PACE E GUERRA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tre quarti della popolazione del nostro pianeta muore di fame, di malattie, di guerre; un quarto del nostro pianeta vive grazie alla fame, alle malattie, alle guerre….

Nelle guerre moderne il 90% delle vittime sono donne, bambini/e, anziani.

Hannah Arendt ha scritto : "La ragione principale per cui la guerra c'è ancora non sta né in un segreto desiderio di morte della specie umana, né in un insopprimibile istinto di aggressione, né , infine e più plausibilmente, nei seri pericoli economici e sociali che il disarmo comporta, ma nel semplice fatto che sulla scena politica non è ancora comparso nessun mezzo in grado di sostituire questo arbitro definitivo degli affari internazionali (…) Il guaio non è tanto che abbiamo abbastanza sangue freddo da pensare l'impensabile, quanto piuttosto che non pensiamo."

Ogni anno spendiamo somme altissime di denaro per migliorare tecnologicamente i nostri armamenti, per finanziare progetti di ricerca e scienziati in grado di creare strumenti bellici sempre più sofisticati e imprevedibili, per addestrare al conflitto armato in modo sempre più efficace uomini e donne. Ogni anno assistiamo ad un mostruoso impiego di forze economiche, politiche, scientifiche per "migliorare" la strategia bellica….ogni anno milioni di cervelli vengono impiegati quasi esclusivamente nel pensare per fare la guerra. Perché ?

La risposta sembra una sola : per uccidere più donne, bambini/e e anziani in modo rapido; per distruggere quello che è stato faticosamente costruito e conservato : boschi, foreste, case, scuole, ospedali, teatri, strade, ponti, fabbriche, negozi, biblioteche, archivi. Perché ?

Per spendere energie, risorse, pensieri nel faticoso tentativo di riportare in quelle città, in quelle regioni ciò che già esisteva : donne, uomini, bambini/e, anziani e ancora boschi, foreste, case, scuole, ospedali, teatri, strade, ponti, fabbriche, negozi, biblioteche, archivi.

E insieme a tutto questo ricostruire : caserme, laboratori militari, aeroporti militari, fabbriche di armi, caccia-bombardieri, carrarmati, missili, fucili e ancora divise, elmetti, scarponi chiodati.

E addestrare, pagare, ancora una volta uomini e donne, perché impieghino gran parte delle proprie energie e dei propri pensieri a preparare e a fare guerra, a creare nuove strategie e nuove tecnologie - sempre più rapide - per distruggere ciò che faticosamente è stato costruito e conservato : boschi, foreste, case, scuole, ospedali, teatri, strade, ponti, fabbriche, negozi, biblioteche, archivi. Per riprendere a distruggere ciò che faticosamente stava tornando :

le voci, i volti, le speranze di donne, uomini, bambini, bambine.

 

Perché ?

 

Dobbiamo condannare qualsiasi guerra capitalista,

di ieri di oggi e di domani.

Per combattere le guerre dobbiamo capire cosa è la pace.

La pace è un intervallo di tempo tra due guerre;

perchè è questa pace, che porta alla guerra.

In altre parole in questa società, la GUERRA è una CERTEZZA.

Dobbiamo comprendere l’impossibilità di distruggere le guerre, se non

costruendo un nuovo mondo senza differenze, tra classi, tra "razze"……

Né la vostra pace né la vostra guerra, contro tutti i padroni della terra !

 

O poveri uomini vivi / quanto temibili i vostri avversari /

Sempre gli stessi non cambiano mai / maledetti tiranni /

Come quelli di prima, pari pari .

Jacques Prèvert


O cecità dei grandi ! Camminano come fossero eterni, /

grandi su nuche piegate, sicuri / dei pugni necessari, confidenti /

nel potere che già dura da tanto. /

Ma tanto tempo non è un’eternità.

Bertolt Brecht

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