PATERNO'

0

VIS PESARO

2

Paternò:Passarini, Calà Campana, Tasca, Bertoni, D`aviri, Carloto, Intagliata (58` Calvaresi), Lolli (58` Catania), Ascenzi, Pagana, Gadau (60` Timonieri) - ALL. Maurizio Pellegrino
Vis Pesaro : Criscuolo, Vezzosi, Scantamburlo, Giordano, Ischia, Santi, Cazzola (71` Crocetti), Barison, Borneo (86` Basso), Giraldi (90` Staffolani), Boccaccini - ALL. Mirko Fabbri

Arbitro: Marco Barbirati (Ferrra)

Reti: 33` Borneo (V), 80` Borneo (V)

Note:
RECUPERO: 6 minuti (2` pt + 4` st)

AMMONITI: Carloto, Calvaresi, Catania (P), Giordano (V)
ESPULSI: 78` TASCA (P)

LA PARTITA

PATERNO' - Nel giorno in cui i rossazzurri paternesi cercavano di riscattarsi, nella speranza di cogliere la prima vittoria interna, il Paternò va incontro ad una serie di episodi paradossali, che costringono la squadra etnea ad una tenue resa. Sul banco degli imputati c'è il signor
Marco Barbirati, che mette in pratica un atteggiamento a dir poco penalizzante per la squadra etnea, tale da non permettere un regolare svolgimento del gioco. Incompetenza o malefede? Forse la prima ipotesi, perché non notare due vistosi calci di rigore, un fallo di mano ed un fuorigioco nell'occasione del primo gol pesarese, nonché spezzettare il gioco nella ripresa, espellendo Tasca solo perché chiedeva spiegazioni all' assistente, è davvero assurdo. La Vis Pesaro di tutta questa situazione se ne approfitta, realizza il vantaggio servitogli su un piatto d'argento, e si difende con le buone e le cattive, realizzando poi il raddoppio in contropiede, raccogliendo così tre punti facili facili. Per la cronaca, al 14' Borneo fugge in contropiede, s'invola verso Passarini, ma al momento del tiro viene fermato da Tasca. Al 18' Cazzola si libera di Gadau, crossa al centro per Borneo che stacca di testa, ma la conclusione sfiora il palo, Pagana risponde con una punizione, che Criscuolo para. Al 20' Intagliata lavora un bel pallone in area, non trova la conclusione, interviene Ascenzi che tira in porta, ma la sfera viene deviata da un difensore. Al 25' un cross di Gadau viene fermato in area da Vezzosi con un braccio, l'arbitro però sorvola, poco dopo Ascenzi si libera di due uomini, serve Intagliata in profondità, ma Criscuolo lo anticipa in uscita. Al 34' Boccaccini effettua
un cross in area per Borneo, incredibilmente il guardalinee non segnala il fuorigioco, e da pochi passi con una conclusione sbilenca riesce a battere Passarini. Nella ripresa al 9' sul corner di Pagana, Lolli viene steso in area ma l'arbitro lascia continuare, riprende Bertoni dalla distanza, ma un difensore salva. Al 26' Pagana per Timoniere, che serve D'Aviri il quale prova la conclusione, ma Criscuolo devia in angolo. Al 35' Eduardo contrastato da due avversari perde la palla, così viene servito Borneo, che dal limite batte Passarini con una fucilata all'angolino. Criscuolo poi salva diverse volte la propria porta dal possibile 1-2, quindi il pessimo arbitro Barbirati mette fine ad una gara che ha davvero dell'incredibile, compreso l'inutile richiamo delle forze dell'ordine da parte di un assistente, che si riteneva minacciato.


Migliori in campo: Pagana (P), Borneo (VP).

Dirigenza del Paternò cacciata dal proprio stadio

Le forze dell’ordine costringono lo staff degli etnei ad abbandonare l`impianto di gioco durante la gara.

Episodio grave al Falcone e Borsellino di Paternò. E piuttosto inquietante. Nell’intervallo della gara Paternò-Vis Pesaro le forze dell’ordine hanno invitato lo staff della società sicula ad abbandonare il terreno di gioco. E sino a qui nulla di strano. Il fatto increscioso è che gli agenti di pubblica sicurezza hanno obbligato la dirigenza ad allontanarsi anche dagli spogliatoi. Relegata nei pressi del parcheggio, è stata costretta a seguire la partita da dietro una vetrata. Tra i presenti il presidente Marcello Lo Bue, il direttore sportivo Ciccio Sotera, il segretario generale Giorgio Borbone, il cassiere Giuseppe Marletta, con l’incasso, e i custodi dello stadio che, tra parentesi, è comunale.

Dopo circa un quarto d’ora c’è stato un dietro-front e alla dirigenza dei rossazzurri è stato comunicato che potevano rientrare. A quel punto sono stati i diretti protagonisti a rifiutarsi, in segno di protesta. L’accaduto è stato comunicato in sala stampa da Antonio Foti, addetto della società isolana alle relazioni con i mass-media. Lo stesso annunciava che giocatori e allenatori non avrebbero rilasciato le consuete interviste del dopopartita. A circa una mezz’ora dal termine dell’incontro dalla forza pubblica è giunta la spiegazione ufficiale: un guardalinee era stato minacciato verbalmente di morte da un tifoso, non meglio identificato. Si preannunciano azioni legali da parte della società etnea.

INTERVISTE
PATERNO- Paternò in silenzio stampa

Negli spogliatoi avviene un episodio strano, infatti le forze
dell'ordine non permettono ai dirigenti locali di uscire dal campo di gioco per raggiungere gli spogliatoi. La motivazione è da additare ad una richiesta di un assistente, che aveva richiamato l'attenzione deiCarabinieri, perché a suo dire minacciato verbalmente da qualcuno. IlPaternò reagisce non inviando nessuno in sala stampa, per protesta nei confronti di questa decisione. Giungono così solo i pesaresi, tra cui Mirko Fabbri, mister dei marchigiani: "Siamo contenti del risultato, la gara non era così facile come si credeva, ma il primo gol, ci ha spianato la strada al successo. Il nostro obiettivo resta la salvezza, per cui questi sono tre punti sono d'oro, conquistati per giunta contro una diretta rivale".
"Paternò mi porta proprio bene, - commenta infine Fabio Barison - l'anno scorso vincemmo con un mio gol, quest'anno usciamo vincitori dal confronto grazie ad una prestazione positiva di tutto il collettivo. Speriamo di continuare così, per salvarci al più presto possibile".