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Il post che segue è MIO. GUAI A CHI ME LO TOCCA!!
 

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Ecco chi sono i blogghers che vogliono contribuire a colonizzare il nuovo Principato di Mareterra e quali sono le loro funzioni istituzionali. Tutti siete invitati a farne parte, basta scegliervi il ruolo che più vi piace e che non sia stato ancora ricoperto. Mara2003 è stata incaricata di raccogliere le adesioni e di inserirle nell'organigramma qui sotto riportato. Cliccateci sopra per scaricarlo.immagine
 

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Io che sono l'uomo più buono della terra (spero che kidgloves non mi citi per plagio) vi faccio questo regalo. E' una delle poche cose che mi fa pensare a Dio. Per due motivi: il primo è che solo grazie a Dio possono esistere queste meraviglie; il secondo è che non può esistere un Dio capace di togliercelo dalla Terra, prima o poi.



Qui, invece, sottopongo alla vostra attenzione un esempio di bel canto interpretato da un'amica simpaticissima che bazzica il nostro ambiente. A giudicare dallo stile, direi che non peccheremmo di sovrastima se la annoverassimo tra le migliori interpreti del nostro tempo di una Casta Diva. Ed ecco a voi .... ILIKE!


 

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L'apparenza inganna

 

Trackback e commenti al Messaggio #43

 
Messaggio N°43
Tags: educazione scuola
8 Febbraio 2007 - 20:12

Quando ci vuole, ci vuole ... su Upmariner Channel

Dal Corriere della Sera del 7 febbraio leggo la notizia di un professore di scuola media picchiato da tre studenti.
La notizia non mi ha shockato, ma disgustato. Ormai penso di voler diventare il Giustiziere della Notte nella Scuola, un bel titolo anche per una nuova saga cinematografica.
Riporto esattamente l'articolo, alternando i suoi passi con le mie valutazioni in grassetto. Premetto che reputo il Corriere il giornale più serio che c'è rimasto, anche per quella sana abitudine, che ha intrapreso, di corredare con note bibliografiche le fonti scientifiche da cui attinge per informarci su nuove scoperte scientifiche.


Cominciamo:immagine


TORINO - Tre studenti marocchini che frequentano un istituto scolastico torinese sono stati denunciati al Tribunale per i minorenni per avere aggredito e picchiato un loro professore.


Tre civette sul comò. Secondo me qui c'è un po' di istigazione al razzismo. Una mia carissima amica, insegnante ad un istituto tecnico di Cosenza, mi raccontava del collega minacciato, da uno studente quindicenne, col coltello alla gola per aver osato offenderlo in pubblico (NdR in classe) dandogli dell'asino. Se avesse fiatato, il coltello gli avrebbe tagliato un po' di epidermide, ad andar bene. Non era molto marocchino, quel ragazzo, e il professore non ha sporto denuncia per paura di ritorsioni. Non trovo assolutamente fantasioso ipotizzare una simile situazione in una qualsiasi scuola di qualche sobborgo di qualsiasi grande città in qualsiasi altra parte d'Italia. Ricordo anche il film "tre metri sopra il cielo" dove un cane viene rapito per estorcere una promozione.


Si tratta di tre ragazzi, due fratelli di 16 e 17 anni e un altro giovane diciassettenne, iscritti al Centro territoriale permanente dell'Istituto Giulio.


A me solo il nome "Centro territoriale permanente" mette tristezza. Chiamatelo centro di ammasso delle coscienze frustrate. E' più poetico.


Fanno parte di una classe di soli extracomunitari che devono ancora prendere la licenza media. L'episodio si è verificato nella sezione distaccata presso l'Istituto Principessa Clotilde e la vittima del pestaggio è un insegnante di inglese, Piero Mastrota, 55 anni, che ha riportato contusioni poi medicate in ospedale.


A proposito di integrazione: ammassiamoli tutti nella sezione distaccata. Chissà perchè le sezioni distaccate mi hanno sempre dato l'impressione di declassamento.


RICOSTRUZIONE

- Secondo il rapporto dei carabinieri, a innescare la violenza è stato uno dei due studenti di 17 anni, che era appena rientrato dopo un periodo di sospensione per avere danneggiato un distributore di bevande all'interno della scuola.


Ecco qual'è il problema. In certi posti sarebbe meglio limitarsi agli abbeveratoi.


Il giovane, alto e robusto, voleva vendicarsi del provvedimento e durante la ricreazione ha insultato una bidella, spalleggiato dagli altri due compagni.


E già qui, se fossi il dirigente scolastico, un bel buttafuori da discoteca non ci penserei due volte ad assumerlo per mollare un paio di ceffoni. Per cautelarmi chiederei ai genitori o ai tutori degli iscritti, con il visto dei servizi sociali, di firmare una bella liberatoria da azioni legali nel caso di inflizione di punizioni corporali, come condizione necessaria all'iscrizione.(Non sono sicuro di aver usato una buona sintassi ma credo si sia capito cosa abbia voluto dire.)


Il professor Mastrota è intervenuto e ha ricevuto la sua razione di insulti. L'insegnante ha allora invitato i tre a seguirli dal preside, che ha l'ufficio nell'altro istituto. Lungo le scale è stato però malmenato: «Prima un pugno - ha raccontato - poi un calcio allo stomaco e altre botte».


Qui, purtroppo, entra in gioco la mia stazza da novanta chilogrammi (mi sono tolto qualche etto come fanno le donne con i mesi). Avrei preso una bella mazza da baseball e l'avrei usata per legittima difesa fino a scomparsa del cranio di chi stava per colpirmi. E poi, secondo me, il Mastrota ha commesso un errore. I ragazzi andavano mandati per conto loro dal preside, dopo aver chiesto l'intervento di una scorta armata.


Il personale della scuola ha telefonato ai carabinieri che sono intervenuti. La preside, Giulia Abbio, ha ricevuto dal professore Mastrota una relazione sull'accaduto per valutare le sanzioni da prendere nei confronti dei tre giovani.


Per me non ci sono dubbi. Una bella settimana di Divina Commedia col Benigni sarebbe la giusta punizione. E chi legge il blog di Mara, mia Musa ispiratrice, sa a cosa mi riferisco. In alternativa, prenderei i tre ragazzi, tre volte alla settimana, li farei poggiare col ventre sulla cattedra e, a cul scoperto, tre cinghiate cadauno. E poi il filmato mandato su YouTube con tanto di nome e cognome. In alternativa una soluzione del tipo mostrato in figura, ma solo una settimana e a digiuno, penso che basterebbe a far passare voglie di bullismo.


Se Berlusconi promette e mantiene un programma elettorale con questo tipo di provvedimento divento più leccaculo di Fede. Promesso.


Se volete potete lasciare vostre lamentele, opinioni discordanti, altri suggerimenti, offese. Io vi lascerò fare. Al momento opportuno interverrò con una contromossa cumulativa che vi renderà il giusto merito.


Ora torno nel sarcofago.

 
Inviato da: upmarine Trackback: 0 - Commenti: 40
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Inviato da carpediem56maestral0 il 08/02/07 @ 22:08 via WEB
Up, lo sai che a volte ho i sensi di colpa perchè, a forza di sentire parlare di comprensione, bontà, perdono e indulto, sento che mi stò trasformando nel giustiziere della notte 2 ( periodicamente acquisisco persino(orrore!) i lineamenti di Charles Bronson)...che vuoi che ti dica, se non che hai ragione, sacrosanta ragione!!! :-))...P.S.: Bentornato!
(Rispondi)

 
 
Inviato da mara2003 il 08/02/07 @ 22:45 via WEB
io sono per la linea dura...basta buonismo, basta permissivismo, basta con l'essere accomodanti...io mi sono rotta...io vero problema è che con tutte queste misure, tutte queste linee filosoficalppedacogicalpsicologiche noi docenti siamo sempre alla sbarra, e in qualche caso alla gogna proprio come nella tua foto, "soli", senza alcun supporto da quale che sia la parte...lasciati bellamente soli per far di noi il parafulmine di ogni situazione...e a cercar di agire prima ancora che reagire sappiamo che non avremo aiuto da nessuno...ad ogni nostra supposta azione seguirebbe un laconico comunicato della direzione con su scritto, ha agito si sua personale iniziativa...un paio di anni fa un prof di matematica o inglese beccò alunna che si favea inviare risposte al compito per sms, alla richiesta di consegnare il cellulare e al relativo diniego ha avuto la malaugurata idea di strapapre di mano il cellulare di mano all'alunna...qual è stato il risultato? denuncia della famiglia per minaccia psicologica e violazione della privacy e lesioni personali alle quali l'allora provveditorato di appartenenza, oggi sarebbe CSA, ha fatto seguire la sospensione del docente...e quando io mi accorsi di avere in classe uno psicopatico, forse perchè dietro un'apparente distrazione nascondo un'ottima capacità di lungimirante ossrvazione maggiore che negli altri colleghi e chiesi un consiglio di classe nella discussione venne fuori che ero una mosca bianca, l'unica che avesse notato storture nel comportamento del ragazzo, si è dovuto attendere l'anno successivo e l'azione di reazione violenta su una collega che aveva mosso un banale rimprovero per fare accorgere tutti dell'entità del problema e avviare il procedimento disciplinare che, grazie al cielo, è stato seguito dalla richiesta di nullaosta del ragazzo...e se io dico che bisogna intervenire perchè qualcuno mi ha detto che a scuola portano fumo e so anche chi è il canale il ds mi dice che a lui io non ho mai detto nulla e che se faccio azione personale non mi appoggia, così quando so di avere ragazze anoressiche o con mille altre problematiche mi si dice sempre di fare lo struzzo...ma senza uscire dal seminato, ho patito delle bacchettate sulle mani, ho patito di essere punita e messa con la faccia al muro, inginocchio con ginocchia sui ceci l'ho evitato per poco, e oltre alla punizione la stretta di giro di vite anche a casa perchè all'epoca nessun appoggio da parte delle famiglie anzi un paio di ceffoni ben assestati sulle guance di quelli che lasciavano i segni delle dita e che facevano passare la voglia di fare le marachelle...linea intransigente dunque, e ok per il buttafuori anche a scuola...e quando sei libero dai tuoi impegni sai che un posto alla mia scuola ce l'hai, con il tuo fisic du role non resti disoccupato...e scherzi a parte, è necessario dare un segnale di forza, la scuola è alla frutta! (devotamente)
(Rispondi)

 
 
Inviato da Odette292 il 09/02/07 @ 00:09 via WEB
Non ce la faccio a scrivere a quest' ora, ma domani commento di sicuro.
(Rispondi)

 
 
Inviato da SandaliAlSole il 09/02/07 @ 07:05 via WEB
Naturalmente tu stai descrivendo delle situazioni limite ed è chiaro che "limite" sono anche le tue considerazioni. Però, leggendo anche il commento di mara, vorrei riportare il discorso sul "normale quotidiano" e sull'atteggiamento generalmente assunto in modo particolare dai dirigenti scolastici. Le situazioni critiche devono essere tacitate, zittite, soffocate. Le insegnanti non sono supportate e di conseguenza si comportano. Questa èla mia esperienza, che non vuol essere generalizzante, ma che - credimi - non rappresenta una sola scuola di un solo minuscolo paese nell'immensità dell'universo italiano. Come genitori ci siamo trovati a dire alle insegnanti che era ora di tirar fuori l'orgoglio del loro ruolo e della loro professione, invece che farsi schiacciare dalla prepotenza di pochi. Eppure, anche di fronte a episodi eclatanti, si finge lo stupore: il dirigente scopre solo dopo anni di avere certi problemi nella sua scuola. E cerca di dimenticarsene subito dopo. Sai, un tempo c'erano i bidelli-dissuasori: avevano un ruolo determinante nel mantenimento di un certo tipo di regole. Ora, pare non rientri più nel mansionario. Voi siete stufi? Lo sono anche le famiglie, e anche più di voi.
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da Odette292 il 10/02/07 @ 08:58 via WEB
Non credo si possa generalizzare e ridurre la classe docente al rango di pecorelle vigliacche o senza orgoglio. Non è così che funziona...La verità è che spesso si delega o meglio, si nomina la la scuola o il singolo docente a risolvere cose che invece a scuola non si possono risolvere. Non possiamo fare miracoli, SandaliAlSole...e spesso è la legge che ci impedisce di intervenire in modo radicale...Quanto alla stanchezza non sono così sicura: ma sai quante volte mandiamo lettere, tre...quattro volte alll' anno ...sempre agli stessi genitori, per 5 anni di seguto e non sono mai venuti? Oppure hanno solo telefonato a scuola per dire che hanno da fare, non hanno tempo, devono lavorare...No Sandali...la verità è che le famiglie non ci sono più. I ragazzi sono sempre più vittime di messaggi che non sono quelli che li aiutano a diventare uomini e donne equilibrati (vedi programmi televisivi e anche quello che si legge sui giornali di continuo che io tacerei per evitare lo spirito di emulazione)...e il tempo che restano a scuola è troppo poco per salvarli. Personalmente, ho la fortuna di lavorare con persone reattive e con un preside con tanto di palle, a cui manifesto la mia stima e fiducia.(oddio se mi legge, sono finita)
(Rispondi)

 
 
Inviato da Gioiasole il 09/02/07 @ 21:33 via WEB
C'è una dissociazione evidente, in quella che chiamano 'integrazione', e sicuramente non è il nocciolo della questione. Ma, come giustamente rilevi, probabilmente non è un dato trascurabile. Di fronte ad episodi del genere, sempre più frequenti ormai, non si sa più che pesci prendere e adottare la linea dura, per come stanno andando le cose, potrebbe forse rivelarsi controproducente. Così si teme. Ma, dico io, più di così? C'è da esserne spaventati, ed io lo sono. Buttafuori a scuola? Non sarebbe male. Un suggerimento, però lo avrei: visto che hanno integrato la cosiddetta formazione all'insegnamento (con la SSIS) per un adeguamento psicopedagocico dei futuri insegnanti, forse sarebbe il caso di inserire tra le materie previste anche un bel corso di Full Contact. Almeno i prof saprebbero difendersi. P.S.: ho notizie fresche di una mia amica prof che le ha prese a scuola. Forse, se capita da queste parti, aggiornerà anche te. P.S.2: io sto benissimo. Fisicamente e psichicamente. Ma queste storie mi abbattono di sicuro.
(Rispondi)

 
 
Inviato da upmarine il 09/02/07 @ 23:55 via WEB
Io credo che al di là di reazioni estreme, com'è la voglia di pena di morte quando sentiamo di bambini maltrattati come animali, il sistema di educazione dei nostri giovani deve essere affrontato in modo trasversalmente serio. Stiamo compromettendo irrimediabilmente il futuro, mentre i nostri politici si occupano di chi governerà e con quale legge elettorale si dovrà andare alle prossime elezioni. La cosa che mi ha demoralizzato (e per questo ce ne vuole) è la consapevolezza che è bastato un appello in giro per blog e mailing list ed altro ancora per avere un intervento del garante contro il costo delle ricariche. Ma chi se ne frega (nonostante abbia firmato anch'io, già che c'ero). Se la stessa cosa venisse fatta girare per una richiesta di intervento urgente da parte delle istituzioni sull'argomento istruzione e giovani, con mezzi a disposizione per finanziare progetti seri e non per pagare super commissioni che non servono a un tubo. Non abbiamo bisogno di altre riforme per fornire questi ragazzi di pezzi di carta straccia, ma dare a tutti l'opportunità di avere ciò che si merita. E se meritano di essere mandati in una struttura di recupero (non occorre essere drogati per averne bisogno) si abbia il coraggio di mandarceli. Fino al recupero! Piuttosto che ammassare gli scarti (come sembra siano trattati i disadattati) vanno diluiti e deve essere individuata un strategia di incentivo del virtuosismo. Sia per la scuola che per le famiglie. Io darei incentivi fiscali solo alle famiglie virtuose mentre penalizzerei chi ha dimostrato di non dar valore all'educazione. Bisogna trovare il modo di valutare. Anche dal lato scuola si deve premiare non il dirigente scolastico che fa risparmiare (elargendogli una quota sul recupero) ma che fa funzionare. Occorrerebbe un tribunale della scuola che non deve avere sovrapposizioni con quello ordinario, ma deve valutare contenziosi tra famiglia e docenti. Se il docente sbaglia, non penalmente o civilmente, ma moralmente, paga con anche il licenziamento. Se è il ragazzo a sbagliare viene portato su una strada di recupero come ad esempio una sorta di servizio civile di un anno presso un paesino sperduto su qualche monte a supporto di anziani bisognosi. Tanto, con certe tare comportamentali, se anche salta un po' di Divina Commedia, non è il danno maggiore. Che torni la bocciatura ma con la prestazione di un servizio socialmente utile. E non perchè lo Stato debba guadagnarci ma affinchè il ragazzo capisca il senso civico. Il problema del bullismo è nel gruppo. Bisogna sparpagliare il branco. Stiamo allungando la vita ma stiamo peggiorandone le radici. Cosa saranno questi giovani sbandati in una società di vecchi attaccati con le unghie a quello che hanno? Tante arance meccaniche rabbiose! Spero di sbagliare come al solito.
(Rispondi)

 
 
Inviato da upmarine il 10/02/07 @ 01:01 via WEB

Scusate, una notizia fresca fresca. Anzi calda calda. Apparsa sul Corriere del 9 febbraio.

Coinvolti diversi dodicenni e un quattordicenne

Filmino hard a scuola: docenti oggi decidono

Il collegio degli insegnanti delle medie di Valmorea stabilirà i provvedimenti per i ragazzi che hanno fatto circolare le riprese

Ora, non per far polemica, ma il titolo dice chiaramente "a scuola" ma l'atto si è consumato in un garage di uno dei ragazzi e il filmino è andato in giro tra i cellulari. Cosa c'entra la scuola. E quale sarà la motivazione per una sanzione? Non erano a casa a studiare? Per favore. Sono i direttori dei giornali che dovrebbero essere denunciati per diffamazione. E i genitori dov'erano? Mia sorella e/o mio cognato in parti eque hanno accompagnato i figli ovunque fino a 18 anni, essendone loro i responsabili. Non ravvedete nessuna omissione?
(Rispondi)

 
 
Inviato da ilmondodiAle il 10/02/07 @ 01:25 via WEB
Oddio!!! Dov'è finito il mio lunghissimo commento...mi tocca riscriverlo??
(Rispondi)

 
 
Inviato da ilmondodiAle il 10/02/07 @ 01:45 via WEB
Ok, la notte è giovane per me, lo riscrivo. Forse il problema è a monte...stiamo vivendo una crisi epocale che affonda le sue radici nella stessa evoluzione storico-sociale. I giovani di oggi, insomma, non sono solo figli del loro tempo, ma rappresentano il risultato di scelte più o meno consapevoli operate nel sociale molto tempo addietro, in dimensioni di portata storica; questo non può essere sottovalutato dagli educatori e da tutti gli adulti, che a vario titolo, entrano a far parte del circuito educativo. E' necessario operare in collaborazione costante con i genitori, evitando dannose contrapposizioni o facili polemiche con la famiglia...e qui lancio una proposta-progetto: "la scuola apre le porte al territorio", che si invitino le famiglie a constatare la "realtà" in cui siamo chiamati ad operare. Se stamani in classe (sono io l'amica a cui faceva riferimento Gioia) fossero stati presenti i genitori dei ragazzi che hanno dato vita alla rissa, cosa avrebbero pensato, detto, fatto??? nel vedere un libro "volare" e poi atterrare sul mio viso?? E se quel libro lo avesse preso in faccia il D.S.?? Alberoni ha ragione quando afferma che ci sono dei capi che non sanno comandare perchè non ascoltano ed altri che non sanno comandare perchè non decidono. E se poi vogliamo soffermarci, anche solo per un attimo, sulle responsabilità del Governo allora urge sottolineare una cosa: "Non abbiamo quasi più tempo", specialmente in quelle situazioni ambientali in cui imperversa il degrado ed affiorano problemi drammatici di tantissime persone costrette quotidianamente alla lotta per la sopravvivenza. E',oltremodo, opportuna la paziente ricostruzione di un saldo tessuto sociale di solidarietà e condivisione di comuni obiettivi di sana ed equilibrata crescita civile. Che ciascuno assolva al suo ruolo! Che l'insegnante restituisca dignità alla sua professione! Che sia sempre disponibile all'ascolto, ma che non abbia timore di infliggere le punizioni quando sono necessarie per fronteggiare situazioni particolari. Che i genitori facciano lo stesso!! Una piacevole nottata, Mr Up. P.S.: mi chiedevo...ma uno della tua stazza ci sta comodo in un sarcofago??:-))
(Rispondi)

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Inviato da carpediem56maestrale il 10/02/07 @ 12:57 via WEB
Non ci posso credere...ti hanno tirato un libro? Quale è stata la conseguenza per il giovane intellettuale? (Spero che tu non ti sia fatta male!!!) ...e i genitori hanno, come di consueto, minimizzato?...Condivido l'idea di Up, non dobbiamo incentivare l'abbandono scolastico limitandoci a "bocciare" dobbiamo invece offrire esperienze di vita forti e diverse, perchè il cervello e il cuore dei nostri ragazzi cresca!
(Rispondi)

 
 
Inviato da MARIONeDAMIEL il 10/02/07 @ 12:56 via WEB
ragazzi, spero di non farla lunga... sono abbastanza d'accordo con Sandali, un po' anche con Mara, in sintesi, ognuno esprime il proprio punto di vista a seconda della propria esperienza; l'articolo va oltre il problema scuola, propone quello dell'integrazione, e non è problema facile da risolversi. Pero' di problemi con ragazzi "dis-adattati" ce ne sono anche senza tirare in ballo gli extracomunitari eh. Noi abbiamo nella ns scuola media vari ragazzi di una comunità di recupero (orribile termine vero Up?); creano non pochi problemi di disciplina, per dire poco. E' come dice Sandali, i dirigenti non hanno le palle per portare alla luce il problema, tendono a mettere tutto a tacere, e gli insegnanti cercano di fare il loro possibile; alla ns richiesta di chiedere UN AIUTO QUALIFICATO, ci hanno messo a tacere dicendo che non c'era possibilità. Da una parte quindi ti trovi il dirigente che cerca di salvare il buon nome della scuola, dall'altra questi ragazzi che credi, a me fanno pena. In mezzi i ns ragazzi che dovrebbero studiare e i ns insegnanti che dovrebbero insegnare. La linea dura dura come l'hai messa tu la trovo un po' sorpassata... occorre valutare caso per caso, non generalizzare, e quando serve, ricorrere a delle "punizinioni" educative. L'unica cosa sbagliata è NON guardare in faccia i problemi, ma anche usare la demagogia serve a poco. Lo sapevo, l'ho fatta lunga....
(Rispondi)

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Inviato da MARIONeDAMIEL il 10/02/07 @ 12:57 via WEB
p.s. Io, questi ragazzi, dalla scuola pubblica non li butterei comunque fuori. Sarà faticoso, impegnativo, scocciante, ma qualcuno deve pur farlo no? Ciao.
(Rispondi)

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Inviato da upmarine il 10/02/07 @ 23:07 via WEB
Ho avuto una fidanzata che è venuta a studiare per il suo dottorato in pedagogia speciale dalla Germania. Lei, tedesca, diceva che in Italia avevamo inventato il concetto di integrazione per bambini diversamente abili (allora si chiamavano ancora bmbini con Handicap). Grazie a questa innovazione, nelle classi normali, sono inseriti bambini particolari, a condizione che ci sia anche l'insegnante di sostegno. Invece in Germania c'erano, non so ora, scuole differenziate con insegnanti speciali (ed infatti lei era laureata in quel settore dove si stava anche specializzando). Il problema del sistema italiano consiste nel reclutamento di queste insegnanti di sostegno. Mi pare che occorra frequentare un corso di un paio di anni, oltre al titolo che già abilita all'insegnamento, e si è pronti per affrontare un compito difficile. Non credo di dire una bestemmia, ma non penso che siano molti gli insegnanti che lo fanno per vocazione o missione. La maggior parte, da quello che sento, lo fa per accedere a graduatorie preferenziali e ottenere la cattedra (Mara, si dice così?) superando altri in graduatoria. Diciamo che lo Stato approfitta di certe debolezze per reclutare chi lo fa in attesa di mollare, quanto prima, questo duro compito. Alla faccia dell'AIUTO QUALIFICATO. Però nella scuola troviamo tante belle professionalità, una per esempio è Mara di cui conosciamo le doti (e se mi accusa un'altra volta di essere mellifluo ... vado, l'ammazzo e torno). E come lei vi ho raccontato di tante altre mie amiche che si dedicano con dedizione e professionalità ad ogni livello. Però si scontrano contro dirigenti incapaci o con le mani legate. Perchè, non dimentichiamo, certe scelte sono determinate a livello politico. E' per questo che non possiamo accontentarci di muoverci solo alla base (le scuole) ma bisognerebbe smuovere le acque anche a livello politico. Ma i sindacati della scuola a cosa servono? Solo per far diminuire le ore di insegnamento a chi non ha voglia di fare un tubo e ad aumentare gli stipendi a pioggia, facendo qualnque cosa da 0 a 100? Beh! Mi pare che di cose da dire ce ne sono. Io ogni tanto ritorno sull'argomento. Perchè non me ne frega niente di qual'è la notizia del giorno. Per me questo è il problema di oggi e domani finchè non è risolto.
(Rispondi)

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Inviato da mara2003 il 11/02/07 @ 00:32 via WEB
ti ricordi di quando c'erano le classi difefrenziali chiuse poi perchè erano momenti di ghettizzazione? oggi i ragazzi portatori di handicap sono inseriti nelle classi "normali" ma sai quante realtà diverse di uno stesso aspetto ci sono? ds che accettano a man bassa i diversamenti abili con il solo scopo di formare le classi, più ne hanno, meno numerose sono le classi come numero di iscritti ad ognuna ma se ne possono far tante...poi ci sono i genitori che temono il giudizio della gente e allora non chiedono per il figlio l'insegnante di sostegno e tu ti ritrovi a dover gestire una situazione senza prepoarazione alcuna...e quando sono previsti gli inseganti di sostegno mica intervengono per tutto l'orario scolastico...seguono solo alcuni insegnanti e agli altri non resta che fare il famoso fai da te...si Up, è così, molto spesso si ricorre al sostegno per riuscire ad ottenere il ruolo o quantomeno un avvicinamento a casa...i sindacati della scuola dove sono? non saprei dirti bene...le ultime notizie me li davano a pubblicizzare il fondo espero, la pensione alternativa, quella che chi non va in pensione entro il 2012 anno in cui dovrebbero finire i soldi per le pensioni inpdap causa diminuizione morte insegnanti in servizio, non ridere ma così han detto alle varie assemblee cui ho assistito, dicevo, che chi non va in pensione entro quella data dovrebbe ricorrere al fondo espero...da chi è gestito il fondo espero? mah, non si sa bene ancora, non è chiaro, magari i super dirigentimanager del ministero (tutto in famiglia)...e in che cosa andrebbe investito l'accantonamento del nostro stipendio? ma in azioni, of course...ti immagini anni di lavoro ad accantonare presso le varie sezioni mafiose poi un'altra torre gemella, una cirio, un parmalat, un'argentina e puff i nostri sacrifici scomparsi nel nulla...
(Rispondi)

 
 
Inviato da Gioiasole il 10/02/07 @ 18:02 via WEB
Dimentico sempre che dovrei prendere un tranquillante ogni volta che entro nel tuo blog. Ti lamenti del fatto che sia bastato un semplice giro per blog per mettere in moto i gestori contro il costo delle ricariche, e che invece di fronte a problemi della portata di cui stiamo parlando non si stia facendo nulla. Che si stia semplicemente a parlarne senza proporre nulla di fattivo. Tu credi che se qualcuno avesse in mente anche solo lontanamente qualcosa di realmente fattivo perderebbe il suo tempo a scriverne sui blog e non schizzerebbe a dare una manata in testa a chi di dovere? Cosa vuoi che ti si dica? Se nessuno ha niente da proporre è perché semplicemente non ne ha. O, molto più probabilmente, non si aggira nel tuo blog. E neanche nei nostri. Ognuno ha il suo piccolo in cui incazzarsi e più che deplorare lo schifo in cui ci si aggira, parlandone e parlandone continuamente, se soluzioni non ci sono, perché quelle già adottate non funzionano, e se proporre Benigni con Dante in una mano e l’altra sui calzoni è risibile perché ridicolizza la cultura ma almeno attira l’attenzione di quei bulletti che se avessero voluto ascoltare un qualche prof decantare un qualsivoglia Paradiso non sarebbero bulletti ma ragazzi studiosi e coscienziosi… Se ritieni di avere delle idee valide, se queste dovessero essere condivise troveresti sicuramente chi ti appoggerebbe, anzi vista la rabbia che percuote i nostri animi, faremmo di più che inviare una petizione. Quello che mi fa incazzare e di brutto è che si pensi che il problema del bullismo sia un fatto increscioso solo dei giorni nostri. Non essendo né genitrice né insegnante, ho però il mio piccolo in cui incazzarmi perché ti scrivo da vittima di questi atteggiamenti del cosiddetto branco e, non avendo 15 anni, puoi ben immaginare quanto tempo sia passato da quando ho fatto le scuole medie, in cui ho dovuto sopportare emarginazione e derisioni e cartellate di libri sulla testa, solo perché audiolesa e quindi diversa e quando ho provato a lamentarmi con i professori ho trovato un muro non solo di incomprensione ma anche di derisione anche da parte loro perché evidentemente non ero solo sorda ma anche stupida. Stessa sorte per un mio compagno, che tornava a casa sanguinante con il naso rotto da cazzottari paladini contro la diversità e a nulla valevano le nostre rimostranze contro insegnanti che se anche vedevano qualcosa facevano finta di non vedere. E tu credi che avessimo voglia di tornare a casa a raccontare ai nostri genitori quello che ogni giorno ci succedeva? Per farli sentire ancora più addolorati e impotenti, aggiungendo queste prelibatezze alle difficoltà che quotidianamente dovevamo affrontare tutti insieme per non farci sentire diversi? E invece, anche dopo tutti questi lunghi anni, i nostri genitori non sanno nulla di quanto ci è successo, e per proteggere loro eravamo quindi soli a combattere, non solo contro la stupidità dei ragazzini, ma anche contro quella, a mio avviso peggiore, degli adulti, i nostri insegnanti. Altro che i giovani di oggi e le coscienze di oggi e quello che succede oggi non succedeva ieri. Scusa lo sfogo, ma non ce la faccio più.
(Rispondi)

 
 
Inviato da upmarine il 10/02/07 @ 22:03 via WEB
Non sono sicuro di voler rispondere. Mi è stato detto ripetutamente che sono un elefante in un negozio di cristalli. Però ti sei sfogata nel mio blog, sempre che sia uno sfogo e non un ulteriore fonte di disagio esserti sentita "quasi" costretta dalle mie banalità a mettere in piazza fatti così personali. Capisco anche che i fatti di tutti sono fatti personali e non c'è limite al personale che serva ad uno scopo generale. Il fatto di subire angherie per ragioni legate a diversità è un grave tumore della razza umana, difficilmente estirpabile. Sono felice quando questa diversità non stimoli solo pietismo, ma un sano principo di sussidiarità. Io, fino a 16 anni, ero alto uno sputo e per questo mi chiamavano tappo (che fantasia, eh?) ed ero oggetto di picchiaggi perchè anche il carattere insicuro che ne derivava sollecitava, da parte di qualcuno, il mio uso come punging-ball. Avevo sodalizzato con un mio compagno delle medie: lui mi difendeva ed in cambio lo aiutavo a fare i compiti di matematica. Però non sempre mi ha salvato. La storia è continuata al liceo. Fino a 16 anni dicevo, quando nel giro di pochi mesi sono arrivato al metro e 80 (ora misuro 1,87 in calo). Un po' di palestra per rinforzare muscolatura ed evitare il fisico rachitico dello sviluppo rapido ed ero diventato un bel ragazzone da evitare accuratamente. Sono diventato molto più spavaldo e non le ho più beccate. Non mi sono nemmeno vendicato, per fortuna. Quindi la mia dose di legnate, comprese quelle di mio padre, l'ho presa, perchè non dicevo che le avevo beccate e basta, per vergogna, e lui mi chiariva a suon di ceffoni che non si va fuori a fare a cazzotti. Oltre al danno, la beffa. Comunque hai ragione. Non sono queste le cose che hanno cambiato il mondo. In un certo senso quella era una lotta tra pari. Ora la cosa che non mi torna è il fatto che ci sia, anche senza prendere l'estremo dei picchiaggi dei professori, una assoluta mancanza di autorità. E' questo il male dei giovani. Non esiste per loro, quei tanti da recuperare, alcuna forma di idea di autorità. Cosa saranno da grandi? Io credo che non si stia facendo nulla. Altro che blog. Siamo tutti, ognuno per se, a piangere. Ma quando ci chiedono cosa volete? Alta velocità, ponte sullo stretto, il partito democratico. Sono queste, secondo te, le risposte? Vaffanculo. Ovviamente non a te, ma a me che sono e continuo ad essere stronzo. E' meglio quando faccio il deficente e vado per blog ad ululare. Non c'è bisogno di dire che vi stimo tutte (siete ben selezionate dal mio caratteraccio). La nostra comunità (quella che bazzica il mio blog, per coincidenza) è fatta di belle persone reali. Peccato che non riusciamo a contagiare. Spero in Mara. Non che faccia qualcosa, ma che continui a farmi sentire che è sempre sul pezzo.
Un abbraccio da Upmarine.
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Inviato da mara2003 il 10/02/07 @ 22:19 via WEB
si Up, ci sono, sono sul pezzo, sto leggendo e noto che siamo tutti sulla stessa barca, dobbiamo solo rendercene conto...l'obiettivo che vogliamo raggiungere è lo stesso per tutti solo che le esperienze passate e presenti ci impediscono in un certo senso di dimenticare e diventare asettici e cooperare per il raggiungimento delk bene comune...tutti abbiamo una sofferenza scolastica nel cassetto, qualcosa che ha modificato il nostro modo di essere ma che in un certo senso ha forgiato il nostro carattere...mi ti immagini in prima liceo, 14 anni ancora da compiere, 1,75 di altezza su fisico formoso ma maturità di ragazzina timida, prendere la parola in un contesto nuovo e sentirsi dire del prof, Musolino, insegnante di religione, prete, "ma come, tu così mastodontica con questa voce così bassa"...e i sorrisetti sghignazzanti dei tappi dei miei compagni e io che mi sono chiusa nel mio riccio e non ne sono uscita più, mai più un dito alzato, mai più la richiesta di una spiegazione....eppure non per questo adesso mi vendico sugli alunni alti o su quelli che potrebbero somigliare al prof.Musolino, nè ho bollato la categoria dei miei insegnanti, per un cretino ce ne sono stati di intelligenti, di preparati, di meno preparati ma altrettanto belle persone, e per quelli che ho la fortuna di vedere ancora, è un bel momento quando ci incontriamo e ci abbracciamo...e tra i compagni che quel giorno hanno sghignazzato ci sono tra i miei più cari amici...è la vita, bisogna pur affrontarla...un abbraccio
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Inviato da Gioiasole il 10/02/07 @ 23:38 via WEB
Up, mi spiace per lo sfogo, ma un po' ti ringrazio per avermelo, tuo malgrado, tirato fuori. Non ne parlo volentieri per evitare inutili pietismi che non servono a nessuno. Però ho imparato che a volte è necessario scendere in piazza con il proprio vissuto personale, per evitare che riferimenti a fatti accaduti ad altri sembrino pura retorica. Questo post mi ha fatto perdere un bel po' di aplomb e forse ha diluito il discorso in altri ambiti che con la rabbia che proviamo per quanto ci gira intorno, hanno a che fare solo in senso lato. Posso solo dirti che negli anni ho cercato di battermi per non farmi abbattere. Poi ho capito che l'unico modo per venirne fuori era rialzarmi semplicemente dopo essere caduta. Credimi se ti dico che ho pianto una volta sola per quello che mi accadeva e me la sono fatta bastare. Alla fine ho cercato altre strade che mi permettessero di diventare quella che sono diventata. Sola, ma ce l'ho fatta. P.S.: se non ti stimassi anch'io, col piffero che te ne avrei parlato. Anche se è un luogo pubblico, machissenefrega.
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Inviato da mara2003 il 11/02/07 @ 00:37 via WEB
si Gioia, proprio così...la nostra dignità su tutto, quel concetto che come si è più detto qui da Up possa farci trovare la forza di tirare fuori le palle, che ci consente di piegarci ma non di spezzarci, di cadere e di rialzarci, di batterci per non farci abbattere, di non piangerci addosso e di tirar fuori la grinta...
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Inviato da ilike06 il 10/02/07 @ 22:44 via WEB
ciao Up... sono un po' assente... scusa, vorrei commentare ma è troppo impegnativo. sono stanca. ho avuto 2 giornate toste e la cosa peggiore è che in buona parte le ho trascorse in ospedale dove è ricoverato mio padre. accenno solo il fatto che anche mio figlio è stato oggetto di bullismo tutto nazionale, però, quando, a 14 anni, pieno di cortisone post trapianto era alto 1,40 e pieno di peli.... si, quello stesso figlio alto 1,73 che trovi in foto in qualche mio post e che da piccolo aveva i ricciolini biondi.... a presto. un bacio
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Inviato da upmarine il 10/02/07 @ 23:27 via WEB
Ciao Ilike, approfitto di te per dire a tutte/i che questo post resta aperto per sempre. Quindi nessun affanno. Soprattutto quando ci sono cose pesanti da affrontare come la sopravvivenza. Leggendo quello che scrivi mi viene in mente che deve essere duro per una madre sapere che il proprio figlio, soprattutto in un momento di difficoltà con la vita, debba subire anche le angherie di minorati mentali. Certe volte sarebbe utile avere un altro figlio, appena più grande e forte, ma sempre minorenne, da mandare su commissione a stroncare certi comportamenti. Mi vengono in mente stranezze dell'infanzia che avevo dimenticato. Io ho un fratello cinque anni più piccolo di me. Una volta mi confidò che era tartassato da un ragazzo due anni più grande di lui che abitava nel nostro palazzo (non c'entra la scuola ma l'età scolare). Lui non ha mai saputo il perchè, ma qualche giorno dopo la stessa persona è andata da lui con qualche livido per dirgli che l'avrebbe lasciato in pace. Qualche volta ho dovuto approfittare della mia maggiore età. Ma lo rifarei cento altre volte, anche se la violenza non si combatte con altra violenza. Ma come ho scritto nel titolo ... quando ci vuole, ci vuole!
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Inviato da ilike06 il 11/02/07 @ 21:11 via WEB
non passi da me?...:-(
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Inviato da MARIONeDAMIEL il 11/02/07 @ 17:53 via WEB
Quasi mi vergogno di dire che ho sofferto gli anni in cui mi chiavano "giraffa", e questo mi fece diventare timida. Ricordo poi mio figlio grande, che i giorni di mensa non voleva andare a scuola. Sotto torchio mi disse infine che lo mettevano, unico lui, fra i grandi della terza media, ed era una tortura di prese in giro. Ma ti pare possibile che non fossi andata io a parlare col prof, e avessi fatto presente il suo "disagio", nessuno avrebbe mosso un dito? credo che questi fenomeni siano ormai "tollerati" dai professori. Occorre arrivare agli estremi di Gioia e a volte non bastano nemmeno quelli... Infine credo che il problema sia che la politica sia fatta dai politici; questi, come ti dicevo post orsono, non sanno cosa sia la vita reale. Certo non credo neppure sia facile arrivare in un ministero e fare una rivoluzione... lavorare sui valori, si, ma come.... Un abbraccio alle ragazze. Si pure a te và.
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Inviato da frammentodianima il 11/02/07 @ 18:39 via WEB
solo un saluto Mr.Up,un bacio
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Inviato da ilike06 il 13/02/07 @ 22:43 via WEB
dove sei?
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Inviato da MARIONeDAMIEL il 14/02/07 @ 15:56 via WEB
Siamo sotto esami eh? sii clemente. :)
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Inviato da upmarine il 16/02/07 @ 02:21 via WEB
Qui mi pare che siate tutte dotate di poteri di chiaroveggenza. Sono sotto esami, sotto stress edilizio, sotto transumanza e sotto sale. Però mi siete mancate. Ma non è finita. Dovete pazientare ancora qualche giorno. Sto allattando. Ehm, Mara mi ha contagiato. Volevo dire ... sto allettando. Io sono stato svezzato a 18 mesi, quando mia madre si è accorta che ero molto più incline al consumo di peperonata. Il problema è che fino a 16 anni ero sempre malato (ma proprio tutto). Dopo sono diventato un costolone e non mi sono più beccato niente di più di un raffreddore. Fino alla scorsa settimana, quando ho beccato 40.5 gradi di continuo per sette giorni, dico sette, che per poco non mi si cuocevano i neuroni. Ma ora basta con le chiacchiere. Pensiamo alle cose serie. A nessuna che sia venuto in mente di mandarmi i bacini per una pronta guarigione. Vipere. Tutte senza una mente lontanamente dolce. Dopo tutto quello che ho fatto per voi. Vi ho tenute vispe. Prima che arrivassi io non facevate altro che parlare di carrelli della spesa e tacchi a spillo. Poi, grazie a me, vi siete emancipate. Ed ora, come vengo ricambiato? Con una pedata nel xulo. Belle amiche. Dovevo lascarvi da sole a lamentarvi tra voi. Basta torno nel sarcofago! Ci rivediamo sabato. Oppure prima. Quasi quasi vi schiaffeggio in pubblico con un post al veleno. State in campana. Sentirete presto parlare di me. Upmarinik.
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Inviato da Odette292 il 16/02/07 @ 07:19 via WEB
Sto gia' tremando...:D
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Inviato da MARIONeDAMIEL il 16/02/07 @ 08:43 via WEB
Ma sentite questo.. aspettavamo lui per emanciparci.. ragazze, che gli facciamo? vogliamo dirgli che era lui che aspettava noi (e i nostri bacini di pronta guarigione?) ciao Up. Marionik.
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Inviato da ilike06 il 16/02/07 @ 16:42 via WEB
Forza ragazze, facciamoci sotto!!! chi avrebbe commentato i suoi post culturalmente evoluti se non ci fossimo state noi??? e poi... bacini di pronta guarigione... in cambio di cosa? di bacilli? e poi l'ha ammesso: eh eh... gli siamo mancate!! ;-)
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Inviato da ilmondodiAle il 16/02/07 @ 22:37 via WEB
Accidenti!!! Il febbrone ha fatto più "danni" di quel che pensassi...ora ti senti Upmarinik...Vabbè dai, tutto sommato sei mancato anche a noi:-))
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Inviato da Gioiasole il 17/02/07 @ 12:26 via WEB
Ecco, ci mancava il terzo... dopo MrUp e DrUp. Cara, hai preso tutto il necessario? Intanto vado a cercare Mara, non si sa mai.
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Inviato da Gioiasole il 17/02/07 @ 12:21 via WEB
Bacini di pronta guarigione? Te li do adesso (che sei guarito, così non mi infetti... ma sempre utili, casomai ti beccassi na' ricaduta) Mo' sbrigati ad uscire dal sarcofago. (Mara, ma dove cavolo sei finita? Ho bisogno di rinforzi!!! Mamma, come la vedo male)
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Inviato da ilike06 il 17/02/07 @ 20:15 via WEB
maraaaaa, vieni che dobbiamo preparare il bentornato al proprietario uno e trino di questo blog!
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Inviato da carpediem56maestral0 il 18/02/07 @ 19:57 via WEB
...sono giorni che busso pasientemente sul sarcofago...ho con me, decifrata, la pergamena che ti farà tornare a camminare tra noi mortali (per quanto un pò impedito dalle bende e da qualche brandello di pelle marcia)....Up, mi manchi!!!
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Inviato da ilike06 il 18/02/07 @ 21:37 via WEB
ehi carpe, mara, marion, gioia, facciamo una seduta spiritica? magari riusciamo a risvegliarlo....
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Inviato da MARIONeDAMIEL il 18/02/07 @ 21:49 via WEB
seh, gli piacerebbe... ehm , volevo dire, io partecipo volentieri a tutte le iniziative atte a vedere il nostro di nuovo sulla scena. Ecco. Bacioni ragazze, tanto di Up, qui, nemmeno l'ombra...
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Inviato da ilmondodiAle il 18/02/07 @ 22:36 via WEB
Ragazze la faccenda si fa seria!...Aveva preannunciato il suo ritorno per sabato, ma siamo a domenica quasi conclusa e di Mr/Dr Upmarinik non abbiamo avuta alcuna notizia...che stia pensando ad un raid notturno??
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Inviato da rimescolareilvolga il 19/02/07 @ 00:23 via WEB
postato...ma non trovato...il pubblicato; notte Mauro
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