- Un’emozione da punk
- Di Lucia Castagna
- Le sono bastati tre minuti per
conquistare il pubblico dell’Italia canora, lungamente
assopito dai cantanti senza storia e senza gloria. Tre
minuti e “Un’emozione da poco” è diventata subito
una grossa emozione. Insomma, al di là delle giurie e
delle votazioni, quest’anno,il festival
l’ha vinto lei, Anna Oxa, 16 anni, di origini
Albanesi, ma trapiantata da molti anni a Bari.
- Perché una ragazza giovane e
anticonformista come te ha deciso di debuttare proprio
in una manifestazione che tutti giudicano vecchia e
sorpassata?
- “Proprio perché sono
anticonformista. E anche perché, di tutti i vari
programmi musicali, Sanremo è sempre il più credibile
e valido e registra sempre un grosso afflusso di stampa,
pubblico e televisione.”
- Come sei arrivata alla musica
leggera?
- “cantare mi è sempre piaciuto
moltissimo, fin da quando ero bambina e
mi mettevo davanti alla specchio, scimmiottando
Patty Pravo. Sono cresciuta con la consapevolezza che
avrei fatto la cantante, e ho partecipato alle solite
gare e concorsi che si organizzano in ogni provincia che
si rispetti. Proprio durante una di queste selezioni mi
ha sentito cantare un produttore della RCA che mi ha
proposto un provino. Mi è andata bene e , tutti erano
convinti che il mio personaggio poteva funzionare,
cosi’ mi hanno confezionato una canzone per
Sanremo”.
- Fino a che punto il tuo personaggio
è costruito?
- “Io non sono affatto costruita. Da
molto tempo mi vesto in modo” personale”, ma solo
perché mi diverte. E non mi sembra neppure di essere
così fuori dai canoni, perché oggi la moda è proprio
un divertimento da inventare ogni giorno. Io preferisco
i vestiti da uomo al classico completo “ gonna e
camicetta”, ma credo che molte ragazze della mia età
abbiano gli stessi gusti. Sì, poi c’e’ il trucco,
forse un po’ calcolato ed eccessivo, ma io frequento
il liceo artistico ed è come se dipingessi sulla mia
faccia qualcosa che potrei anche dipingere sulla
tela…”.
- Ti hanno definita punk..
- “Per la solita mania
di applicare delle etichette, come se bastasse
mettersi un vestito nero ed un guanto e tagliarsi i
capelli in un certo modo per essere incanalati in un
filone”.
- Quali sono i cantanti italiani che
più ti piacciono?
- “Non vorrei sembrare irriverente, ma
la musica leggera di casa nostra non mi interessa molto.
Amo di più ascoltare Barbra Streisand, Ella Fitzgerald,
Stenie Wonder, Billie Holiday…”.