Sul Lago di Piastra

 

Anche un bacino artificiale pu' essere di notevole bellezza: è il caso del marchigiano lago di Fiastra, dove la varietà di pesci presenti permette il ricorso alle tecniche più disparate.

 

Detto anche lago di Fiastrone, dal nome del suo maggiore immissario, questo bacino artificiale costituisce un itinerario interessante per le specie di pesci che ospita, che consentono ai pescatori di frequentare le sue sponde durante l’intero anno.  Creato sbarrando una vallata lunga e stretta di notevole bellezza, può sembrare un lago naturale in quasi tutti i suoi punti, all'infuori di quello su cui si erge la grande diga. Le sue sponde presentano due aspetti diversi: la parte sul lato sinistro della diga ha rive ripide e scoscese, mentre il lato destro è costeggiato da una strada asfaltata, permettendo un facile accesso alle piccole spiaggette. Riceve acqua da alcuni affluenti, tutti a carattere torrentizio, che creano angoli suggestivi.  Sul lago di Fiastra si può pescare tutto l'anno, perché nelle sue acque, peraltro esemplarmente limpide e non inquinate, vivono sia trote sia cavedani persici reali, carpe, barbi e tinche, oltre a scardole, alborelle, triotti.  Non c'è molta vegetazione acquatica, anche a causa del variare del livello a seconda dei periodi, e la temperatura è piuttosto bassa, con un buon tasso di ossigenazione.  Le trote, in particolare, si possono trovare nel periodo consentito vicino all'ingresso del Fiastrone, risalendo l'immissario, in genere a monte del ponte di San Lorenzo al Lago, zona in cui è vietato l'uso del bigattino, dal momento che le acque sono catalogate "da salmonidi".  Qui le tecniche di pesca sono quelle classiche: nel lago a fondo o a spinning (medio e pesante) e a spinning o a mosca nel Fiastrone.  Buona anche la pesca al tocco con canna fissa di 4 m. Lo spinning, questa volta medio-leggero o leggero, per chi ha voglia di muoversi può riservare piacevoli sorprese perché qualche cavedano di buona taglia può rimanere allamato.  Lo stesso discorso vale per la moschera, nelle serate estive, quando può capitare di fare la inusuale doppietta trota-cavedano.  Per i puristi e comunque nel periodo in cui la trota non si può disturbare, la scelta rimane ampia.  Il cavedano diventa il re del lago e lo si pesca meglio con galleggianti leggerissimi e molto sensibili, piombatura leggera scalare con piombini piccoli, fondo intorno ai 7 metri, perché ovunque dalla riva si possono raggiungere subito buone profondità, tanto che molti usano canne fisse intorno agli 8/9 metri.  Le esche: bigattini (attenzione a non usarli nelle "acque da salmonidi") con una pasturazione limitata e larve di tipula. Data la presenza abbastanza frequente di vento in tutto il bacino, su ago Fiastra sono diversi i pescatori che usano la tecnica all'inglese ottenendo buoni risultati.  Per carpe, tinche e barbi si pratichi la tradizionale pesca a fondo, meglio con esche a base proteica. 1 punti migliori sono le spiaggette della sponda destra, le piccole insenature e la zona vicina alla diga, dove si possono catturare gli esemplari più grossi.  La sponda sinistra, costeggiata da una strada sterrata fino alla chiesa di Fiegni, è meno agevole perché in molti punti a strapiombo.  Ma tutte le insenature, in particolare sotto Fiegni, sono da provare.  Da questo paese fin nei pressi della diga diventa pericoloso avvicinarsi all'acqua, che presenta improvvise variazioni di livello, ma i pochi punti accessibili sono ottimi.