Televisore Bianco&Nero Philips 17" 17TI111a-02 (2 Telai)

 

Questo ricevitore televisivo ha una storia un pò particolare e ha riportato danni durante il trasporto che avrei preferito non avesse subito.

Acquistato tramite un'asta su Ebay per un prezzo già troppo elevato a febbraio (??) 2006, l'ho ricevuto solo il 24 maggio, il venditore ha avuto ben 3 mesi per fare la spedizione e, nonostante le sue raccomandazioni che l'apparecchio sarebbe arrivato al mio domicilio in condizioni perfette, ha fatto un imballaggio di qualità pessima, con una semplice scatola in cartone e uno strato spesso circa 1cm di polistirolo per ogni lato, la cui utilità è stata pari a zero. Appena scartato il pacco, che dall'esterno si presentava perfetto, ho avuto modo di constatare che l'apparecchio era stato trasportato in modo errato, con il cono che para il collo del cinescopio rivolto verso il basso (tutto il peso del ricevitore era concentrato sul collo del CRT, rompendolo). Sperando che il danno fosse solo limitato al cono di plastica, ho finito di sballare l'apparecchio, scoprendo così, con mia grande crescente rabbia, che il coperchio posteriore era ridotto in pezzi, il tubo catodico rotto e, ciliegina sulla torta, il mobile ligneo pure rovinato (purtroppo sulla foto non si vede del tutto il danno, ma oltre il guaio causato da qualche deficiente che ha attaccato del nastro da imballaggio al legno, c'è pure un foro rettangolare sulla parte alta). Non ho proseguito oltre, ma ho subito fotografato e documentato i danni, fatto ciò ho immediatamente telefonato alla sede Bartolini per denunciare il sinistro e avviare la relativa pratica di risarcimento. Tutto ciò ha fruttato, dopo innumerevoli perdite di tempo, lettere e raccomandate inviate alla "corrieri Bartolini", un risarcimento di 120 euro. Attualmente, grazie a un mio caro amico avvocato, sto aspettando l'integrazione del risarcimento, il danno va ben oltre la cifra pagatami. Fortunatamente disponevo di un rottame di TV Philips modello 17TI123A-02 (il "Napoli"), con un tubo identico a quello montato nel mio sfortunato ricevitore, inoltre lo stato di "salute" di questo CRT è molto buono! Uno dei due problemi che ho incontrato è stato smontarlo dal "Napoli", in quanto dei gommini che fungevano da ammortizzatore, posti tra il cinescopio e il tirante metallico, erano saldamente incollati al vetro. Ho subito scartato l'idea di staccare meccanicamente questi gommini, il rischio di intaccare il vetro e causare un'implosione è troppo elevato, alla fine il metodo che ha funzionato è stato quello di versare del solvente nitro su questi gommini, che nel giro di poco si sono dissolti lasciando nessuna traccia della loro esistenza. Il secondo problema, risolto ancora semplicemente, è stato il montaggio "fisico" del cinescopio buono sul mio esemplare di "2 telai", in quanto, per far ciò, è necessario smontare completamente il frontale dell'apparecchio e per rimontarlo, bisogna con una mano sorreggere il cinescopio, mentre con l'altra si incastra il frontale e si imboccano le viti di fissaggio, operazioni praticamente impossibili da fare da solo, quindi occorre fare questo lavoro facendosi aiutare da qualcuno. Il restauro elettrico è stato molto semplice, in quanto il telaio, seppur con il classico "ordine"(sarebbe meglio dire disordine o caos) degli apparecchi Philips, non presenta zone inaccessibili o critiche, se si eccettuano un paio di condensatori posti vicino alla sezione audio, che comunque sono rimpiazzabili con un pò di pazienza e manualità. Più per mia soddisfazione personale che per necessità, ho voluto tirare a lucido le parti metalliche, compreso lo chassis, usando della benzina da zippo e un vecchio spazzolino da denti per la sgrossatura e del polish a base di silicone per lucidare tutto. Il trasformatore di alimentazione, per mia "stupidità", è stato riavvolto, pur non essendocene la necessità: notavo che il trasformatore tendeva a surriscaldarsi dopo circa 10 minuti di funzionamento e puzzava di catrame fuso, facendomi quindi sospettare che avesse delle spire dell'avvolgimento in corto circuito. In realtà il corto circuito era esterno e a causarlo ero io, che pensavo che occorresse cortocircuitare i fili del filamento del cinescopio durante la sua mancanza, per completare la serie dei filamenti delle restanti valvole, mentre in realtà i 2 fili per l'accensione del filamento del cinescopio facevano capo a un secondario a 6,3 volt sul trasformatore di alimentazione.

Attualmente, dopo circa 1 anno dall'acquisto, sto alimentando l'apparecchio a 110V tramite un trasformatore di isolamento per 2 motivi:

Le foto dicono tutto, giudicate voi il mio operato!

 

Caratteristiche riassunte:

Ricevitore televisivo Philips modello 17TI111A-02 (17")

Anno costruzione: 1955

Peso approssimativo: 40Kg

Valvole impiegate: 21+2: PCC84 amplificatore RF VHF, PCF80 convertitore VHF, EF80 (x4) amplificatore FI a pendenza variabile, PL83 amplificatore finale video, EF80 gated agc, PL82 finale di quadro, ECL80 oscillatore di quadro, ECL80 separatore e limitatore di sincronismi, ECL80 oscillatore di riga e controllo automatico di frequenza, PL81 (21F12 Magnadyne) finale di riga (classe C), PY81  damper, EY51 rettificatore EHT, PY82 (x2) rettificatore per alimentazione anodica, ECH81 amplificatore FI audio, EF80 limitatore FI audio, PABC80 preamplificatore BF e discriminatore a rapporto, PL82 finale audio, MW43-64 CRT 17" 70° con focalizzazione magnetica + valvole gruppo UHF (EC88 amplificatore RF UHF, EC86 convertitore autooscillante)

ALCUNE FOTO (cliccate sull'immagine per ingrandirla, per tornare indietro usate il pulsante indietro del vostro browser)

 

 

 

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