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Le montagne del Veneto

Pittori, scrittori e poeti hanno cantato le lodi dei monti del Veneto. Per secoli essi sono stati il sogno di scalatori temerari, di cacciatori incuranti della fatica, di cercatori di funghi, o anche di semplici “camminatori” in cerca di angoli di natura perduta, di boccate di aria salubre, ma soprattutto di tempo liberato dalla routine e dallo stress.
Eccoli sorgere allora, nel loro maestoso splendore, davanti agli occhi, evocati da nomi di etimo incerto: Antelao, Sorapiss, Pomagagnon... Altri nomi invece suonano più familiari: Cristallo, Civetta, Tofane, Schiara, Sasso Nero, Monte Baldo, Ortigara... L’immagine che i nomi producono nella coscienza di chi ha ammirato questi monti almeno una volta è chiara e decisa.
Netti profili si stagliano, indimenticabili, su fondali di quel colore profondo che ha il cielo alle alte quote, e che solo chi ha provato può comprendere appieno.
Il grande richiamo é costituito dalle Dolomiti, i monti pallidi della leggenda e delle arrampicate estreme, dalle cime aguzze, dalle tinte di un color pastello brillante. Ma non è tutto, la montagna veneta è anche il prezioso arco prealpino che dal Baldo al Cansiglio forma una cortina di difesa della pianura dai venti del nord. La Lessinia, l’Altopiano di Asiago Sette Comuni, il Grappa, la catena del Visentin, e poi verso il lago di Garda il Monte Baldo che lo domina tutto.
La possibilità di un’esperienza indimenticabile, un’occasione per tutti, senza limite di età o di attitudine sportiva: non è necessario scalare le montagne per poterle apprezzare, può bastare guardarle per essere definitivamente conquistati.
Il Veneto, propone tante opportunità di vacanza agli amanti della montagna, in ridenti località dotate di tutti i servizi: alberghi accoglienti, cucina ricca di una grande tradizione, luoghi d’incontro e di divertimento per tutte le esigenze, impianti di innevamento e di risalita efficenti, possibilità per l’escursionismo alpinistico in tutte le stagioni, sentieri e percorsi in mountain-bike. Un’offerta ricchissima che già oggi trova una grande risposta nel pubblico e che grazie alla naturale attitudine, alla sensibilità ed al desiderio di ampliare e migliorare la qualità della villeggiatura da parte degli operatori turistici avrà sempre un crescente sviluppo.

 

 

 

Arabba (Livinallongo del Col di Lana)

Auronzo di Cadore

Misurina

Basso Agordino

Calalzo di Cadore

Civetta

Comelico

Sappada

San Vito di Cadore

Arabba (Livinallongo del Col di Lana)

 

 


Situata all'estremità dell'Alto Agordino, ai piedi del Gruppo del Sella, Arabba (mt. 1.602) è uno dei maggiori centri di lingua ladina nelle Dolomiti del Veneto, similmente alle aree confinanti altoatesine. La felice posizione di confine ne fa un punto privilegiato per l'accesso al Sella Ronda, inimitabile percorso sugli sci attraverso quattro Passi: Campolongo, Sella, Gardena, Pordoi.
La località è in tutti i sensi punto strategico per lo sci alpino: 52 chilometri di piste, collegate alla Marmolada tramite la cabinovia che sale a Porta Vescovo. Di grande interesse è il Centro Valanghe, che fornisce le informazioni nivometereologiche delle Alpi Orientali.
D'estate e d'inverno, Arabba offre svariate attrattive, feste, occasioni culturali, luoghi da visitare, come le suggestive rovine del Castello di Andraz: una rupe-fortificazione che si staglia sui prati di Livinallongo.

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Auronzo di Cadore

 

 

Auronzo "La spiaggia delle Dolomiti". Specchiato nell'omonimo lago oltre alla pace e alla tranquillità naturale caratteristica, offre all'ospite innumerevoli opportunità, ogni genere di sports, passeggiate, escursioni... e occasioni culturali per una vacanza attiva e rigenerante. La sua zona sciistica è compresa tra i 900 e i 2500 m. Il lago di Auronzo, alimentato dal torrente Ansiei, si è formato negli anni '30 con la costruzione di una diga. La spiaggia del lago è ben attrezzata e fa da cornice ogni anno ad importanti competizioni di motonautica e di canoa. Rappresenta inoltre un'attrazione da non poter perdere per poter ammirare l'ambiente naturale del Cadore: durante l'estate su alcune spiaggette si può prendere il sole ed una piccola piscina di acqua calda è a disposizione per qualche bagno.

Auronzo di Cadore con Misurina rappresenta uno dei più interessanti comprensori sciistici delle Dolomiti. Per gli amanti dello sci non c'è che l'imbarazzo della scelta: oltre 25 km di piste d'ogni difficoltà inserite nel comprensorio del Dolomiti Superski. Il comprensorio di Auronzo-Misurina offre molte possibilità per trascorrere week-end e settimane a contatto con tutto ciò che è invernale: piste da sci sul Monte Agudo, dal cui rifugio omonimo si può godere di un panorama ineguagliabile. Sulle stesse piste poi luoghi di ristoro e divertimento con la possibilità di noleggio diretto dei materiali (sci, snowboard, carving). Ed alla fine della sciata tutti a riprendersi dalla fatica nei numerosi locali pubblici che il paese offre ai propri turisti. Oltre allo sci troviamo il pattinaggio allo Stadio del Ghiaccio coperto. Anche lo sci da Fondo ha una notevole importanza e trova numerosi percorsi a partire dal Centro Sci Fondo di Palus San Marco fino al Centro Fondo Misurina. Palus San Marco poi offre un centro Sleddog (cani da slitta) tra i più interessanti d’Europa con istruttori di alto livello dove è possibile effettuare splendide passeggiate su slitte trainate da cani husky.

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Misurina

 

È la gemma del Cadore e grazie al suo scenario superbo è definita "la Perla delle Dolomiti". Misurina è sempre stupefacente nel suo contorno di Dolomiti che si colorano di rosa e arancio all'alba e al tramonto. Una cornice di monti che si toccano con mano, boschi verdi e un piccolo lago naturale dove si specchia l'ambiente circostante. La sua bellezza è incredibile in tutte le stagioni: durante l'inverno coperta di neve e con il lago gelato, in primavera quando i primi fiori sbocciano, durante l'estate dove il verde, il blu del cielo ed i colori della vegetazione si fondono insieme, in autunno con i suoi mille colori. Vale la pena fermarsi e girovagare per il lago, lungo il sentiero che lo costeggia e sulla strada che porta al lago d'Antorno. Vale la pena ammirare le Tre Cime di Lavaredo che circondano il paesaggio, il Sorapis, i Cadini. E poi ammirare i pascoli, le Casere di un tempo dove ancora oggi si può trovare il formaggio fatto sul posto e mangiare i piatti tipici. Misurina è punto di partenza per moltissime passeggiate, ferrate, ascensioni. Durante l'inverno piste da discesa e anelli per lo sci di fondo ci fanno scoprire questa piccola frazione del paese di Auronzo di grande bellezza. Qui gli amanti della montagna hanno svariate possibilità di scelta tra i vasti piani ed i facili pendii delle vicinanze, i panorami superbi, il giro del lago a piedi o in barca.

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Basso Agordino

 

 


Sei ridenti località turistiche nel cuore delle Dolomiti, con "capoluogo" Agordo (mt. 611): è la parte bassa dell'Agordino, una vasta area che comprende Taibon Agordino, Voltago Agordino, Gosaldo, Rivamonte Agordino e La Valle Agordina (queste ultime tre, facenti parte del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi).
Sovrastata dai maestosi picchi dell'Agner, della catena Tamer-San Sebastiano, dell'Imperina, Agordo ha il singolare aspetto di paese di montagna e insieme di cittadina d'arte, ricca di storia, di cultura, di monumenti architettonici. Fra questi, spiccano l'antica Villa Crotta-de Manzoni (la più a nord delle ville venete), col magnifico parco e le belle statue affacciate sulla piazza; e l'ottocentesca chiesa parrocchiale, opera del Segusini, in cui sono conservate pregevoli opere di Palma il Giovane, dello Zanchi, del Brustolon. Un tempo rinomatissimo centro minerario, Agordo è oggi centro turistico estivo molto ambito dagli escursionisti, ed ha alle spalle una secolare tradizione alpinistica: può infatti vantare la prima sezione CAI delle Alpi Orientali, fondata nel 1868.
Le infrastrutture sportive di cui è dotata la località sono numerosissime: due palasport, uno stadio del ghiaccio, uno stand di tiro per carabina e pistola e di tiro con l'arco, campi da tennis anche coperti e bocciodromo. D'inverno, è possibile praticare sci alpino, sci fondo e sci alpinismo nelle località vicine: Voltago, La Valle, Taibon, Gosaldo. Agordo e il circondario, sono però anche agevole base di partenza per i grandi comprensori del Civetta, della Valle del Biois, della Marmolada.

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Calalzo di Cadore

 

 

Calalzo è con ogni probabilità l'inseidamento più antico del Cadore: a Lagole, infatti, circa 2500 anni fa esisteva un santuario paleoveneto dedicato a una divinità sanante. A partire dalla fine del 1800 Calalzo diviene a poco a poco il maggior centro industriale e commerciale cadorino, mantenendo però intatto il suo paesaggio naturale. Il paese è il cuore geografico del Cadore. Dal 1914 il paese diviene anche un importante nodo ferroviario, punto d'arrivo delle linee che collegano Venezia e Padova al Cadore. Meritano sicuramente una visita la chiesa parrocchiale di S. Biagio con le quattro portelle di Orazio Vecellio, figlio dell'illustre Tiziano e la chiesa di S. Anna a Rizzios che conserva pregevoli tele e reliquari. Il comune comprende, oltre al capoluogo, la frazione di Rizzios. Uno dei luoghi più suggestivi del paese, che i Calaltini indicano con orgoglio ai turisti, e non solo, è la zona di Lagole. Un'area che si estende dalla linea ferroviaria fino al bacino del Lago Centro Cadore e che racchiude, nascosta tra la vegetazione, raggiungibile solo attraverso facili sentieri una vera oasi di pace. Stiamo parlando del "Laghetto delle Tose" e dei suoi dintorni, ricchi di sorgenti di acque terapeutiche provenienti da grande profondità e che poi scompaiono misteriosamente sotto terra. Queste acque possono essere utilizzate: come bevanda per migliorare l'attività dello stomaco, per trattare lievi disturbi del fegato, può stimolare la diuresi ed ha una blanda azione lassativa; per via inalatoria per riniti e sinusiti, per infiammazioni delle prime vie aeree; per bagni e fanghi in caso di patologie osteo-articolari e muscolo-tendinee; nonchè per curare le malattie della pelle e come coadiuvante per la cicatrizzazione. L'unico consiglio per trarre al meglio i benefici dell'acqua è di utilizzarla sul posto, in quanto, proprio per le sue componenti minerali è facilmente deperibile se posta in qualche recipiente. Tutto ciò contribuisce a fare di Lagole una stazione termale di tutto rispetto, naturale e aperta a chiunque, per di più situata in un luogo paesaggisticamente affascinante.

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Civetta
 

 

 


Col nome di Comprensorio del Civetta viene indicata una vasta area delle Dolomiti, che raccoglie una parte dell'Agordino, con la cittadina di Alleghe, la Valzoldana, con i comuni di Forno di Zoldo, Zoldo Alto e Zoppè di Cadore, e la Val Fiorentina, con Selva di Cadore e Colle Santa Lucia. Il Gruppo del Civetta, che dà il nome al comprensorio, domina imponente su Alleghe con la sua parete nord, conosciuta dagli alpinisti di tutto il mondo come regno del sesto grado.
Alleghe si adagia sulla sponda destra dell'omonimo lago, un magnifico specchio d'acqua formatosi nel Settecento in seguito ad una frana che ostruì il corso del torrente Cordevole, e che oggi consente la pratica di numerosi sport, dalla pesca alle gite in barca. D'estate il comprensorio offre agli amanti della montagna infinite possibilità di escursioni, nel Gruppo del Civetta come nel Nuvolau, nella Moiazza come nel Pelmo, che si staglia imponente sui versanti della Valzoldana e della Val Fiorentina. Fra le tante mete possibili, un "classico" in Valzoldana è la salita ai piedi del Pelmetto, dove si possono vedere le Orme dei Dinosauri: impronte di animali preistorici risalenti a 250 milioni di anni fa.
Altra importante testimonianza dell'era preistorica è rappresentata dai resti del cosiddetto "Uomo di Mondeval", risalenti al Mesolitico, conservati nel Museo Civico di Selva. D'inverno il Comprensorio del Civetta offre agli amanti dello sci la bellezza di 80 chilometri di piste: una rete fittissima che si svolge per lo più in quota, fra i 1500 e 2000 mt. servita da 28 impianti di risalita. Lo sci nordico è praticabile in Valzoldana e Val Fiorentina, che offrono complessivamente oltre 50 chilometri di piste.

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Comelico
 

 


Racchiusa fra i gruppi dolomitici del Popera a nord e dei Brentoni a sud la Val Comelico si estende lungo i bacini del fiume Piave e del torrente Padola, comprendendo cinque comuni: S. Stefano di Cadore, S. Pietro di Cadore, Comelico Superiore, S. Nicolò di Comelico e Danta di Cadore.
Dovunque il paesaggio è rigoglioso di flora e vegetazione, di prati e boschi immensi, che riecheggiano la nota espressione carducciana di "Verde Comelico": una natura ancora oggi incontaminata, che trova le più alte espressioni nella Val Visdende e nella Valgrande. Escursioni d'estate, sport, divertimenti, feste e d'inverno possibilità di praticare sci alpino e nordico, pattinaggio sleddog: tutto questo ed altro ancora attore i Comelico, con le sue valli ricche di storia e di tradizioni. Fra queste, spicca la "Maskarade", il Carnevale Ladino che vede protagonista l'allegra maschera del Matazin.

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Sappada

 

 


All'estremo nord della provincia bellunese, nell'alta valle del Piave, sorge l'isola germanofona di Sappada (mt. 1.250), coronata dai gruppi delle Terze, del Ferro, del Siera. Il Piave ha qui le sue sorgenti, nella Val Sesis, ai piedi del monte Peralba che separa Sappada dall'Austria. Colonizzata verso il Mille da gruppi tirolesi, Sappada ha conservato il ricordo delle origini nel dialetto, nella struttura delle antiche case di legno, nel folclore, nella gastronomia, nelle tradizioni.
Fra queste, il Carnevale che vede protagonista l'austero Rollat., abbigliato con una alta pelliccia d'orso. D'estate, la località offre escursioni ad ogni livello, tutti i tipi di sport, intrattenimenti,feste, sagre, e d'inverno 21 chilometri di piste di discesa e 15 di fondo, luogo di allenamento degli olimpionici Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer.
Fra i luoghi da visitare, da non perdere il Museo Etnografico, la Casa-Museo della Civiltà Contadina, l'Orrido dell'Acquatona, il Calvario e le Cascatelle.

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San Vito di Cadore
 

 


 

 

Splendido e tipico paese di montagna, situato a mille metri di quota, nel cuore delle Dolomiti della montagna veneta, alle porte di Cortina d'Ampezzo, da cui dista appena dieci minuti d'auto. San Vito di Cadore è una stazione turistica sia estiva che invernale, con collaudata organizzazione per l'ospitalità e per lo svago, che ha conservato integro il fascino e l'interesse del suo patrimonio più importante, l'ambiente.
Dispone di una qualificata struttura ricettiva, con alberghi e pensioni da due a quattro stelle, garni, meublé e baite dove si possono gustare i piatti tipici delle Dolomiti.

 

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