Mi
sarebbe piaciuto andare a Toronto…purtroppo non è
stato possibile!
Comunque,
le parole del Papa, al di là dei mezzi di
comunicazione, non hanno confini. Esse giungono e
penetrano nel cuore di ogni giovane desideroso di
ascoltare un messaggio di speranza, di pace, d’amore.
Con
volto ringiovanito e con un corpo quasi rinvigorito
dal grande amore che ha per noi giovani, Giovanni
Paolo II, ci
ha invitato ad essere costruttori di una nuova civiltà:
“Quella
dell’amore”. Per questo ci ha esortato a lasciarci
conquistare dalla luce di Cristo per farla risplendere
nella nostra vita e avventurarci nella via della
santità.Ci ha chiesto di non essere secondi a nessuno
nella ricerca della giustizia, nella promozione della
pace, nell’impegno di fratellanza e di solidarietà.
Infreddolita
e un po’ assonnata ma ricca di gioia, ho ascoltato e
condiviso questo messaggio in compagnia di amici e
tanti altri giovani sotto il cielo di Selargius che
avvolgeva la casa dei frati domenicani che gentilmente
ci ha ospitati. Alla presenza del vescovo e dei vari
sacerdoti abbiamo condiviso riflessioni, canto e
preghiera, ma soprattutto ci siamo sentiti uniti, come
in un “grande abbraccio” a tutti i giovani del
mondo presenti a Toronto.
Cosa
mi rimane della XVII GMG?
Certamente
l’amore di un grande Papa, ma soprattutto l’invito
di Gesù che attraverso il suo vicario mi chiede di
seguirlo e di testimoniarlo nella vita di ogni giorno
fuggendo dallo sterile entusiasmo.
Daria
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