Per
le ragioni più svariate: per ridere, sorridere, piangere e pensare.
Avevo iniziato chiedendo aiuto ad ogni visitatore. Le indicazioni per
qualcosa che valesse la pena essere letta. Ecco qui. Non è una
classifica ma una raccolta in ordine cronologico di scoperta. Buona
lettura.
Ecco chi sono i blogghers che vogliono contribuire a colonizzare il nuovo Principato di Mareterra e quali sono le loro funzioni istituzionali. Tutti siete invitati a farne parte, basta scegliervi il ruolo che più vi piace e che non sia stato ancora ricoperto. Mara2003
è stata incaricata di raccogliere le adesioni e di inserirle
nell'organigramma qui sotto riportato. Cliccateci sopra per scaricarlo.
Io che sono l'uomo più buono della terra (spero che kidgloves non mi
citi per plagio) vi faccio questo regalo. E' una delle poche cose che
mi fa pensare a Dio. Per due motivi: il primo è che solo grazie a Dio
possono esistere queste meraviglie; il secondo è che non può esistere
un Dio capace di togliercelo dalla Terra, prima o poi.
Qui,
invece, sottopongo alla vostra attenzione un esempio di bel canto
interpretato da un'amica simpaticissima che bazzica il nostro ambiente.
A giudicare dallo stile, direi che non peccheremmo di sovrastima se la
annoverassimo tra le migliori interpreti del nostro tempo di una Casta
Diva. Ed ecco a voi .... ILIKE!
Egometro
L'apparenza inganna
Avviso momentaneo a tutti i naviganti
OGGI 3,75 APRILE 1997
HO SCOPERTO DI AVERE IL POLLICE OPPONIBILE!
QUALCUNO SA DIRMI QUANDO MI SONO EVOLUTO?
OGGI MI SENTO NATURALE, SENZA CONSERVANTI. ANCHE UN PO' AZEOTROPICO.
AVVISO IMPORTANTISSIMO: (la entraable transparencia de tu querida presencia) Il
tono con cui mi esprimo su certe cose appare sentenzioso. Me ne
dispiaccio, è un mio difetto. Lungi da me l'idea di essere il custode
della verità assoluta. Se qualcuno dovesse sentirsi offeso, me ne scuso
in anticipo. E lo faccio lasciando a tutti possibilità di replica. Sono
anche pronto a ricredermi se il mio interlocutore avrà argomenti e
garbo per convincermi del contrario.
Chi ci scruta dall'EST?
Si chiede gentilmente ai signori che si collegano dalla Romania
di manifestarsi e, compatibilmente con i loro impegni, commentare se
trovate questo blog interessante oppure lo state studiando come caso
patologico.
Grazie
Mi accorgo ora su clustrmaps.com (ho la mappa nella colonna di sinistra) che anche dal Brasile c'è stato un avvicinamento. Stai a vedere che mi tocca scrivere in esperanto!
Nel frattempo ringrazio Tanks per
avermi insegnato a tradurre il mio blog in inglese tramite il link che
è a lato (english version). La traduzione fa venire il mal di testa ma
è meglio che niente.
FINALMENTE ... Inviato da:MUSICANTE_0 (19 febbraio 2007)
Libera,
contro le mafie, per la XII giornata, il 21 marzo 2007, ha
scelto Polistena, in Calabria, cittadina al centro della Piana di
Gioia Tauro, un territorio tra i più importanti della regione per le
sue potenzialità economiche e sociali ma condizionato anche dalla
presenza della criminalità organizzata.
UN ULTERIORE AVVERTIMENTO: MOLTO
SPESSO CAPITA CHE I COMMENTI, SOPRATTUTTO DEGLI AMICI VISITATORI, SIANO
MOLTO PIU' BELLI DEI POST. ADDIRITTURA POSSONO ESSERE OFF TOPICS,
RENDENDO IL POST ANCHE IMPREVEDIBILE. TUTTO QUESTO E' ARRICCHIMENTO AL
BLOG E VE NE RINGRAZIO. PER QUESTO MOTIVO CONSIGLIO A TUTTI I VISITATORI DI SCORRERE I COMMENTI A CACCIA DI SORPRESE.
Trackback e commenti al Messaggio #38
Messaggio N°38
Tags: Sasso
23 Gennaio 2007 - 03:35
Supponiamo che ... su Upmariner Channel
Supponiamo che qualcuno mi chieda: "come fai ad essere sicuro di mangiare e bere sano?" Cosa gli rispondo?
Nutrigenomica. E' una parolaccia ma lo era anche nutraceutica: curare con l'alimentazione. In realtà è più prevenzione che cura.
Raramente
una malattia viene curata usando un alimento quale vettore per il
farmaco, mettiamo pure naturale, escludendo la pratica di
mescolarlo a posteriori alla pietanza.
Intendo
proprio produrre, attraverso selezione naturale o modificazione
genetica, un alimento fortificato in una componente che è naturalmente
scarsa o del tutto assente. Riso alla vitamina D, ad esempio nella
prevenzione del rachitismo, oppure latte agli omega-tre o ai
fitosteroli nella prevenzione di malattie cardiovascolari.
La
nutrigenomica è invece molto diversa. E' lo studio dell'effetto che ha
un nutrimento nel nostro corpo a seconda del corredo genetico presente,
il genoma per l'appunto. Una volta si diceva che a qualcuno bastasse
respirare per ingrassare ed altri restassero secchi come chiodi
nonostante si cimentassero quotidianamente in mangiate pantagrueliche.
In questo senso non esiste un coefficiente di proporzionalità diretta,
uguale per tutti gli individui, tra la quantità, e qualità, di alimento
ed incremento ponderale di peso. Le ragioni venivano imputate alla
differente capacità assimilativa o al diverso metabolismo. Scatole
chiuse entro cui indagare, ad esempio attraverso dosaggi ormonali,
oppure intervenire con operazioni chirurgiche atte a limitare
l'assorbimento rimpicciolendo l'organo ad esso preposto, cioè
l'intestino. Nellla migliore delle ipotesi, limitandosi con la dieta.
Attraverso
studi recenti si sono scoperte differenze genetiche che spiegano il
meccanismo molecolare attraverso cui si manifestano le diversità tra
gli esseri umani in risposta allo stesso tipo di alimentazione.
Esistono piccole differenze nel nostro materiale genetico che sono
responsabili delle malattie, del colore degli occhi ma anche di come
rispondiamo ad una dieta.
Abbiamo nei
nuclei delle nostre cellule una serie di interruttori la cui
assenza non comporta una malattia, almeno non pericolosa per la vita, e
che tutti non hanno. Certi interruttori vengono attivati da alcune
molecole introdotte con l'alimentazione, magari contenute in tracce, e
mettono in moto complessi meccanismi che portano ad un effetto
macroscopicamente visibile. La mancanza di questo interruttore fa si
che quella stessa molecola non attivi alcun meccanismo e l'individuo
resti silente.
Risultato? A me
mangiare un alimento non fa male, non fa ingrassare o non mi allunga la
vita, ad un altro individuo fa una di queste cose. E allora come faccio
a sapere se mangio sano quando non conosco quali sono gli interruttori
associati al benessere o al malessere? Non lo so. Spero di essere stato
selezionato naturalmente in funzione di quello che per generazioni e
per tradizione la mia famiglia ha mangiato. In attesa che se ne sappia
di più.
Ho ovviamente semplificato
tantissimo e tanto di più c'è ancora. Come influisce la conservazione
di un alimento sulla sua evoluzione? Che effetto hanno certi processi
tecnologici sulla composizione chimica dell'alimento?
Perchè
vi ho scritto questo? La mia intenzione era quella di presentare una
disciplina che molto spesso è stata semplicemente definita nutrizione o
alimentazione. Non è nemmeno corretto confinarla alla dietetica.
Comprende scienziati di difficile formazione perchè devono intendersi
di chimica, fisica, ingegneria, medicina, economia (costi e benefici) e
tanto altro ancora.
E poi chiamano
sempre i soliti a "porta a porta". Che ci vogliamo fare? Meno male che
esistono i blog. E non solo per azzuffarci, che a me piace lo stesso.
con moderazione.
P.S. non abbiate timore di essere offesi se aprite il dibattito. E potete anche dirmi che non ho capito niente. ;-)
L'immagine è stata prelevata dal sito www.terra.com.gt/turismoca/botero/fotos/
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Inviato da SandaliAlSole il 23/01/07 @ 06:55 via WEB
Sarebbe
interessante capire quali sono gli interruttori e con quali alimenti si
attivano e disattivano. Giuro che però se per me di soli broccoli e
barbabietole si dovesse trattare vorrei un intervento urgente. Chi
dovrei chiamare? Un elettricista?
Francamente le teorie nutrizioniste negli anni mi sembrano aumentate in
modo esponenziale e soprattutto in modo poco comprensibile per desidera
esulare dalla leggenda metropolitana.
Poi ci sono gli alimento-terroristi. Ma esulano dalla casistica :)
Per il
momento gli interruttori identificati sono molto pochi in riferimento
agli alimenti mentre sono già molti quelli che sono associati a
predisposizioni genetiche di malattie. Non mi risulta che broccoli e
barbabietole siano sotto osservazione, tranne che per il solito
contenuto di antiossidanti, che male non fanno. Comunque ci tengo a
dire che questa non è solo una teoria ma diventa tale se creo false
aspettative immediate. Il mio messaggio è tale per cui vorrei che
emergesse che le abitudini alimentari condizionano il nostro stato di
salute (non solo diabete, obesità e malattie carciovascolari) e un
occhio attento non è male usarlo. Al di là del linguaggio tecnico la
scienza è complicata e la sua comprensione non può essere appannaggio
di tutti. L'importante è che lo sia dei professionisti del campo di
applicazione in modo che gli alimento-terroristi non trovino terreno
fertile. Buon appetito!
Più che il
disordine sono le cattive abitudini a far danno. Nel tuo disordine,
parlo di quello alimentare, puoi trovare un principio di autodifesa.
Fatte salve le abitudini territoriali, per cui il tuo patrimonio
genetico è stato selezionato anche in funzione degli alimenti storici,
con il tuo disordine eviti accumuli di sostanze che potrebbero
provocare tossicità cronica. Una alimentazione varia (anche in termini
di origine dei prodotti e trasversalità delle marche di fabbricazione)
è un buon modo di evitare intossicazioni innocue al momento ma dannose
a lungo andare. Però questo non si applica al disordine mentale. ;-)
Ho riletto
con attenzione questo concentrato di concetti e mi è venuta spontanea
la domanda: "se il disordine è casuale come fa a generare
un'abitudine?". Ora mi sistemo l'ottica!
Non so se è
il tuo solito gioco di parole o un mistyping. Casuale e causale,
nonostante l'anagramma molto semplice, sono concetti opposti. Tu hai
inteso causale, come reazione ad un'azione, io ho inteso casuale,
caoticamente a caso. Se il disordine non fosse a caso sarebbe un ordine
conseguito secondo uno schema non banale e per questo non facilmente
individuabile. Però sempre ordine è. Il disordine puro non ha schemi.
Inviato da Eric_Van_Cram il 23/01/07 @ 13:39 via WEB
Non c'è solo
la nutrigenomica che sta utilizzando questo approccio alla cura delle
malattie: alcune università stanno studiando il rapporto esistente tra
il patrimonio genetico delle persone, la predisposizione alle malattie
e la relativa efficacia dei farmaci. E' una cosuccia parecchio
interessante.
Hai ragione!
E' proprio dalla medicina che partono le idee, dal momento che nel
settore medico-farmacologico ci sono più fondi e quindi più
ricercatori. Poi le scoperte si diffondono a macchia d'olio nelle altre
aree della scienza. Per quanto riguarda la farmaceutica confermo che
stanno studiando farmaci che se non sono ad personam poco ci manca.
Sicuramente terranno conto del gruppo di popolazione a cui apppartiene
il malato.
Microchip a
matrice di DNA. Ottimo per mapparti ma non per dirti tutto. Un bel
brevetto, non c'è che dire e come al solito soldi a palate per chi l'ha
brevettato (e non necessariamente per il pool di scienziati che ha
portato gradualmente al principio del funzionamento) perchè promettono
di dirmi come e quanto vivrò e di che morte morirò. Magari scopro che
ho il gene per attivare in anticipo le mie apoptosi e mi danno qualche
mese di vita. No grazie! Certo che se davvero potessi sapere quanto mi
resta da vivere, potrei capire se stanotte devo darmi ai bagordi oppure
ho ancora qualche giorno. In ogni caso queste matrici non prevedono se
un automobile mi stirerà fra dieci minuti mentre esco dal mio istituto.
Permettimi di dirti, se mi comprendi (non so mai chi sia
l'interlocutore e fino a poco fa scrivevi di fiat500, post che ho
goduto e condiviso), che queste matrici si basano su mRNA, un passaggio
subito a valle degli interrutori. Magari non sappiamo se la mancanza
del prodotto dell'azione su un interruttore sia dovuta alla assenza
dell'interruttore o della mano che aziona l'interruttore. Nella
fattispecie dell'argomento da me proposto, la mancanza di risposta
potrebbe essere dovuta ad assenza, nell'alimento, di una sostanza
capace di azionare l'interruttore. Condivido, invece, che se c'è
risposta, allora deve esistere per forza quello che un attimo prima
definivo interruttore "potenzialmente esistente".
Io invece uso
un programma bioinformatico che si chiama Treeview per visualizzare gli
alberi filogenetici (NdR per i non addetti ai lavori: una sorta di
albero genealogico dove le parentele sono quelle tra le specie viventi
e vengono stilate in base alla mappatura genica, dimostrando che l'uomo
è più vicino al porco che al cane). Poichè il raggruppamento
(clustering) è complesso ed impossibile da risolvere univocamente
risulta più informativo guardare direttamente la matrice distanza (una
sorta di quadrato dove nella casella di incrocio tra la riga del porco
e la colonna dell'uomo risulta un numero (distanza) molto piccolo
mentre tra riga della donna e colonna dell'uomo risulta un numero molto
grande. Sempre NdR)
Te l'ho detto
che il mio segno zodiacale è quello dello stuppurollo; animale simile
al gatto appeso con le unghie ai maroni. E' meglio che io stia lontano
dal tuo fenorio altrimenti mi diventa fenolo. Ciao e dimmi la tua.
Inviato da MARIONeDAMIEL il 23/01/07 @ 15:13 via WEB
Confusamente...
qualcosa capisco. Ma mi rifiuto di pensare che il cervello con c'entri
niente e sia tutto a carico di uno stupidissimo (si fa per dire)
gene... ad esempio, perchè per qualcuno mangiare è un grande piacere e
per qualcuno è semplice nutrimento? la tecnica e la scienza stanno
invadendo ogni campo dello scibile umano... ben venga se riescono a
farci star meglio, ma lasciateci qualche illusione ogni tanto... da che
mondo è mondo, ad esempio, l'uomo si prende per la gola (anche...) o
no? prof mi scusi se sono andata fuori tema. Casomai l'esame lo ridò al
prossimo appello eh.
Il cervello
c'entra più di quanto si possa pensare, nonostante debba pensare!
Infatti il cervello elabora, integra e memorizza informazioni che
derivano dalla conoscenza immediata ma anche da quelle storiche della
specie di appartenenza (sotto forma di circuiti neuronali). In altre
parole, se l'esperienza (non per forza quella personale) ci ha
insegnato che un dato alimento ci rende più forti, più intelligenti e
più sani, il nostro cervello manda dei segnali gratificanti ogni volta
che ingeriamo quell'alimento. Ci sono gusti e comportamenti che sono
stati selezionati. Purtroppo, come ogni sistema, anche per il nostro
cervello esistono errori. Esagerare è uno di questi. Noi abbiamo dei
recettori che ci avvertono quando è ora di far basta (leggono il
contenuto di zucchero nel sangue e la pressione all'interno delle
pareti dello stomaco). Però abbiamo anche la facoltà di non ascoltarli.
L'errore sta nel fatto che non abbiamo sviluppato un riflesso come
quello che ci porta a non continuare un'azione che ci provoca dolore
fisico. Anche in questo caso, i fachiri hanno imparato a non tenerne
conto e riescono a controllare il riflesso di allontanare la mano dal
fuoco. Quindi l'interazione tra cervello e organi di senso è molto
forte, ed il piacere (definito organolettico) nel mangiare un bel
piatto di tagliatelle al ragù è per me una droga che mi spegne tutti i
campanelli d'allarme. Qualcuno accanto a me nella vita lo sa e ne
approfitta per spegnere tutti campanelli che non vuole che suonino. I
campanelli d'allarme!
Inviato da MARIONeDAMIEL il 24/01/07 @ 23:09 via WEB
Cervello e
sensi, che abbinamento formidabile. Meno male che c'entra pure lui...
dico, il cervello. Scusa, ma quali sono i tuoi campanelli d'allarme? se
la domanda è troppo impertinente la ritiro eh. :)
Quello che
dovrebbe suonare quando mi dice che c'è da comprare questo, quello e
quell'altro. Che devo andare a parlare col muratore e con l'ingegnere
perchè non le piace dove hanno messo il portasapone e bisogna tirare
giù il muro appena finito di tirare su. Ecc. ecc. Ehhhh, quante ce ne
sono! Te l'ho detto che il tuo uomo fa finta di essere com'è per non
andare in guerra? Non per mettere zizzania. Altrimenti ritiro! :-)
Inviato da MARIONeDAMIEL il 24/01/07 @ 23:19 via WEB
Quale mio
uomo scusa? mio marito dici.. ah, si. :)))) Se leggi i primissimi post,
oltre a scandalizzarti, capirai in che categoria lo pongo, mio
marito.... le motivazioni sono profonde naturalmente. Insomma a voi
basta farvi una parmigiana e si ottiene tutto? rovesciando il concetto,
o non siamo capaci di ottenere delle cose semplicemente chiedendovele,
o voi smettete di ascoltarci un minuto dopo che siete diventati mariti.
Lascia stare, era solo una battuta, tanto ho iniziato fuori tema prof.
Ciao. :)
Insomma, in
un modo o nell'altro, è sempre colpa di Darwin (e mi riferisco alla
selezione naturale). Finora le ricerche genomiche hanno dato frutti
sostanziosi e sempre più interessanti: l'ultima notizia che mi colpì in
modo particolare fu la scoperta del gene della sordità. Speriamo che
questa sia la strada definitiva per sconfiggere certe malattie una
volta per tutte.
Darwin ha
intuito che l'ambiente e il tempo sono gli agenti che plasmano il
nostro genoma. Io resto col cervello flashato ogni volta che ci penso.
Per quanto riguarda le scoperte in questo settore potrebbero andare
molto più velocemente ma sono frenate dall'etica. Per fortuna, perchè
alle spalle ci sono tanti soldi e il fior fiore delle multinazionali.
Il mio invece
si è flashato quando ho letto che i tumori sono anch'essi evolutivi.
Ovvio. Da ottimista ignorante quale sono, non ho tenuto conto delle
mutazioni genetiche delle cellule tumorali: saranno malate, ma sempre
cellule sono. L'unica cosa che mi è venuta in mente è stata "Ciao
Darwin: siamo freschi, qui non si finisce più".
Si spera
sempre che i tumori siano involutivi. Brutto argomento. A me piace
parlare non delle malattie ma dei meccanismi della vita. Sono
refrattario alla morte e alle malattie mortali!
A proposito
di processi mentali e strade. Non volevo dire che l'argomento morte sia
tabù per me. Ci mancherebbe altro. La mia risposta era riferita alla
visione ottimistica della scienza che cerca di intravedere una forma di
involuzione nel cancro ed una evoluzione vincente nella vita. Poi posso
scrivere rispondendo anche a domande tristi. In altre parole: prego!
Devo tenerti
a bada. Sennò mi cresci maleducato (Hai talento nelle risposte secche.
Così te le rubo. Ma non ti provare a chiedermi il copy-eccetera, sennò
ti azzanno il cappello!) Baci baci
Lo sapevo!!!
Stò bloggando con un genio! Ho qualche perplessità sul segno zodiacale,
il famigerato "stuppurollo", e sopratutto dal simbolo che lo
rappresenta, ma è da Nobel...(tutto stà ad individuare quale sezione
del Nobel è più adatta al soggetto...medicina, letteratura, effetti
speciali o film straniero?)....
Calma, calma.
I geni sono altri. Io sono uno che è appassionato di queste cose, le
studia per lavoro ed è felice di condividere, magari usando un
linguaggio più semplice, le sue conoscenze con gli amici. Lo faccio
anche nel mondo reale ma dopo cinque minuti si torna a parlare di
gnocca. Sai noi uomini abbiamo un interruttore difettoso! ;-) Per
quanto riguarda il segno zodiacale io uso il calendario di Mareterra.
eccomi...solo
ora, finalmente, ho potuto leggere con calma e attenzione, come
meritava, il tuo post...topi bruni, serotonina, interruttori,
scienziati a largo raggio, eppure io sono convinta che talvolta si
abbia bisogno di intuizione, quella molla che scatta improvvisa e che
ti faccia cogliere la chiave del problema...un po' come la mela per
newton, se non avesse assistito alla sua caduta e mò avevamo la legge
sulla gravità... io ho paura degli stregoni, degli improvvisati, di
quelli che si accostano e ti fanno accostare con faciloneria ad ogni
problematica, quelli che ti danno la pacca sulle spalle e ti
dicono...ti è piaciuto il torrone a natale?ora non lamentarti se ti
senti appesantito...cosa c'è ad esempio dietro la nuova moda, quella
delle intolleranze alimentari? è tutto vero? oppure è un modo per
allargare il giro del business...far vedere l'utilità e la risoluzione
al problema quando si potrebbe trattare solo del solito pollo da
spennare a cui far spendere 300 euro per l'analisi...qualcuno mi
potrebbe rispondere che dopo questo tipo di analisi, tolti gli alimenti
cui si è intolleranti con la dieta adatta si dimagrisce...sfido io
chiunque a non dimagrire togliendo dall'alimentazione giornaliera i
cibi contenenti frumento, carne rossa, olive e derivati, latte e
derivati, cacao e derivati e lasciando spazio a pesce azzurro, verdure,
frutta e poi riso in tutte le salse compreso latte di riso, olio di
riso, gallette di riso, crackers di riso... a me è capitato di non
riuscire a salutare nemmeno più in collega che di suo ha la sola
sfortuna di fare riso di cognome...Uppino, insomma, la questione è
sempre la solita...qualcuno vuole assumersi le dovute responsabilità???
devotamente...
Non è mai
troppo tardi per un argomento così complicato. Hai ragione sul discorso
dell'intuizione ma, senza il sapere alle fondamenta, queste intuizioni
restano tali. Newton aveva un bel cervello ma anche tanto studio alle
spalle. Sono d'accordo con te sul fatto che ci sono troppi pareri da
ascoltare ed è giusto che ognuno dica, con responsabilità anche legali,
solo cose di cui si ha competenza, altrimenti stia zitto. Non dico che
ci debba essere un valore legale a quello che si dice ma alle
responsabilità dei danni che si provocano si. Allora sentiresti molte
meno campane. Il fatto che tu abbia mangiato un kg di torrone e che
questo comporti un apporto calorico notevole, magari superiore al tuo
fabbisogno giornaliero, non può essere smentito. C'è da dire che non
tutto il glucosio viene assimilato nella stessa maniera da me e da
altri (c'entra l'immediatezza della biodisponibilità, regolata anche
dalla risposta insulinica) e questo provoca effetti diversi sulla
distribuzione della mia massa corporea. A me, che notoriamente ho
l'insulina con i denti e che faccio il boscaiolo di professione, un kg
di torrone fa una cyppa (qualcuna senza scarpe potrebbe tradurre). Se
invece il glucosio staziona un po' troppo nel sangue viene innescato un
metabolismo di risposta alquanto modificato. Infine, per quanto
riguarda le intolleranze, non capisco perchè non debbano esistere dal
momento che tutti sappiamo di dover trasformare gli alimenti per
poterli utilizzare materialmente (a partire dalla digestione). Se
abbiamo carenze enzimatiche (come la lattasi per chi non digerisce il
latte) che hanno tra l'altro lo scopo di neutralizzare molecole
potenzialmente nocive presenti naturalmente nell'alimento, ecco che ne
subiamo gli effetti negativi. Purtroppo, carissima Maruzzella mia, non
tutti gli specialisti sono capaci di individuare le vere intolleranze e
per non sbagliare trovano utile andare a spanna, un tanto al chilo. Ciò
non toglie che esistano invece specialisti (nutrizionisti) veramente in
gamba. E allora torniamo al vecchio problema: come facciamo a formare
professionisti preparati e capaci se le università vanno alla deriva
verso il 18 politico?
era scontato
che oltre all'intuitività una persona debba possedere anche la base
forte della preparazione e sennò non avrebbe potuto fare il famoso due
+ due per enunciare la soperta del momento... ed è per questo che io
posso propormi per la scoperta dell'acqua calda... (approfitto del mio
spazio per dissentire dall'etichetta "di fantasia" che dai a
topolino...sapessi quante cose ho imparato e in quante interrogazioni
mi sono salvata alla scuola elementare con ciò che leggevo su quelle
pagine...)... in attesa di riscontri caldi, data la mia ufficialità di
inventrice del settore, devotamente
Lascia
perdere le pataccate e lavorami su questo…
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/01_Gennaio/23/bush.shtml
se non ho capito male, chi possiede alcuni filari di vite va alla
grande, pigia l’uva e fa il pieno…funzionerebbe proprio così? Dimmi di
si e saprai dove sono finita alla prossima vendemmia!!!
A proposito,
io penso di essere svenuto quando mi hanno regalato il manuale delle
giovani marmotte. Pensavo di trovare le risposte per tutto e invece ho
imparato ad orientarmi con l'orologio, un fiammifero e il sole. Per me,
quella resta la più bella pubblicazione scientifica dell'infanzia. A
parte i quindici.
posto che a
me sicuramente tutti gli interruttori relativi all'alimentazione si
saranno inceppati sin dalla nascita, se, grazie alla tua genialità già
citata da carpediem, trovassi un sistema per riattivarli, avvertimi
perché devo perdere 10 chili.... :-((. in ogni caso, sono un po'
scettica anch'io sulle teorie nutrizioniste secondo le quali tutti i
notri problemi di salute sarebbero dipendenti da alimenti a cui saremmo
intolleranti... a causa della mia esperienza con la malattia di mio
figlio, sono una persona che ha molta fiducia nella medicina ufficiale
e molta poca fiducia nelle medicine alternative che, a mio parere,
affascinano coloro che hanno la fortuna di non dover combattere con
malattie di un certo "peso". aspetto tue delucidazioni, però. se ho
detto cose poco scientifiche accetto qualunque critica da te. :-)
Attenzione
attenzione, non voglio essere travisato. Non ho detto che tutto derivi
dall'alimentazione, anzi. Ho detto invece che il quadro
dell'alimentazione è molto più complicato di quanto sia dipinto dai
faciloni che circolano e consigliano soluzioni e diete a spada tratta.
Se ti rivolgi ad un professionista, proprio perchè deve trattarsi di
medicina ufficiale comprovata da fatti, se hai dei dubbi chiedi di
citarti le fonti scientifiche (pubblicazioni) da cui trae le sue
ispirazioni. Anche se non capisci cosa è scritto (e puoi sempre
chiedere in qualche forum) già vedere dove è stato pubblicato può far
luce sulla serietà dello studio. Una cosa è pubblicare su "Nature", che
ho già citato nel mio post sul resveratrolo del vino rosso, altra cosa
è pubblicare su "Topolino". Che è e rimane il più bel giornalino per
ragazzi. Di fantasia, però!
Non è vero.
Quello che tu hai scritto, e che rifiuti, rispecchia purtroppo l'idea
molto diffusa di poter ricorrere a terapie alternative, con gravi danni
per le povere persone incapaci di valutare i rischi associati a
pratiche approssimative e che molto spesso fanno presa sulla
disperazione della gente comune. Anch'io volevo esprimere la stessa
cosa, girandoci attorno, e quindi in modo meno diretto e comprensibile
di come abbia fatto tu. La mia idea è che la scienza dell'alimentazione
e nutrizione è talmente vasta che un fattucchiere improvvisato non può
permettersi in dote una conoscenza approfondita senza aver studiato. La
figura l'ho fatta io. :-)
spero si sia
capito che quella sul peso e sull'alimentazione era soprattutto una
battuta anche se qualche chilo da perdere c'è, visto che in un anno ne
ho presi un po'. quella sulle medicine alternative, invece, è una
realtà. la vita mi ha fatto combattere con la insufficienza renale
cronica di mio figlio e questo mi ha fatto apprezzare la Medicina.
Quando sento parlare di omeopatia da gente che vorrebbe curare tutti i
propri acciacchi così e magari convincermi che l'omeopatia potrebbe
anche curare l'insufficienza renale di cui sopra io erigo un muro tra
me e loro. faccio finta di ascoltare ciò che hanno da dire ma ignoro
tutto. ciao up
Ciao Ili,
guarda che non devi mica giustificarti con me. Tutti sappiamo che pesi
120 kg. E allora? Vorrà dire che la voce è sublime. Comunque il
problema del sovrappeso non è da sottovalutare. Se vuoi ti trovo anche
gli articoli scientifici che descrivono gli studi, però sembra che
molte malattie cardiovascolari siano in aumento e non per lo stress ma
per una sovraalimentazione che un tempo erano in pochi a potersela
permettere. La chiamano sindrome metabolica. Forse il problema è
ingigantito dalle case farmaceutiche che, notoriamente, sponsorizzano
studi per inventare le malattie da curare con i loro farmaci, tuttavia
un fondo di verità esiste. Ciao ciao, cicciona! :-))
Non so se fra
poco, ma sarà così. C'è già tanta gente che fa ricerche in questo
settore ed a me hanno chiesto di collaborare perchè ho qualche
competenza utile.
Inviato da: mara2003
il 22/04/2007 alle 22:05
Inviato da: lilith_0404
il 19/04/2007 alle 20:03
Inviato da: Stefano72CS
il 19/04/2007 alle 01:47
Inviato da: SandaliAlSole
il 19/04/2007 alle 01:00
Inviato da: odio_via_col_vento
il 18/04/2007 alle 23:50