Analisi tecnica on line
 
Articoli | Commento | Grafici | Sotto la lente | Strategie | USA on line | Mercati RT
AT in pillole | Non solo AT | Ospiti | Bibliografia | Software | News | Links | Forum | Home

   
AT in pillole - Approfondimenti
 

<-- (I Trading systems) -->

Tipologie di trading systems

 
 
di: Antonio Pantalena 
 

Abbiamo definito un sistema quale insieme di regole. La natura di queste regole può essere la più disparata; infatti, pur andando il concetto di trading system spesso a braccetto con quello di Analisi Tecnica, nulla vieta che un sistema sia basato su principi di Analisi Fondamentale, così come su modelli econometrici o quant'altro. Potremmo, per assurdo, costruire un sistema senza che questo consideri il livello dei prezzi in alcun modo, o quello dei volumi, ma basarlo, ad esempio, sui millimetri di pioggia caduti nell'ultima settimana, in quanto riteniamo che quest'ultima influisca sull'umore degli investitori e quindi sull'andamento delle quotazioni. Ebbene, questo sarebbe un sistema in piena regola in quanto, partendo da un principio, abbiamo definito delle regole che scandiscono i tempi di ingresso e di uscita dal mercato. 

Che Analisi Tecnica e trading sistematico vadano d'accordo non significa che siano "fedeli" l'un l'altro; così accade di applicare l'AT in maniera non sistematica o di realizzare sistemi che non prevedono medie ,supporti, resistenze e così via. Se, però, noi siamo qui, sulle pagine di questo sito, vuol dire che all'AT siamo interessati; se, poi, in particolare, mi trovo io a scrivere queste righe, voi a leggerle, be' allora, i trading systems almeno ci incuriosiscono. E' per questo che, da adesso in poi, parlando di sistemi faremo sempre particolare riferimento a quelli che, in un modo o nell'altro si basano su principi di Analisi Tecnica.

Presto questi numeri per noi non avranno segreti!

Supponiamo di volerci costruire, con le nostre mani, un'automobile: dovremmo aver ben chiara la differenza tra una coupè ed una station wagon...mica vorremmo andare a "rimorchiare" in una familiare e portare a spasso l'intera famiglia in una biposto, no? Dobbiamo sapere, quindi, cosa andiamo a realizzare, per esser certi che il prodotto del nostro lavoro venga a soddisfare le nostre esigenze. Allo stesso modo, se vogliamo costruire un sistema, dobbiamo conoscerne le diverse tipologie.

Possiamo allora distinguere:

  • Trend following systems: Mirano a trarre profitto dai grossi movimenti dei prezzi. Generalmente si basano su strumenti in grado di riconoscere le fasi di forte direzionalità (medie mobili, MACD, ecc.). Generano una bassa percentuale di operazioni in utile, ma queste sono di entità di gran lunga superiore a quelle in perdita. Durante le fasi di movimento laterale non sono profittevoli e richiedono, quindi, per essere implementati, un capitale in grado di sopportare periodi anche lunghi di perdite.
  • Counter trend systems: Sono costruiti per individuare i punti di inversione di direzione del movimento dei prezzi (beato chi ci riesce!). Basati su oscillatori o su livelli di supporto e resistenza variamente definiti, risultano particolarmente efficaci durante i trends laterali. Generano un’alta percentuale di operazioni in utile (in pratica, ci prendono spesso...) caratterizzate da piccoli profitti (...ma non è che guadagnino chissà quanto).
  • Pattern systems: Questi sistemi generano segnali di acquisto e di vendita in seguito alla formazione, sul grafico dei prezzi, di una o più particolari configurazioni che si ritiene possano anticipare movimenti di una certa entità (si pensi, ad esempio, al Testa-Spalle per operatività di medio periodo o all’InsideDayNarrowRange4 per operatività di breve periodo). Utilizzati, principalmente, per l’operatività di breve questi sistemi hanno un limite nella difficile traducibilità in termini algoritmici di alcuni patterns su cui si basano. Questi, infatti, sono generalmente definiti nelle loro linee generali stando, poi, alla sensibilità dell’operatore il compito di riconoscerli nelle serie dei prezzi. Risulta difficile, quindi, racchiudere le caratteristiche principali di una configurazione, se troppo generiche e approssimative, in una formula che richiede inputs chiari e precisi.
  • Sistemi integrati: Non costituiscono un’autonoma categoria in quanto non sono altro che l’insieme di più sistemi di diversa struttura. Questi mirano a superare il limite dell’incapacità di adattamento alle diverse condizioni di mercato, integrando i segnali di più trading systems, ognuno dei quali meglio si adatta ai diversi scenari che possono caratterizzare le quotazioni di un titolo. Il problema, qui, è solo(!?) quello di individuare una regola-filtro che determini l'attivazione di un sistema piuttosto che di un altro.

"Va bene, e allora? Abbiamo capito le differenze, ma uno di questi sistemi, uno qualsiasi, come lo costruiamo?"...ve lo dico la prossima volta, o almeno, comincio. Non preoccupatevi, non vi farò aspettare molto!

 

a.p. - 11 febbraio 2001

< - >

 

AVVISO IMPORTANTE
Si precisa che questa Rubrica, occupandosi esclusivamente di Analisi Tecnica, non terrà conto di 'voci' od altre cose del genere, limitandosi ad analizzare oggettivamente i grafici proposti. Le pagine di questo sito non costituiscono servizio di consulenza finanziaria né sollecitazione al pubblico risparmio. Le indicazioni riportate sono frutto di analisi amatoriali e vengono diffuse come elementi di studio o semplici spunti di riflessione. L'autore ed il Web Master declinano pertanto ogni responsabilità per le eventuali conseguenze negative che dovessero scaturire da un'operatività fondata sull'osservanza delle suddette indicazioni.

 

Leggi il Guestbook di Antonio Pantalena

Firma il Guestbook di Antonio Pantalena


Click Here!