Erinnofili o chiudilettera
La storia
Si tratta di una
delle tante forme di collezionismo cartaceo legato ai più vari soggetti,
Santini, bustine zucchero, figurine etc, e loro stessi appartenenti a più classi
e funzioni di utilizzo. Si fa risalire l'etimologia al tedesco Erinnern
(ricordare) e philo (amico) ma da noi erano comunemente detti chiudilettera
dalla loro prima funzione. La corrispondenza del 700/800, che usava ancora la
diligenza e il corriere postale, usciva da uffici pubblici e famiglie facoltose
e c'era la necessaria abitudine di fermare le pagine scritte ripiegate con un
sigillo di ceralacca a garanzia dell’inviolabilità del messaggio. Era una
procedura complessa spesso ripetuta sullo stesso plico con un sistema di
cordicelle. Lo stik duro della ceralacca rossa veniva fatto sciogliere al calore
di una candela e gocciolato sui punti da sigillare poi col sigillo di bronzo
tondo veniva marchiato a caldo.
Coll’aumentare della corrispondenza e l’istituzione di un vero e proprio
servizio postale tale procedura diventava ingombrante, dispendiosa e dispersiva.
Le nuove buste con le ali gommate che contenevano le lettere non erano all’inizio sicure e
quand'anche lo fossero state bastava tenerle sul vapore per violarne il contenuto. Fu
a questo punto che un bollo tondo (oggi diremmo autoadesivo) venne
posto a mo di chiudilettera. L’uso della ceralacca naturalmente continuò anche
dopo e fino ad anni recenti per le missive che contenevano denaro (assicurate
per
l'invio di denaro a militari). L’uso soddisfacente d'una decina d’anni aveva già
dato modo a fine 800 di costituire un settore di collezionismo che nulla
aveva da invidiare agli altri, come le famose figurine Liebig. Quando i
chiudilettera si affermarono la stampa dei bolli era strettamente limitata a
riprodurre l’effige dei Re (le uniche repubbliche erano quella Statunitense e
Francese) e quindi poco appetibile, mentre per i chiudilettera gli spazi si
erano aperti a eventi, personaggi famosi, natalizie, beneficenza etc.
La diffusione delle rotative e del colore aveva creato un mondo nuovo d'oggetti
d’uso comune che facevano la gioia dei ragazzi ed educavano anche i grandi con
serie diverse per ricorrenze storiche, personaggi e nel caso dei militari con
l’araldica di reggimenti e corpi. Si scambiò spesso questi piccoli figurini,
dentellati come i francobolli, al posto di questi (forse anche per ignoranza
degli utenti postali e raramente sanzionati dai controlli postali). Questo rettangolino diventato gommato (la vecchia pratica di inumidirlo con spugnetta o
lingua) era anche un mezzo per personalizzare carta da scrivere. Già alla fine dell'800 erano state effettuate in Italia e
nel mondo alcune migliaia di emissioni diverse. L’uso dei chiudilettera non
venne quindi ristretto alla sola corrispondenza, ma si allargò alla pubblicità e
alla raccolta di denaro per comitati benefici o campagne nazionali come la
Tubercolosi (tutti quelli di una certa età ricorderanno i carnet che
entravano nelle scuole e ogni alunno da qual giorno martellava parenti e
vicini per finirlo) o la Croce Rossa. In questi casi vi era un valore
sovrastampato e il farne uso equivaleva a persona munifica e generosa. Col
passare del tempo il salto dalla pubblicità alla propaganda fu breve. La
grande guerra naturalmente diede una spinta in tutti i sensi proseguita poi con
la propaganda e la lotta alle grandi piaghe sociali.
La confusione fra tariffa e munificità si incrociò in una serie di valori
venduti in posta (ma non con la scritta poste italiane) nel secondo dopoguerra
"Pro Vittime Politiche", che finivano mescolate ai francobolli. Le norme postali
permettevano che fossero applicate solo come chiudilettera sul retro senza essere colpite da annulli postali (era vietato). Oggi la
produzione di queste minifigurine è molto limitata, ma ne abbiamo trovato
qualche testimonianza proprio fra le serie militari.
I chiudilettera mantennero per anni anche la forma e la figura dei vecchi sigilli |
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I chiudilettera dei Bersaglieri |
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serie 47
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PROPAGANDA |
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sotto: applicati sulla cartolina postale bianca erano una personalizzazione e un pezzo collezonabile |
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47° Fanteria |
68° Fanteria Palermo |
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Tubercolosi: la piaga del secolo |
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Buon Natale |
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LA GOMMATURA DI ERINNOFILI E FRANCOBOLLI |
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La guerra, i comitati |
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Nel giugno del 1876 Carducci andò
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Sursum corda |
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I partigiani |
Corbari | Montezemolo | Rosselli |
Le reggimentali |
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Le moderne |
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Le commerciali |
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