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Negli
ultimi anni si è diffuso sempre più un atteggiamento mini-invasivo
nel trattamento chirurgico della patologia tumorale solida, che spesso
viene diagnosticata in una fase iniziale grazie alla migliore educazione
sanitaria e professionale, ed agli screening spontanei od organizzati.
Recenti studi hanno dimostrato che mediante una tecnica avanzata, caratterizzata
dalla introduzione in sede peritumorale di una piccola quantità
di un "radioisotopo" o di un colorante vitale o di entrambi,
è possibile individuare con precisione durante l'intervento chirurgico
per mezzo di una sonda o del colorante vitale, il linfonodo che per
primo riceve il drenaggio linfatico del tumore primitivo (linfonodo
sentinella). In caso di negatività dell'esame istologico del
linfonodo sentinella, si evita l'asportazione di tutti i linfonodi ascellari.
L'approccio interdisciplinare della Unità di Patologia Mammaria-Breast
Unit, del Servizio di Medicina Nucleare e del Servizio di Anatomia Patologica,
ha permesso l'attuazione ed un sempre più ampio uso di tale tecnica
presso l’Azienda Istituti Ospitalieri di Cremona, facendola diventare
un punto di riferimento per corsi sul tema e per ricerca in campo oncologico.
L'oncologia
sperimentale, l'epidemiologia, gli studi clinici, l'impegno nel campo
della formazione e dell'aggiornamento garantiscono procedure diagnostiche
e terapeutiche all'avanguardia.
Sarà quindi, una giornata di studio ed approfondimento rivolta
ai medici ed a tutti gli Operatori interessati.
A.
Bottini |