LO SLOW PITCH A RIMINI

 

Mentre il baseball continua a non destare grande interesse tra la gente, una sua versione amatoriale si sta rilevando il grimaldello giusto per aprire molte porte, per fare quella popaganda che molte società non sanno o non vogliono fare con i bambini.  Parliamo dello slow pitch che, giorno dopo giorno, si sta rilevando un successo sempre più grande..... Tredici squadre, oltre duecentocinquanta giocatori, siti internet, loghi, partite a go-gò, articoli sui giornali.... Sentiamo cosa ne pensa Adriano GASPARINI, Presidente della TECNETICA DELFINI, nonchè la vera anima di questo sport a Rimini.

Si è vero, il successo di questo movimento amatoriale che ho creato dal nulla ha sorpreso anche me perchè continua ancora a dare segnali di crescita.  Quando nel 1998 fondai la prima Società amatoriale (Delfini slow pitch) non immaginavo certo che sarei stato seguito da così tanta gente.

La rinascita del Baseball passa anche attraverso lo slow pitch ?

Il numero dei gruppi sportivi ha superato quello delle società praticanti l’attività agonistica e se pensiamo che nella piccola realtà di San Marino esistono più tesserati amatoriali che agonisti....la dice lunga.  Sicuramente questo movimento amatoriale ha fatto nascere nuovo interesse per questa disciplina grazie allo spettacolo e divertimento che genera fra i suoi praticanti. Purtroppo solo la Federazione di San Marino e la società del Riccione credono in questo movimento e mi auguro che presto altre Società comincino a collaborare offrendo gratuitamente i loro impianti, perchè lo ritengo un valido veicolo per far tornare nuova gente allo stadio ormai frequentato solo dai soliti addetti ai lavori.

Come ti spieghi questo successo che va oltre ai confini dello stesso campionato?

Il successo è dato dal divertimento che provano i suoi praticanti. Il gioco, facilitato nella battuta dal lancio lento, da la possibilità a tutti di rendersi protagonista e quindi di divertirsi.

Qual’è stato l’episodio più divertente a cui hai assistito sui campi da gioco?

Vedere persone di ogni estrazione sociale (medici, ingegneri, avvocati, assessori e casalinghe) in divisa su un campo da baseball che si confrontano alla pari crea sempre una coreografia divertente. Di episodi divertenti ce ne sono stati tantissimi per cui si ricordano solo quelli più recenti: nel derby di San Lorenzo, marito e moglie erano schierati in campo con due divise diverse e quindi avversari, ma l’abitudine della moglie a “servire” il marito, ha fatto si che quando lui si è presentato in battuta, lei è corsa ha pulirgli il “piatto” di casa base suscitando la simpatia di tutto il pubblico presente.

Per il futuro quali novità prepari?

Il movimento amatoriale si è fatto grande e quindi in grado di camminare da solo, per cui nel mio futuro vedo altre idee da concretizzare. Un mio desiderio ancora da esaudire è quello di portare il nostro sport sulla spiaggia così come hanno fatto in altre discipline. Il nostro mare, con i suoi fondali molto bassi, dà la possibilità di essere utilizzato.