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Storia di copertina: MARTINA STELLA 
Baciata dal successo con il film di Muccino. Coinvolta in Un amore perfetto con Cesare Cremonini, leader dei Lùnapop. Adesso è arrivato Salvatores e l'ha trasformata in Luce, una ragazza che parte per Ibiza alla ricerca del padre che non l'ha mai voluta. Una storia che un po' somiglia alla sua. 
di Marina Cappa 

E' quel tipo di intervista in cui le domande le hai già pronte perché te le fornisce l'universo maschile circostante. A cominciare da quella che sembrerebbe un'affermazione ("Beata te che vai a conoscerla") e che invece è probabilmente un interrogativo subdolo ("Perché non ci scambiamo le parti e vado io?"9. Per proseguire con: ma è veramente così carina? Se la tira, con la fortuna che ha avuto? Con Muccino (e a seguire: Cremonini, Salvatores, tutti i suoi futuri potenziali registi e partner cinematografici) sarà stata solo una questione di cinema? 
Per chi ha fretta, ecco la prima tranche di risposte. Sì, è proprio molto bellina. Lo era con i capelli biondi naturali dell'Ultimo bacio, lo è ugualmente con il castano ramato inaugurato per il set di Amnèsia. No, non se la tira. All'incontro arriva puntuale, anzi persino in anticipo. E chi ha avuto a che fare con le varie Valerie Marini e socie sa che questo è un pregio raro. Risponde gentile ed educata, fuma un po' troppe sigarette (le mie), ma il cellulare dopo la telefonata di mamma lo spegne. Ultima, delicata questione. Lei dice di no, e probabilmente è vero. Sui due Gabriele (il Muccino chiamato regolarmente per nome, perché è un "ragazzaccio un po' sgarrupato", e il Salvatores obbligatoriamente evocato per cognome, visto che un regista Oscar incute più rispetto) non fa che esprimersi con disciplinata ammirazione, mentre Cesare Cremonini con cui ha lavorato in Un amore perfetto sarà sì "un gran bel ragazzo ma, non so perché, non mi ha suscitato alcun innamoramento". E poi, insomma, il tempo dell'amore può anche attendere. Adesso è il cinema la sua grande passione. Martina, Marty come la chiama mamma che sovrintende alla figlioletta e si dà da fare per metterne in mostra le doti (già ben visibili), si accarezza i lunghi capelli, si sistema le frange della camicetta, sorride sotto uno di quei trucchi che ti fanno sembrare appena uscita da un trattamento al sapone e che invece, quando la materia prima è buona, evidenziano furbetti la profondità degli occhi o la luminosità della pelle. Tutto questo però è superfluo. In realtà, qui di fronte c'è una ragazzina ancora minorenne (compirà 18 anni il 28 novembre), che studia con zoppicante profitto al liceo classico e che, in attesa di trasferirsi con gli amici a Roma, vive in casa con mamma Bianca e con Flavia, la sorellina di 12 anni. Insomma, assecondate le curiosità maschili, la reazione femminile volge al più materno. Per esempio: una sorellina come la tua soffrirà di atroci gelosie. No, perché è una bambina bellissima (fossero così ameni tutti i rapporti tra sorelle!) ed è troppo timida per voler fare l'attrice, lei sarà una ballerina. 
Tu invece hai sempre detto che fin da piccola volevi far l'attrice: mamma è d'accordo? 
"Sì, però mi segue e controlla un po' quello che faccio. Non è il genere di madre alla Brooke Shields, quella che vuole a tutti i costi spingere la figlia davanti ai riflettori. La mia non sarebbe contenta se io accettassi certe cose". 
Per esempio posare nuda? 
"E' una cosa che non mi interessa. Il calendario non lo farei mai, magari un giorno potrei anche spogliarmi in un film, se ci fosse una ragione per farlo". 
Hai fatto impazzire i trentenni di Muccino: ti senti sexy? 
"Se essere sexy vuol dire essere semplice, allora sì". 
Non è esattamente quello il significato. Ti fermano spesso per strada, dopo averti vista nell'Ultimo bacio? 
"Adesso che ho i capelli scuri succede molto meno. Ma mi crea sempre disagio, quando mi chiedono di firmare autografi". 
In Amnèsia tu sei Luce, figlia di un regista di film pornografici, che è Diego Abatantuono. Un padre simpatico? 
"Magari mio padre fosse come Diego! E' simpaticissimo e anche molto protettivo". 
Tuo padre, invece? 
"Non andiamo d'accordo, anche se questo film mi ha fatto capire molte cose, tanto che all'inizio per me non è stato facile perché il personaggio e la storia mi somigliano moltissimo. Spero che, come succede a Luce che all'inizio ha un pessimo rapporto con il papà perché lui l'ha abbandonata, anch'io alla fine possa recuperare mio padre e andare d'amore e d'accordo. Per il momento non è successo, ma non dispero. Lui non vive con noi, sta con la sua ragazza". 
Ragazza giovane? 
"Eh, sì. Ma è meglio cambiare argomento". 
Anche tu sei stata con un uomo più vecchio di te. Ma si trattava di un film… 
"E' successo con Nemmeno in un sogno, il film di Gianluca Greco che ho girato alcuni mesi fa e che presto dovrebbe uscire. Sono una ragazza che sta con uno molto più grande di lei e che, durante una vacanza in un villaggio turistico, incontra un giovane turco immigrato clandestino che cambierà il suo modo di pensare e la sua vita". 
La tua vita quant'è cambiata dopo Muccino? 
"Completamente. Un po' mi fa paura perché penso che se questo successo fosse arrivato pochi anni più tardi adesso avrei più tempo per stare con gli amici e divertirmi. Però fare l'attrice è ciò che volevo da sempre". 
E poi sei arrivata a recitare per un premio Oscar. 
"Con Salvatores all'inizio non capivo più niente, tanto ero imbarazzata: lui è così bravo! Poi, tutti mi hanno messo a mio agio e mi sono tranquillizzata. Sul set, a Ibiza, è stata un'emozione così forte che mi sono messa a scrivere poesie su ciò che provavo". 
Un esempio? 
"Non sono ancora pronta, le tengo per me, scrivere è un modo per sfogarmi". 
Fra dieci anni, passati i tempi da "nuova Lolita del cinema italiano", dove e con chi ti immagini? 
"Sempre a fare l'attrice. Magari non al cinema, ma per il teatro di strada. Chissà, forse avrò anche un ragazzo. Adesso non ce l'ho, forse è L'ultimo bacio che mi ha portato un po' sfortuna in questo campo. Il fatto è che sono sempre in giro: non è facile cominciare una storia in queste condizioni". 
Ti piace fare le interviste? 
"No, proprio per niente. Quando giro una scena sul set ho paura, ma alla fine mi scarico e sono contenta. Quando qualcuno mi intervista invece sono nervosissima, mi agito, mi sembra di non spiegarmi, ho paura che poi i giornalisti riportino cose non vere". 
Avresti preferito un uomo dietro il registratore? 
"No, preferisco le donne". 
 

 da Io Donna 9 marzo 2002
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