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Quindici anni fa, un telecomando per un televisore o un videoregistratore era un accessorio da 50 o 100 dollari (in dollari del 1980). I primi telecomandi utilizzavano ultrasuoni o trasmissioni analogiche in radiofrequenza ed erano in grado di gestire solo poche funzioni: poteva considerarsi fortunato chi riusciva a reperire qualcosa che andasse oltre le funzioni di accensione/spegnimento, volume, e up/down dei canali. Oggi i telecomandi sono forniti di serie anche con gli apparecchi elettronici più economici; quasi tutti i moderni telecomandi utilizzano i raggi infrarossi per trasmettere i dati in forma digitale. Alcuni hanno più pulsanti e funzioni di un personal computer! Sfortunatamente, molti di essi hanno file e file di piccoli pulsantini di identica dimensione, disposti senza alcuna logica. Altri sono dei capolavori di ingegneria ergonomica in grado di operare praticamente da soli.
Due sono le tipologie di problemi che affliggono i telecomandi:
Sembrano possedere le zampe, che utilizzano per sparire nei momenti meno opportuni.
Vengono maltrattati facendoli cadere, inzuppati nella Coca Cola o nella birra, masticati dal cucciolo tigrotto, o lasciati soli a sviluppare batterie scariche che perdono liquido.
Sebbene ci siano alcuni telecomandi che rispondono ad un fischio ed emettono un beep per segnalare la loro posizione, la maggioranza di essi appartiene alla normale categoria di quelli sordi, muti, e ciechi. Non posso aiutarvi a ritrovare i telecomandi che avete perso. Se siete affetti dalla sindrome di sparizione dei telecomandi, allora un ben progettato telecomando universale - legato ad una catena - può rappresentare un buon investimento.
La maggioranza dei problemi reali che affliggono i telecomandi possono essere risolti abbastanza facilmente; si tratta di solito di problemi di natura fisica. Poichè i telecomandi operano a basso voltaggio e non in condizioni di stress elettrico, i guasti spontanei di natura elettronica sono relativamente poco comuni. Le seguenti situazioni non giovano alla salute dei telecomandi: sedersi o camminare su di essi, utilizzarli per mescolare le bevande, utilizzarli come fermaporte, proiettili per tiro al bersaglio, sostituti agli ossi per il cane, o depositi per le vostre vecchie batterie che perdono liquido.
Per prima cosa, assicuratevi che il problema non dipenda semplicemente da un selettore posto nella posizione sbagliata o dalla pressione accidentale di un pulsante che ha selezionato le funzioni 'videoregistratore' invece delle funzioni 'TV'. Se il vostro telecomando 'guasto' è di tipo universale, assicuratevi che non abbia semplicemente perso la sua programmazione o i suoi codici: reinizializzatelo. Una causa comune di smemorizzazione sono le batterie che si scaricano o perdono contatto per un istante a causa di una caduta o di un urto. Consultate il paragrafo "Avete dimenticato i settaggi del vostro telecomando universale?".
Inoltre, alcuni dei più vecchi televisori in particolare potrebbero prevdere un selettore 'vacation' o similare per disabilitare il funzionamento dell'apparecchio, o le sole funzioni remote. Sempre a tal proposito, se non riuscite proprio ad accendere l'apparecchio, accertatevi che sia collegato ad una presa di corrente funzionante :-).
Prima di tentare qualunque altra strada, controllate e/o sostituite le batterie con delle nuove. Chissà da quanto tempo sono lì dentro. Non sottovalutate la possibilità che la vostra consorte (o qualche spirito del posto) abbia accidentalmente fatto cadere per terra il telecomando e, dopo che le batterie sono cadute sul pavimento, ne abbia inserita qualcuna al contrario! Ciò potrebbe essere la causa di un telecomando che non funziona affatto, che funziona in modo incostante o con portata limitata.
Successivamente, provate a stabilire se il problema risiede effettivamente nel telecomando stesso oppure nel televisore, videoregistratore, lettore CD, o qualunque altro apparecchio controllato dal telecomando in questione. Il miglior modo per sincerarsi consiste nel programmare temporaneamente un telecomando universale in modo da poter pilotare il proprio apparecchio. Se in questo modo l'apparecchio funziona correttamente, allora potete essere quasi certi che il problema risiede nel telecomando.
Se non riuscite a far funzionare il vostro apparecchio utilizzando il telecomando universale, allora o non avete settato il giusto codice nel telecomando, oppure il telecomando stesso è guasto (oppure non si tratta di un vero telecomando universale!).
Se un vostro amico possiede un apparecchio identico o quasi identico al vostro, provate come ulteriore controllo il telecomando guasto sull'apparecchio del vostro amico (ed il suo telecomando sul vostro apparecchio).
Se siete in possesso di più apparecchi telecomandati, assicuratevi di non aver accidentalmente sostituito il giusto telecomando con un altro apparentemente identico ma appartenente ad un differente modello di videoregistratore, per esempio. Non tutti gli apparecchi prodotti dalla stessa casa costruttrice, anche se di tipo similare, utilizzano necessariamente lo stesso formato di trasmissione del segnale.
Per circoscrivere il problema, utilizzate un rivelatore di raggi infrarossi per determinare se il telecomando emette un segnale a raggi infrarossi quando si preme ciascuno dei suoi pulsanti. Sebbene questa prova non garantisce che il segnale sia quello corretto, serve comunque a scoprire i problemi più comuni. Un circuito rivelatore di raggi infrarossi come quelli descritti al termine di questo documento risulta molto utile per controllare il funzionamento dei telecomandi e degli altri apparecchi che emettono raggi infrarossi. Anche alcune videocamere (quelle che non montano un filtro che blocca i raggi infrarossi) sono sensibili ai raggi infrarossi, e si può osservare un fascio di luce intensa se la videocamera viene puntata verso una sorgente di raggi infrarossi in funzione.
La MCM Electronics, Centerville, Ohio/1-800-543-4330, ha in catalogo due diverse schedine al prezzo di 7,29 dollari ciascuna (scheda codice 72-005/3.5 x 2.5 pollici e sonda codice 72-003/4.75 x 0.75 pollici). Radio Shack, Edmund Scientific, ed altri fornitori offrono simili rivelatori.
E' anche possibile utilizzare come rivelatore di raggi infrarossi un modulo sensore recuperato da un televisore o da un videoregistratore. Questi moduli di solito sono alimentati con una tensione singola (tipicamente 12 V) e producono in uscita un segnale pulito demodulato (non vedrete la portante, ma solo le condizioni logiche 1 e 0). Lo stesso vale anche per un circuito rivelatore di raggi infrarossi, a meno che non facciate attenzione a posizionare il telecomando e il fotodiodo in modo tale che il circuito agisca in qualche modo come un filtro passa basso a causa della capacità tra Base-Emettitore del transistor. La Radio Shack e la Digikey (tra gli altri) vendono inoltre degli economici moduli riceventi per raggi infrarossi (del costo minore di 5 dollari) che forniscono anche un segnale demodulato da poter visualizzare. Ad ogni modo, considerate che alcuni di questi moduli (come quello della Radio Shack) potrebbero essere sintonizzati su una particolare frequenza portante, come 40 KHz, e quindi potrebbero non rispondere a tutti i telecomandi.
Nota: ho sentito di alcuni campioni dei moduli della Radio Shack che raccoglievano spurie.
Da: Brett Walach (bwalach@dpg.devry.edu)
Se vi occorre un buon ricevitore per raggi infrarossi ad un prezzo ragionevole, provate il MOD1 della Radio Shack. Si tratta di un modulo ricevente a raggi infrarossi che demodula i dati dei telecomandi funzionanti a 40 KHz. L'uscita può essere visualizzata tramite un oscilloscopio o utilizzata per pilotare un piccolo transistor che a turno può pilotare un altoparlante! L'uscita del MOD1 è invertita rispetto al codice ricevuto, cioè il livello logico TTL in uscita dal MOD1 è alto quando non è presente alcun segnale a raggi infrarossi. Se vi dovesse occorrere un modulo ricevente a raggi infrarossi funzionante su una frequenza differente, provate presso la DigiKey (1-800-DIGI-KEY); so per certo che dispongono degli altri due modelli.
La maggioranza dei problemi si verificano nei telecomandi a causa di un utilizzo improprio da parte di bambini, animali domestici, ed anche da adulti ben educati. Ad ogni modo, è anche possibile che il problema risieda nell'apparecchio da pilotare o sia causato da interferenze esterne. Si consiglia a tal proposito di consultare i paragrafi "Problemi dovuti all'apparecchio telecomandato" e "Problemi dovuti ad interferenze".
Ecco qui di seguito le più comuni tipologie di problemi e le relative soluzioni consigliate. Come abbiamo già avuto modo di dire, si tratta di problemi di natura fisica: batterie scariche, contatti delle batterie corrosi, cattive connessioni.
Per risolvere tutti i problemi tranne quelli ai punti (1) e (2), occorrerà smontare il telecomando. Sembra che i produttori utilizzino i metodi più creativi (leggi: oscuri e difficili da aprire) per tenere uniti i due semicoperchi del telecomando. Potrebbe esserci una vite o due e/o il contenitore potrebbe semplicemente aprirsi facendo gentilmente leva con un coltello o un piccolo cacciavite lungo la linea di giunzione o facendo scorrere le due metà per una frazione di centimetro per sbloccare eventuali incastri. Cercate delle viti sul retro (forse sotto ad una etichetta non molto semplice da rimuovere) o all'interno del vano batterie, ed eventuali bottoncini a pressione ben nascosti.
Accertatevi che tutte le batterie siano montate con la giusta polarità, come indicato nello scomparto delle batterie o sul relativo coperchio. Se vengono utilizzate più di due batterie, inserendone una al contrario si potrebbe avere come risultato una portata ridotta o un funzionamento incostante.
Oltre a ciò, controllate gli interruttori di alimentazione o di abilitazione ed utilizzate un Ohmmetro per controllarne i contatti con il selettore in tutte le possibili posizioni. Questi selettori si possono danneggiare facilmente in seguito ad un urto o se il telecomando viene pestato. I contatti possono sporcarsi, riempirsi di grasso, corrodersi, o semplicemente consumarsi. Procurarsi un ricambio potrebbe diventare una sfida. Smontando il selettore potreste riuscire a pulirlo o a rigenerare i contatti in alcuni casi.
La frequenza di risonanza spesso è di 455 KHz (suppongo sia stata scelta perchè ampiamente utilizzata nei filtri montati negli stadi IF dei ricevitori per onde medie, e quindi per ragioni di economia).
Se siete in possesso di un oscilloscopio, controllate i segnali sul circuito integrato mentre premete i vari pulsanti; se non riscontrate alcun segnale su nessuno dei piedini, allora il risuonatore ceramico o il circuito integrato potrebbero essere guasti. Controllando il segnale su un piedino del risuonatore ceramico si dovrebbe vedere un segnale alla frequenza portante quando viene premuto un qualunque pulsante. Una tipica forma d'onda può avere un'ampiezza di pochi decimi di Volt.
Se non disponete di un oscilloscopio, una possibile indicazione di un risuonatore ceramico guasto (salvo il caso in cui è evidentemente fracassato) consiste in un segnale di uscita fisso dal LED a raggi infrarossi indipendentemente dai pulsanti premuti; normalmente il segnale in uscita è visibilmente pulsante. Naturalmente, potrebbe anche trattarsi di un circuito integrato guasto.
Un risuonatore ceramico di solito è un piccolo oggetto di colore blu o arancio che somiglia ad un condensatore in poliestere (bordi netti) o ceramico (bordi arrotondati).
Sul circuito stampato il componente viene di solito indicato come X1 o CR1 o qualcosa del genere. I ricambi sono disponibili presso i vari distributori di componenti elettronici. Oppure, è anche possibile prendere in considerazione l'utilizzo di un componente analogo recuperato da un altro telecomando di un apparecchio ormai da tempo trasferitosi in quel centro di intrattenimento nel cielo, semprechè la frequenza di oscillazione corrisponda.
Se di recente avete pulito l'esterno con uno straccio umido o bagnato (o avete lavato il telecomando nella lavastoviglie!), allora è abbastanza probabile che del liquido si sia infiltrato all'interno provocando tutti i più strani comportamenti immediatamente o con un certo ritardo di tempo.
Smontate completamente il telecomando e lavate entrambe le facce della membrana di gomma che costituisce la base della tastiera e il contenitore di plastica del telecomando. Utilizzate dell'acqua ed eventualmente un detergente non aggressivo per facilitare la pulizia dello sporco grasso, quindi ripetete l'operazione utilizzando dell'alcool isopropilico, ed infine asciugate con cura.
Per lo sporco ostinato è possibile utilizzare una gomma per cancellare per matite e/o un pennello in fibra di vetro, sul solo circuito stampato, agendo con la dovuta cura. Ad ogni modo, sappiate che il rivestimento dorato (se presente) e/o le tracce in rame stesse sono abbastanza sottili!
Attenzione: in alcuni casi, il materiale conduttivo nero potrebbe essere solubile nell'alcool; effettuate prima una prova su un punto corrispondente ad un tasto che non vi occorre utilizzare. Se sullo straccio o sull'ovatta rimane del materiale nero, utilizzate per la pulizia solo acqua e detergente neutro. Rimettere a posto il materiale nero è molto più difficile che rimuoverlo :-).
La MCM Electronics (Tel. 001-800-543-4330) ha in catalogo un kit per la riparazione delle membrane in gomma (Rubber Keypad Repair Kit) al prezzo di 24,95 dollari. Secondo quanto afferma la ditta, il kit contiene materiale sufficiente per riparare 400 contatti (2 contenitori ciascuno dei quali sufficiente per 200 contatti). Il loro numero di catalogo è 20-2070. Non è certo molto economico, ma 400 contatti sono sufficienti per riparare più di un telecomando. Nota: non so se sia semplice miscelare del materiale sufficiente per solo uno o due contatti, sarebbe consigliabile accertarsene prima di ordinare il prodotto. Oppure, invitate una mezza dozzina di amici, accompagnati dalle loro tastiere a membrana consumate, per una festa di riparazione di telecomandi :-)
Esiste anche del materiale conduttivo denominato 'rivestimento resistivo' o qualcosa del genere, che si applica come se fosse della normale vernice. Dovrebbe essere disponibile presso i distributori di materiale elettronico. O, se avete un amico in un centro di assistenza del posto, potreste farvene regalare qualche goccia.
Alcune volte, il materiale conduttivo non è realmente consumato del tutto, ma solo sulla superficie, mentre al di sotto potrebbe ancora essere intatto. In tal caso una leggera smerigliatura può aiutare.
Da: Paul Weber (webpa@aol.com)
"Se cercate del nastro adesivo ricoperto di una lamina in alluminio o rame, provate a recarvi in un negozio di ferramenta; questi nastri vengono utilizzati per lavori idraulici o per le grondaie. In alternativa, provate presso un negozio di autoricambi. Ho trovato in commercio un buon assortimento di lamine adesive (incluso l'acciaio inossidabile) in questi tipi di negozi.
Per quanto riguarda la riparazione delle membrane conduttive in gomma, personalmente non ho utilizzato il nastro adesivo dotato di lamina metallica, ma probabilmente ci proverò in futuro. Ho risolto il problema con una accurata pulizia e una leggera lucidatura dell'area dei contatti utilizzando carta smeriglio a grana molto fine".
Da: Rufus (Pink@Floyd.Edu)
"Se riuscite a procurarvi delle piazzole similari dalla membrana di altri telecomandi, tagliatene dei quadratini ed utilizzateli per sostituire quelli difettosi. E' possibile utilizzare della colla al silicone per attaccarli. Fate attenzione a ritagliarne la stessa quantità da ciascuno, in modo che la corsa dei pulsanti sia la stessa, e non tagliateli così in profondità al punto da danneggiare la cupola in gomma."
Da: Keith Craig (kcraig@mlode.com)
"Utilizzo una bomboletta di 'TV TUBE COAT' (GC Electronics), una vernice conduttiva utilizzata per effetturare l'aquadag dei cinescopi (vernice nera all'esterno del cinescopio utilizzata come massa). Spruzzatene una piccola quantità su un pezzo di carta ed utilizzate un bastoncino netta orecchie per distribuirla sulla piazzola."
Da: Mark Saterfield (kc4tzn@webtv.net)
"Sono in commercio dei pennarelli precaricati con inchiostro condutivo presso i locali negozi di elettronica, sebbene a quanto pare alla Radio Shack non li abbiano."
Osservate che ad essere pignoli, questi LED a raggi infrarossi dovrebbero essere forse denominati Infra Red Emitting Diodes o IRED, visto che non producono della luce visibile. Ad ogni modo, nel presente documento continueremo ad utilizzare il termine 'LED a raggi infrarossi' visto che il suo significato è compreso dalla maggioranza dei lettori.
Da: Duane P Mantick
"Un enorme numero di telecomandi ad infrarossi utilizza circuiti integrati appartenenti alla stessa serie oppure a serie similari; una delle più comuni è prodotta dalla NEC ed è la serie uPD1986C che gaurda caso è citata nell' NTE replacements book come NTE1758. Un buon numero di questi integrati sono economici e non molto difficili da reperire, e sono realizzati nel formato DIP a 14 o 16 piedini con cui è facile lavorare. A meno che non abbiate affatto esperienza di saldatura e dissalatura, la sostituzione non presenta alcuna difficiltà".
Esiste in commercio un grande assortimento di telecomandi universali preprogrammati, il cui prezzo parte dai 10 dollari; per settarli è sufficiente introdurre un numero di codice in base all'apparecchio da pilotare (televisori, videoregistratori, ecc.). Non perdete il manuale di istruzioni, altrimenti non potrete conoscere i codici da utilizzare nel caso le batterie si scarichino o il telecomando perda le sue memorizzazioni per un qualche motivo. Prendete nota dei codici su di una etichetta ed attaccatela sul retro del telecomando e all'interno dello scomparto batterie. Per un generico utilizzo con televisori o videoregistratori, vanno bene i telecomandi universali del costo di 10 dollari; ad ogni modo è probabile che questi ultimi non siano in grado di espletare funzioni speciali, come ad esempio la programmazione di un televisore o di un videoregistratore o l'accesso a funzioni di menù specifiche di un certo modello.
Ad ogni modo, alcuni dei telecomandi One-For-All (e probabilmente anche altri) incorporano delle funzioni non elencate nelle istruzioni (o sul sito web). Contattate il produttore (nel caso dei telecomandi universali è possibile farlo tramite posta elettronica) per stabilire se uno dei loro prodotti prevede quanto richiesto per i vostri particolari apparecchi.
Ad un prezzo leggermente superiore (si va dai 25 ai 100 dollari) sono disponibili dei telecomandi universali in grado di ricevere tutti i segnali del telecomando originale di un apparecchio e memorizzarli, semplicemente visionando la trasmissione a raggi infrarossi. Naturalmente per raggiungere lo scopo i vostri telecomandi originali devono funzionare regolarmente; assicuratevi di poter eventualmente restituire il telecomando al rivenditore (garanzia "soddisfatti o rimborsati"), poichè questo tipo di telecomandi potrebbe non essere compatibile con tutti gli apparecchi. Il vantaggio dei telecomandi universali in grado di apprendere consiste nel fatto che è possibile programmarli per eseguire i settaggi, le regolazioni, le programmazioni oltre che le normali operazioni di un qualunque apparecchio telecomandabile. Ad ogni modo, il processo di "insegnamento" è di solito lungo e noioso, e comunque occorrerà alla fine ricordare la funzione che è stata assegnata ad ogni singolo pulsante del telecomando; forse in fin dei conti non ne vale poi tanto la pena. Se infine le batterie di backup dovessero scaricarsi, occorrerà ripetere l'intero processo di "insegnamento".
Da: Michael Schuster (schuster@panix.com)
"Presso la MCM Electronics è possibile acquistare la maggior parte dei telecomandi OEM della Zenith; questi sono compresi alcuni di quelli venduti sotto il marchio Gemini come articoli di consumo. Il loro telecomando per quattro apparecchi preprogrammato e dotato di funzioni di apprendimento era particolarmente interessante.
Questi telecomandi si comportano esattamente come se montassero delle EEPROM: le funzioni apprese vengono cioè conservate a tempo indeterminato anche in assenza di alimentazione.
Inoltre i telecomandi aggiornabili One-For-All della Universal Electronics (quelli con il tasto 'magico') quasi certamente montano delle EEPROM visto che possono essere personalizzati spostando i pulsanti ed assegnando funzioni dirette binarie ai tasti in origine non pre programmati. Tali personalizzazioni vengono conservate anche se viene a mancare l'alimentazione."
In alcuni casi, l'unica possibilità realistica consiste nell'ottenere un telecomando originale di ricambio. Potrebbe trattarsi del caso in cui sia necessario che delle funzioni speciali risultino facilmente accessibili o vi siate innamorati della disposizione dei pulsanti, dello stile, o dei colori utilizzati per la decorazione del vecchio telecomando! Se avete necessità di accedere alle funzioni speciali del vostro apparecchio, un telecomando dotato di capacità di apprendimento potrebbe costituire un'alternativa, nel caso abbiate accesso ad un telecomando funzionante che possa essere utilizzato per il processo di apprendimento. Ad ogni modo, dei telecomandi dotati della capacità di apprendimento di rado risultano convenienti quanto l'originale. Per quanto riguarda il colore, c'è sempre la vernice spray!
Prendete in considerazione il produttore originale dell'apparecchio come ultima risorsa, visto che per un ricambio come minimo vi addebbiteranno un braccio ed una gamba (o peggio).
Rivenditori di materiale elettronico come la MCM Electronics hanno in magazzino un'assortimento di telecomandi originali, i cui prezzi variano tra 9 e 143 dollari. Ehi ben 143 dollari per un semplice, stupido e dopotutto basilare telecomando! Non possiede nemmeno un suono ad alta definizione o qualche altra caratteristica esotica. Di questi tempi è possibile comprare un intero videoregistratore per meno di 143 dollari, incluso il suo telecomando fornito a corredo! Comunque, il prezzo medio di tali ricambi si aggira sui 40 dollari, di sicuro abbastanza gonfiati.
La Remote and Manual Service offre dei telecomandi originali di un vasto numero di ditte. Non so quale sia la differenza fra i loro prezzi e quelli praticati dal produttore diretto o da rivenditori come la MCM Electronics:
http://www.remotes.com
Telefono: 800-REMOTES (800-736-6837)
Sebbene i problemi circuitali dovuti al telecomando, discussi nel paragrafo "Problemi dovuti al telecomando" siano i più probabili, anche le cause seguenti non vanno sottovalutate. Se il telecomando non funziona o la portata è ridotta, ecco le cause più probabili:
Controllate il funzionamento dell'apparecchio rimuovendo il pannello frontale se possibile, e dirigete il telecomando direttamente verso il sensore. Ispezionate e pulite accuratamente la finestra del sensore utilizzando acqua e un detergente neutro.
Prendete in prestito un telecomando uguale all'originale oppure un telecomando universale, per stabilire se l'apparecchio da telecomandare risponde regolarmente ai comandi. Controllate le forme d'onda demodulate con un oscilloscopio, per avere la conferma della presenza dei giusti livelli di segnale e del corretto funzionamento. Consultate anche il paragrafo "Diagnosticare il problema".
Osservate che, se si tratta di un problema riscontrato con un nuovo apparecchio (o se il problema è sempre stato tale sin dal primo giorno di utilizzo), non sottovalutate l'eventualità più ovvia: avete rimosso la pellicola protettiva in plastica? Spesso viene incollata per impedire danni durante la produzione e la spedizione. E' sorprendente come quanta gente dimentichi di rimuoverla; mi sono capitati a dei garage sale televisori e videoregistratori vecchi di 10 anni con questa brutta pellicola ancora al proprio posto!
Oppure, potrebbe trattarsi du un problema di progetto o un difetto di fabbricazione del vostro apparecchio...
Sebbene il modulo ricevente a raggi infrarossi montato all'interno di un televisore dovrebbe ormai essere un componente maturo e potrebbe funzionare correttamente al banco di prova, è certamente possibile che un produttore di televisori abbia commesso qualche errore di progetto nell'utilizzarlo. Un ricevitore per raggi infrarossi è un dispositivo molto sensibile, ed un televisore è un ambiente elettricamente non proprio silenzioso. Potrebbe trattarsi di un caso di compatiblità elettromagnetica, e non di un problema ottico. In condizioni appropriate, con questi tipi di trasmettitori e ricevitori a raggi infrarossi è possibile raggiungere o addirittura superare una distanza di 30 metri...
Ma questo tipo di problemi non devono essere risolti dal cliente. L'organizzazione di assistenza del produttore del televisore è il luogo appropriato dove ottenere una soluzione. Il difetto riscontrato è reale e pertanto va posto rimedio.
I sintomi di interferenze possono andare da una completa assenza di funzionamento ad un funzionamento intermittente, risposte scorrette, portata ridotta, fino ad arrivare al punto in cui l'apparecchio sembra posseduto da qualche spirito, per esempio un televisore che cambia canale, volume, o si accende e spegne da solo come se controllato da una entità soprannaturale.
Si tratta di evenienze molto probabili se avete appena modificato la disposizione della vostra stanza o vi avete aggiunto qualcosa:
Un moccioso vicino di casa (o un adulto con la stessa maturità di un moccioso) potrebbe divertirsi alle vostre spalle dall'esterno della finestra o finanche dall'altra parte della strada. Non occorre molto (basta una lente) per estendere la distanza lungo la quale un telecomando universale funziona in modo affidabile.
Utilizzate un pezzo di nastro adesivo nero per coprire il sensore dell'apparecchio che si comporta in modo strano, e vedete se il problema scompare. Quindi mettete in fila tutti i vostri telecomandi e sistemateli a dovere!
Spegnete tutte le lampade fluorescenti per vedere se il problema scompare; potreste inoltre appiccicare uno schermo in cartone al sensore utilizzando del nastro adesivo, per vedere se il problema scompare. Se il problema risiede nelle lampade fluorescenti, acquistatene di marca diversa poichè non tutte provocano interferenze.
Spegnete le lampade o spostate il Sole (se ci riuscite) per vedere se il problema scompare; potreste anche attaccare con del nastro adesivo uno schermo in cartone al sensore per bloccare la luce interferente. A volte è sufficiente modificare l'orientamento di una lampada o spostare leggermente uno degli apparecchi.
Spegnete tutti gli apparechi sospetti. Se così facendo il problema scompare, allora sarà necessario spostarli. La schermatura probabilmente non rappresenta una buona soluzione.
Spero che abbiate conservato il manuale di istruzioni. No? Alcuni telecomandi universali come lo Zenith Allegro prevedono una funzione di 'ricerca automatica' che passa in rassegna tutti i possibili codici; occorre quindi premere un pulsante per memorizzare i settaggi adeguati quando cambia il televisore o il videoregistratore cambiano canale o si accendono e spengono. Naturalmente, visto che non avete il manuale di istruzioni, probabilmente non saprete nemmeno cone utilizzare questa funzione!
Il produttore del telecomando è la successiva fonte (dopo il manuale di istruzioni) dove reperire i codici ed altre informazioni. Ad ogni modo, ci sono buone probabilità che uno di questi siti possa aiutarvi:
La Tandy (Radio Shack) ha un simpatico sito web ed un servizio fax-back. Tutto ciò riguarda principalmente i loro prodotti, ma alcune delle informazioni si applicano anche ad altre marche, e troverete degli schemi che possono risultare utili anche per videoregistratori, televisori, videocamere, telecomandi ed altri dispositivi prodotti da altre ditte.
home page Tandy
Link alle informazioni
sui prodotti video
In particolare,
Link ad
informazioni sui telecomandi
elenca molti telecomandi universali, incluse le informazioni per il
settaggio. Visto che è probabile che il vostro modello sia in
effetti uno di questi rimarchiati dalla Radio Shack, vale la pena di
controllare.
Universal Electronics, produttore della linea One-For-All(tm) di telecomandi universali (ed altri prodotti) ha un proprio sito web:
Sul sito troverete un elenco completo sulla programmazione e sulle funzioni speciali di molti modelli. Visto che altri telecomandi universali potrebbero essere One-For-All rimarchiati, queste informazioni possono tornare utili anche per altri telecomandi.
La Zenith ha un vasto sito web con le specifiche di molti dei propri prodotti audio e video. I telecomandi Gemini (per esempio il modello Easy-3) sono costruiti dalla Zenith. Al momento sul sito non c'è altro, ma è si prevede che prossimamente saranno presenti delle informazioni sui telecomandi.
La prossima volta, effettuate delle copie dei manuali di istruzione e conservateli in posti semplici da ricordare, per esempio attaccateli con nastro adesivo sul pannello posteriore del televisore o all'interno del mobile contenente gli apparecchi audiovisivi.
Ancor meglio, stampate le specifiche istruzioni e/o codici su un foglietto di carta ed infilatelo nello scomparto delle batterie del telecomando, oppure attaccate le informazioni sul retro e quindi ricoprite il tutto con del nastro adesivo trasparente per proteggerle dall'usura.
Uno dei principali assiomi della vita è che prima o poi perderete quei manuali di istruzione :-)
I moderni telecomandi utilizzano una portante modulata con un codice ad impulsi per inviare i comandi. Le tipiche frequenze della portante variano approssimativamente tra 36 e 56 KHz. Ciascun impulso o bit è costituito da più cicli (per esempio 32) di questa frequenza portante. Ecco le misurazioni approssimative effettuate sulle caratteristiche generiche di alcuni tipici telecomandi:
Modello Portante Cicli/bit Frequenza ripetizione ---------------------------------------------------------------------------- Videoregistratore Emerson 36 KHz 32 10 Hz Videoregistratore Mitsubishi 38 KHz 10 20 Hz Videoregistratore Panasonic 56 KHz 48 10 Hz Televisore TV 56 KHz 28 16 Hz CD Sony 40 KHz 24/48 20 Hz Televisore Sylvania 36 KHz 32 10 Hz CD Technics 56 KHz 48 10 Hz Videoregistratore Toshiba 38 KHz 20/320* 9 Hz Sintoamplificatore Yamaha 38 KHz 20/320* 9 Hz
Per i pulsanti che eseguono funzioni a ripetizione, le frequenze tipiche sono nell'ordine dei 10-20 Hz e l'intero codice potrebbe in realtà essere inviato solo quando il pulsante viene premuto inizialmente, con un codice 'repeat' inviato per tutto il tempo che il pulsante viene mantenuto premuto. Questo bit di lunghezza superiore è risultato ben evidente nel codice di ripetizione dei telecomandi del videoregistratore Toshiba e del sintoamplificatore Yamaha, entrambi i quali sembravano utilizzare dei codici molto similari. La ripetizione per tutti i pulsanti utilizza un bit di 320 cicli seguito da un vuoto di 80 cicli ed un ciclo di 20 bit. Sembrerebbe che vengano utilizzate varie combinazioni di NRZ, RZ, PWM, ed altre codifiche dipendentemente dal produttore e dal modello. Pensate alle difficoltà che si incontrano nella progettazione di un telecomando universale!
La frequenza della portante e gli schemi di codifica (che sono ancora più vari rispetto a quanto si potrebbe supporre guardando la tavola sopra riportata) non sono stati apparentemente standardizzati, e potrebbero variare abbastanza anche per prodotti della stessa casa costruttrice. Pertanto, la loro completa elencazione esula dallo scopo del presente documento. E' possibile visualizzare questi tipi di forme d'onda utilizzando un oscilloscopio per monitorare i segnali interni del telecomando inclusi determinati piedini del circuito integrato controller così come il LED a raggi infrarossi o il suo circuito di pilotaggio, oppure attraverso il transistor del circuito rivelatore di raggi infrarossi (consultate il capitolo Circuiti rivelatori di raggi infrarossi.
Nei siti elencati di seguito troverete una certa quantità di informazioni sulla trasmissione dati dei telecomandi a raggi infrarossi, schemi di codifica, vari circuiti. Troverete finanche tavole di formati per il telecomando da un certo numero di produttori:
http://falcon.arts.cornell.edu/~dnegro/IR/
http://www.hut.fi/~then/electronics/opto.html
http://www.ee.washington.edu/eeca/text/
http://www.ee.washington.edu/eeca/circuits/F_ASCII_Schem_IR.html
Ecco un elenco ancora più completo:
Da: Joe Krantz (joed.krantz@symbios.com).
http://www.circumspect.com/seits/Iremote.htm
http://www.student.nada.kth.se/~d89-bga/hp48/index.html
http://www.celadon.com/Consumer/consumer.html#TOP OF CONSUMER
http://ourworld.compuserve.com/homepages/davidhuras/
http://www.asihome.com/
http://www.hometeam.com/hci/hcchack.htm
http://www.homecontrols.com/hccremo.htm#remote
http://www.derossi.com/hometech/brains/ucix.html
http://www.student.nada.kth.se/~d89-bga/hp48/remote/index.html
http://www.ee.washington.edu/eeca/text/ir_decode.txt
http://www.ee.washington.edu/eeca/text/ircodes.txt
http://www.irda.org/
http://xenon.stanford.edu/~warren/remotes/index.html
http://www.techmall.com/smarthome/4052.html
http://falcon.arts.cornell.edu/~dnegro/IR/
http://falcon.arts.cornell.edu/~dnegro/IR/IR.html
http://www.dbsdish.com/ofa_1.html
http://206.214.38.196/~universe/ofa.html
http://www.ee.washington.edu/eeca/circuits/PCIR/pcirhw.html
http://www.dodgies.demon.co.uk/
ftp://nada.kth.se/home/d89-bga/hp/remote/remotes/sony/sony.html
http://www.oneforall.com/
http://www.tiac.net/users/wasser/OFA/SerialCable.html
http://www.tiac.net/users/wasser/OFA/
http://www.best.com/~ziggr/ir/
Da: Tomi Holger Engdahl (then@tinasolttu.cs.hut.fi)
Quasi tutto ciò che potete reperire gratuitamente su Internet è linkato da:
http://www.hut.fi/Misc/Electronics/opto.html#irremote
Riportiamo di seguito due approcci.
Il primo utilizza come sensore un semplice fotodiodo. E' più semplice, di potenza minore, e non dovrebbe far caso alla modulazione utilizzata dalla sorgente a raggi infrarossi, sempre ammettendo che sia modulata.
Un modulo rivelatore di raggi infrarossi recuperato da un televisore o videoregistratore, o acquistato dalla Radio Shack o altrove può essere utilizzato al posto di un fotodiodo. Grazie ad esso avrete una gamma dinamica molto superiore (risposta sia ai segnali deboli che ai forti) rispetto al circuito realizzato con un semplice fotodiodo. Ad ogni modo, alcuni di questi moduli rispondono solo ad una particolare frequenza di modulazione e risultano totalmente sordi per qualunque altra. Anche le richieste di alimentazione sono molto più restrittive, potrebbe risultare necessario un alimentatore da 12 Volt ben regolato.
Questo rivelatore di raggi infrarossi può essere utilizzato per controllare i telecomandi a raggi infrarossi, i diodi laser dei lettori CD, ed altre sorgenti di radiazioni di bassa potenza vicine alla regione dell'infrarosso. Non dispone della sensibilità o gamma dinamica dell'approccio descritto nel paragrafo Circuito rivelatore di raggi infrarossi che utilizza un modulo ricevente per raggi infrarossi, ma risponderà a tutte le sorgenti di raggi infrarossi che cadono nell'intervallo di lunghezze d'onda del fotodiodo utilizzato, visto che non è presente alcun circuito di demodulazione o di accoppiamento.
I raggi infrarossi che colpiscono il fotodiodo fanno fluire la corrente attraverso R1 verso la base di Q1 portandolo in conduzione e facendo accendere il LED1.
I valori dei componenti non sono critici. Acquistate un fotodiodo sensibile ai raggi infrarossi (750-900 um) o recuperatene uno da un fotoaccoppiatore o un fotosensore. I mouse per computer, tranne i più vecchi, di solito contengono fotodiodi sensibili ai raggi infrarossi. Per comodità alimentate il circuito con una batteria da 9V; anche una batteria mezza scarica funzionerà bene. Assemblate il circuito in modo tale che il LED non illumini il fotodiodo!
Il segnale rivelato può essere monitorizzato attraverso i terminali collettore ed emettitore del transistor con l'ausilio di un oscilloscopio.
Vcc (+9 V) >-------+---------+ | | | \ / / R3 \ R1 \ 500 / 3,3K / \ __|__ | _\_/_ LED1 LED visibile __|__ | IR ----> _/_\_ PD1 +--------> Collegamento all'oscilloscopio Fotodiodo | | sensore | B |/ C +-------| Q1 2N3904 | |\ E \ | / R2 +--------> GND \ 27K | / | | | GND >--------+---------+ _|_ -
Questo circuito utilizza come sensore un intero modulo ricevente a raggi infrarossi. La sia sensibilità e gamma dinamica risulteranno molto migliori rispetto al circuito descritto nel paragrafo Circuito rivelatore di raggi infrarossi che utilizza un semplice fotodiodo, visto che questi moduli montano un circuito per il controllo automatico di guadagno entrocontenuto. Ad ogni modo, alcuni moduli sono sintonizzati su una particolare frequenza di modulazione e/o sono accoppiati in alternata, e quindi non risponderanno a tutti i telecomandi o altre sorgenti di raggi infrarossi pulsanti o continue.
Il modulo ricevente a raggi infrarossi recuperato da un televisore o videoregistratore, o acquistato dalla Radio Shack o altrove, pilota la base di Q1 attraverso R1. Potrebbe persino essere possibile eliminare del tutto il circuito del transistor e collegare il LED direttamente all'uscita del modulo (con in serie tra Vcc o Gnd con un resistore per la limitazione della corrente), ma dipende dalle possibilità di pilotaggio offerte dal modulo. Per il circuito del LED è possibile utilizzare la stessa tensione richiesta dal modulo ricevente a raggi infrarossi, ma potrebbe essere necessario variare il valore di R2 in modo da limitare la corrente al LED a valori minori rispetto al massimo valore di targa.
Viene mostrato il caso specifico in cui la Vcc è di +5 Volt.
R2 Vcc (+5) o------+-----------/\/\--------+ | 220 __|__ | _\_/_ LED1 LED visibile | | Punto per monitoraggio |+ +--------o con oscilloscopio +----------+ | (livello basso = attivo) -| Modulo |uscita R1 B |/ C R ---> : ricevente|------/\/\-----| Q1 2N3904 -| IR | 10K |\ E +----------+ | |- | Massa o------+-----------------------+--------o Massa _|_ -
Oltre ai circuiti ed alle schede per la rivelazione di raggi infrarossi ed alle telecamere o videocamere, ci sono alcune altre possibilità:
Da: Malik (M.dad@mmu.ac.uk)
Se nel laboratorio avete un vecchio televisore pilotato a raggi infrarossi, che utilizzate solo per la riparazione dei videoregistratori ed altri apparecchi video, potete facilmente modificarlo in modo tale da ascoltare dall'altoparlante l'audio che rappresenta il segnale ad infrarossi ricevuto dal modulo IR.
Accoppiate semplicemente l'uscita del modulo IR del televisore all'ingresso dello stadio di amplificazione audio, utilizzando un condensatore ceramico di basso valore in serie con una resistenza di valore abbastanza elevato. L'operazione dovrebbe essere possibile sulla pressochè totalità dei televisori pilotati a raggi infrarossi e vi costerà praticamente niente.
Che bella idea ! L'unica mia preoccupazione risiede nel fatto che non tutti i telecomandi a raggi infrarossi utilizzano la stessa frequenza di modulazione, quindi non è possibile sapere a priori quanto debba essere clemente il demodulatore appartenente al modulo a raggi infrarossi. Quindi, si potrebbe pensare che un telecomando sia guasto quando in realtà risulta semplicemente incompatibile.
Probabilmente imparerete anche a riconoscere i codici ad orecchio dopo qualche tempo ! :-) --- Sam)
Da: Paul Grohe (grohe@galaxy.nsc.com)
Ecco un altro semplice e davvero rudimentale circuito rivelatore di infrarossi che ho utilizzato:
Collegate un diodo dotato di contenitore in *vetro* (1N34, 1N914, 1N4148, etc.) tra l'ingresso della sonda e la massa del vostro oscilloscopio; reolgate la sensibilità dell'oscilloscopio tra circa 20 e 50mV/divisione. Mantenete il diodo dall'estremità collegata a massa, per ridurre il rumore captato.
Puntate il telecomando direttamente alla parte chiara del corpo del diodo; i pacchetti di raggi infrarossi saranno ora visibili sull'oscilloscopio.
Potreste dover muovere leggermente il telecomando per trovare il punto di maggior segnale; maggiore è la superficie esposta della giunzione del diodo, migliore è la risposta.
Un telecomando Sony genera circa 50mVpp con un comune 1N4148/1N914 e più di 200mVpp con un diodo al germanio "wide open" 1N34A point-contact, ad 1 cm di distanza.
A proposito, la costante di tempo di questo circuito potrebbe mascherare i reali impulsi a 40KHz della portante. Montate una resistenza da 100k in parallelo con il diodo per vedere chiaramente i singoli impulsi; ovviamente in questo modo la sensibilità viene ridotta.
Oppure, utilizzate semplicemente il telecomando vicino ad un ricevitore AM in funzione per un veloce test.
Anche Filip suggeriva l'ultimo sistema, quindi devo dargli credito :-). Ad ogni modo, l'approccio della radio AM non verifica che vengano effettivamente emessi dei raggi infrarossi, ma probabilmente costituisce un controllo accurato nella maggioranza dei casi. --- Sam.
Da: Filip M Gieszczykiewicz (filipg@paranoia.com)
Avvicinate semplicemente il telecomando ad una radio o Walkman AM accesi e premete i vari pulsanti. Questo sistema funziona su tutti i telecomandi in mio possesso... eccetto per quelli ad ultrasuoni :-)
Per le operazioni tra due diverse stanze, un ripetitore costituisce la miglior soluzione: un ricevitore a raggi infrarossi che invia i dati attraverso un cavo ad un trasmettitore a raggi infrarossi collocato altrove. A tale scopo è necessario un modulo ricevente a raggi infrarossi simile a quello montato in un televisore o videoregistratore, un buffer per pilotare il cavo, ed un trasmettitore a raggi infrarossi modulato alla frequenza portante appropriata (tipicamente intorno ai 40 KHz).
Se occorre raggiungere una maggior distanza o sensibilità nella stessa stanza, non dovrebbe essere troppo difficile sostituire i LED a raggi infrarossi del telecomando con dispositivi di maggior potenza, magari aumentandone anche il numero (sebbene i LED a raggi infrarossi utilizzati originariamente sono già abbastanza potenti), anche se ciò richiederebbe delle modifiche al circuito e forse del reverse engineering del progetto per stabilire cosa sia possibile fare. Anche Una piccola lente convessa montata sulla finestrella a raggi infrarossi del ricevitore migliorerà la sensibilità, anche se verrà ridotto l'angolo entro il quale la risposta sarà affidabile. Questo approccio risulterebbe fattibile se utilizzate sempre l'apparecchio da una posizione fissa, come una poltrona situata dalla parte opposta della stanza.
Nei casi in cui sia il trasmettitore che il ricevitore sono collocati in postazioni più o meno fisse, è possibile aggiungere anche al trasmettitore una lente collimante convessa a corta distanza focale. La copertura angolare sia del ricevitore che del trasmettitore verrà ulteriormente ridotta, ma aumenterà la portata. Riducendo la divergenza del raggio di un fattore di 2 al trasmettitore, la portata aumenterà approssimativamente di una fattore di 2. Effettuando la stessa operazione anche sul ricevitore verrà aggiunto un altro fattore di 2. Dovrebbe essere possibile coprire distanze superiori a 50 metri con delle lenti molto economiche. Suggerirei di utilizzare una lente del diametro di circa 2,5 cm con una lunghezza focale di 2,5 cm. I valori non sono critici, ma andrebbe utilizzato un circuito o scheda per la rivelazione di raggi infrarossi onde perfezionare la giusta distanza focale dal LED ad infrarossi del trasmettitore e dal fotodiodo del ricevitore.
In alcune situazioni, si desidera essere in grado di telecomandare un apparecchio da un'altra stanza, dalla quale non esiste un percorso diretto a portat ottica. Un esempio tipico è il desiderio di conrollare un sintoamplificatore stereo montato nel soggiorno (con altoparlanti collegati in tutta la casa) dalla stanza da letto.
Ci sono vari sistemi per raggiungere lo scopo:
Radio Frequenza - un ricevitore a raggi infrarossi nella stanza da letto ritrasmette i codici via radio su una portante in radiofrequenza ad un trasmettitore a ragi infrarossi situato nel soggiorno.
Tramite un cavo - un ricevitore a raggi infrarossi nella stanza da letto converte i raggi infrarossi in impulsi TTL (o altro di tipo) che vengono convogliati ad un trasmettitore a raggi infrarossi nel soggiorno.
Nei casi in cui è presente almeno un cavo video tra le due stanze, una variazione su questo tema utilizza una combinazione dello schermo del cavo coassiale e della presa di terra per inviare il segnale tra le due stanze.
Rete elettrica domestica - un ricevitore a raggi infrarossi nella stanza da letto modula una portante che viene iniettata nel cablaggio della rete elettrica. Un trasmettitore a raggi infrarossi ritrasmette il segnale raccolto dalla rete elettrica.
In ogni caso, il ricevitore a raggi infrarossi dovrebbe essere costituito da un modulo che comprende un controllo automatico di livello e genera un'uscita a livello logico. Se possibile, NON dovrebbe demodulare il segnale a raggi infrarossi, in modo che venga conservata la frequenza della portante. Il trasmettitore a raggi infrarossi quindi deve solo convertire questo livello logico in impulsi on-off a raggi infrarossi.
Da: Robert Scott (mailto:Robert.Scott@ncl.ac.uk)
Potete trovare lo schema di un circuito del genere alla URL:
ftp://ftp.ee.ualberta.ca/pub/cookbook/optic/irrepeater.tar.Z