Albino
Montisci è un cantautore di origine sarda, ben noto
nell'ambiente evangelico europeo per il suo particolare stile,
nel quale riecheggiano armonie e suggestioni rinascimentali:
un'impostazione cui ben si attaglia l'altrettanto peculiare
stile di voce, per il quale è inevitabile il confronto con
Angelo Branduardi.
Montisci
intraprende lo studio della chitarra da autodidatta all'età di
11 anni; il diploma al Conservatorio di Torino conferma il suo
talento e mette in luce le sue qualità strumentali.
Nel
1978 la sua vita ha una svolta decisiva: la conversione a Dio
infonde in lui l’amore per il Vangelo, e da questo nuovo
sentimento nasce la sua vena cantautorale. Dal suo primo
concerto cristiano (Olanda, 1982), nelle sue esibizioni porta il
messaggio della Salvezza con una notevole freschezza di
linguaggio e di espressione, alternando melodie classiche e
barocche con ritmi pop e ballate. In vent'anni di attività
musicale al servizio di Dio ha girato l'Europa, partecipando
anche a numerosi festival. Nel 1987 ha vinto l' "International
Gospel Music Association Award", quale miglior musicista e
cantautore gospel di lingua non inglese.
I
testi dei canti, scritti a quattro mani con sua moglie,
esprimono gioia e pace ed invitano alla ricerca di Dio. |
Musica
dedicata al cuore. Chitarre che armoniosamente accompagnano il
sogno di una vita migliore. Parole che sfiorano i misteri della
vita e i sentimenti, accarezzandoli. Giochi di sensazioni che si
traducono in una musica a volte dolce, a volte dai sapori etnici
o, ancora, medievali. Albino Montisci è questo, e ad ascoltarlo
viene in mente un gran falò intono al quale radunarsi. Qualcuno
lo ha definito menestrello. Può darsi. C'è però dell'altro
nella storia di questo cantautore, che non vuole soltanto
proporre la sua musica, ma uno stile di vita. Albino Montisci va
fiero della sua origine sarda. Forse sono la sua terra, il vento
e i profumi dell'isola ad ispirarlo da giovanissimo. Ha soltanto
11 anni quando si avvicina per la prima volta a una chitarra. Ne
e così affascinato che si lascia rapire dalla bellezza del
suono. Le sue dita esplorano le corde frettolosamente. Non ha
nemmeno il tempo di accorgersene e Albino è già lì, con la
musica ogni giorno più presente, a far parte di gruppi che
della musica seguono la modernità. Poi la voglia irrefrenabile
di saperne di più. Da questa, l'ingresso al Conservatorio di
Torino, lo studio della chitarra classica e il debutto con
ensemble di musica da camera, che mettono in rilievo le sue
ottime qualità di solista. Poi la voglia di trasmettere la sua
conoscenza agli altri lo porta per anni a insegnare nelle scuole
e nei licei. E, improvvisa, una sensazione che stravolge la vita
di Albino Montisci oltre alla musica. E' il 1978 quando si
converte a Dio. Una sete di pace interiore, che lo accompagna
nella scoperta, pagina dopo pagina, del Vangelo. Un amore,
quello che cresce dentro Albino, che lo spinge ancora di più
verso la musica. Comincia così a comporre canti e le sue
esibizioni si trasformano con lui. Albino cresce, e spicca il
salto naturale che lo porta ad essere non soltanto un musicista,
ma anche un cantautore. I suoi testi riconducono a Dio, ma non
soltanto. Parole, le sue, che non hanno nulla
dell'improvvisazione, ma che rivelano una profonda riflessione.
"Guardo il ciclo rosso dietro me, so che parla di Qualcuno
e che presto mi consolerà la Sua luce chiara in me...". Ma
ce ne sono anche di splendide dedicate a chi vive di arte,
annusando l'aria impolverata del palcoscenico, il trucco e le
prove...come al clown della piazza di Dresda, o al "Mimo
che commuovi anche il nostro cuore, chi sei o chi vorresti
essere?" o più semplicemente per la ballerina silenziosa
di un carillon..."Non c'è nessun confine dietro le ciglia
chiuse, la tua felicità resta per noi un mistero". I suoi
trascorsi rock e pop e la sua specializzazione nella musica
classica si sposano, così, per fondersi in un'unica armonia. Il
classico e il barocco giocano con i ritmi pop in modo
equilibrato. E c'è dell'altro a rendere unici i pezzi di Albino
Montisci. I testi sono frutto dell'amore per sua moglie Cinzia.
E' proprio lei, ispirata dalla creatività del marito, a
scriverne alcuni, mentre altri sono realizzati a quattro mani,
in perfetta sintonia. Così, questa unione non soltanto
artistica ma basata su una profonda compatibilità, prende per
mano Albino Montisci, che si avvia alla sua prima performance,
nel 1982, in Olanda. E' in occasione del Christian Artist's
Seminar in De Bron. Da qui, una grande popolarità e la
richiesta di una lunga serie di concerti in gran parte d'Europa:
Svizzera, Belgio, Olanda, Germania, Gran Bretagna, Spagna,
Scandinavia, Austria e Francia. Poi il debutto in grandi
Festival, come Vindonissa e Rolle (Svizzera), FIevo Totaal
(Olanda), Nacht der Lieder (Germania). Nel 1987 Albino Montisci
vince in America l' International Gospel Music Association Award
come musicista e autore in lingua non inglese. La sua musica
raccoglie, così, il consenso di un pubblico sempre più ampio.
Le sue performances sono riprese dalla Nos (televisione
olandese), dalla Sdr (televisione tedesca), dalla Tv svizzera e
dalla Rai. Ma la creatività di Albino Montisci va oltre. Non si
limita a proporre la sua musica. Seguendo l'esempio del
Christian Artist's Seminar di De Bron, diventa nel 1984
l'iniziatore del Christian Artist's Seminar in Italia,
collaborando alla sua fondazione a Firenze. In uno di questi
concerti. Albino Montisci debutta insieme con il popolarissimo
chitarrista americano Phil Keaggy. Adesso, nel cuore di Albino
c'è un bruciante desiderio di riuscire a motivare e risvegliare
lo scenario della musica in Italia, e tra poco vedremo come. Ad
oggi ha inciso dieci lavori discografici. Nel suo penultimo
lavoro, "Dietro l'Anima", si legge un linguaggio
simbolico e ricercato. Più diretto, invece, il suo ultimo
lavoro "Semplicemente lode". E' il primo volume di una
raccolta di musiche e canti interamente pensati per la Chiesa
italiana "per darle – si legge nell'introduzione - uno
strumento in più per lodare e danzare come una sposa". La
ricerca musicale è ampia, spazia dall'etnico al rap. Flauti,
chitarre, percussioni, piano...c'è di tutto, compreso un ottimo
coro gospel. Un progetto molto sentito, destinato a far cantare
molti giovani. Albino ha pensato anche a chi vuole non solo
ascoltare il suo Cd, ma anche cantare e suonare. Chi ha
installato sul proprio PC Acrobat reader può non soltanto
scaricare i testi dei brani, ma anche gli spartiti. Un artista
completo, quindi, che vuole cantare Dio, e non solo Lui. Albino
sa farsi capire da chi parla il linguaggio della fede, ma piace
anche a chi della verità è ancora alla ricerca. Forse spera
che con i suoi canti molti altri giovani possano dire, come lui,
"ti ho visto mio Signore tra gli Angeli del cielo....e ti
ho contemplato luce, vita mia....e io credo solo in te".
Ma può darsi che
sia già felice così, perché ha avuto l'opportunità di
tradurre in note e armonia un sentimento profondamente radicato
nel suo cuore |