TARANTO

1

PATERNO'

1

TARANTO:Capasso S.V. Gagliarducci 6 Filippi 5,5 Giugliano 5,5 ( 26'st
Andrisani 5) Siroti 5,5 Migliorini 5,5, De Liguori 5,5( 40 s.t. D'Ainzara
5), Venturin 5,5, Passiatore 5,5, Pompei 6,5, Triuzzi 6 ( 26's.t. Cariello
5). A disp.: Signorile, Esposito, D'Ignazio, Costanzo. All. Brini

PATERNO':Polessi 6,5, Malafronte 5,5, Tasca 5, Monari 5,5, D'Aviri 6,5,
Esposito 6 ( 35 s.t. Paruta s.v.), Brutto 6,5, Calà Campana 5, Calvaresi
5,5, Pagana 6, Napoli 5 ( 16' s.t. Cacciola 5,5). A disp. Marconato,
Sapeienza, Librari, Manca, Clemente. All. Castellucci

Arbitro: Rubino di Salerno

Reti: 11 pt Pompei , 30 st Calvaresi
Note:
Spettatori 6000 circa, angoli 5-0 per il Taranto. Ammoniti: Pompei, De Liguori (T), Brutto, Tasca, Malafronte, Cacciola (P)
Espulsi: Pompei (T)Punizioni: 26 in favore del Taranto; 23 in favore del Paternò
Fuorigioco: 4 fischiati al Taranto; 7 fischiati al Paternò

Tiri in porta: 10 Taranto; 4 Paternò

LA PARTITA

 

TARANTO - Solo un pareggio per il Taranto targato Brini. I rossoblù non sono riusciti ad andare oltre l'uno a uno contro il Paternò, squadra che veleggia nei bassifondi della classifica.
Il neo- tecnico degli jonici ha proposto il suo 3-4-3 inserendo come novità in formazione sin dal primo minuto De Liguori esterno sinistro di centrocampo e Triuzzi vertice sinistro del trio d'attacco, mentre Capasso ha sostituito in porta l'infortunato Di Bitonto. Ma il credo tattico dell'allenatore marchigiano non ha trovato abili interpreti negli uomini.
Poco gioco sulle fasce, scarso movimento senza palla, centrocampo poco aggressivo e non in grado di verticalizzare, assenza di una punta di peso;
questi i limiti più o meno conosciuti del Taranto. Eppure i rossoblù erano riusciti a chiudere il primo tempo in vantaggio grazie all'unica vera azione pericolosa costruita con uno spunto individuale di Pompei che dalla fascia sinistra d'attacco convergeva in area di rigore del Paternò e di sinistro trafiggeva il portiere siciliano. Dopo solo una grande noi con il pubblico dello Iacovone non in sciopero ma comunque rimasto abbastanza timido nell'incitamento. Nella ripresa una fiammata iniziale del Taranto lasciava presagire ( al 4' bel cross dalla sinistra di Triuzzi per Passiatore che al volo impegnava in una grossa parata il portiere ospite, al 13' sempre Passiatore metteva di poco a lato )al raddoppio.
Invece al 30' il Paternò trovava il pareggio con Calvaresi che indisturbato in area di rigore raccoglieva un'assist dalla sinistra di Esposito e con un bel diagonale trafiggeva Capasso.
Nel finale espulso Pompei che lasciava il Taranto in dieci per fallo di reazione su Monari.

LE INTERVISTE

Un punto per riprendere a marciare. Il Paternò ringrazia il Taranto e i suoi attaccanti e alla fine sbarca in Sicilia con un punto pesantissimo. "Era importante non perdere e questo punto oltre a fare classifica ci ricarica moltissimo. Sembrerà una frase fatta ma è la realtà".
Lo dice un soddisfatto Marcello Lo Bue, dg del Paterno. "Abbiamo conquistato un punto importante e ampiamente meritato - prosegue -. La partenza è stata sbagliata ma la squadra è riuscita a riprendersi giocando alla pari con il Taranto che, per la verità, non mi ha impressionato tantissimo. Me lo aspettavo più organizzato visto che in organico ha tanti giocatori di valore in grado di fare la differenza. Il Paternò ha fatto la sua gara rompendo finalmente il digiuno esterno. Credo che i ragazzi abbiamo ottimi margini di miglioramento e non appena riusciremo a calarci meglio nella nuova categoria, sapremo toglierci altre belle soddisfazioni. Sono contento anche per mister Castellucci, che può così continuare a lavorare con maggiore serenità".
Anche D'Aviri, la mente del Paternò, commenta con il sorriso il pesante pareggio: "Finalmente una prestazione sopra le righe in trasferta, dove finora non avevamo raccolto nulla. Ottima la nostra condotta di gara contro un Taranto, probabilmente, distratto da altre vicissitudini. Ma che, comunque, ha dimostrato di avere buone individualità e di poter dire la sua in questo campionato".

COMMENTI

L'amarezza contagia un pò tutti, Fabio Brini è scuro in volto ma nonostante tutto intravede qualcosa di positivo.
"La squadra mi è piaciuta - ha detto a caldo -. Se proprio dobbiamo dirla tutta, il Paternò ha portato via un pareggio grazie a un solo tiro in porta. Sono soddisfatto soprattutto per i movimenti tattici dei miei ragazzi: hanno capito ciò che voglio, tra qualche settimana saremo al top, almeno tatticamente. Ciò che mi preoccupa è la condizione atletica: in settimana sottoporrò tutti a un test e se sarà necessario qualcuno si fermerà. De Liguori, per esempio, ha corso tantissimo ma alla fine è stato colto da crampi. I rinforzi? Ci vogliono, è innegabile ma intendo studiare bene la situazione per capire quali sono i reparti da migliorare. Adesso posso dire che abbiamo bisogno di una punta centrale e di due esterni perchè ho troppi centrali. Pompei? Ottima prestazione, davvero un buon giocatore anche se si è fatto tradire dal nervosismo, come tutta la squadra del resto".

Felice Ezio Castellucci: il suo Paternò torna a casa con un buon pareggio (il primo della stagione lontano dal Falcone-Borsellino) e la sua panchina adesso scotta meno. "Il risultato finale rispecchia quanto si è visto in campo - ha precisato -, quindi ritengo sia giusto. In avvio abbiamo sofferto ma poi siamo riusciti a prendere le contromisure approfittando anche dello stato psicologico del Taranto. Devo dire la verità: si vede che ci sono dei problemi attorno alla squadra. Se avessero giocato con la mente sgombra avrebbero senz'altro portato a casa un risultato diverso: la qualità nella formazione di Brini c'è e si vede. Buon per noi, ci godiamo questo punto ma abbiamo molto da lavorare".

Dalle sue parti lo chiamano il "Maradona dell'Etna" anche se oggi ha fatto poco per avvalorare quel soprannome. Beppe Pagana ha toccato pochissimi palloni ma tra questi c'è quello che ha consentito a Calvaresi di battere Capasso: "Avevamo intuito che la difesa del Taranto era un in difficoltà, sentivano molto il peso di questa gara e si vedeva lontano un miglio che volevano i tre punti. E' stato il nervosismo a tradirli: meglio per noi. Credo che il risultato sia giusto, del resto noi volevamo solo tornare a casa imbattuti. Il Taranto? Dispiace vederlo in fondo alla classifica ma se non recuperà la serenità necessaria sarà piuttosto difficile".

Da una paio di settimane sembra aver perso lo smalto delle prime gare: Giorgio Venturin ha brillato a intermittenza, come tutto il centrocampo del resto. Un pareggio che taglia le gambe a un Taranto che forse deve rinunciare a inseguire i play-off: "Non sono d'accordo - sbotta il centrocampista ex Toro - la squadra è valida, molto valida. Oggi siamo stati davvero sfortunati: quando tutto va storto anche la palla non vuole entrare. Dobbiamo gurdare avanti perchè nulla è perduto, dobbiamo crederci. Fabio Brini? Tecnico preparatissimo, è la persona giusta per risalire