Arrivi
e partenze
Domenica 14
aprile a Barrali, numerosi giovani hanno partecipato
all’incontro diocesano dal tema “CON MARIA SALE DELLA TERRA
E LUCE DEL MONDO”.
Pur di giungere puntuali a questo
appuntamento molti di loro si sono svegliati all’alba, seppure
un po’ assonnati hanno preso lo zaino e ancora una volta si
sono messi in viaggio. Ma la loro stanchezza è subito
scomparsa quando, una volta arrivati in paese con grande
sorpresa sono stati accolti con un’abbondante colazione a base
di tè e dolci fatti in casa, offerti dalla comunità barralese.
Giovani
Dopo un breve
saluto da parte del sindaco e del responsabile della pastorale
giovanile diocesana don Gabriele Casu, durante la preghiera
del mattino, è stato accolto il simulacro della Madonna di
Loreto, lo stesso che verrà
poi consegnato alla chiesa canadese in occasione della
Giornata Mondiale dei Giovani. Un primo spunto di riflessione è
stato suggerito poi dall’intervento di don Carlo Rotondo, che
ha sottolineato l’importanza e la difficoltà di essere
giovani nel nostro tempo. Per essere giovani non basta l’età,
né tanto meno avere un aspetto allegro e spensierato. Per
essere giovani oggi è indispensabile avere una marcia in più,
è necessario saper
fare delle scelte, avere coraggio e determinazione, essere forti
e capaci di superare gli ostacoli, ma ancor più semplicemente
è necessario saper scegliere Gesù e sapergli dire di si ogni
giorno. Come afferma don Carlo: “La giovinezza non è un’età
ma uno stile di vita, perché è giovane chi sceglie la vita,
è giovane chi rispetta la vita degli altri, è giovane chi
sceglie la pace, è giovane chi sceglie di convivere pure in
mezzo a mille avversità. E giovane chi ama”.
Cristo non
solo è giovane come noi, ma è egli stesso fonte contagiosa
di giovinezza e, anche per questo, don Carlo invita tutti i
presenti ad immaginare di avere in mano una pietra come simbolo
della nostra possibile scelta e augura loro di poter
“scegliere di prendere la pietra, metterla per terra e dire
‘lo scelgo Cristo ’. Oppure sarete... saremo... potremo
essere quella lunga lista di tante persone che dopo duemila
anni, purtroppo continuano a scagliare pietre contro Gesù
Cristo”.
Imprevisti,
la sfida del tempo
Il secondo momento, che prevedeva un
pellegrinaggio verso la montagna è stato invece ostacolato
dalla pioggia. E’ stata anche questa un’occasione per
dimostrare di essere “giovani veri”, che non si lasciano
condizionare dagli eventi ma che riescono ad affrontare con
fantasia le situazioni più impreviste. Il temporale non ha
infatti impedito lo svolgimento del pellegrinaggio che, con un
itinerario improvvisato, si è concluso per le strade del paese.
Le variabili
condizioni climatiche hanno reso impossibile anche
l’allestimento degli stands che avrebbero dovuto essere
visitati durante il pomeriggio. Dopo pranzo, all’interno della palestra comunale si è comunque svolto un
momento di animazione con balli e giochi.
Celebrazione
Dopo un
intervento del sindaco che ha invitato tutti i giovani ad
essere:forti e coraggiosi, lucidi e perseveranti nel proprio
cammino, nella Piazza S. Lucia è stata celebrata la Santa Messa, presieduta da
mons. Spiga. Proprio il vicario del vescovo ha rinnovato
l’invito ad essere realmente “Luce del mondo e sale della
terra”, capaci di seguire Il volere di Dio, permettendo
alla sua parola di renderci realmente vivi ed entusiasti
nonostante le difficoltà che il cammino di ogni essere umano
comporta. Riprendendo le prole del Santo Padre “Come il
Padre ha mandato me, cosi io mando voi”. ha ricordato a
ciascuno la propria missione.
“Dovete
riprendere la vostra attività, dovete essere davvero segno
della presenza del Signore, della bellezza della parola di Dio.
Andate e portate a tutti l’annuncio di Cristo risorto. Voi
tornerete nelle vostre famiglie, nella vostra scuola, nel
vostro lavoro... Non basta dire “Sono stato alla Giornata
Diocesana” . Certamente dovete dire cosa avete fatto, cosa
avete visto, che cosa vi siete scambiati, gli aiuti che avete
ricevuto. Certamente dovete annunciare agli altri ciò che
oggi il Signore ha fatto a ciascuno di voi: una grazia
particolare.
Il Signore
oggi in voi ha operato meraviglie: attraverso la parola che
vi è stata spiegata, attraverso il sorriso di chi vi è stato
vicino, attraverso l’entusiasmo che certamente era presente.
Dio ha fatto meraviglie su dl voi, fatele vedere”
Comunicare La fede
La giornata
si è conclusa con il concerto
del cantautore Roberto Bignoli e proprio in questo gran finale
di luci e suoni, l’entusiasmo dei giovani presenti esplode e
diventa contagioso. Lo stesso Bignoli racconta di sorprendersi
ogni volta che incontra tanti ragazzi che rinunciano ad un
momento di svago e si ritrovano invece insieme, uniti quasi per
caso da un Qualcosa di molto speciale.
“Vederli
invece riuniti per poco, per qualcosa anche di molto semplice
che però ha un suo vaIore quello di credere veramente nella
unità, nella solidarietà, nel camminare insieme e credere veramente
nella speranza attraverso una proposta sicuramente più grande
di loro, che molto spesso oggi è diventata una vera
provocazione. Perché è molto difficile parlare ai giovani
della fede e incoraggiarli a credere che è un valore che ti
aiuta veramente, per essere vincenti e protagonisti della
loro vita, per il futuro. Per me è ancora una gioia vedere
giovani che tra mille difficoltà, in una società piena di
rumori e contraddizioni vogliono ancora mettersi in
discussione”.
Impressioni
Mentre
l’incontro giunge al termine don Gabriele Casu esprime un
bilancio della giornata positivo e soddisfacente: Abbiamo condiviso
in questo giorno un momento particolare, molto intenso. Nonostante
il tempo e la pioggia ci abbiano messo un po’ alla prova, abbiamo
resistito sino all’ultimo. I giovani sono stati accolti dai
parrocchiani di Barrali, sono stati accolti con grande affetto.
Abbiamo condiviso insieme un momento di preghiera per poi fare il
pellegrinaggio con la Madonna di Loreto, la statua che sarà regata
alla chiesa di Toronto nella G.M.G. Il momento centrale è stato
quello della Eucaristia, abbiamo condiviso un momento di preghiera
molto intenso, un momento di fede e anche di gioia”.
Il
ritorno
Anche questo incontro è finito, dopo aver salutato gli amici che ci
sono stati accanto in questo giorno non ci resta che raccogliere
le nostre cose e rimetterci in viaggio. Un po’ ci sentiamo
stanchi, un po’ ci sentiamo contenti, un po’ ci sentiamo come
quei discepoli che dopo aver fatto una grande scoperta tornano
pieni di gioia nella propria città per raccontare a tutti ciò
che avevano visto. Ma soprattutto oggi, qualunque sia la nostra età,
ci sentiamo sicuramente un po’ più giovani.
Anna
Caredda
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