Tutto ha avuto inizio quando
John “Dawk” Stillwell, che diventerà una figura molto importante nella storia
dei Manowar, viene assunto dai Black Sabbath come tecnico del suono e decide a
sua volta di chiamare l’amico Joey DeMaio come aiutante per quel che riguarda
il basso e gli effetti pirotecnici. Il gruppo di supporto dei Sabbath durante
l’”Heaven and Hell tour” sono i francesi Shakin’ Street dove milita l’ex
chitarrista dei Dictators Ross the Boss. Parlando con l’allora cantante dei
Black Sabbath, il grande Ronnie James Dio, Ross confessa di non trovarsi
affatto bene con il suo gruppo e Ronnie, dopo aver visto suonare Joey durante i
soundcheck, gli consiglia di provare a parlare con il loro roadie addetto al
basso. L’incontro avviene nel backstage della Newcastle City Hall, dove i due
si rendono subito conto di avere le idee molto simili in ambito musicale e, da
quel momento, i due iniziano a suonare insieme nei camerini durante gli
spettacoli dei Black Sabbath, rendendosi subito conto che tra loro c’è un
feeling speciale. Rientrati in patria Joey si trasferisce nella casa di Ross a
Mount Vermont, New York, dove iniziano a preparare le prime canzoni e a
prendere i primi contatti con le case discografiche, soprattutto con
Eric accetta molto volentieri la chiamata di Joey. Per il ruolo di batterista
viene chiamato Karl Kennedy e iniziano a prendere forma le prime songs. Nel
1981 esce il primo demo della band, registrato soprattutto per quelli della
Liberty, contenente 2 canzoni: “Battle Hymns” e “Shell Shock”. Kennedy esce
dalla band e Joe Foglia, colui che diventerà l’ingegnere del suono su “Battle
Hymns”, consiglia alla band di provare Donnie Hamzik un batterista molto
conosciuto in Florida. Prima dell’audizione viene spedita una cassetta a Donnie
per imparare le parti di batteria e quindi Joey e Ross volano in Florida per
testare le qualità del drummer. Prima di iniziare a suonare Donnie comunica ai
due di non aver imparato le parti così come registrate sulla cassetta, ma di
averle riscritte, Joey e Ross rimangono molto colpiti dal modo di suonare di
Donnie, che diviene immediatamente membro dei Manowar.
DISCOGRAFIA
Nel novembre del 1981 la
band si trasferisce a Ft. Lauderdale, Florida con l’intenzione di iniziare le
registrazione a dicembre, ma un dirigente della Liberty dice al gruppo di
aspettare, visto che il loro allineamento astrologico non è quello giusto. La
casa discografica mette a disposizione dei Manowar una grande casa con piscina,
sala prove e tutte le comodità possibili e gruppo inizia subito a suonare,
rafforzandosi ogni giorno di più.
La casa viene usata anche per dei giganteschi party a base di birra, musica e
soprattutto belle ragazze, tanto da essere ribattezzata “Animal House. Dopo
tutto il tempo speso a provare la band entra nei Criteria Recordings Studios
perfettamente rodata. Si capisce subito quella che sarà una delle
caratteristiche principali dei Manowar: la ricerca delle migliori tecnologie di
registrazione. Il primo problema da affrontare per la band riguarda la parte
parlata di “Dark Avenger” che richiede un tipo di voce molto bassa; il problema
viene risolto dal manager della band, Bob Aucoin, che, tra l’incredulità del
gruppo, riesce a contattare addirittura il grande Orson Wells. La band incontra
Wells a New York e, tra lo stupore generale, fa i complimenti a Joey per quello
che ha scritto e non solo registra la sua voce per “Dark Avenger”, ma anche per
“Defender” e l’intro per i live show dei Manowar. La band parte quindi per un
tour di spalla a Ted Nugent e Pat Travers, ma viene cacciata quasi subito; la
potenza dei Manowar rischia di oscurare i gruppi principali. Dopo quello che è
successo con Nugent nessun gruppo vuole i Manowar come gruppo spalla, così i
quattro sono costretti a organizzarsi un mini tour da soli; anche qui i
problemi non mancano, molti locali non fanno suonare la band per via dei volumi
pazzeschi che è solita usare. Intanto in Europa,e soprattutto in Germania ed
Inghilterra, i Manowar stanno diventando uno dei gruppi più amati dai kids
grazie anche all’immagine epica che li accompagna. La band aumenta la sua fama
di gruppo “pericoloso” grazie alle dichiarazioni dei suoi componenti, che
affermano (giustamente) che i Manowar sono i veri Kings of Metal dichiarando
guerra al falso metallo. Donnie Hamzik lascia la band, preferendo dedicarsi
alla più lucrosa attività di session man, e viene sostituito da Scott Columbus.
Scott è un operaio che lavora in fonderia che viene consigliato alla band da
amici, dopo una breve conversazione telefonica con Joey che lo invita a fare un
provino. La band è impressionata dallo stile potente di Scott che diventa
subito un membro della famiglia.
Il successo riscosso da
“Into Glory Ride” in Inghilterra è notevole e, complice anche l’annullamento
del tour, la band decide di dedicare il nuovo album ai fans inglesi, nasce “Hail
to England”.
Finito il tour inglese la
band torna in patria e, viste le richieste della nuova etichetta,
I Manowar firmano con l’Atlantic Records e, tre anni dopo Sign of the
Hammer; registrano il nuovo album: Fighting the World.
La
band include sull’album una nuova versione di “Defender” in memoria dell’amico
Orson Wells. L’Atlantic fa un gran lavoro di promozione e la band fa il grande
salto di qualità, diffondendo il verbo del True Metal in tutto il mondo. I fans
in Inghilterra iniziano ad abbandonare il gruppo, peferendo seguire gli stupidi
trend imposti da MTV, ma nel resto d’Europa, e soprattutto in Germania, la crescita
dei Manowar è impressionate e intere legioni di fans accorrono a vederli
durante il tour Europeo. La band registra un altro video, “Blow Your Speakers”.
Finalmente il gruppo ha trovato un’etichetta in grado di poter distribuire i
loro album in tutto il mondo, e i risultati si vedono. Intanto la stampa
musicale continua a parlare male del gruppo o, nel migliore dei casi, ad
ignorarli, mentre i kids li amano sempre di più. Da questo disco i Manowar
faranno uscire il singolo “Blow your Speakers”
Nel 1988 esce uno dei dischi
più amati in assoluto dai kids: Kings of Metal. Con questo disco il gruppo si
attira le critiche più assurde, quelle delle femministe per la canzone
“Pleasure Slave” e quelle di molte persone che li accusano di nazismo per una
frase del testo di “Blood of the Kings” che recita “Back to the Glory of
Germany”; la band spiega che questa frase non vuole essere inneggiante al
nazismo, problema che in America è molto meno sentito che in Europa, ma vuole
semplicemente essere un omaggio ai fans tedeschi dei Manowar, ormai i più
numerosi. I Manowar fanno uscire anche un EP intitolato “Kings of Metal ep” che
oltre alla title track e a “Pleasure Slave” contiene un altro omaggio ai fans
tedeschi “Herz aus Sthal”, ovvero la versione cantata in tedesco della
grandissima “Heart of Steel”. La band inizia un tour estenuante che li porta a
suonare in tutti gli angoli del mondo. A metà del tour Ross the Boss annuncia
la sua decisione di lasciare la band, scelta motivata col fatto che il chitarrista
è stanco dei lunghi ed estenuanti tour intrapresi dalla band e dalla volontà di
dedicarsi a progetti musicali diversi, più orientati verso il Rock/Blues. Ross
tenterà la strada del successo con vari gruppi tra cui i Pack, I Manitoba’s
Wild Kingdom, con cui pubblicherà un album nel 1990, e gli Heyday, con cui farà
un solo demo destinato prevalentemente alla stampa, prima di dedicarsi
completamente alla famiglia. Il suo sostituto risponde al nome di David “Death
Dealer” Shankle, scelto tra più di 150 candidati. Finito il lunghissimo tour di
supporto a “Kings of Metal” iniziano i primi screzi tra i Manowar e l’Atlantic.
Nel 1990 si abbatte un'altra tegola sul gruppo, Scott Columbus è costretto a
lasciare la band a causa delle condizioni di suo figlio, malato di leucemia. E’
lo stesso Scott a consigliare come suo sostituto Rhino, un ragazzo di origine
pellerossa dotato di una tecnica e di una velocità che si adattano
perfettamente allo stile dei Manowar. Il cambio dietro le pelli sarà sancito da
un rogo, dove il nuovo venuto riceve la “Drums of Doom” da Scott e brucia la
sua vecchia batteria.
E’ il 1992 quando, una volta
finito il circo giunge che ha infestato la scena per un paio d’anni, i Manowar
registrano il primo (che sarà poi l’unico) disco con la nuova formazione.
Triumph of Steel ripresenta i Manowar al pubblico al massimo della forma,
stupendo tutti con una canzone di addirittura 28 minuti: “Achilles, Agony and
Ecstasy in Eight Parts”. La band parte nuovamente in tour, e come al solito le
critiche di certa stampa “specializzata” piovono addosso alla band. Questa
volta il bersaglio della critica è la suite presente sull’album; sono in molti
a dire che il gruppo non è in grado di riproporla dal vivo. Il tour è
estenuante e dura più di due anni, la band viene due volte in Europa e, nel
tour del 1994, ripropone per intero “Achilles” dimostrando a tutti che la band
è in grado di riproporre qualsiasi canzone dal vivo, alla faccia dei suoi
detrattori. I due nuovi acquisti, in particolare Rhino, riescono nel duro
compito di non far rimpiangere i loro illustri predecessori, facendo sì che il
tour sia un successo planetario. Il singolo tratto da questo disco è “Metal
Warriors”, di cui la band gira anche un video. Il contratto con l’Atlantic è scaduto
e la band si guarda bene dal rinnovarlo, preferendo firmare per
Bisogna aspettare 4 anni ma
alla fine, preceduto dal singolo “Return of the Warlord”, esce il nuovo disco:
“Louder Than Hell” Nonostante la prolungata assenza dalle scene il pubblico
dimostra di non aver dimenticato i Manowar, riservando al gruppo un’accoglienza
trionfale in tutte le date del seguente tour. Anche per questo album il tour di
supporto si rivela lunghissimo ma pieno di soddisfazione per la band.
Purtroppo, a causa dei cambiamenti dei vertici societari, il gruppo inizia ad
avere dei problemi anche con
Bisogna aspettare 6 lunghi
anni prima di poter avere tra le mani un nuovo album del gruppo, ma nel 2002
esce finalmente ,anche questa volta preceduto da un singolo, intitolato
“Warriors of the World United”, la nuova opera della band: “Warriors of the
World”. La band ha speso molto tempo per la realizzazione di questo album ma,
come spiega Joey, i Manowar non fanno uscire dischi tanto per fare soldi, ogni
volta che esce un loro prodotto vogliono essere sicuri che i loro fans spendano
bene i loro soldi. Il gruppo ha anche speso molto tempo e molti soldi nella
costruzione di uno studio personale, creato apposta per le esigenze della band,
e si sente! Joey ha anche creato una sua etichetta personale,