BOXER
SCENE DA UNA RIVOLTA CINESE
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Cina episodi di violenza del 1891 I nostri bersaglieri |
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E’ proprio il caso di dire che gli avvenimenti in Cina si succedono ma non si rassomigliano. La gelosia fra le varie Potenze ch’ivi inviarono soldati riesce qualche volta a tacere e a nascondersi dietro esili pretesti di necessità, di doveri assoluti, ma in fondo è causa che l’azione repressiva e punitrice riesca slegata, incerta, discorde. Quanti fiumi d’inchiostro non sono stati versati per dimostrare la necessità di risolvere la famosa questione d’ d’Oriente. Eppure tutto è rimasto come prima essendochè nessuna Potenza vuole permettere alle altre di farsi iniziatrice dell’invocata soluzione. Non diversamente avviene adesso in Cina. Le barbarie commesse dai Boxer sulle genti di razza bianca costrinsero gli Stati ad inviare laggiù armi ed uomini, ma adesso una malintesa aspirazione di supremazia paralizza l’opera dei castigatori. Ora è la Francia che detta le condizioni al governo cinese, e sembra con soddisfazione delle altre Potenze; ora è la Germania, ora l’Inghilterra, ora la Russia, e intanto la Corte Imperiale, la vera e grande colpevole di tanto sangue versato, se ne sta al sicuro e tutt’al più passa da una provincia all’altra dello smisurata paese. Oggi si trova a Singanfu, ne a Pechino sembra disposta a tornare per addivenire ad accordi coi Governi invasori. Dell’ Italia, che pure ha nell’Impero di mezzo quasi 3ooo uomini, poco o punto si parla, se non forse per lodare il valore de’ suoi saldati, bravi e resistenti ragazzi anche all’ombra della Gran Muraglia. Giusto dei nostri bersaglieri tutta la stampa europea s’intrattenne di recente in occasione del colpo di mano da essi compiuto il 2 c.m. Ricevuto l’ordine di occupare parecchi forti all’estremità della Gran Muraglia, con brillante e rapido movimento essi ottennero l’intento uccidendo e facendo prigionieri i cinesi che volevano resistere. I Bersaglieri erano solamente 360 al comando del magg. Agliardi. (Da un articolo della "Domenica" del .......) | ||
Fine Novembre 1900 dalla Gazzetta Ufficiale del Regno: per i soldati in Cina (o China come si diceva allora). Il piroscafo tedesco Preussen, proveniente da Amburgo e Genova, giunse ieri l'altro a Napoli. La nave portava 80 soldati tedeschi con 10 ufficiali, tutti di cavalleria, che s'erano imbarcati ad Amburgo e che dovranno sbarcare a Shanghai, per sostituire i soldati rimpatrianti. Ad Anversa poi, il piroscafo aveva preso a bordo 40 soldati della Croce rossa tedesca, comandati da 8 ufficiali. Infine a Genova s'erano imbarcati 30 militi postali. ° Arrivata in Napoli la nave imbarcò ieri per conto del nostro Governo 300 cassette di pasta, 250 fusti contenenti 11542 litri di vino e 500 litri di spirito puro, da doversi dare ai soldati di guardia per farli resistere al forte freddo; 200 cestini di "refort" quale regalo di Natale, 18 casse di calzettini e guanti ed una cassa di cartoleria per la fureria. (ignoro cosa sia il Refort: se qualcuno ci illuminasse..? | ||
Bersaglieri del contingente italiano giunti in Agosto | il vino o lo spirito è arrivato sano e salvo | |
Tribuna Illustrata della Domenica 17 giugno 1900 - La rivolta dei "Boxer" in Cina Avvenimenti di importanza mondiali stan per succedere in Cina. In quella classica terra delle "Società segrete" sorse da qualche tempo appunto una Associazione misteriosa e diffusissima la quale, apparentemente, s'occupava di ginnastica e d'atletismo, onde gli inglesi le diedero il nome di Boxer (Pugilatori). Improvvisamente, la Società rilevò il vero esser suo: insorse in armi contro l'invadente civiltà europea e incominciò il massacro dei cinesi cristiani e dei missionari, e l'incendio delle stazioni ferroviarie. Le potenze europee fecero sbarcare subito dalle navi, i pochi contingenti militari di cui possono disporre per difendere i propri connazionali. Primeggiano in quest'opera i Russi, che sbarcano artiglieri e cosacchi. uno dei Molti Sanguinosi episodi della rivolta è oggi illustrato dai nostri artisti a fianco. |
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