PATERNO'

1

AVELLINO

0

PATERNO': (4-4-2): Marconato 7; Sapienza 7,5, Liberati 7, Bertoni 7, Tasca 7; Calà 7, D'Aviri 6,5(25' st Esposito sv), Musumeci 6,5, Scazzola 7,5(41' st Di Dio sv); Manca 7(35' st Ascenzi sv), Catania 7. A disposizione: Polessi, Cacciola, Lolli, Carbonaro. All. Discepoli.

AVELLINO:(4-4-2): Cecere 6,5; Vastola 6, Voria 6,5, Puleo 6, Di Sauro 6,5; Morfù 6(25' st Capparella sv), Cinelli 6, De Simone 7, Marra 5,5(35' st Vinello sv); Molino 5,5, brancolino 6,5. A disposizione: Petrazzuolo, De Stefani, Bucaro, Visone, Pignalosa. All. Vullo.

Arbitro: Banti di Livorno.

Assistenti: Fittante e Perri

Reti: Reti: 2 s.t. Manca (Paternò)

NOTE: 4200 spettatori di cui cerca 300 giunti da Avellino, per un incasso di circa 13000 Euro. Angoli: 4-1 per il Paternò. Recuperi: pt 4', st 6'.


Ammoniti: Liberati(P), Vastola(A), Voria(A), Esposito(P).

LA PARTITA

Grande partita del Paternò contro il blasonato Avellino, i rossazzurri centrano i tre punti disputando una gara perfetta, in cui i nuovi acquisti hanno subito destano buone impressioni. L'Avellino, forse giunto con la presunzione della prima della classe e con il ricordo dei cinque gol inflitti all'andata, gioca una partita in attesa degli avversari, i quali si rivelano più determinati nell'ottenere la vittoria finale. Tre punti importantissimi per i paternesi in chiave salvezza, infatti con tre vittorie consecutive, Gian Cesare Discepoli ha portato fuori dalla zona calda il Paternò, ottenendo un risultato insperato fino a qualche tempo fa. Per gli irpini invece, la corsa alla serie B non si ferma certamente, anzi i giochi sono ancora aperti, ma per riuscirci ci vorrebbe un pizzico di praticità in più, come spesso accadeva nella prima parte del campionato. La gara è stata dura, entusiasmante e ben giocata da ambo le parti, con il Paternò che dopo essere passato in vantaggio, ha badato a difendersi, mentre i giocatori dell'Avellino hanno dato l'impressione di poter piazzare il colpo vincente, ma arrivati negli ultimi 20 metri non si sono mai resi pericolosi. Nel primo tempo la prima occasione è di marca irpini, con Molino che ci prova di testa, ma la conclusione finisce debolmente tra le braccia di Marconato, poco dopo il Paternò risponde con Scazzola, il quale però conclude a lato. L'Avellino insiste ed all'8 trova il gol con Biancolino, ma l'arbitro annulla per evidente spinta dell'attaccante su Bertoni. Dall'altra parte al 16'è Manca a spizzicare un pallone per Scazzola, il nuovo acquisto effettua una conclusione all'incrocio dei pali, su cui Cecere compie il miracolo deviando in corner. Quindi è il turno di Emanuele Catania, che si presenta al proprio pubblico con una serie di finte ubriacanti, le quali per poco non ingannano la difesa biancoverde, ma è soprattutto al 25' che l'attaccante potrebbe sbloccare il risultato, purtroppo però la sua conclusione aerea finisce preda di Cecere. Nella ripresa passano esattamente 2 minuti ed il Paternò si porta in vantaggio con Manca. Scazzola nell'occasione recupera un pallone sulla sinistra, evita un avversario, quindi effettua un preciso cross in area, su cui l'accorrente Roberto Manca appone il proprio sigillo, piazzando la sfera di testa, alle spalle dell'estremo difensore irpini. A questo punto è l'Avellino ad aver una reazione d'orgoglio, ma paradossalmente è il Paternò ha rendersi pericoloso con Musumeci, con non riesce a trovare il tempo di colpire al volo, e quindi deviare in gol il cross del solito Scazzola. Al 18' l'occasione più pericolosa per gli ospiti, quando Molino entra in area, passa a Brancolino che spara a botta sicura, ma provvidenzialmente Liberati respinge con il corpo. Poi è Marra a provarci al volo, ma Marconato respinge con i pugni la conclusione diretta all'incrocio dei pali. L'Avellino da qui alla fine otterrà però, solo una supremazia territoriale, senza creare occasioni pericolose per il Paternò, che dal canto suo riesce a difendersi nel migliore dei modi, fino al tripudio finale.

Gol annullato all'Avellino

Cecere salva su Scazzola

LE INTERVISTE
Clima di festa a Paternò, dopo la conquista della terza vittoria consecutiva, battendo peraltro il forte Avellino. Negli spogliatoi come di consueto si rispecchiano gli umori del campo, infatti Totò Vullo esordisce così: 'E' impossibile spiegarsi come l'arbitro abbia potuto annullarci due gol, per non parlare poi del rigore a nostro favore, che il direttore di gara ha interpretato come una simulazione di Molino. Sono rammaricato, perché il Paternò ci ha battuti con un solo tiro in porta, mentre per il resto siamo stati noi a fare la gara dal primo al novantesimo. Rispetto all'andata sicuramente i valori sono cambiati, sapevamo che Paternò era un campo trappola, dove giocare al calcio è davvero difficile, purtroppo ne abbiamo avuto conferma-. Dall'altra parte Gian Cesare Discepoli è lo specchio della felicità: -Straordinaria vittoria, in cui il merito va tutto a questi ragazzi, capaci di interpretare al meglio l'incontro. Abbiamo dimostrato che stiamo crescendo, ma la via per la salvezza è ancora lunga. Reputo importante l'innesto dei nuovi arrivati, i quali si sono bene comportanti, anzi a tal riguardo sono sicuro che con il rientro di Peppe Pagana, avremo la possibilità di migliorare il nostro calcio-.

Vincenzo Anicito