Sul Lago di Mergozzo

 

Pur essendo vicinissimo al traffico turistico dei Lago Maggiore, questo piccolo bacino ha conservato intatta la sua bellezza naturale, insieme ai suoi tanti e grandi persici.

 

Molti (pescatori e turisti) conoscono le rive del Lago Maggiore e la sue sponde piemontesi, lombarde e svizzere; ma pochi sanno che, a meno di 5 km a nord dalla foce del fiume Toce (quindi in Piemonte), c'è uno splendido bacino, il 1ago di Mergozzo, dove la pressione turistica è inferiore.   Pur essendo più piccolo di tanti altri laghi, quello di Mergozzo è una vera e propria oasi di rara bellezza, con acque estremamente limpide e scorci naturali molto suggestivi. Forse proprio il fatto di essere un po' fuori dalle solite grandi rotte del turismo vacanziero ha fatto in modo che questo specchio d'acqua restasse splendidamente preservato.  A queste prerogative naturalistiche si a buona pescosità.  Molte le unisce un specie presenti nel lago, ma su tutte prevalgono i persici, sia reali sia blackbass, che hanno dimensioni di tutto rispetto, con grande gioia degli appassionati dello spinning.

I punti migliori

Per chi pesca da riva, la scelta è quasi obbligata: l'unica strada che costeggia il lago, infatti, è quella che da Mergozzo conduce a Verbiana correndo lungo la riva nord.  Qui la sponda presenta numerosi accessi all'acqua; la sponda a sud, invece, ubicata sotto il Monte Orfano, è aspra e tutta un dirupo: enormi lastroni di roccia silicea spuntano fra la fitta vegetazione e sprofondano nelle acque sottostanti.  Uunico elemento non naturale di questa zona è la ferrovia del Sempione che, comunque, si vede e si sente poco perché corre quasi tutta nascosta in una galleria. La riva migliore per pescare, quindi, rimane quella orientale, nel punto più vicino al Lago Maggiore.  Qui c'è qualche bel canneto e il fondale digrada assai lentamente.  Una serie di "fossi" molto interessanti, inoltre, sfocia nel lago fra grandi salici. L’ideale sarebbe avere a disposizione una piccola barca per potersi muovere tra i punti migliori, ma sul Mergozzo, purtroppo, chi non possiede un'imbarcazione propria non ha la possibilità di affittare un natante, se non conoscendo qualche pescatore locale.

I pesci dei lago

Molte sono le specie presenti, pur se con diverse densità.  Innanzitutto i salmonidi, soprattutto grazie all'immissione di trote fario effettuate dalla FIPS di Novara.  L’apertura della pesca alla fario è fissata, come per i fiumi, nell'ultima domenica di febbraio e proprio in questo periodo si possono effettuare buone catture a spinning.  Sono presenti anche dei salmerini, mentre non si hanno notizie di trote lacustri.  Ci sono, invece, i lucci; non numerosi (forse a causa della poca vegetazione sommersa), ma alcuni hanno taglie da record, anche oltre i 10 kg.  Vivono nei punti più profondi del lago e, per catturarli, occorre dimenticare le tecniche di fiume e concentrarsi sull'uso di artificiali che lavorino a grandi profondità, ossia là dove questo esocide ha le sue tane.  Ma sul Mergozzo le prede più interessanti sono i persici, sia quelli reali sia i persici trota (detti anche black-bass).  La loro taglia è sempre buona, anche se i banchi di alborelle che costituiscono il loro cibo preferito qui sono meno numerosi di quelli che si incontrano nel Lago Maggiore.  I locali insidiano soprattutto i persici reali, operando con il vivo.  La taglia media è intorno al mezzo chilo, ma non mancano esemplari più grandi.  I persici trota sono forse meno abbondanti, ma di taglia maggiore.  Anche per loro la mancanza di acque ricche di nutrimento limita in qualche modo l'accrescimento. Questa specie è sensibile più di altre alle temperature dell'acqua che, nel Lago di Mergozzo, hanno caratteristiche del tutto particolari.  La posizione geografica, infatti, espone il bacino ai venti freddi della Val d'Ossola.  La massa d'acqua, così, rimane sempre a temperature piuttosto basse; solo d'estate si riscalda maggiormente, ma soltanto allo strato superficiale. Ecco perché la pesca al black-bass rende di più a partire dall'inizio di maggio, quando questi centrarchidi si portano vicini alla superficie. Ipotizzare una loro cattura nei mesi più freddi è pressoché impossibile. La stessa frega nel Mergozzo si verifica più tardivamente che altrove, generalmente nella prima metà del mese di giugno.        

Paradiso dello spinning_

Le specie ittiche presenti nel Lago di Mergozzo comportano la possibilità di praticare diverse tecniche di pesca.  Ma, fra tutte, lo spinning sembra quella che meglio si adatta a queste acque.  Anche perché, solo con poche varianti, praticamente tutti i pesci del lago rispondono alla corretta presentazione di qualche buon artificiale. Per trote e salmerini sono ottimi tutti i minnows che imitano la livrea argentea dell'alborella, meglio se affondanti con misure da 9 a 11 cm oppure si possono usare ondulanti dorati da 9 a 12 g. Anche per il luccio funzionano bene gli ondulanti, è meglio però aumentare la grammatura e utilizzare modelli da 20 g e oltre: questo è l'unico modo per raggiungere i punti più profondi del lago.  Difficile, come sempre, la scelta per insidiare i persici, poiché bisogna fare i conti con la loro imprevedibilità; si provi comunque con i minnows.  Durante il periodo di frega si può provare con i plugs che lavorano a galla.