero pensato, detto, fatto??? nel
vedere un libro "volare" e poi atterrare sul mio viso?? E se quel libro
lo avesse preso in faccia il D.S.?? Alberoni ha ragione quando afferma
che ci sono dei capi che non sanno comandare perchè non ascoltano ed
altri che non sanno comandare perchè non decidono. E se poi vogliamo
soffermarci, anche solo per un attimo, sulle responsabilità del Governo
allora urge sottolineare una cosa: "Non abbiamo quasi più tempo",
specialmente in quelle situazioni ambientali in cui imperversa il
degrado ed affiorano problemi drammatici di tantissime persone
costrette quotidianamente alla lotta per la sopravvivenza.
E',oltremodo, opportuna la paziente ricostruzione di un saldo tessuto
sociale di solidarietà e condivisione di comuni obiettivi di sana ed
equilibrata crescita civile. Che ciascuno assolva al suo ruolo! Che
l'insegnante restituisca dignità alla sua professione! Che sia sempre
disponibile all'ascolto, ma che non abbia timore di infliggere le
punizioni quando sono necessarie per fronteggiare situazioni
particolari. Che i genitori facciano lo stesso!! Una piacevole nottata,
Mr Up. P.S.: mi chiedevo...ma uno della tua stazza ci sta comodo in un
sarcofago??:-))
Non ci posso
credere...ti hanno tirato un libro? Quale è stata la conseguenza per il
giovane intellettuale? (Spero che tu non ti sia fatta male!!!) ...e i
genitori hanno, come di consueto, minimizzato?...Condivido l'idea di
Up, non dobbiamo incentivare l'abbandono scolastico limitandoci a
"bocciare" dobbiamo invece offrire esperienze di vita forti e diverse,
perchè il cervello e il cuore dei nostri ragazzi cresca!
Inviato da MARIONeDAMIEL il 10/02/07 @ 12:56 via WEB
ragazzi,
spero di non farla lunga... sono abbastanza d'accordo con Sandali, un
po' anche con Mara, in sintesi, ognuno esprime il proprio punto di
vista a seconda della propria esperienza; l'articolo va oltre il
problema scuola, propone quello dell'integrazione, e non è problema
facile da risolversi. Pero' di problemi con ragazzi "dis-adattati" ce
ne sono anche senza tirare in ballo gli extracomunitari eh. Noi abbiamo
nella ns scuola media vari ragazzi di una comunità di recupero
(orribile termine vero Up?); creano non pochi problemi di disciplina,
per dire poco. E' come dice Sandali, i dirigenti non hanno le palle per
portare alla luce il problema, tendono a mettere tutto a tacere, e gli
insegnanti cercano di fare il loro possibile; alla ns richiesta di
chiedere UN AIUTO QUALIFICATO, ci hanno messo a tacere dicendo che non
c'era possibilità. Da una parte quindi ti trovi il dirigente che cerca
di salvare il buon nome della scuola, dall'altra questi ragazzi che
credi, a me fanno pena. In mezzi i ns ragazzi che dovrebbero studiare e
i ns insegnanti che dovrebbero insegnare. La linea dura dura come l'hai
messa tu la trovo un po' sorpassata... occorre valutare caso per caso,
non generalizzare, e quando serve, ricorrere a delle "punizinioni"
educative. L'unica cosa sbagliata è NON guardare in faccia i problemi,
ma anche usare la demagogia serve a poco. Lo sapevo, l'ho fatta
lunga....
Inviato da MARIONeDAMIEL il 10/02/07 @ 12:57 via WEB
p.s. Io,
questi ragazzi, dalla scuola pubblica non li butterei comunque fuori.
Sarà faticoso, impegnativo, scocciante, ma qualcuno deve pur farlo no?
Ciao.
Ho avuto una
fidanzata che è venuta a studiare per il suo dottorato in pedagogia
speciale dalla Germania. Lei, tedesca, diceva che in Italia avevamo
inventato il concetto di integrazione per bambini diversamente abili
(allora si chiamavano ancora bmbini con Handicap). Grazie a questa
innovazione, nelle classi normali, sono inseriti bambini particolari, a
condizione che ci sia anche l'insegnante di sostegno. Invece in
Germania c'erano, non so ora, scuole differenziate con insegnanti
speciali (ed infatti lei era laureata in quel settore dove si stava
anche specializzando). Il problema del sistema italiano consiste nel
reclutamento di queste insegnanti di sostegno. Mi pare che occorra
frequentare un corso di un paio di anni, oltre al titolo che già
abilita all'insegnamento, e si è pronti per affrontare un compito
difficile. Non credo di dire una bestemmia, ma non penso che siano
molti gli insegnanti che lo fanno per vocazione o missione. La maggior
parte, da quello che sento, lo fa per accedere a graduatorie
preferenziali e ottenere la cattedra (Mara, si dice così?) superando
altri in graduatoria. Diciamo che lo Stato approfitta di certe
debolezze per reclutare chi lo fa in attesa di mollare, quanto prima,
questo duro compito. Alla faccia dell'AIUTO QUALIFICATO. Però nella
scuola troviamo tante belle professionalità, una per esempio è Mara di
cui conosciamo le doti (e se mi accusa un'altra volta di essere
mellifluo ... vado, l'ammazzo e torno). E come lei vi ho raccontato di
tante altre mie amiche che si dedicano con dedizione e professionalità
ad ogni livello. Però si scontrano contro dirigenti incapaci o con le
mani legate. Perchè, non dimentichiamo, certe scelte sono determinate a
livello politico. E' per questo che non possiamo accontentarci di
muoverci solo alla base (le scuole) ma bisognerebbe smuovere le acque
anche a livello politico. Ma i sindacati della scuola a cosa servono?
Solo per far diminuire le ore di insegnamento a chi non ha voglia di
fare un tubo e ad aumentare gli stipendi a pioggia, facendo qualnque
cosa da 0 a 100? Beh! Mi pare che di cose da dire ce ne sono. Io ogni
tanto ritorno sull'argomento. Perchè non me ne frega niente di qual'è
la notizia del giorno. Per me questo è il problema di oggi e domani
finchè non è risolto.
ti ricordi di
quando c'erano le classi difefrenziali chiuse poi perchè erano momenti
di ghettizzazione? oggi i ragazzi portatori di handicap sono inseriti
nelle classi "normali" ma sai quante realtà diverse di uno stesso
aspetto ci sono? ds che accettano a man bassa i diversamenti abili con
il solo scopo di formare le classi, più ne hanno, meno numerose sono le
classi come numero di iscritti ad ognuna ma se ne possono far
tante...poi ci sono i genitori che temono il giudizio della gente e
allora non chiedono per il figlio l'insegnante di sostegno e tu ti
ritrovi a dover gestire una situazione senza prepoarazione alcuna...e
quando sono previsti gli inseganti di sostegno mica intervengono per
tutto l'orario scolastico...seguono solo alcuni insegnanti e agli altri
non resta che fare il famoso fai da te...si Up, è così, molto spesso si
ricorre al sostegno per riuscire ad ottenere il ruolo o quantomeno un
avvicinamento a casa...i sindacati della scuola dove sono? non saprei
dirti bene...le ultime notizie me li davano a pubblicizzare il fondo
espero, la pensione alternativa, quella che chi non va in pensione
entro il 2012 anno in cui dovrebbero finire i soldi per le pensioni
inpdap causa diminuizione morte insegnanti in servizio, non ridere ma
così han detto alle varie assemblee cui ho assistito, dicevo, che chi
non va in pensione entro quella data dovrebbe ricorrere al fondo
espero...da chi è gestito il fondo espero? mah, non si sa bene ancora,
non è chiaro, magari i super dirigentimanager del ministero (tutto in
famiglia)...e in che cosa andrebbe investito l'accantonamento del
nostro stipendio? ma in azioni, of course...ti immagini anni di lavoro
ad accantonare presso le varie sezioni mafiose poi un'altra torre
gemella, una cirio, un parmalat, un'argentina e puff i nostri sacrifici
scomparsi nel nulla...
Dimentico
sempre che dovrei prendere un tranquillante ogni volta che entro nel
tuo blog. Ti lamenti del fatto che sia bastato un semplice giro per
blog per mettere in moto i gestori contro il costo delle ricariche, e
che invece di fronte a problemi della portata di cui stiamo parlando
non si stia facendo nulla. Che si stia semplicemente a parlarne senza
proporre nulla di fattivo. Tu credi che se qualcuno avesse in mente
anche solo lontanamente qualcosa di realmente fattivo perderebbe il suo
tempo a scriverne sui blog e non schizzerebbe a dare una manata in
testa a chi di dovere? Cosa vuoi che ti si dica? Se nessuno ha niente
da proporre è perché semplicemente non ne ha. O, molto più
probabilmente, non si aggira nel tuo blog. E neanche nei nostri. Ognuno
ha il suo piccolo in cui incazzarsi e più che deplorare lo schifo in
cui ci si aggira, parlandone e parlandone continuamente, se soluzioni
non ci sono, perché quelle già adottate non funzionano, e se proporre
Benigni con Dante in una mano e l’altra sui calzoni è risibile perché
ridicolizza la cultura ma almeno attira l’attenzione di quei bulletti
che se avessero voluto ascoltare un qualche prof decantare un
qualsivoglia Paradiso non sarebbero bulletti ma ragazzi studiosi e
coscienziosi… Se ritieni di avere delle idee valide, se queste
dovessero essere condivise troveresti sicuramente chi ti appoggerebbe,
anzi vista la rabbia che percuote i nostri animi, faremmo di più che
inviare una petizione. Quello che mi fa incazzare e di brutto è che si
pensi che il problema del bullismo sia un fatto increscioso solo dei
giorni nostri. Non essendo né genitrice né insegnante, ho però il mio
piccolo in cui incazzarmi perché ti scrivo da vittima di questi
atteggiamenti del cosiddetto branco e, non avendo 15 anni, puoi ben
immaginare quanto tempo sia passato da quando ho fatto le scuole medie,
in cui ho dovuto sopportare emarginazione e derisioni e cartellate di
libri sulla testa, solo perché audiolesa e quindi diversa e quando ho
provato a lamentarmi con i professori ho trovato un muro non solo di
incomprensione ma anche di derisione anche da parte loro perché
evidentemente non ero solo sorda ma anche stupida. Stessa sorte per un
mio compagno, che tornava a casa sanguinante con il naso rotto da
cazzottari paladini contro la diversità e a nulla valevano le nostre
rimostranze contro insegnanti che se anche vedevano qualcosa facevano
finta di non vedere. E tu credi che avessimo voglia di tornare a casa a
raccontare ai nostri genitori quello che ogni giorno ci succedeva? Per
farli sentire ancora più addolorati e impotenti, aggiungendo queste
prelibatezze alle difficoltà che quotidianamente dovevamo affrontare
tutti insieme per non farci sentire diversi? E invece, anche dopo tutti
questi lunghi anni, i nostri genitori non sanno nulla di quanto ci è
successo, e per proteggere loro eravamo quindi soli a combattere, non
solo contro la stupidità dei ragazzini, ma anche contro quella, a mio
avviso peggiore, degli adulti, i nostri insegnanti. Altro che i giovani
di oggi e le coscienze di oggi e quello che succede oggi non succedeva
ieri. Scusa lo sfogo, ma non ce la faccio più.
Non sono
sicuro di voler rispondere. Mi è stato detto ripetutamente che sono un
elefante in un negozio di cristalli. Però ti sei sfogata nel mio blog,
sempre che sia uno sfogo e non un ulteriore fonte di disagio esserti
sentita "quasi" costretta dalle mie banalità a mettere in piazza fatti
così personali. Capisco anche che i fatti di tutti sono fatti personali
e non c'è limite al personale che serva ad uno scopo generale. Il fatto
di subire angherie per ragioni legate a diversità è un grave tumore
della razza umana, difficilmente estirpabile. Sono felice quando questa
diversità non stimoli solo pietismo, ma un sano principo di
sussidiarità. Io, fino a 16 anni, ero alto uno sputo e per questo mi
chiamavano tappo (che fantasia, eh?) ed ero oggetto di picchiaggi
perchè anche il carattere insicuro che ne derivava sollecitava, da
parte di qualcuno, il mio uso come punging-ball. Avevo sodalizzato con
un mio compagno delle medie: lui mi difendeva ed in cambio lo aiutavo a
fare i compiti di matematica. Però non sempre mi ha salvato. La storia
è continuata al liceo. Fino a 16 anni dicevo, quando nel giro di pochi
mesi sono arrivato al metro e 80 (ora misuro 1,87 in calo). Un po' di
palestra per rinforzare muscolatura ed evitare il fisico rachitico
dello sviluppo rapido ed ero diventato un bel ragazzone da evitare
accuratamente. Sono diventato molto più spavaldo e non le ho più
beccate. Non mi sono nemmeno vendicato, per fortuna. Quindi la mia dose
di legnate, comprese quelle di mio padre, l'ho presa, perchè non dicevo
che le avevo beccate e basta, per vergogna, e lui mi chiariva a suon di
ceffoni che non si va fuori a fare a cazzotti. Oltre al danno, la
beffa. Comunque hai ragione. Non sono queste le cose che hanno cambiato
il mondo. In un certo senso quella era una lotta tra pari. Ora la cosa
che non mi torna è il fatto che ci sia, anche senza prendere l'estremo
dei picchiaggi dei professori, una assoluta mancanza di autorità. E'
questo il male dei giovani. Non esiste per loro, quei tanti da
recuperare, alcuna forma di idea di autorità. Cosa saranno da grandi?
Io credo che non si stia facendo nulla. Altro che blog. Siamo tutti,
ognuno per se, a piangere. Ma quando ci chiedono cosa volete? Alta
velocità, ponte sullo stretto, il partito democratico. Sono queste,
secondo te, le risposte? Vaffanculo. Ovviamente non a te, ma a me che
sono e continuo ad essere stronzo. E' meglio quando faccio il deficente
e vado per blog ad ululare. Non c'è bisogno di dire che vi stimo tutte
(siete ben selezionate dal mio caratteraccio). La nostra comunità
(quella che bazzica il mio blog, per coincidenza) è fatta di belle
persone reali. Peccato che non riusciamo a contagiare. Spero in Mara.
Non che faccia qualcosa, ma che continui a farmi sentire che è sempre
sul pezzo.
Un abbraccio da Upmarine.
si Up, ci
sono, sono sul pezzo, sto leggendo e noto che siamo tutti sulla stessa
barca, dobbiamo solo rendercene conto...l'obiettivo che vogliamo
raggiungere è lo stesso per tutti solo che le esperienze passate e
presenti ci impediscono in un certo senso di dimenticare e diventare
asettici e cooperare per il raggiungimento delk bene comune...tutti
abbiamo una sofferenza scolastica nel cassetto, qualcosa che ha
modificato il nostro modo di essere ma che in un certo senso ha
forgiato il nostro carattere...mi ti immagini in prima liceo, 14 anni
ancora da compiere, 1,75 di altezza su fisico formoso ma maturità di
ragazzina timida, prendere la parola in un contesto nuovo e sentirsi
dire del prof, Musolino, insegnante di religione, prete, "ma come, tu
così mastodontica con questa voce così bassa"...e i sorrisetti
sghignazzanti dei tappi dei miei compagni e io che mi sono chiusa nel
mio riccio e non ne sono uscita più, mai più un dito alzato, mai più la
richiesta di una spiegazione....eppure non per questo adesso mi vendico
sugli alunni alti o su quelli che potrebbero somigliare al
prof.Musolino, nè ho bollato la categoria dei miei insegnanti, per un
cretino ce ne sono stati di intelligenti, di preparati, di meno
preparati ma altrettanto belle persone, e per quelli che ho la fortuna
di vedere ancora, è un bel momento quando ci incontriamo e ci
abbracciamo...e tra i compagni che quel giorno hanno sghignazzato ci
sono tra i miei più cari amici...è la vita, bisogna pur
affrontarla...un abbraccio
Up, mi spiace
per lo sfogo, ma un po' ti ringrazio per avermelo, tuo malgrado, tirato
fuori. Non ne parlo volentieri per evitare inutili pietismi che non
servono a nessuno. Però ho imparato che a volte è necessario scendere
in piazza con il proprio vissuto personale, per evitare che riferimenti
a fatti accaduti ad altri sembrino pura retorica. Questo post mi ha
fatto perdere un bel po' di aplomb e forse ha diluito il discorso in
altri ambiti che con la rabbia che proviamo per quanto ci gira intorno,
hanno a che fare solo in senso lato. Posso solo dirti che negli anni ho
cercato di battermi per non farmi abbattere. Poi ho capito che l'unico
modo per venirne fuori era rialzarmi semplicemente dopo essere caduta.
Credimi se ti dico che ho pianto una volta sola per quello che mi
accadeva e me la sono fatta bastare. Alla fine ho cercato altre strade
che mi permettessero di diventare quella che sono diventata. Sola, ma
ce l'ho fatta. P.S.: se non ti stimassi anch'io, col piffero che te ne
avrei parlato. Anche se è un luogo pubblico, machissenefrega.
si Gioia,
proprio così...la nostra dignità su tutto, quel concetto che come si è
più detto qui da Up possa farci trovare la forza di tirare fuori le
palle, che ci consente di piegarci ma non di spezzarci, di cadere e di
rialzarci, di batterci per non farci abbattere, di non piangerci
addosso e di tirar fuori la grinta...
ciao Up...
sono un po' assente... scusa, vorrei commentare ma è troppo
impegnativo. sono stanca. ho avuto 2 giornate toste e la cosa peggiore
è che in buona parte le ho trascorse in ospedale dove è ricoverato mio
padre. accenno solo il fatto che anche mio figlio è stato oggetto di
bullismo tutto nazionale, però, quando, a 14 anni, pieno di cortisone
post trapianto era alto 1,40 e pieno di peli.... si, quello stesso
figlio alto 1,73 che trovi in foto in qualche mio post e che da piccolo
aveva i ricciolini biondi.... a presto. un bacio
Ciao Ilike,
approfitto di te per dire a tutte/i che questo post resta aperto per
sempre. Quindi nessun affanno. Soprattutto quando ci sono cose pesanti
da affrontare come la sopravvivenza. Leggendo quello che scrivi mi
viene in mente che deve essere duro per una madre sapere che il proprio
figlio, soprattutto in un momento di difficoltà con la vita, debba
subire anche le angherie di minorati mentali. Certe volte sarebbe utile
avere un altro figlio, appena più grande e forte, ma sempre minorenne,
da mandare su commissione a stroncare certi comportamenti. Mi vengono
in mente stranezze dell'infanzia che avevo dimenticato. Io ho un
fratello cinque anni più piccolo di me. Una volta mi confidò che era
tartassato da un ragazzo due anni più grande di lui che abitava nel
nostro palazzo (non c'entra la scuola ma l'età scolare). Lui non ha mai
saputo il perchè, ma qualche giorno dopo la stessa persona è andata da
lui con qualche livido per dirgli che l'avrebbe lasciato in pace.
Qualche volta ho dovuto approfittare della mia maggiore età. Ma lo
rifarei cento altre volte, anche se la violenza non si combatte con
altra violenza. Ma come ho scritto nel titolo ... quando ci vuole, ci
vuole!
Inviato da MARIONeDAMIEL il 11/02/07 @ 17:53 via WEB
Quasi mi
vergogno di dire che ho sofferto gli anni in cui mi chiavano "giraffa",
e questo mi fece diventare timida. Ricordo poi mio figlio grande, che i
giorni di mensa non voleva andare a scuola. Sotto torchio mi disse
infine che lo mettevano, unico lui, fra i grandi della terza media, ed
era una tortura di prese in giro. Ma ti pare possibile che non fossi
andata io a parlare col prof, e avessi fatto presente il suo "disagio",
nessuno avrebbe mosso un dito? credo che questi fenomeni siano ormai
"tollerati" dai professori. Occorre arrivare agli estremi di Gioia e a
volte non bastano nemmeno quelli... Infine credo che il problema sia
che la politica sia fatta dai politici; questi, come ti dicevo post
orsono, non sanno cosa sia la vita reale. Certo non credo neppure sia
facile arrivare in un ministero e fare una rivoluzione... lavorare sui
valori, si, ma come.... Un abbraccio alle ragazze. Si pure a te và.
Qui mi pare
che siate tutte dotate di poteri di chiaroveggenza. Sono sotto esami,
sotto stress edilizio, sotto transumanza e sotto sale. Però mi siete
mancate. Ma non è finita. Dovete pazientare ancora qualche giorno. Sto
allattando. Ehm, Mara mi ha contagiato. Volevo dire ... sto allettando.
Io sono stato svezzato a 18 mesi, quando mia madre si è accorta che ero
molto più incline al consumo di peperonata. Il problema è che fino a 16
anni ero sempre malato (ma proprio tutto). Dopo sono diventato un
costolone e non mi sono più beccato niente di più di un raffreddore.
Fino alla scorsa settimana, quando ho beccato 40.5 gradi di continuo
per sette giorni, dico sette, che per poco non mi si cuocevano i
neuroni. Ma ora basta con le chiacchiere. Pensiamo alle cose serie. A
nessuna che sia venuto in mente di mandarmi i bacini per una pronta
guarigione. Vipere. Tutte senza una mente lontanamente dolce. Dopo
tutto quello che ho fatto per voi. Vi ho tenute vispe. Prima che
arrivassi io non facevate altro che parlare di carrelli della spesa e
tacchi a spillo. Poi, grazie a me, vi siete emancipate. Ed ora, come
vengo ricambiato? Con una pedata nel xulo. Belle amiche. Dovevo
lascarvi da sole a lamentarvi tra voi. Basta torno nel sarcofago! Ci
rivediamo sabato. Oppure prima. Quasi quasi vi schiaffeggio in pubblico
con un post al veleno. State in campana. Sentirete presto parlare di
me. Upmarinik.
Inviato da MARIONeDAMIEL il 16/02/07 @ 08:43 via WEB
Ma sentite
questo.. aspettavamo lui per emanciparci.. ragazze, che gli facciamo?
vogliamo dirgli che era lui che aspettava noi (e i nostri bacini di
pronta guarigione?) ciao Up. Marionik.
Forza
ragazze, facciamoci sotto!!! chi avrebbe commentato i suoi post
culturalmente evoluti se non ci fossimo state noi??? e poi... bacini di
pronta guarigione... in cambio di cosa? di bacilli? e poi l'ha ammesso:
eh eh... gli siamo mancate!! ;-)
Bacini di
pronta guarigione? Te li do adesso (che sei guarito, così non mi
infetti... ma sempre utili, casomai ti beccassi na' ricaduta) Mo'
sbrigati ad uscire dal sarcofago. (Mara, ma dove cavolo sei finita? Ho
bisogno di rinforzi!!! Mamma, come la vedo male)
...sono
giorni che busso pasientemente sul sarcofago...ho con me, decifrata, la
pergamena che ti farà tornare a camminare tra noi mortali (per quanto
un pò impedito dalle bende e da qualche brandello di pelle
marcia)....Up, mi manchi!!!
Inviato da MARIONeDAMIEL il 18/02/07 @ 21:49 via WEB
seh, gli
piacerebbe... ehm , volevo dire, io partecipo volentieri a tutte le
iniziative atte a vedere il nostro di nuovo sulla scena. Ecco. Bacioni
ragazze, tanto di Up, qui, nemmeno l'ombra...
Inviato da ilmondodiAle il 18/02/07 @ 22:36 via WEB
Ragazze la
faccenda si fa seria!...Aveva preannunciato il suo ritorno per sabato,
ma siamo a domenica quasi conclusa e di Mr/Dr Upmarinik non abbiamo
avuta alcuna notizia...che stia pensando ad un raid notturno??
Inviato da: mara2003
il 22/04/2007 alle 22:05
Inviato da: lilith_0404
il 19/04/2007 alle 20:03
Inviato da: Stefano72CS
il 19/04/2007 alle 01:47
Inviato da: SandaliAlSole
il 19/04/2007 alle 01:00
Inviato da: odio_via_col_vento
il 18/04/2007 alle 23:50