I.U.A.V.
C.d.L.A. - DPA - A.A. 2002/2003 | |
RICERCA PARALLELA AL CORSO DI PROGETTAZIONE ARCH. PROG. ARCH. E URBANA
Una voce del progetto S.F.M.R. riguarda i manufatti stazione, tra adeguamento dell’esistente e nuove opere. Oltre alla ristrutturazione delle stazioni esistenti è infatti prevista la realizzazione di nuove stazioni-fermata e di alcune stazioni di porta, utili per intercettare i mezzi su gomma (privati e pubblici) fuori dalle aree più congestionate. L’esercitazione ha come oggetto le tipologie di stazione riconducibili alla definizione di stazioni-fermata o stazioni-porta, escludendo le opere (ristrutturazione o altro) riguardanti i centri urbani maggiori che hanno logiche e requisiti diversi. Tema di progetto: proporre un manufatto-prototipo in grado di essere ripetuto, adeguandosi alle realtà morfologiche e viabilistiche dei diversi contesti e (eventualmente) sostituendo i manufatti esistenti; oppure proporre un manufatto individuo, differente caso per caso, dimostrandone la convenienza qualitativa e, se possibile, economica. I contenuti funzionali, costruttivi e figurativi del progetto sono evidenti e tali da costituire un’esperienza significativa sia per gli studenti dell’attuale ordinamento che per quelli del nuovissimo ordinamento (architetti junior in uscita o intenzionati a frequentare i corsi di laurea specialistica). Temi delle lezioni Bibliografia d’inquadramento:
-Angelo Villa (a cura di): "Silvano Zorzi ingegnere", Electa Ed.;
Testo ed immagini tratte dalla ricerca in corso tenuta dall’ Arch. Luca Guoli 1. I temi progettuali connessi ai grandi impianti tecnologici sono questioni
centrali per l’architettura dei nostri giorni (figurazione-costruzione). 2. Assumere questi temi come contenuto di una didattica del progetto di architettura, ha significato porre in rilievo una specificitB della forma architettonica: quella di implicare (per sua stessa natura, quindi proprio in quanto forma) la definizione di modi d’uso e apparati statico-costruttivi. - L’invenzione figurativa implica, promuove l’innovazione dei repertori tipologici e costruttivi: disporre le opere in oggetto come figure del paesaggio territoriale e urbano non significa ridurre i contenuti tecnico-funzionali in aggraziati ‘rivestimenti’ o fantasiosi ‘fumetti’: significa impostare secondo questa intenzione la risposta a requisiti prestazionali (funzionamento e costruzione): - Proprio l’immaginario non solo architettononico con la sua storia quella colta in particolare, ma aperta ai “materiali del mondo” cinema nuovi media società, pub trasformare la necessità (cioè i requisiti funzionali e costruttivi) in figure del paesaggio, ove paesaggio è cultura degli insediamenti ma anche luogo di una Storia Nuova che il progettista (soggettivamente, espressivamente) pub intravedere al fondo di ogni trasformazione territoriale. 3. In questa (contraddittoria) dialettica tra necessitB e immaginario l’architettura trova la sua ‘storica’ partecipazione al tema dei grandi impianti tecnologici come fondazione-trasformazione del paesaggio antropizzato. aspetti di maggiore attualità e necessità degli interventi sono la ragione su cui fondare la ricerca di innovazioni figurative e costruttive, verso un nuovo immaginario architettonico come forma del paesaggio.
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