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# 'Patafluens #

ENRICO BAJ

Imperatore Analogico e Digitale - Trascendente Satrapo

La Patafisica passa facilmente da una situazione di apparente definizione all’altra. Essa può presentarsi sotto l’aspetto gassoso, sciolto o solido. Ma diciamo che essa è come un corso d’acqua: o meglio essa è come quel grande fiume, il Po, che scorre qui accanto. La Patafisica dunque, in netta opposizione ai sostenitori della sua illiquidità, è essenzialmente liquida, sia a livello idraulico che monetarista. I concetti idraulici hanno trovato la loro apoteosi nono solo in varie, grandiose opere di contenimento, come la famosa diga di Assuan, ma anche nel celebre “Nudo che scende le scale”. Taluni hanno argomentato sul lato dinamico-plastico di tale nudità discendente le implausibili scalinate. E’, smarriti pei tortuosi sentieri di tale impossibile dimostrazione, non hanno afferrato la verità che pure stava lì a portata di mano. Il “nudo” duchampiano è un’opera tesa a dimostrare la patafisicità idraulica della libido. E’ un’opera di esaltazione della pulsione erotico-patafisica, ove una liquidità seminale scorre per tubi, canne, vasi capillari, sifoni e alambicchi atti alla condensazione. La condensazione evita che, per evaporazione, una sola goccia del prezioso liquido pataseminale vada perduta. Per la correvolezza occorrono anche griglie, filtri, scivoli d’acqua con mulini e macine d’aria e, soprattutto tubi. Il famoso poeta Farfa, incoronato da Marinetti nei cieli di Genova poeta record nazionale, di poi cooptato nel 1963 nel corpo dei Trascendenti Satrapi del Collegio di Francia e nello stesso anno elevato al rango di Rettore dell’Istituto Mediolanense, così cantò la liquidità della scienza delle soluzioni immaginarie:

Tubi d’acqua, d’aria di gas,
Di scolo, di scarico, di scappamento
Tubi di pressione sanguigna
Tubi digerenti
Tubi di budella
Tubi genitali e virginali
Tubi scroscianti e silenti
Io sono il vostro cantore,
Sono un incantatore di serpenti.

In questa ampia prospettiva idraulica,
tra l’8 e il 9 settembre 2001,
nel passaggio dal centoventottesimo al centoventinovesimo anno dell’era patafisica,
la grande manifestazione Patafluens,
concepita e sorretta a Casalmaggiore
dal Reggente Afro Somenzari, Rettore dell’Istituto Vitellianense
ha ssunto e assume un particolare significato.

Questo nuovo significato arricchisce e estende ulteriormente la scienza del clinamen, della “coincidentia oppositorum” e del “para-doxa”. Essa infatti sostituisce al vecchio e ormai datato concetto eracliteo del “panta rei” l’intuizione dell’eterna fluidità universale. Non solo il fiume qui vicino, ma ogni cosa, pensiero, azione e dismissione fluisce nel lento progredire di una inarrestabile cosmogonica caotica, ove “patafluens” è da leggere come “pantafluens”.