La barra duomi
Questo particolare accessorio costituisce una sorta di "primo passo" nel campo della elaborazione e ottimizzazione dell'assetto di un veicolo sportivo e non (ma usato con una certa grinta durante la guida) poichè contribuisce appunto a migliorare la tenuta di strada ; le strutture delle autovetture di serie, contrariamente ai veicoli "da gara" , sono di tipo deformabile, cioè in grado di assorbire durante un eventuale urto una parte dell' energia cinetica trasformandola appunto in meccanica di deformazione e salvaguardando l'incolumità degli occupanti. Tuttavia questo tipo di struttura , con parti incollate o saldate solo parzialmente e non con continuità, se da un lato è stato un passo notevole nel campo della sicurezza, dall'altro ha penalizzato in parte il comportamento del veicolo, soprattutto di quelle autovetture che non sono proprio concepite esclusivamente per l'uso sportivo e che di serie non prevedono questo utile accessorio; in tal caso è quindi consigliabile il montaggio della barra di collegamento dei duomi delle sospensioni ( duomo = parte della struttura ove è ancorata la parte superore del gruppo molla-smorzatore) specialmente se si ha in programma un miglioramento radicale del comportamento della propria "bambina" sostituendo successivamente le molle con componenti ribassati e irrigiditi abbinati a smorzatori adatti (vedi altra sezione).
La prima domanda che probabilmente ci si pone è appunto sulla legalità di tale accessorio, inquanto irrigidendo la struttura potrebbe compromettere la sicurezza del veicolo in caso di impatto frontale; il montaggio della barra perpendicolarmente rispetto al senso di marcia e il suo fissaggio non permanente alla struttura, giustifica il fatto che non incide significativamente sulla sicurezza degli occupanti ed oltretutto è legale secondo il codice della strada (vedere l'apposita circolare nella sezione omologazioni). Tanto per chiarire le idee ad esempio il roll-bar in Italia non è applicabile senza una successiva visita di prova presso una sede della Motorizzazione dall'esito dubbio inquanto è appunto classificata come struttura solidale al veicolo.
La barra duomi ha la funzione principale di mantenere costante, entro certi limiti essendo comunque un elemento dotato di una certa elasticità, i valori degli angoli caratteristici della geometria delle sospensioni e distribuendo in modo ottimale le sollecitazioni trasmesse dagli ostacoli e sconnessioni stradali alla telaistica. E' consigliabile scegliere un modello dotato di regolazione in lunghezza per poterlo adattare al proprio veicolo (che essendo appunto "di serie" presenterà tolleranze di dimensione a volte non indifferenti) e facilitare quindi il montaggio anche su autovetture con un certo kilometraggio, la cui struttura potrebbe avere subito dei lievi scostamenti rispetto alle quote standard a causa dell'accumularsi delle sollecitazioni ; di solito la barra è fissata sui duomi alle due estremità, costituite da due piattelli o semi-piattelli, attraverso i bulloni di fissaggio del gruppo ammortizzante anteriore. Il suo montaggio non presenta particolari difficoltà, a patto che il modello sia dedicato a quel tipo specifico di auto , non escludendo tuttavia eventuali piccole modifiche come lo spostamento di qualche accessorio, indicate comunque nei documenti che accompagnano il prodotto.
Il montaggio della barra duomi è comunque consigliabile, per non dire indispensabile, in caso di utilizzo di componenti elastici più rigidi della sospensione per salvaguardare appunto l'integrità della struttura e la sicurezza di guida.
Solitamente i materiali usati per i modelli stradali si limitano al ferro e all'alluminio , tuttavia la differenza tra i due modelli è limitata esclusivamente al risparmio di peso e all'impatto estetico ; le prestazioni tuttosommato si equivalgono a scapito di un prezzo però , per il modello in alluminio, decisamente superiore. In campo agonistico si sono viste alcune realizzazioni in materiali compositi che tuttavia non hanno trovato sboco commerciale ; i modelli cosidetti in simil-carbonio quindi non sono altro che identici al prodotto in ferro ma ricoperti da una pellicola che dona la trama del carbonio.....Magari potrà sembrare banale questa precisazione ma questa sezione è dedicata anche ai neofiti.
Il montaggio della barra duomi è solitamente facile e non richiede una esperienza meccanica elevata; come prima operazione è consigliabile, con l'ausilio di un normalissimo cric da officina, stabilizzare il veicolo, cioè porre il cric stesso a contatto con l'appoggio previsto per sollevare l'intera parte anteriore (di solito è un supporto di qualche genere ) ma ovviamente senza sollevare il veicolo stesso se non di 10mm al massimo. Tale procedura ha lo scopo di non creare problemi dopo avere asportato i bulloni che fissano al duomo la coppia di ammortizzatori : è possibile che il carico statico della vettura stessa porti a uno spostamento dalla sede ottimale dell'ammortizzatore e quindi come prevenzione è bene operare in tal modo. Fatto ciò si possono svitare i bulloni che fissano il complesso molla-smorzatore al duomo e ,dopo avere allentato il registro della barra, sistemare il componente in modo da fare coincidere i fori dei piattelli con le filettature su cui erano avvitati i bulloni. Può capitare alcune volte che sia necessario spostare alcuni componenti, quali la vaschetta del liquido lavavetro o più semplicemente qualche tubazione in gomma, ma solitamente tale evenienza è ben evidenziata all'interno dei documenti che accompagnano il prodotto. Dopo avere sistemato la barra , che ovviamente non deve essere forzata nel montaggio se non in modo lieve qualora vada a contatto con qualche parte della scocca ( può capitare nei veicoli precedentemente sinistrati...) , si possono risistemare i bulloni e avvitare progressivamente alternando ciclicamente l'applicazione della coppia fino al completo serraggio ( possibilmente rispettando il valore di coppia indicato dalla casa e usando una chiave dinamometrica....). Successivamente si può procedere al serraggio del registro della barra duomi in modo che sia stabile e non presenti movimenti ; in pratica si opera un lieve "precarico" di compressione in modo che mantenga appunto la distanza tra i duomi in caso di sollecitazione. Può capitare a volte di osservare barre duomi il cui precarico è in trazione e quindi funzionanti come elemento sottoposto a estensione e non a compressione ; questo tipo di precarico è, dinamicamente parlando, scorretto inquanto l'elemento in questione è nato appunto per mantenere inalterata una quota telaistica prestabilita impedendo la flessione verso l'interno del vano motore del duomo a causa delle sollecitazioni dinamiche. Se la barra è in trazione, ovviamente svolgerà il suo compito ma in una configurazione di forze cinematicamente scorretta.
Ovviamente in tale sede si è accennato brevemente a spiegare "cos'è" una barra duomi riferendosi esclusivamente al modello anteriore superiore , ma in commercio esistono modelli adatti al collegamento dei duomi posteriori (barra superiore posteriore con stessa funzione) oppure della parte inferiore della sospensione (barra inferiore anteriore) che tuttavia sono meno usate; specialmente il secondo modello citato crea un ingombro non indifferente nella parte sottostante il motore (se la vettura è ovviamente a motore anteriore) e non regala nell'uso stradale benefici tali da giustificarne l'uso.
by Pegaso.
Ps: scusate la qualità delle immagini.Verranno al più presto rimpiazzate con altre maggiormente chiare ed esplicative.