UN LUNGO VIAGGIO CON IL CAPITANO

 

100 anni con Pablo Neruda

Capri, 3_12 luglio 2004

 

Uno degli eventi più prestigiosi organizzati direttamente dal Comune di Capri è stato senza dubbio la rassegna per celebrare il centenario della nascita di Pablo Neruda.

L’organizzazione, oltre che del Comune di Capri è stata dell’Ambasciata del Cile. Il Centro Caprense ha tenuto la mostra fotografica e documentale “Pablo Neruda: i giorni di Capri”. Hanno collaborato l’Associazione La Conchiglia, il Centro Archivistico, l’AACST, la Federalberghi e l’Ascom di Capri. La supervisione storico-letteraria è stata della Professoressa Teresa Cirillo, docente di lingua e letteratura ispanica presso l’Università Orientale di Napoli e la direzione artistica di Patricia Rivadeneira e Riccardo Pecoraro. Il catalogo della rassegna è stato realizzato da Umberto Natalizio.

 

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6 luglio “In viaggio con il Capitano”, sulla motonave San Costanzo, la voce di Pablo Neruda tra le onde e le rocce che amava. Letture in italiano di Riccardo Pecoraro e spiegazioni della Professoressa Teresa Cirillo. La musica era degli Inti-Illimani.

 

Piazzetta di Tragara, 8 luglio, i Chiloé con Patricia Rivadeneira “Canto de tierra lejana”

in primo piano, nel pubblico, il caro Claudio Giordano, Presidente del Centro Caprense.

 

10 luglio, nella lontana e affascinante Villa Lysis del barone Fersen, “Neruda nel Canto del Cile”. Con Riccardo Pecoraro e Paolo Federico .

 

12 luglio 2004, compleanno di Neruda, Il Sindaco di Capri Ciro Lembo e l’Ambasciatore del Cile José Goñi scoprono la maiolica in via Tragara che ricorda il passaggio del poeta.

José Goñi, Ciro Lembo, l’Assessore Salvatore Ciuccio, gli amici di Neruda Lietta Trombadori, Giorgio Napolitano, il tipografo Angelo Rossi

 

Gran finale in Piazza Umberto I con Mauro Di Domenico nello spettacolo “Nati in riva al mondo” ospite Mauro Pagani. In scena, con Patricia Rivadeneira, attrice e addetta culturale del Cile in Italia pure il giornalista Italo Moretti ed il Senatore a vita Giorgio Napolitano.

 

CABELLERA DE CAPRI

y tu alcohol de estrella
bebí como si fuera
naciendo en la vida.
Isla, de tus paredes
desprendí la pequeña flor nocturna
y la guardo en mi pecho.
Y desde el mar girando en tu contorno
hice un anillo de agua
que allí quedò en las olas,
encerrando las torres orgullosas
de piedra florecida,
las cumbres agrietadas
que mi amor sostuvieron
y guardarán con manos implacables
la huella de mis besos.

 

PABLO NERUDA

 

Un relámpago rojo y amarillo
bajo la luz delgada
yacía soñoliento
esperando la hora
de desencadenar su poderío.
En la orilla de pájaros inmòviles,
en mitad del cielo,
un ronco grito, el viento
y la indecible espuma.
De plata y piedra tu vestido, apenas
la flor azul estalla
bordando el manto hirsuto
con su sangre celeste.
Oh soledad de Capri, vino
de las uvas de plata,
copa de invierno, plena
de ejercicio invisible,
levanté tu firmeza,
tu delicada luz, tus estructuras,

 

Capri, reina de roca,
en tu vestido
de color amaranto y .azucena
viví desarrollando
la dicha y el dolor, la viña llena
de radiantes racimos
que conquisté en la tierra,
el trémulo tesoro
de aroma y cabellera,
lámpara cenital, rosa extendida,
panal de mi planeta.
Desembarqué en invierno.
Su traje de zafiro
la isla en sus pies guardaba,
y desnuda surgía en su vapor
de catedral marina.

Era de piedra su hermosura. En cada
fragmento de su piel reverdecía
la primavera pura
que escondía en las grietas su tesoro.

 

 

 

 

 

 


Biblioteca Comunale “Luigi Bladier”

 

Assessorato alla Cultura della Città di Capri