La Detroit degli anni '20 : La Purple Gang


Accusati di: commercio di alcolici, furto di alcolici di contrabbando, spaccio di narcotici, estorsione, omicidio, furto, furto a mano armata, atti di vandalismo ed altri reati minori. Furono i signori incontrastati della malavita organizzata di Chicago approssimativamente per 5 anni, dal 1927 al 1932. Tutti giovani uomini, figli di poveri immigrati, molti dei quali ebrei di origine russa. Fin da giovani si distinsero per il loro comportamento violento e irrazionale. Il loro nome, "Purple Gang", deriva da un episodio accaduto quando ancora giovani compivano atti vandalici per Detroit: un macellaio il cui negozio era stato danneggiato dai ragazzi, rivolgendosi alla polizia, disse:"Quei ragazzi non sono come gli altri della loro età!, sono senza colore" ed il poliziotto"Sì, sono marci, sono violacei come la carne andata a male, sono una Purple(violaceo, porporino) Gang".


I membri della Purple Gang nascondono i loro volti dopo esser stati catturati nel Maggio del 1929.


Il Detroit River divenne una delle strade principali per il contrabbando di liquori provenienti dal Canada. Nel 1929 un fotografo di Detroit riusci a fotografare alcuni uomini delle Purple Gang mentre rapidamente caricano alcune macchine di alcolici di contrabbando.
Quando entro in vigore la legge sul proibizionismo, quella piccola banda di sbandati vide nel commercio di alcolici una fonte di guadagno superiore rispetto ai piccoli furti d'appartamento e all'estorsione. Me i ragazzi crescevano, crebbe anche il numero dei membri. Non si costituì mai però in un vero e proprio sindacato della criminalità organizzata, ma si limitò a confederarsi in un gruppo dove il comando era nelle mani di 4 gangster ebrei: i fratelli 4 fratelli Bernstein:Abe, Joe, Raymond e Isadore (Izzy). La gang preferiva rubare gli alcolici ad altre gang più vecchie consolidate, agli inizi del 1920 la Purple Gang divenne famosa e temuta per la violenza con cui derubavano le altre bande: uccidevano tutti coloro che erano nei pressi del carico, senza lasciare sopravvissuti.
Questi giovani gangster senza esperienza, vennero presi "sotto l'ala" di due ormai vecchi mafiosi che possedevano una fabbrica di zucchero di Okland, i due "anziani" divennero i mentori della Purple Gang. I due sfruttarono i Purples per rapine a mano armata, per l'estorsione e come braccio armato per scortare i carichi di alcolici trafficati dalle altre bande. Questo però fu solo l'inizio dell'evoluzione della Purple Gang.
Il loro numero si accrebbe e grazie all'influenza, anche nelle altre città, dei due "vecchi" la Purple Gang nel periodo d'oro del traffico di liquori prosperò, fino ad estendere la sua "mano" altri tipi di rackets come lo spaccio di narcotici ed il gioco d'azzardo.
La Purple Gang venne poi utilizzata come falange terroristica da parte di alcuni sindacalisti corrotti in una guerra tra sindacati, la "Cleaners and Dyers War". Esplosioni, furti e omicidi erano le armi usate dai Purples. La guerra finì poi con l'arresto di 9 membri della banda, essi però furono scagionati da ogni accusa e divennerò così la forza dominante della malavità di Detroit. In particolare nel 1927, quando 3 importanti "pistoleri" della città furono uccisi da Fred Burk (famoso per il Massacro del Giorno di San Valentino a Chicago) e altri 2 "pistoleri" della Purple Gang, perchè sospettati di aver massacrato, in un'imboscata, un distributore di liquori dei Purples.


Una casa viene "inondata" dagli alcolici quando le forze dell'ordine, dopo aver trovato i barili nascosti, decidono di romperli e disperderne il contenuto.


La scena del delitto del "Massacro del Maniero di Collindwood".
La Purple Gang divenne poi la maggior fornitrice di whisky canadese di Al Capone a Chicago, Capone prese questa decisione anche per evitare di iniziare una guerra con la gang, dato che, sebbene in un'altra città, la Purple Gang faceva paura anche ai grandi capo-mafia come Capone. Per parecchi anni la banda ebbe la completa immunità dalle interferenze con la polizia, ma la sua fine non fu per cause esterne, ma per lotte interne alla gang. L'apice di questo fenomeno di autodistruzione lo si ebbe nel 1931, nel Maniero di Collingwood, dove, in quello che è passato alla storia come il Massacro di Collingwod, 3 membri della gang morirono sotto i colpi dei compagni con i quali avevano avuto una disputa interna. I 3 furono attirati in una trappola dai compagni e poi massacrati, il giovane autista che li portò all'imboscata (Sol Levine) fu arrestato poco dopo, spaventato rivelò tutto sull'accaduto in interrogatorio. 3 (tra cui Raymond Bernstein, uno dei 4 fondatori della gang) dei più importanti gangster presenti al massacro furono immediatamente arrestati e condannati per omicidio di primo grado all'ergastolo e imprigionati. La Purple Gang dominò le strade di Detroit ancora per circa 4 anni, finchè le lotte intestine e un susseguirsi di arresti non la fece sparire definitivamente.

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