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 Il mare del Friuli Venezia Giulia.

 

 
Grado ed Aquileia

Lignano Sabbiadoro e Laguna di Marano

La Costiera e il Carso Triestino

 

Da Lignano a Grado e fino alla Costiera Triestina, il Friuli-Venezia Giulia ha coste che mutano continuamente aspetto. Ci sono spiagge e lagune, ma anche rocce che scendono a picco sul mare, insenature e porti. E qui il turista può trovare quanto desidera per una piacevole vacanza al mare.
Lignano Sabbiadoro, una delle maggiori località balneari italiane per presenze di turisti, si è sviluppata in pochi decenni in una zona dove c'erano solo dune, pinete, canneti e isole sabbiose. Ora ha otto chilometri di spiaggia con alberghi, ville, campeggi, parchi-divertimento e campi sportivi, immersi nello splendido ambiente naturale tra il mare Adriatico e la Laguna di Marano, incontaminata distesa di barene, canali e tipici casoni in canna palustre.

Marano Lagunare è un caratteristico centro di pescatori, mentre la Laguna di Marano e l'oasi faunistica delle foci del fiume Stella costituiscono una realtà naturale tra le più apprezzate in Regione e in Italia.

Casoni delle lagune di Grado e MaranoA Grado è grande il fascino dell'antico centro storico e della laguna che lo circonda. Conserva tuttora le caratteristiche dell'isola, pur essendo collegata dal 1936 con un ponte girevole e un sottile terrapieno che porta alla terraferma. Ha l'appellativo di "Isola d'oro" per il colore della sabbia e perché considerata meta unica nel panorama italiano delle località balneari.
In un'isola della laguna sta anche il famoso Santuario di Barbana, esistente forse già nel VI secolo, quale punto di devozione mariana. Non lontano, di notevole interesse ecologico è l'isola della Cona, situata in un'ansa dell'Isonzo.

Duino - Costiera TriestinaChi ama il mare profondo, le rocce scoscese e la natura selvaggia trova di rara bellezza la

Costiera Triestina, intagliata da insenature e piccole spiagge, dove è piacevole prendere il sole e tuffarsi in mare. Il Golfo di Trieste, per il vento che spira costantemente e che all'improvviso può risvegliare forti refoli, è luogo prediletto dai velisti tanto che da decenni sulle sue limpide acque si tiene la Barcolana, la più affollata regata velica del mondo.
 

 

 

 

 

Grado ed Aquileia                                      top

A Grado è grande il fascino dell'antico centro storico e della laguna che lo circonda.
Conserva tutte le caratteristiche dell'isola pur essendo collegata dal 1936 con un ponte girevole a un sottile terrapieno che porta alla terraferma.
L'isola di GradoHa l'appellativo di Isola d'oro per il colore della sabbia e perchè considerata meta unica nel panorama italiano delle località balneari.
Il centro storico gradese è un insieme di piazzette e di calli (le vie) su cui si affacciano, tra caratteristiche case, insigni monumenti.
Nel V sec., per sfuggire alle incursioni dei barbari, la popolazione aquileiese si rifugiò nell'isola. Nel 568 all'arrivo dei Longobardi pure il patriarca di Aquileia fuggi a Grado costituendovi un patriarcato autonomo che proseguì fino al 1451, quanto il titolo passò a Venezia.
Basilica di Sant'Eufemia Grandissimo rilievo artistico rivestono le basiliche gradesi di S. Eufemia (dal VI sec.) con grande mosaico pavimentale e pala d'argento del 1372 e di S. Maria della Grazie (dal V sec.) oltre ad altre considerevoli testimonianze dell'arte paleocristiana, come i resti della basilica di S. Giovanni di piazza Biagio Marin.
Nei pressi si collocano pure il Battistero ottagonale (V sec. con pavimento a mosaico), il Mausoleo e il Lapidario.
Isola di Barbana La città vecchia - pittoresco centro di pescatori - è il regno incontrastato dei pedoni e nelle sue calli si affacciano botteghe di artigiani ed eleganti negozi. Trattorie e ristoranti propongono il meglio della tipica cucina gradese, fra cui il boreto, una saporita pietanza di pesce.
Grado vanta una tradizione ultra secolare dell'ospitalità. Nel 1892, essendo da tempo funzionanti strutture terapeutiche, l'imperial-regio governo austro-ungarico, al quale era all'epoca soggetta, riconobbe ufficialmente Grado quale stazione di cura, diventando ben presto rinomata in tutta Europa.
E' attualmente nota a livello internazionale anche per l'efficacia delle sabbiature e delle cure talassoterapiche che si seguono nelle terme, una struttura modernissima ed accogliente ulteriormente valorizzata dal parco termale acquatico.
Grado, che conta pure su un importante centro congressi, si distingue soprattutto per la lunga spiaggia posta sul lato meridionale dell'isola perfettamente attrezzata e con servizi di alto livello, specialmente per i bambini.
L'arenile ha come sfondo il verde della pineta e, dietro, lo scenario costituito dalla laguna e dall'altopiano del Carso. Molti percorsi ciclabili permettono di conoscere nel miglior modo le bellezze e le suggestioni dell'Isola d'oro.

 

La laguna di Grado si estende per 25 chilometri, tra canali ed isolotti, su cui sorgono i casoni di canne dei pescatori. Costituisce altresì un ambiente ideale per numerose specie di uccelli che si possono ammirare anche nella Riserva naturale della Valle Cavanata.
Perdòn de BarbanaIn un'isola della laguna sta anche il famoso Santuario di Barbana esistente forse già nel VI sec. quale punto di devozione mariana (la prima domenica di luglio vi arriva la suggestiva processione del Perdòn con le barche).
Non lontano, di notevole interesse ecologico è l'isola della Cona (comune di Staranzano), situata in un'ansa dell'Isonzo.

 

Aquileia, pavimento musivoAquileia, fondata nel 181 a.C., ha un'area archeologica di eccezionale importanza, considerata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. Dagli inizi dell'Impero Romano, la città assunse una grande rilevanza strategica, economica e culturale per un territorio vastissimo - la Venetia et Histria - di cui rappresentò per secoli il principale riferimento.
Aquileia, resti romaniEbbe fortificazioni e un grande porto fluviale del quale si possono tuttora ammirare i possenti blocchi delle banchine di attracco. Gli scavi hanno messo in luce resti del foro romano e di una basilica, del sepolcreto, di pavimenti in mosaico e fondazioni di case, di statue, della Via Sacra, dei mercati, di mura, del porto fluviale, di un grande mausoleo e d'altro. Miriadi di reperti del periodo romano (statue, mosaici, monete, vetri, terrecotte, urne, bronzi, un'imbarcazione, il lapidario, ecc.) sono raccolti nel Museo Archelogico Nazionale.
Fin dal III sec.
Aquileia
fu sede vescovile. Dal VI sec. i presuli si qualificarono come patriarchi con supremazia su altre sedi vescovili e dal 1077 ebbero dall'imperatore germanico la contesa del Friuli con le prerogative ducali. Il potere temporale dei patriarchi di Aquileia (il titolo rimase inalterato anche quando in tale centro non vi abitarono più) proseguì fino alla conquista veneziana del Friuli nel 1420 (mentre la giurisdizione spirituale cessò nel 1751 con la divisione del territorio a loro soggetto negli arcivescovadi di Udine e di Gorizia).
Aquileia, basilica di S. Maria AssuntaPer una sede ecclesiastica di tanto prestigio vennero costruite diverse chiese. La splendida Basilica di S. Maria Assunta fu eretta su un edificio del IV sec., cui vennero effettuati nei secoli successivi numerosi ampliamenti (poi in gran parte distrutti durante le invasioni barbariche). Il tempio conserva tuttora, con rimaneggiamenti, le linee architettoniche della riedificazione realizzata, nel 1031, dal patriarca Popone, che fece costruire anche il possente campanile di 73 m.
Accanto alla basilica si trovano la cosiddetta chiesa dei pagani e il battistero. Nel tempio si possono innanzitutto ammirare i famosi mosaici paleocristiani (IV sec.) che costituiscono una tappa fondamentale nella storia dell'arte italiana. Il tappeto musivo, con diversi motivi decorativi, copre quasi tutto il pavimento (circa 750 mq.).
Aquileia, pavimento musivoPoi, di grande rilievo sono gli affreschi del XII sec. della cripta e quelli del'XI sec. della volta dell'abside. Interessante è inoltre il cosiddetto Santo Sepolcro (costruito nel XII sec. a imitazione di quello di Gerusalemme). Importante per conoscere la storia di Aquileia cristiana dei primi secoli è altresì la Cripta degli scavi con i bellissimi mosaici della chiesa costruita nel IV sec. dal vescovo Teodoro sulle strutture di un'antica villa romana.
Notevoli testimonianze di storia e arte di Aquileia sono custodite anche nei musei paleocristiano e del patriarcato.
Dietro la basilica si trova il cimitero dei caduti in cui sono tumulati fra gli altri dieci militi ignoti raccolti nei campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale (un altro è stato scelto proprio ad Aquileia per essere portato all'altare della Patria a Roma)
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Lignano Sabbiadoro e Laguna di Marano     top

Lignano Sabbiadoro - una delle maggiori località balneari italiane per presenza di turisti - si è sviluppata in pochi decenni dove, fino all'inizio del secolo, c'erano solo dune, pinete, canneti e isole sabbiose (il primo stabilimento balneare è del 1903). Ha otto chilometri di spiaggia con alberghi, ville, campeggi, parchi-divertimento e campi sportivi, immersi nello splendido ambiente naturale tra il mare Adriatico e la laguna di Marano, incontaminata distesa di barene, canali e tipici casoni in canna palustre.
Ernest Hemingway, che ebbe modo di scoprire Lignano con la sua lunga striscia di sabbia dorata protesa verso il mare, la soprannominò "Florida d'Italia".
La prima a sorgere è stata Lignano Sabbiadoro, così chiamata per il colore inconfondibile del suo finissimo arenile. Nel 1935 la località venne riconosciuta ufficialmente quale "stazione di soggiorno". Poi, negli anni Cinquanta, cominciò la costruzione di Lignano Pineta, caratterizzata dalla particolare pianta a forma di spirale in modo da avere - come indicato dal progettista, l'architetto Marcello D'Olivo - sempre davanti il verde quando viene percorsa. Infine, in tempi più recenti, è stata realizzata Lignano Riviera in una verdissima area di pini marittimi fra la spiaggia e la foce del Tagliamento.Lignano - veduta aerea
Ora i tre centri sono pressoché senza soluzione di continuità, pur mantenendo ciascuno intatte le proprie caratteristiche. Lignano Riviera è diventata il luogo ideale per chi cerca una vacanza a contatto con la natura, mentre Lignano Pineta rimane la zona residenziale elegante e tranquilla, con ville e alberghi tra il verde. E Sabbiadoro è il centro della vita mondana e notturna. Qui, in discoteche, night, locali di ritrovo e nella grande arena all'aperto si dà appuntamento, da giugno a settembre, una variopinta folla di giovani proveniente da tutta l'Europa.
A Lignano, che tra l'altro ha uno dei più grandi parco giochi sull'acqua d'Europa, quanti cercano una vacanza all'insegna del divertimento non hanno che l'imbarazzo della scelta.Lignano - Aquasplah Possono inoltre praticare ogni tipo di sport, dalla sci nautico al windsurf, dal nuoto ai vari giochi da spiaggia, dal golf all'equitazione, dal tennis alle escursioni in bicicletta.
Lignano risulta altresì una delle località meglio attrezzate dell'Adriatico per la nautica da diporto, contando diverse modernissime darsene, capaci di ospitare quasi seimila imbarcazioni che la pongono al primo posto dell'intero bacino mediterraneo. Oltre alle tantissime opportunità per il turista di fare attività sportiva, a Lignano, da anni, si tengono pure gare internazionali come il campionato di Beach Volley.
Esiste poi un accogliente stabilimento termale, dotato, fra l'altro, di solarium e delle più aggiornate attrezzature. Di richiamo è pure il parco zoo con cira duemila animali.
Dal punto di vista artistico va segnalata l'antica chiesetta di S. Maria con affreschi del Quattrocento che è stata ricostruita a Lignano, all'interno di una pineta, dopo essere stata tolta dalla località Bevazzana, per porla al sicuro dalle piene del Tagliamento.
Di rilievo sono pure gli itinerari in battello per conoscere la laguna e l'entroterra, verso Marano Lagunare o risalendo il bel corso del fiume Stella verso Precenicco e Palazzolo. In riva al fiume, nel piccolo Museo dello Stella nella Casa del Marinaretto (comune di Palazzolo) si può vedere una collezione di reperti preistorici della zona, fra cui i resti di una bambina del periodo neolitico (4.000 a.C.).

 

Marano Lagunare - CasoniMarano Lagunare è un caratteristico centro di pescatori. Fino al secolo scorso aveva ancora le fortificazioni dell'antico porto, costruite intorno al Mille dal patriarca di Aquileia Popone. Nella piazza centrale rimane la quattrocentesca torre patriarcale, ma la cella campanaria è stata rifatta nell'attuale secolo: ha busti e stemmi di provveditori veneti (Venezia conquistò Marano nel 1543). Oltre alla ottocentesca chiesa di S. Martino, nel pittoresco paese lagunare si ammirano anche la loggia e il palazzo dei provveditori (entrambi del sec. XV).
La laguna di Marano e l'oasi faunistica delle foci del fiume Stella costituiscono, poi, una realtà naturale fra le più apprezzate in Regione e in Italia. Oltre alla Riserva naturale delle foci dello Stella (1.377 ettari), da diversi anni a Marano esiste il centro visite della Riserva naturale Valle Canal Nuovo (121 ettari) collocato in un'ex valle di pesca, per l'interpretazione, l'educazione e la conservazione ambientale.
Nei tipici "casoni" del centro visite sono preservate la strutture ricettive, didattiche, di sperimentazione, oltre a quelle per osservare gli uccelli senza recare loro disturbo.

 

 

 La Costiera e il Carso Triestino                 top

Chi ama il mare profondo, le rocce scoscese e la natura selvaggia trova di rara bellezza la Costiera Triestina, intagliata da insenature e piccole spiagge, dove è piacevole prendere il sole e tuffarsi in mare. Le rocce sono quelle del Carso che arrivano fino al mare, ricoperte da una straordinaria vegetazione mediterranea, in cui si mescolano mirti, ginestre, querce, cipressi, pini marittimi, sambuchi, rosmarini selvatici.
Il Golfo di Trieste, per il vento che spira costantemente e che all'improvviso può risvegliare forti refoli, è luogo prediletto dai velisti tanto che sulle sue limpide acque si tiene, da decenni, la Barcolana, la più affollata regata velica del mondo.
 

La Costiera Triestina è dominata, a ovest, dall'imponente complesso del CASTELLO DI DUINO, Il Castello di Duinoformato da due fortilizi documentati dal 1363 (ma il castello inferiore dovrebbe essere stato innalzato intorno al Mille). È arroccato su uno sperone di roccia che scende a strapiombo nel mare e sovrasta il piccolo porto turistico del paese. Fu feudo dei patriarchi di Aquileia, dei duchi d'Austria e altri finché pervenne ai principi di Torre e Tasso. Vi ha pure sede il Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico. Vennero ospitati grandi artisti, fra cui Listz, D'Annunzio e il poeta Reiner Maria Rilke che, ispirato dalla bellezza del posto, qui scrisse le rinomate Elegie duinesi.
E proprio a Rilke è intitolata la spettacolare passeggiata panoramica che, a picco sul mare, porta fino alla splendida baia di Sistiana.
 

Poi, la Costiera fino a Trieste e in un tratto verso Muggia, è un susseguirsi di insenature, piccole baie e scogli. Anche sotto l'aspetto ecologico è molto importante l'area del Golfo di Trieste.
Il laghetto del Percedol Per la conservazione, la didattica e la ricerca su flora e fauna marina è stata istituita la Riserva Naturale Marina di Miramare, riconosciuta dal Ministero dell'ambiente e gestita dal WWF Italia. Il centro visite della Riserva è collocato nel "castelletto" di Miramare. In zona, sul Carso, sono pure interessanti: il giardino botanico Carsiana di Sgonico e, per la flora e la fauna, la Val Rosandra con visibili l'unico torrente carsico in superficie e i resti dell'acquedotto romano.
 

La Grotta Gigante del Carso Triestino è la cavità turistica più grande al mondo. È una straordinaria "sala" di 107 metri d'altezza, 160 di lunghezza e 65 di larghezza. È stata aperta al pubblico nel 1908. Un ripido sentiero permette di ammirarla in tutto il suo fascino ancor più aumentato da un'appropriata illuminazione. Recentemente è stato aperto un nuovo percorso che consente di uscire salendo fino alla volta.
È nota anche per avere le stalagmiti con le foglie, simili a palme: una di queste colonne raggiunge i 12 metri d'altezza. All'interno della Grotta Gigante sono stati collocati vari strumenti, come enormi pendoli geodetici (per misurare le "maree terrestri") e sismografi, le cui rilevazioni interessano la comunità scientifica internazionale. All'esterno è posto un museo di speleologia.

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