La foce dell'Ombrone

 

Al punto di incontro del mare con il grande fiume toscano c'è la postazione da surfcasting più nota di tutta la costa maremmana, soprattutto per le grandi spigole che qui si possono catturare.

 

 

 

Con questo itinerario marino viene affrontato uno dei pochi luoghi della costa tirrenica per i quali si può parlare di vero surfcasting.   Infatti, tutta la fascia di litorale che va dal Golfo di Follonica all'Argentario presenta ottime postazioni per gli amanti di questa disciplina, grazie a un fondo prevalentemente sabbioso e a un digradamento della riva molto graduale. A oltre 200 m da riva si trovano fondali che raramente superano i 3 m. Si viene così a creare un moto ondoso molto interessante ai fini di questa tecnica.

Diversi sono i tratti buoni su questa parte di costa: dal Perelli (nei pressi della centrale di Torre del Sale) alla Carbonifera, da Monteluccio a Torre Mozza.  Senza dimenticare di fare una puntatina alla foce del Cornia, dove si possono catturare moltissime mormore anche di buona taglia.  Ma sicuramente il più proficuo di tutti è la profonda punta che, nell'arco dei secoli, è stata creata dai sedimenti portati al mare dal fiume Ombrone, uno dei corsi d'acqua più belli e importanti di tutta la Toscana.

 

Una mescolanza di acque che attira i pesci I tratti di mare presso le foci dei fiumi sono popolati da un gran numero di pesci. Il flusso di acqua dolce e il cibo che questa trasporta attira un gran numero di prede.  Presso la foce un dell'Ombrone  predominano spigole, orate e mormore, tutte catture ricercate dai surfcastmen.

 

I fattori di scelta :  la scelta della postazione ottimale è molto variabile e avviene in funzione di diversi fattori: innanzitutto lo stato  del mare, poi la presenza o meno della "torba" trasportata dall'Ombrone nei periodi di piena e infine l'altezza della marea. Questo è un paesaggio che muta nell'arco dei mesi e degli anni.   Molto evidente, per esempio, è un clamoroso fenomeno di erosione provocato dal mare che avanza fin dentro la fitta pineta; ogni anno,  un rilevante numero di alberi viene letteralmente sradicato dalle onde e finisce adagiato sulla spiaggia.   Ed è proprio fra i pini ormai adagiati sulla sabbia che dovranno essere individuati i canaloni giusti per lanciare le esche.              Le principali caratteristiche della spiaggia sono: fondo sabbioso, digrado molto lento (3-4 m di profondità a oltre 100 m da riva) e onda lunga che si rompe in 3 o 4 frangenti; il profilo della battigia è molto irregolare, in una continua alternanza di canaloni e piccole insenature, con uno scanno estremamente variabile e poco uniforme.  Tutte queste peculiarità (ideali per il surfcasting) consigliano comunque l’adozione di attrezzature “pesanti” e potenti in grado di superare agevolmente nei lanci i 100 metri di distanza e a volte anche oltre.  La variabilità regola anche la scelta delle piombature, la cui gamma va da un minimo di 50-60 g (in condizioni di mare calmo) fino ai 150 g durante le mareggiate, quando si pesca in scaduta.  Per quanto riguarda il fondale occorre tener conto dei numerosi ostacoli sommersi: un long-arm con bracciolo piuttosto lungo funziona bene in ogni situazione.

 

 

Prede tipiche :  I pesci presenti alla foce dell'Ombrone sono le classiche prede del surfcasting.  Ma tre sono le specie che prevalgono in assoluto: le mormore, (comuni a tutta questa fascia di litorale), le orate (che raggiungono dimensioni di tutto rispetto) e le spigole (numerose e fameliche).  Sicuramente per quest'ultima specie l'apporto di acqua dolce del fiume toscano rappresenta un richiamo irresistibile e non è raro, nelle giornate di fine autunno e d'inizio inverno, effettuare numerose catture anche in pieno giorno.

Nei mesi di dicembre e gennaio, nelle giornate di mare calmo, si possono vedere banchi composti da numerosi esemplari (tutti intorno al chilogrammo di peso) stazionare in superficie.  Ma tra mente variabile e poco uniforme.  Tutte il vederle e il catturarle c'è veramente di mezzo il mare!.

 

 

Prima tappa: Grosseto  :  Come località di riferimento per raggiungere questa zona si prende la città di Grosseto. Chi proviene da nord deve percorrere l'Autostrada A12, che collega Genova con Livorno. Giunti al termine del percorso ci si immette sulla Via Aurelia (la S.S. l ) che costeggia il mare fino a Grosseto.         Chi giunge da sud deve fare riferimento all'Aurelia, che da Civitavecchia giunge fino alle porte di Grosseto.

Obbiettivo costa : Per giungere fino sul litorale occorre abbandonare la Via Aurelia nei pressi di Rispescia, comune che si trova 7 km a sud di Grosseto.   Al bivio appare chiaramente l'indicazione per Marina di  Alberese, località che dista circa 15 km dal bivio e che rappresenta uno dei due accessi alla spiaggia. Una volta arrivati sulla costa, ci si dirigerà verso le postazioni a sud della foce.

Dimenticate l'auto :  Assolutamente impossibile (e proibito) raggiungere con l'auto la postazione di pesca. La macchina deve essere lasciata negli appositi parcheggi dei Parco dell'Uccellina, segnalati molto chiaramente. Da lì si percorre il chilometro scarso che separa dalla foce. Ma c'è un'alternativa al percorso descritto (che in effetti non  è dei più agevoli): si può utilizzare un comodo sentiero attra           verso la pineta che, benché un po' più lungo (circa 1,5 km), è senza dubbio più facile.

 

Surfcasting in un'oasi naturale : Tutta la zona della foce dell'Ombrone riveste anche un rilevante aspetto naturalistico: qui, infatti, è stato creato uno dei più famosi parchi nazionali italiani, il Parco

dell'Uccellina.

 

Due alternative alla foce dell'Ombrone  :   Poiché la conformazione della foce dell'Ombrone è mutevole a seconda degli andamenti stagionali, può accadere che la zona a sud dell'ingresso dell'acqua dolce sia velata o coperta dalla torba portata dal fiume.  In questi casi esiste però un'alternativa: si può battere la zona sopravvento o, più esattamente, la spiaggia a nord dei fiume.  Per fare ciò è necessario compiere un giro un po' lungo: si deve ritornare sull'Aurelia e dirigersi verso Grosseto; attraversato il ponte sull'Ombrone, si arriva alla periferia della città toscana  e, prima di entrarvi, si imbocca un bivio, sulla sinistra, in direzione di Principina a Mare e Marina di  Grosseto, La stradina costeggia tutta la riva destra del fiume e raggiunge, dopo meno di 15 km, la bellissima pineta di Tombolo, Prima di giungere a Marina di Grosseto si incontra un ultimo bivio: la strada a sinistra porta direttamente sulla spiaggia, nei pressi di Principina.  Un'altra breve camminata e si giunge sulla riva sud della foce, esattamente sopravvento rispetto al punto di partenza.  Se al bivio si prosegue diritto, si raggiungerà invece l'altra alternativa, ossia la spiaggia di Rocchette.  E’ una zona riparata a nord dal promontorio di Punta Ala.  Qui il fondale digrada più velocemente rispetto alla foce dell'Ombrone e già a 70-80 m da riva si trovano redditizi pascoli di orate, di saraghi e delle immancabili mormore.

 

Vasta scelta di esche :  Abbastanza vasto è il campo delle esche e comprende tutte quelle classiche del surfcasting.  Ma sembra che in questa fascia di mare le più proficue siano l'arenicola e tutti i vermi di mare, dall'americano al muriddu.  E sempre utile, tuttavia, "spiare" le usanze dei pescatori locali; in tal modo non sarà difficile scoprire che le esche più utilizzate sono due, una molto nota e l'altra più particolare.  La prima è rappresentata dal bibi, innescato con il solito ago e non svuotato del suo contenuto; molte situazioni di difficile soluzione vengono risolte proprio da questo verme.  La seconda è la più ricercata gracchiella di sabbia (questo il nome locale) innescata viva.  La gracchiella può essere reperita direttamente sul posto.  Sicuramente i pesci (particolarmente le orate) conoscono bene questo piccolo crostaceo e difficilmente resistono al suo invitante richiamo.  Per i pescatori più pigri, che non hanno voglia di rovistare tra la sabbia alla ricerca di vermi, esche vive di tutti i tipi sono facilmente reperibili in un negozio di Follonica, specializzato in surfcasting.  Oltre a ciò qui si possono anche avere utili indicazioni sullo stato della foce e sulle postazioni più fruttuose nel periodo presceltoper la battuta di pesca.

 

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