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AT in pillole: introduzione all'Analisi Tecnica
 

  

 Indicatori di Momentum

di: Salvatore Guarino
 
Momentum
 
ROC
 
RSI
 
Stocastico
 
MACD

I metodi per la determinazione delle tendenze esaminate nei documenti precedenti si sono occupati dell'analisi del movimento effettivo dei prezzi, mediante l'utilizzo di linee di tendenza, modelli di prezzo e medie mobili. Tali tecniche risultano utili ma in grado di evidenziare una variazione di tendenza solo dopo che questa si è verificata. Invece l'utilizzo di un indicatore di momento (momentum) può spesso fornire notizie circa la latente condizione di forza o di debolezza presente nella tendenza del prezzo esaminato, in molti casi con un buon anticipo rispetto al punto di svolta finale. Il concetto di momento ascendente può essere meglio compreso con il classico esempio del lancio della palla:

Immaginiamo di lanciare in aria una palla. Nell'istante in cui essa lascia la nostra mano compie la parte iniziale della propria traiettoria alla velocità massima, possedendo, dunque, un elevato momento; gradualmente la sua velocità si riduce trasformandosi, infine, in una fase di stallo qualche istante prima che la forza di gravità le faccia invertire la direzione riportandola verso il basso. Questo processo di rallentamento, di perdita di momento ascendente, si verifica anche nei mercati finanziari. Se la traiettoria seguita dalla palla viene paragonata ad una media-indice di mercato, il tasso di crescita dei prezzi inizierà a diminuire notevolmente prima che venga raggiunto il massimo definitivo.
D'altra parte se una palla viene lanciata all'interno di una stanza, può colpire il soffitto quando possiede ancora un elevato momento; in tal caso la traiettoria, e la tendenza del momento, tenderanno ad invertire simultaneamente la propria direzione.

Tale circostanza si verifica anche nel mercato quando i prezzi sono bruscamente risospinti verso il basso, sia a causa di un improvviso aumento delle vendite (resistenza) sia di una brusca diminuzione degli acquisti. In tali circostanze può essere di aiuto il livello raggiunto dal momento, piuttosto che il valore assoluto dei corsi.


Il concetto di
momento discendente può essere meglio compreso paragonandolo ad una automobile sospinta oltre la sommità di una collina. Man mano che il fianco della collina si fa più ripido, l'automobile accelera, raggiungendo la velocità massima. Terminata la discesa e raggiunta la pianura, l'automobile non si arresta immediatamente e, sebbene rallenti la propria corsa, continua a viaggiare ancora per un po'. I prezzi sui mercati in tendenza ribassista si comporta in modo analogo, poiché il loro tasso di diminuzione spesso si riduce (perdita di momento) in anticipo rispetto al raggiungimento del minimo definitivo. Ciò non sempre può avvenire, dato che il momento ed il prezzo possono invertire contemporaneamente la propria direzione, come per i massimi, quando incontrano un importante livello di supporto.
Ciò nonostante il concetto di momento che anticipa il prezzo si verifica abbastanza frequentemente, tanto da poter fornire utili indicazioni circa una potenziale inversione di tendenza del mercato.

Conveniamo, dunque, che il momentum misura il tasso di variazione (velocità) dei prezzi rispetto ai loro effettivi livelli. Ad esempio, per costruire la linea del momentum a 10 giorni basta sottrarre il prezzo corrente del titolo da quello di 10 giorni prima e posizionarlo intorno alla linea dello "0".

L'indicatore di momentum è costruito con la seguente formula:
M= P-P10  dove
P      = prezzo di chiusura odierno (now)
P10   = prezzo di chiusura di 10 giorni prima.

Ovviamente, se il valore attuale del titolo è
>superiore a quello di 10 giorni prima, il momentum presenterà un valore positivo. Viceversa esso sarà negativo se il valore attuale del titolo risulta <inferiore a quello dei 10 giorni precedenti.
L'analista studia così i ritmi di salita e di discesa. La linea del momentum essendo il risultato di una differenza con i prezzi di "X" giorni prima, si appiattisce se i prezzi s'innalzano con lo stesso ritmo di "X" giorni prima.
Se, invece, il rialzo dei prezzi, pur continuando non s' incrementa con la stessa forza di "X" giorni prima, la linea si inclina negativamente permettendo, così, di cogliere i segnali di divergenza , sintomo evidente di perdita di forza del trend e probabilità di prossima inversione.

 

Momentum : da indicatore ad Oscillatore

Il grafico del momentum presenta la linea di riferimento dello "0", ma non possiede una banda di oscillazione inferiore o superiore prestabilita. Per permettere all'analista di individuare ulteriori segnali di "limite" si ricorre spesso a metodi diversi. Quello più semplice consiste proprio nel guardare il grafico, individuando nello storico del chart i punti massimi e minimi che hanno determinato una svolta del trend. Murphy (Technical Analisis of the futures markets) propone di normalizzare la linea del momentum dividendo il valore della linea per una costante in modo da mantenere tutti i valori tra un -1 e +1: ad esempio, dividendo l'ultimo valore del momentum per il prezzo massimo del periodo in osservazione (limit move).

Altri metodi prevedono l'uso di
deviazioni standard sotto la linea dello "0" o la misurazione della percentuale di movimento al di sopra e al disotto della linea dello "0". L'intento è sempre uguale: stabilire una fascia in cui sono contenute la maggior parte delle escursioni dei prezzi. Il loro superamento rivelerebbe degli eccessi a breve che il mercato potrebbe correggere altrettanto rapidamente.

Il momentum come oscillatore è disponibile nei più comuni programmi di analisi tecnica. Esso è usato con le medesime caratteristiche di un "trend following oscillator", molto simile al macd:
Il segnale di acquisto (BUY) scatta quando l'indicatore supera dal basso la linea dello "0".
Quello di vendita (SELL) quando l'indicatore perfora dall'alto la linea dello "0".

Partendo dalla logica del momentum, sono stati ideati nel tempo altri oscillatori, che pur condividendo la filosofia di base, si differenziano tra loro per i diversi meccanismi di azione e per la produzione di numerosi segnali e divergenze utili al trade nei mercati finanziari.

I più comuni indicatori ed oscillatori classificabili come di "momentum" sono i seguenti:

 

- ROC

- RSI

- Stocastico

- MACD

Le loro caratteristiche verranno illustrate nei prossimi capitoli.

 
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Bibliografia: Financial Advisor
Di Lorenzo: Guadagnare in borsa...Ed. IlSole24ore
Pring M. Technical Analysis Explained- Mac Graw Hill
Edwards R.D. Magee j -Technical Analysis of Stocks Trends- Boston
S.Guarino - Introduzione all'analisi Tecnica - Università popolare Napoli Nord

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