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AT in pillole - Introduzione all'Analisi tecnica

 

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 I grafici

di: Salvatore Guarino

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GRAFICO RENKO

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L'etimo della parola Renko è da ricercare nell'antico termine giapponese "renga" che tradotto in Italiano significa approssimativamente "mattone" e ricorda la forma dei boxes (bricks) con i quali si forma il chart.
Il Renko per la somiglianza della componente grafica viene spesso confuso con il 3ln break, ma si differenzia da questi per il fatto che il brick viene disegnato nella direzione del trend solo se i prezzi superano il valore minimo con cui è settato.

AEM - Grafico Renko


Ad esempio se il Renko chart è settato con valore 3(
%) un rally del 15% produce 5 white bricks. I bricks sono tutti uguali nelle dimensioni. Il grafico renko è costruito solo sui prezzi di chiusura. Occorrera', ovviamente, determinare preventivamente la grandezza del box, da verificare con più valori fino ad individuare quello maggiormente significativo. La misura così determinata genererà un numero maggiore o minore di bricks a secondo del valore assegnato.
Il Renko chart è definito dalle seguenti regole:
Se il prezzo di chiusura supera il massimo del precedente brick , saranno disegnati uno o più bricks bianchi.
Se il prezzo di chiusura è inferiore al minimo del brick precedente saranno disegnati in una nuova colonna. uno       o più bricks neri
Se il prezzo supera il valore di 1 brick ma non abbastanza per creare 2 bricks, la differenza non trova rappresentazione grafica. Il Renko chart segnala con un brick di colore bianco (white brick) l'inizio di un nuovo trend rialzista (up-trend) e con un brick di colore nero (black brick-rosso nel grafico precedente)l'inizio di un trend discendente (down-trend).
Come tutti i grafici trend-followers il Renko chart produce segnali in ritardo rispetto ai trend di breve durata ma consente di cavalcare la maggior parte dei trends di maggiore durata. I più comuni settaggi ignorando movimenti parziali (inferiori alle dimensioni dei bricks) permettono con molta chiarezza di definire significativi livelli di supporto e resistenza.

<<< I grafici >>>

 

Bibliografia:
Cohen A. How to use the 3 Ln.break - Larchmont, NY 1984
Appel G. The Macd Method - Great Nrck NY 1979
Arms E. The Arms Index (TRIN) - Homewood 1989
Pring M. Technical Analysis Explained - Trend Research
Nison S. Japanese Candlestick Techniques - McGraw-Hill 1991
Nison S. Beyond Candlestick - John Wiley & Sons 1994
Steven A. Technical Analysis - Equis
GuarinoS. Introduzione all'Analisi tecnica - Università pop. Napoli Nord
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