ISTITUTO
COMPRENSIVO STATALE DI PREGANZIOL |
Piano dell'offerta formativa 2005/2006 RELAZIONI SIGNIFICATIVE TRA L’ISTITUTO E ALTRI ENTI DEL TERRITORIO SOGGETTI COINVOLTI NELL’AZIONE FORMATIVA SCELTE EDUCATIVE DELL’ISTITUTO SCELTE DIDATTICHE DELL’ISTITUTO VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO DELL’ALUNNO RICERCA, SVILUPPO E SPERIMENTAZIONE SCELTE ORGANIZZATIVE DELL’ISTITUTO ORGANIZZAZIONE TEMPO SCUOLA DELL'INFANZIA COS’E’ IL P.O.F.Il Piano dell'Offerta Formativa è il documento
fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto,
esplicita la progettazione del curricolo, delle attività extracurricolari,
educative e organizzative. In particolare:
·
rende chiaro il modo in cui la scuola funziona;
·
definisce regole e criteri alla base di tale funzionamento (regolamento
d’Istituto);
·
stabilisce l'insieme degli obiettivi formativi comuni a tutte le
componenti dell'Istituto;
·
identifica gli strumenti per raggiungere tali obiettivi;
·
permette di controllare e verificare i risultati. Il piano esplicita inoltre: · iniziative che favoriscono la partecipazione di tutte le componenti all'azione formativa d’Istituto; · accordi anche di rete con altre scuole, enti, istituzioni di ricerca e formative, aziende; tali accordi hanno come fine quello di situare l'azione formativa, ottimizzare le risorse, avviare una azione sistematica di ricerca e sviluppo. CONTESTO TERRITORIALEPreganziol è un piccolo centro di circa 15.000
abitanti che si sviluppa intorno al Terraglio: lo storico asse stradale che
unisce Mestre a Treviso; localizzato in una posizione quasi intermedia tra i
due centri, è divenuto area di intenso sviluppo economico ed edilizio, nonché
di significativa immigrazione. Vi sono due componenti del flusso migratorio:
·
famiglie provenienti dai centri urbani di Mestre e Treviso che rendono
l’area sempre più assimilabile alla periferia delle due città;
·
lavoratori e famiglie provenienti da Paesi esterni all'area
comunitaria. I due tipi di immigrazione contribuiscono in modo
diverso a modificare le caratteristiche della popolazione del paese che, nel
corso di pochi decenni, da centro rurale si è trasformato in centro commerciale
e neo/industriale: dalle città vicine giunge una popolazione giovane che si
caratterizza per un livello socio/culturale medio e un alto reddito; dai Paesi
extracomunitari vi è un importante flusso in entrata di popolazione che
richiede specifici interventi di accoglienza, mediazione culturale e
linguistica. Se a questo si aggiungono le profonde trasformazioni
economiche che interessano l’area di Preganziol e tutta la provincia di
Treviso, ne risulta un contesto molto dinamico e in via di forte mutamento e
diversificazione, in cui i nuovi soggetti sociali hanno difficoltà a
identificare e a negoziare un sistema di valori condiviso. L'effetto che il processo di trasformazione induce
non è solo quello di provocare la perdita di identità dei membri della comunità
preganziolese, ma, e forse soprattutto, quello di far smarrire quelle gerarchie
di valori, quel sistema di solidarietà umane e sociali tipico dei contesti
rurali tradizionali, inducendo modelli di comportamento e sistemi valoriali, in
cui ogni manifestazione delle relazioni umane sembra appiattirsi sulla sola
dimensione economica.
Il nostro Istituto è il risultato della fusione
della scuola media "Ugo Foscolo" di Preganziol e di parte della
Direzione Didattica di Preganziol e Dosson, avvenuta nell'anno scolastico
1999/2000. Viene definito "comprensivo" perché comprende la scuola
dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.
L'Istituto è denominato "Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia,
Primaria e Secondaria di primo grado di Preganziol" e si articola in sette
plessi dislocati in diverse località del territorio comunale di Preganziol:
· Scuola Secondaria di I grado
"Ugo Foscolo" sede anche della dirigenza, degli uffici
amministrativi, delle strutture tecnologiche d’ Istituto (Preganziol
Capoluogo);
· Scuola Primaria "Giovanni
XXIII" (Preganziol Capoluogo);
· Scuola Primaria
"Vittorino da Feltre" (Frescada Est);
· Scuola Primaria
"Comisso" (Frescada Ovest);
· Scuola Primaria
"Raimondo Franchetti" (Santrovaso);
· Scuola Primaria
"Tegon" (Sambughé);
· Scuola dell’Infanzia
"Arcobaleno" (Frescada Est – Sezione staccata presso la scuola
Primaria Giovanni XXIII). ComunePolitica scolastica generale:
-
Sperimentazione di possibili usi condivisi di risorse telematiche;
-
Educazione civica, educazione alla legalità, educazione stradale;
-
Gestione condivisa degli spazi;
-
Educazione alla lettura e all’uso delle risorse bibliografiche e
documentarie;
-
Collaborazione per un miglioramento del servizio scolastico con
particolare riguardo agli alunni disabili e all’educazione interculturale. Servizi:
-
Biblioteca;
-
Trasporto alunni;
-
Manutenzione degli immobili d'Istituto;
-
Fornitura arredi;
-
Servizi di mensa;
-
Servizio di vigilanza alunni nel pre-scuola (contributo);
-
Servizio “Nonni Vigili”. AslDistretto sanitario – Preganziol
-
Servizio di consulenza socio – psico – pedagogica;
-
Servizio di assistenza scolastica in convenzione rivolto ad alunni
disabili che non sono autosufficienti;
-
Compartecipazione a progetti per studenti disabili;
-
Servizio di medicina scolastica;
-
Collaborazione con i docenti per l’educazione alla salute;
-
Collaborazione alle attività del Centro Territoriale per l’Integrazione
degli alunni disabili (CTI). INDIRE, INVALSI, IRRE del Veneto, Università di
Venezia, CNIS, Università di Padova, Provincia di Treviso, Regione Veneto,
Istituto di Storia della Resistenza di Treviso, Lyons, Informa giovani, Amnil,
Fratelli d’Italia, LIPU, Rugby Benetton, Camera di Commercio di TV,
Coordinamento provinciale famiglie handicappati, CTP, Associazioni sportive del
territorio, Organizzazioni sindacali, Unindustria – Treviso (Comitato Servizi
Educativi), Banca del tempo, AVIS Preganziol, AIDO Preganziol, UNICEF,
Parrocchia di Frescada, scuole dell’infanzia paritarie del territorio, scuola
primaria paritaria “Le Grazie”. Progetto EuropeoProgetto Comenius “Different Ways of health
promotion in Europe” che perevede il coinvolgimento di Spagna, Turchia,
Germania, Portogallo, Lituania e Italia, coordinato dalla Scuola Superiore
“SOPHIE SCHOLL BERUFSKOLLEG” di Duisburg Germany. Progetto RegionaleProgetto “Mooseo virtuale delle fiabe” promosso
dall’Ufficio Interventi Educativi – settore Nuove Tecnologie del CSA di
Venezia. Si tratta di una sperimentazione in ambiente virtuale di
insegnamento/apprendimento con l’uso della tecnologia come strumento a supporto
dei processi didattici. Progetto The English Experience City Camp 2006: si tratta di un’iniziativa (a
pagamento delle famiglie)che coinvolge i ragazzi delle classi quinte della
scuola primaria e prime, seconde e terze della scuola secondaria. Si realizzerà
nel periodo fine agosto – primi dieci giorni di settembre con operatori
madrelingua inglese per i quali è prevista l’ospitalità presso le famiglie
disponibili. I soggetti su cui
poggia l'azione formativa sono:
IL DIRIGENTE SCOLASTICONel processo di costruzione del Piano dell’offerta
Formativa si afferma il ruolo del Dirigente scolastico. Titolare dei rapporti
con le istituzioni che operano sul territorio, garante del sistema di regole
negoziali, inserito nel confronto delle componenti della scuola, ma anche al di
fuori di esse, il Dirigente Scolastico è responsabile del raggiungimento degli
obiettivi stabiliti dal Piano. Assume perciò un ruolo di grande importanza
nella rete dei rapporti che si stabiliscono dentro e fuori la scuola: svolge
una funzione non di sostituzione, ma di regia e di coordinamento in cui possono
esplicarsi le sue competenze professionali. L’ALUNNOL’Istituto
si occupa dell’alunno come persona e lo pone al centro della propria azione. Vengono
curati in modo particolare i seguenti aspetti: a. ORIENTAMENTO Come costruzione dell’identità personale. b. AFFETTIVITA’ Come motivazione, immagine positiva di sé nella
relazione con gli altri e con il mondo. c. APPRENDIMENTO Come sviluppo di conoscenze, competenze e abilità,
in un continuo processo di cambiamento e condivisione.
d. AUTOVALUTAZIONE Come consapevolezza del
proprio percorso rispetto alle proposte educative e didattiche. Nello svolgimento della propria azione educativa i
docenti tengono presenti i suddetti aspetti avvalendosi di opportune strategie
e di progetti mirati. IL DOCENTEIl docente non è solo una persona che ha competenze
in uno specifico campo disciplinare, ciò che lo qualifica principalmente è
l’essere esperto nell’ambito delle scienze dell’educazione, anche se con
particolare riguardo agli aspetti metodologici e didattici dell’area
disciplinare di cui è titolare. Nell’ambito della propria attività il docente cura
la propria formazione aggiornandosi, ma soprattutto concorrendo attivamente
alla ricerca didattica e metodologica e allo sviluppo culturale della vasta
comunità di pratiche delle scienze dell’educazione. Il Docente è perciò persona che:
a. EDUCA E PROMUOVE CULTURA
·
Il rapporto che stabilisce con gli alunni è un rapporto di reciproco
scambio in cui il docente è capace di suscitare emozioni, curiosità,
conoscenza, motivazione, concorrendo all’apprendimento, alla formazione e alla
crescita culturale degli alunni.
·
Il docente si propone con competenza come agente culturale e formativo
che coopera con la famiglia alla crescita culturale e all'educazione
dell'alunno e contribuisce a identificarne
le reali predilezioni e attitudini. b. PROMUOVE INTERCULTURA Gli alunni con cui il docente interagisce sono
portatori di molteplici valori: una classe è un luogo in cui, oltre a
svilupparsi un sistema condiviso di conoscenze e di valori, s’incontrano valori
familiari, sociali e religiosi diversi, intelligenze, stili cognitivi e
attitudini differenti. Ogni docente cercherà di valorizzare le diversità e
armonizzarle. c. ESPRIME SOGGETTIVITA’ Ogni docente è libero di esprimere i propri punti di
vista in tutti i campi e in particolare:
·
In campo metodologico/didattico
·
In riferimento ai paradigmi del proprio dominio disciplinare Il docente, esplicitando le proprie idee aiuta chi
impara a riconoscere che i punti di vista non sono assoluti ma soggettivi. Questo significa anche che l'insegnante deve all'occorrenza
esprimere e motivare il proprio punto di vista. d. ORIENTA Vi è un progetto specificatamente destinato allo
sviluppo dell'orientamento, ma ogni azione didattica ha carattere orientativo,
innanzitutto perché serve ai ragazzi a riconoscere i punti di forza personali,
su cui poggiare il proprio processo di crescita complessiva. e. GESTISCE CRITICITA’ Ogni insegnante sa che gestire un gruppo in
situazione di apprendimento è cosa non facile. Vi sono situazioni in cui
gestire apprendimenti richiede anche la capacità di individuare bisogni, disagi
e svantaggi. f. SI DOCUMENTA E DOCUMENTA Fa parte della professionalità docente tenersi
informati sulla evoluzione del proprio campo disciplinare e sulla discussione
in atto nella comunità che si occupa di scienze dell'educazione. Fa egualmente
parte della professionalità docente fornire ai colleghi e alle famiglie
documentazione delle proprie pratiche didattiche e delle ricerche eventualmente
svolte, sia in ambito disciplinare che pedagogico/didattico. g. FA RICERCA Contrariamente a quanti sostengono che la ricerca
debba essere esclusivo compito di centri specializzati (università, IRRE,
etc.), il nostro Istituto ritiene che ogni situazione didattica rivolta a un
gruppo di allievi possa progressivamente divenire una situazione speciale in
cui si identificano modelli teorici: si progetta, si osservano processi
registrando ed elaborando dati, si interpretano risultati, si valuta. h. SI FORMA Il processo di formazione dei docenti è collegato
con le azioni didattiche e poggia innanzitutto sullo scambio continuo
all’interno della comunità dei docenti dell’istituto e di scuole in rete.
Questo non esclude che vi siano dei momenti speciali in cui si reputa
necessario ricorrere a interventi esterni precipuamente destinati alla
formazione. i. PROGETTA Il docente progetta ogni attività dell’Istituto:
descrive adeguatamente obiettivi, azioni per raggiungerli e criteri di misura
del raggiungimento dei risultati.
l. COSTRUISCE AMBIENTI DI APPRENDIMENTO,
FAVORISCE Il principio generale che sempre più si fa strada nella comunità che si occupa di questioni dell'apprendimento e dell'educazione è che gli apprendimenti individuali non sono indipendenti dalle interazioni tra i membri della comunità in apprendimento. Il docente presterà attenzione affinché emergano le soggettività e si armonizzino in un processo cooperativo di comune costruzione. I GENITORI
I genitori partecipano in modo consapevole al progetto della scuola:
IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO
Nel lavoro di progettazione assume maggiori responsabilità anche il
personale amministrativo e ausiliario che individua forme di organizzazione
interna e di espressione della propria volontà in una positiva interazione con
le altre componenti per la realizzazione dei vari progetti.
Il contributo dell’intera comunità scolastica è determinante per
rendere il Piano dell’Offerta Formativa un effettivo strumento di crescita
qualitativa dell’Istituto. Ciascuna componente svolge una funzione che deve
trovare un terreno favorevole di promozione e di valorizzazione. FINALITÀ GENERALI
L'intento generale dell'Istituto è proporsi come luogo in cui le
persone siano incoraggiate a sviluppare al massimo le loro potenzialità
individuali in un clima di benessere e cooperazione.
In questo contesto la nostra scuola si propone come istituzione in grado di concorrere alla
costruzione di valori condivisi di solidarietà e rispetto, assumendo con
consapevolezza il ruolo di guida e
mediazione culturale non solo per gli studenti, ma anche per altre componenti
della popolazione, in un rapporto paritetico con enti e istituzioni del
territorio.
Allo scopo di costruire un’effettiva
reciprocità e un’assunzione di responsabilità di tutte le parti coinvolte e di
favorire la comunicazione al proprio interno, l’Istituto sta predisponendo una
serie di incontri fra le varie componenti della scuola per giungere alla
realizzazione del “Contratto Formativo” unitario. BISOGNI FORMATIVI
La scuola pubblica è un servizio rivolto innanzitutto agli alunni,
persone in apprendimento che agiranno nella società del domani, è perciò
difficile quanto rischioso considerare i risultati dell'azione formativa alla
stessa stregua di un prodotto commerciale. È egualmente difficile e rischioso
pensare alla famiglia come committente unico del processo formativo: è la
comunità tutta intera, di cui gli stessi operatori scolastici sono membri,
interessata allo sviluppo di persone educate alla democrazia, al rispetto e
alla comprensione degli altri, al piacere di imparare per valorizzare se
stessi, la società, l'ambiente in cui vivono. L'Istituto si fa garante di
questo e si impegna a ricercare i modelli più adatti all’ attuazione degli
scopi formativi assunti.
L’azione formativa dell'Istituto consiste sì nel soddisfare bisogni
espliciti, ma soprattutto nel far affiorare bisogni inespressi, suscitare e
orientare comportamenti, allargare gli spazi di condivisione di senso, creare
nuovi valori.
Nel suo insieme l'Istituto procede ulteriormente verso l'assunzione di
quell'autorevolezza che sa orientare, pur rispettando sempre le predilezioni,
le intelligenze, gli stili cognitivi degli alunni, la cultura delle famiglie,
le aspirazioni e la soggettività di ognuno:
L’Istituto intende operare con competenza attraverso le seguenti
azioni:
Il piano
dell'offerta formativa d’istituto
identifica perciò quattro aspetti
da presidiare con particolare attenzione (v. figura n°1): · Programmazione educativa;
·
Programmazione didattica;
·
Gestione della criticità;
·
Ricerca, sviluppo e sperimentazione;
al fine di:
-
armonizzare le pratiche didattiche dei diversi
ordini di scuole, prestando attenzione alle procedure e ai protocolli adottati
e alla sperimentazione di curricoli verticali in particolari ambiti;
-
controllare, in una prospettiva
di breve periodo, gli eventi critici
che emergono durante le pratiche didattiche "normali";
-
gestire, in una prospettiva di
lungo periodo, attività di innovazione metodologica e disciplinare, con
particolare riguardo ai linguaggi di progettazione didattica, ai paradigmi e modelli teorici sviluppati dalla
comunità scientifica che si occupa di scienze dell’educazione, all’attuazione
della tecnologia educativa. AREE DEL POFFigura 1 (aree del POF) OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI
L’Istituto si propone i seguenti obiettivi educativi generali con lo
scopo di realizzare una significativa azione formativa:
·
ascoltare e comunicare rispettando l’interlocutore;
·
rispettare le norme concordate all’interno di una comunità;
·
maturare comportamenti responsabili verso se stessi e gli altri.
·
riconoscere valori e culture differenti;
·
rispettare la altrui soggettività,
·
valorizzare la diversità;
·
risolvere i conflitti assumendo in tutte le circostanze atteggiamenti collaborativi e di convivenza
democratica;
·
individuare e rifiutare il razzismo in tutte le sue manifestazioni;
·
riconoscere la pace come valore, ripudiando la guerra come strumento
per risolvere le contraddizioni e i conflitti;
·
sviluppare la consapevolezza della inviolabilità dei diritti e delle
libertà della persona, con particolare riguardo ai diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza;
·
rispettare l’ambiente e tutti i beni collettivi.
Inoltre si propone il perseguimento dei
seguenti obiettivi che si ritengono fondamentali per lo sviluppo di idonei
processi di apprendimento:
·
riflettere sul proprio apprendimento;
·
autoregolare il proprio apprendimento;
·
sviluppare il pensiero strategico;
·
costruire efficaci relazioni interpersonali;
·
cooperare nell’apprendimento;
·
identificare le proprie attitudini
Le leve fondamentali per il raggiungimento di tali obiettivi sono la
motivazione a imparare, la consapevolezza e la costruzione di una positiva
immagine di sé in rapporto agli altri.
OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI
L’insegnamento delle varie materie del nostro
Istituto, favorendo lo sviluppo di una cultura armonica e di una
professionalità polivalente e flessibile, concorrendo all’acquisizione delle
metodologie e delle conoscenze specifiche, si propone di promuovere e
potenziare negli allievi i seguenti obiettivi didattici trasversali a tutte le
discipline:
-
Ascoltare, leggere e comprendere;
-
Comunicare;
-
Analizzare;
-
Sintetizzare;
-
Astrarre e simbolizzare
-
Sviluppare l’immaginazione e la creatività.
-
Capacità di scegliere mezzi e strumenti per
acquisire conoscenze.
-
Capacità di osservare fatti e fenomeni;
-
Capacità di descrivere (con l’uso di
strumenti logici)
-
Capacità di classificare;
-
Capacità di cogliere relazioni;
-
Capacità di formulare ipotesi. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Le programmazioni collegiali ed individuali devono tener conto del
compito formativo di tutte le discipline, ciascuna con il loro ruolo e peso
curricolare.
Nell’Istituto si cerca di operare affinché l’insegnamento di ogni
materia avvenga in modo omogeneo nelle diverse sezioni.
La stesura delle programmazioni didattiche individuali terrà
puntualmente conto delle indicazioni emerse dalle riunioni dei Dipartimenti e
dai Consigli di Classe, ma garantirà anche l’autonomia delle scelte culturali,
metodologiche e strategiche del singolo insegnante e l’adeguamento del percorso
curricolare alla singola classe anche sulla base dei risultati delle prove
d’ingresso.
Inoltre, per l'area della programmazione didattica, sono stati
impegnati nel nostro Istituto gruppi di lavoro, costituiti da insegnanti dei
tre ordini di scuola, che hanno lavorato alla costruzione di curricoli in
verticale delle seguenti discipline: matematica, lingua italiana, lingua
inglese, storia, informatica, ed. musicale, ed. immagine/ed. artistica.
Il gruppo di progetto del presente documento ha identificato alcuni
elementi di procedura utilizzati normalmente in tutti e tre gli ordini di
scuola che sono sinteticamente illustrati nella figura n° 2.
La procedura prevede:
1.
La conoscenza dello stato
d’ingresso dei singoli allievi che consiste nell’identificazione del curricolo
implicito e esplicito dell’alunno;
2.
La definizione degli
obiettivi (descritti come comportamenti verificabili), in relazione alle
caratteristiche del contesto (curricolo d’istituto) e alle indicazioni
programmatiche di livello nazionale;
3.
La scelta delle metodologie
e la messa a punto dei percorsi (e/o delle unità di apprendimento);
4.
La realizzazione dei
percorsi o l’avvio delle attività;
5.
La verifica intesa come
accertamento degli esiti delle attività e della correttezza delle scelte
didattiche;
6.
La ridefinizione del
percorso didattico in presenza di difficoltà di apprendimento (procedure di
compensazione);
7.
La valutazione intesa come
scarto tra stato d’ingresso e situazione in uscita. Copia delle programmazioni didattiche annuali e dei curricoli verticali è depositata in Segreteria, mentre ai genitori la programmazione viene illustrata nelle riunioni di classe ed eventualmente consegnata al rappresentante su richiesta esplicita.
FIGURA N° 2 – DIAGRAMMA DI
FLUSSO DELLA PROGRAMMAZIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
Nuoto - acquaticità;
Psicomotricità;
Lingua inglese;
Amici di Carta;
Contratto Formativo;
Continuità: attività di
raccordo. SCUOLA PRIMARIA
Educazione all’affettività;
Laboratorio teatrale;
Drammatizzazione e teatro;
Arte e manualità;
Animazione alla lettura;
Teatro;
Amici di carta;
Progetto scientifico;
Progetto stranieri;
Contratto formativo;
Natale … che schianto!;
Piccoli scrittori;
Nuoto;
Progetto più sport a scuola
Animazione alla lettura;
Progetto Coldiretti;
Progetto Coop;
Sport –avviamento al tennis;
Educazione sessuale;
Continuità: attività di
raccordo. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Adolescenza;
Saggi musicali;
Lezione concerto
Verticalizzazione
disciplinare;
Continuità: attività di
raccordo;
Certificazione DELF lingua
francese;
Progetto nuoto per alunni
disabili;
Progetto più sport a scuola
Progetto Pace (in rete)
Progetto nuoto
Progetto corsa campestre;
Mooseo virtuale della fiaba
(progetto regionale in rete)
Giornata dell’atletica;
Tornei interni di pallavolo;
Progetto rugby;
Progetto tennis. PROGETTI CHE COINVOLGONO L’INTERO ISTITUTO
Si
tratta di progetti che l’Istituto rinnova ogni anno data l’importanza della
tematica che affrontano; per ognuno di essi il Collegio dei Docenti ha nominato
un docente Funzione Strumentale al fine di poter coordinare e promuovere al
meglio le attività.
Rapporti con il
territorio
Riguarda i seguenti aspetti della vita dell’Istituto:
-
Sviluppo dei rapporti con il Territorio
-
Conoscenza e valorizzazione delle risorse del Territorio
-
Collegamento con la programmazione d’Istituto
-
Sostegno al lavoro dei docenti
-
Rapporti con Enti, Istituzioni, Associazioni del Territorio: Comune,
Provincia, Istresco, Associazione Culturale”Aurora”, Associazione Alpini, Banca
del Tempo, Biblioteca Comunale, Comunità Ebraica, Associazione”Figli della
shoah”………
-
Organizzazione attività di carattere didattico: mostre, collaborazione
e\o partecipazione ad iniziative culturali nel Territorio, coordinamento
incontri alunni con operatori esterni
-
Rapporti con Enti che si interessano di Documentazione (Provincia –
Provveditorato – Regione..);
-
Documentazione di esperienze e materiali prodotti dall’Istituto
-
Armonizzazione delle informazioni di carattere didattico all’interno
dell’Istituto con supporto di materiale;
-
Condivisione di obiettivi, procedure, modalità di organizzazione
-
Sviluppo della cultura della Pace, della Legalità, della Cittadinanza
attraverso varie esperienze tra cui la realizzazione del Consiglio Comunale
dei Ragazzi
-
Coordinamento team operativo e di modalità per la documentazione;
-
Organizzazione attività nei plessi;
-
Sistemazione graduale del materiale raccolto;
-
Collegamenti per il proseguo dell’attività.
Documentazione tecnologica
Realizzata da un gruppo coordinato dall’insegnante Funzione
Strumentale, ha il compito di ampliare e aggiornare il sito della scuola,
pubblicare i dati identificativi e denotativi dell’Istituto, scegliere e
trasformare le documentazioni cartacee in documentazioni elettroniche che mette
a disposizione di un pubblico più vasto mediante il supporto telematico.
Orientamento
L'Orientamento, quale componente strutturale del processo formativo, si
inserisce nei curricoli di studio di ogni ordine e grado, con l’obiettivo di
favorire nell’alunno una presa di coscienza di sé e un accrescimento globale
delle capacità progettuali e di scelta.
Compiti del responsabile dell’area:
·
promozione e coordinamento delle attività di Orientamento formativo e
scolastico nelle classi e nell’Istituto, in una prospettiva di
verticalizzazione;
·
valorizzazione e coinvolgimento dei soggetti che hanno competenze o
interessi per l'Orientamento (Enti locali, mondo del lavoro, associazioni di
categoria, agenzie formative…);
·
organizzazione di attività didattiche sulle tematiche economiche e del
lavoro (incontri con operatori e rappresentanti del settore, visite ad ambienti
produttivi, promozione della partecipazione a Concorsi provinciali);
·
raccordo con le Scuole superiori sulla base di una continuità educativa
e didattica, su progetti concordati;
·
gestione dell’informazione relativa ai percorsi scolastici superiori
(organizzazione di moduli didattici e di azioni di raccordo con gli Istituti
superiori del territorio);
·
consulenza ad alunni, insegnanti e genitori;
·
documentazione sulla normativa attinente all’obbligo scolastico e
formativo;
·
documentazione sulle scelte scolastiche effettuate dagli alunni e sugli
esiti scolastici del primo anno delle superiori;
·
adesione a due Progetti di Rete; da qualche anno è in atto un progetto
interistituzionale denominato “Progetto Pegaso”, finanziato dalla Regione
Veneto, che si propone la costruzione di un modello di Orientamento strutturato
e più rispondente ai bisogni del
territorio;
·
Progetto-genitori: attuazione di percorsi formativi rivolti ai
genitori, con lo scopo di fornire loro
utili strumenti per sostenere i figli nelle scelte in genere ed, in
particolare, nella scelta del percorso di studi dopo la scuola secondaria di
primo grado. Teatro, cinema e arti dello spettacolo
L'importanza didattica e formativa dei linguaggi del cinema e del
teatro, su cui sono in corso da tempo sperimentazioni ed attività a vario
livello, anche nazionale, è ribadita più volte in numerosi documenti
ministeriali. Viene riconosciuta la valenza educativa dell'approccio al
linguaggio teatrale, per l'arricchimento dell'offerta formativa, per
contrastare il disagio giovanile, per ampliare le competenze linguistiche e per
educare alla creatività.
Il Progetto, prevede le seguenti attività e fasi di attuazione:
-
partecipazione alle riunioni ed alle attività della rete provinciale di
scuole "La scuola a teatro- Laboratorio teatrale interistituto":
organizzazione della Rassegna teatrale provinciale, partecipazione alla
medesima da parte dell'ICS di Preganziol;
- attività di formazione e di consulenza,
da parte del coordinatore del Progetto, per i docenti interessati: eventuale
prosecuzione del corso di Didattica del linguaggio cinematografico, iniziato
negli anni scorsi; attività di supporto per la realizzazione di attività di
cineforum nell'ambito della scuola; produzione di materiali strutturati (schede
sulla “grammatica del cinema”, schede su film, schede di lettura e di analisi,
materiale audiovisivo) a disposizione degli insegnanti.
- eventuali lezioni
sul linguaggio filmico per classi di scuola media ed elementare, su
richiesta degli insegnanti e sulla base di una programmazione concordata con i
medesimi;
- realizzazione di un cineforum sulle problematiche dell’adolescenza: ciclo di film da
proporre, in orario scolastico, alle classi di terza media;
- produzione di materiale video (registrazione di eventi e di spettacoli);
-
Eventuale costituzione di un gruppo
teatrale amatoriale di adulti (insegnanti compresi), per apprendere nella
pratica le tecniche per la messa in scena di uno spettacolo teatrale.
Progetto tempo integrato nella scuola primaria Il tempo integrato è un’opportunità offerta dalla scuola alle famiglie che, per motivi prevalentemente di carattere lavorativo, chiedono l’istituzione di un tempo scuola prolungato. Esso consiste in un’integrazione all’orario curricolare degli alunni, per un totale di 40 ore settimanali di frequenza. A completamento dell’orario degli insegnanti curricolari funzionano: · laboratori di musica, motoria, animazione, teatro, manipolazione condotti da insegnanti specializzati; · interventi di aiuto allo studio assistito condotto dagli insegnanti di classe: supporto di personale esterno qualificato è previsto per le classi prime. · assistenza mensa. Tali interventi complementari sono finanziariamente a carico delle famiglie. Il tempo integrato è attivato nei plessi di Preganziol Cpl., Sambughè, Frescada Ovest classi 1^ e 2^, Santrovaso classi 5^. Il progetto si propone di garantire all’utenza una scuola di qualità, con un’offerta formativa diversificata. Per il raggiungimento di tale finalità, si perseguono i seguenti obiettivi: · favorire il buon funzionamento dei laboratori e la loro interazione con l’attività didattica curricolare; · fornire strategie per affrontare problemi di tipo didattico-organizzativo; · favorire la dotazione di strumentazione e materiali per i laboratori nei plessi interessati; · organizzare al meglio il tempo mensa. L’assegnazione dei laboratori a ciascuna classe avviene cercando di fornire proposte diversificate e tenendo in considerazione le richieste delle famiglie. L’andamento delle attività del tempo integrato viene periodicamente controllato dal docente funzione strumentale in collaborazione con quattro insegnanti referenti (uno per ciascuno dei plessi interessati). Essi hanno il compito di registrare e riferire informazioni ottenute dai colleghi, dagli insegnanti dei laboratori, dagli assistenti di mensa attraverso colloqui o riunioni. Sono programmati, nel corso dell’anno, incontri tra insegnanti e genitori referenti (uno per classe), allo scopo di suggerire soluzioni per il miglioramento dell’organizzazione. Nel
corso di tali riunioni i genitori riferiscono sul grado di soddisfazione delle
attività da parte degli alunni e delle famiglie e propongono i tipi di
laboratorio da effettuarsi nel successivo anno scolastico. Vengono inoltre concordate possibili turnazioni di laboratori
per il 2° quadrimestre ed esaminate eventuali problematiche relative alla
gestione della classe. Per l’anno scolastico 2006-07 è prevista
l’attivazione del tempo integrato anche per le classe prima del plesso di Frescada Est.
Copia
dei progetti, in cui sono indicati finalità, obiettivi, attività, tempi ,mezzi,
modalità di verifica e valutazione, è depositata in Segreteria a disposizione
di chiunque ne faccia richiesta.
Si ritiene che una corretta valutazione
complessiva debba, durante l’anno scolastico, avvalersi di tre diversi momenti
valutativi:
Si ritiene che la verifica degli apprendimenti possa avvalersi di tutti
i possibili mezzi, a seconda delle libere scelte di ciascun insegnante
(dall’interrogazione alle conversazioni, dalle prove tradizionali ai test). Si
ribadisce l’esigenza di muovere da un’analisi si partenza e di programmare
momenti di verifica periodici rispetto a tutta l’impostazione educativa e
didattica. Momenti utili ad accertare il ritmo di apprendimento, le competenze
dell’alunno e soprattutto la necessità di adeguare gli interventi didattici in
modo che l’insegnamento entri in una logica di continua autoregolazione
dell’intervento.
Pur non essendo previste apposite prove, gli insegnanti possono
approntare strumenti di verifica e valutazione comuni. I giudizi conclusivi
sulla scheda ministeriale vengono formulati collegialmente da tutti i docenti
di ciascuna classe.
Scopo principale di quest’area è quello di tutelare gli aspetti più
delicati e complessi relativi a:
1.
integrazione di alunni di
altra nazionalità;
2.
integrazione di alunni
diversamente abili;
3.
integrazione di alunni
svantaggiati. Integrazione di alunni di altra nazionalità
Poiché questo aspetto si intensifica di giorno in giorno,
l’Istituto si è attivato per mettere a punto tutte le iniziative che consentono
di riconoscere e intervenire sui disagi psicologici e sociali del bambino
straniero e sulle sue difficoltà di adattamento linguistico-comunicative. Allo
scopo è stata creata una Funzione Strumentale e un gruppo di lavoro per porre
l’attenzione all’accoglienza e alla facilitazione dell’apprendimento della
lingua italiana, per tutelare il minore
che si trova a dover affrontare un mondo del tutto sconosciuto, ma anche per
delineare quali sono i vantaggi per tutta la comunità scolastica, derivanti
dalla possibilità di stabilire relazioni positive tra i pari e dall’opportunità
di incontrare famiglie, bambini e ragazzi che portano e vivono le loro
differenze.
Il gruppo di lavoro prevede anche la creazione di un team di insegnanti d’Istituto e di mediatori che intervengono nella
scuola come facilitatori linguistici per creare le condizioni indispensabili al
miglior funzionamento dell’attività didattica e agevolare un percorso che abbia
come obiettivo il benessere psicologico e l’arricchimento socio-culturale di
tutti gli alunni e di tutti gli insegnanti..
L’insegnante Funzione Strumentale, in collaborazione con il gruppo di
lavoro, concorrerà a mettere a punto modelli sperimentali da attuare
nell’ambito della ricerca e sviluppo, nel tentativo di trovare soluzioni di lungo periodo ai
principali problemi che emergeranno.
L’Istituto inoltre fa parte della “Rete stranieri”, rete interculturale
alla quale hanno aderito 24 Istituti o Circoli Didattici della provincia di
Treviso, coordinati dal Primo Circolo Didattico di Treviso in qualità di scuola
capofila. Integrazione di alunni diversamente abili
L’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili è un processo
che coinvolge più persone, più reti, in un progetto comune rivolto a favorire
l’inclusione della persona in tutti
i contesti di vita della comunità, con la necessaria attenzione alle
peculiarità di ognuno, promuovendo il benessere personale-sociale e garantendo
il massimo delle opportunità nell’apprendimento e nella crescita.
Per favorire la piena integrazione
i docenti di sostegno dell’Istituto valorizzano :
·
la continuità educativa e didattica che implica una programmazione
che rispetta i ritmi e le dimensioni di sviluppo dell’alunno;
·
l’orientamento che
avvalendosi delle attitudini e possibilità rilevate, individua un percorso
scolastico superiore che accompagna gradualmente lo studente all’inserimento autonomo o protetto nel mondo del lavoro;
·
l’accoglienza intesa come
pianificazione e progettazione per tempo, dell’inserimento scolastico degli
alunni da un ordine di scuola all’altro, per contenere l’ansia da cambiamento e
garantire continuità del percorso;
·
la flessibilità dell’orario dei docenti di
sostegno, in risposta ai bisogni dell’alunno per favorire il pieno sviluppo
delle potenzialità;
·
la documentazione
e il recupero di esperienze
d’integrazione di buone prassi;
·
la collaborazione tra famiglia , servizio psicopedagogico e
territorio per la pianificazione del progetto di vita dell’alunno. Organizzazione didattica
Per gli alunni in situazione di handicap la scuola mette in atto
strategie educative e didattiche conseguenti alla Diagnosi Funzionale dei
singoli casi. Obiettivi differenziati e attività individualizzate vengono
programmate dagli insegnanti sia sul versante fondamentale della
socializzazione sia su quello, altrettanto importante, degli apprendimenti.
Tali obiettivi vengono perseguiti attraverso la metodologia della polivalenza
intesa come “utilizzazione di tutti i canali della comunicazione oltre a quella
verbale, per attivare la mobilitazione di tutte le risorse proprie dell’alunno”.
La programmazione educativa e didattica si sviluppa nel seguente modo:
a)
analisi delle abilità di
base;
b)
stretta collaborazione tra
scuola, strutture sanitarie del territorio, istituzioni specializzate e
famiglia, oltre alla conoscenza, da parte degli insegnanti della classe, della
Diagnosi Funzionale dettagliata dell’alunno;
c)
percorso individuale di
apprendimento che mira a raggiungere il massimo di autonomia, di acquisizione
di competenze e abilità espressive, comunicative e, fin dove è possibile, il possesso
di basilari strumenti linguistici e matematici;
d)
valutazione dei risultati
rapportati ai ritmi e agli obiettivi formativi individualizzati perseguiti
nell’azione didattica differenziata.
Le attività di sostegno, sono strategie d’intervento che si innestano
in tutto il processo di lavoro della classe, per le quali l’insegnante di
sostegno collabora con la sua competenza intervenendo certamente sull'alunno
disabile ma non solo, per costruire climi e didattiche più confacenti.
Gli interventi didattici messi in atto dai docenti per promuovere
l’integrazione possono prevedere la costituzione di:
attività per piccoli gruppi
della classe o piccoli gruppi di classi aperte;
apprendimento cooperativo in
piccoli gruppi eterogenei;
laboratori teatrali, narrativi,
manuali, musicali…
reti solidali tra compagni
di classe.
Per favorire l’acquisizione di abilità specifiche, possono essere utili
interventi individualizzati in ambienti separati.
Per ogni alunno diversamente abile, viene costituito un fascicolo personale che lo segue nel suo percorso scolastico e raccoglie la storia della sua crescita
personale e intellettiva. Questo fascicolo rappresenta una documentazione
importante cui agganciarsi per garantire continuità e armonia al progetto di
vita dell’alunno.
Il Collegio Docenti dell’Istituto ha nominato un docente Funzione
Strumentale per l’handicap il quale ha l’obiettivo di supportare gli insegnanti
nell’attuazione dei percorsi educativi personalizzati, di agevolare i rapporti
scuola famiglia e di potenziare le collaborazioni tra la scuola e i servizi
territoriali. Tale funzione è sostenuta, nell’espletamento dei compiti
assegnati da un gruppo di lavoro. Ruolo dei docenti coinvolti nel processo d’integrazione
3. Integrazione di alunni
svantaggiati:
quanto indicato per
gli alunni portatori di handicap, vale anche per le situazioni di svantaggio
che generalmente sono presenti in ogni classe. Attività e metodologie vengono
adeguate alle particolari necessità di questi alunni ai quali sono inoltre
dedicate strategie d’intervento alternative. Di fronte a particolari difficoltà
di apprendimento saranno organizzate attività di recupero individuali o per
piccoli gruppi di livello, tenendo conto dell’organizzazione oraria degli
insegnanti di classe.
L’area riguarda la gestione dei processi di innovazione
metodologico/didattica e la messa a punto di modelli sperimentali. Coordinatore
dell’area per il presente anno scolastico è il Dirigente il quale, in base alle
necessità e alle proposte emergenti dai tre ordini di scuola presenti
nell’Istituto, individua le attività di
ricerca da sviluppare seguendo la procedura indicata:
·
identifica le persone che svolgeranno attività di ricerca, sviluppo e
sperimentazione;
·
costituisce il gruppo di lavoro;
·
identifica, con il gruppo di lavoro, le attività sperimentali da
svolgere nell’anno;
·
progetta i modelli sperimentali, i criteri, gli indicatori e il modello
di verifica;
·
coordina le singole attività sperimentali;
·
documenta le attività sperimentali.
Le tematiche su cui verterà principalmente la ricerca il presente anno
scolastico sono:
SCELTE ORGANIZZATIVE DELL’ISTITUTO
Organigramma dell’Istituto Dirigente Scolastico: Sandro Corradini Vicario:
Paola Rizzo Collaboratori del Dirigente Scolastico:- Claudia Martinazzi per il
coordinamento della scuola dell’infanzia; - Paola Rizzo per il coordinamento della scuola primaria; - Paola Zaggia per il coordinamento della scuola secondaria Direttore amministrativo: Maria Rosaria Solferino Responsabili dei plessi scolastici: Vincenza Regano (Infanzia
Frescada Est), Cosima Pizzuto (Infanzia sezioni staccate G –H di Preganziol);
Corradini Clara (Frescada Ovest), Rubinato Roberta
(Santrovaso), Donadi
Cleonice (Frescada Est), Baratto Adelisa (Sambughè), Zanatta Silvia
(Preganziol).
Le Funzioni Strumentali proposte dal Collegio docenti del 12 ottobre
2005 saranno delegate alle seguenti aree
e saranno coordinate dai docenti sotto indicati laddove già individuati:
Orientamento : Angela Barro;
Teatro cinema e arti dello spettacolo: Dante Bedini;
Rapporti con il territorio: Erminia Gazzetti;
Documentazione tecnologica: Elisabetta Taschin;
Gestione del tempo scuola e del tempo integrato: Santina Bellemo;
Integrazione stranieri: Rosa Bosi;
Integrazione diversamente abili: Marina Donadel; Alcuni dati che consentono di identificare la complessità dell’Istituto.Alunni e classi:Scuola dell’infanzia
N° 8 sezioni per un totale di 219 alunni di cui n. 2 diversamente
abili; Scuola primaria
N° 38 classi di cui Scuola secondaria
N° 14 classi per un totale di 349 alunni di cui 5 diversamente abili,
con la seguente organizzazione:
1A – 1D sezioni a settimana corta con 31ore (due rientri settimanali),
più 3 ore opzionali collocate in un ulteriore pomeriggio; - 1 B – DocentiInfanzia n. 17 insegnanti
Primaria n. 75 insegnanti
Secondaria n.37 insegnanti
Coordinatori dei consigli di classe: Barro Angela(
Il collegio docenti è
costituito da 129 insegnanti. Personale amministrativo
Direttore dei Servizi generali ed amministrativi: Maria Rosaria
Solferino.
Assistenti amministrativi:
Graziella Bortolussi (funzione di vice del direttore dei servizi,
sezione contabilità e finanziaria)
Teresa Cella (sezione amministrativa del POF)
Anna Maria Veneruso e Laura Favero (sezione alunni)
Patrizia Rovoletto, Daniela Cazzin, (sezione amministrazione del
personale docente)
Sandra Dotto (sezione servizi generali e amministrazione del personale
ATA)
Comin Alessandra (sezione contabilità e finanziaria)
Pirrottina Mariangela (servizi generali e protocollo) Personale ausiliario
n. 26 collaboratori scolastici assegnati in modo proporzionale ai vari
plessi. StruttureScuola dell’Infanzia Frescada: 6 aule, 1 mensa, 2 spazi
collettivi destinati al gioco e alle attività comuni, 1 giardino, sussidi
didattici e ludici vari, biblioteca, audiovisivi. Scuola dell’Infanzia Capoluogo: 2 aule con spazio
destinato al gioco, giardino esterno, 1 aula-mensa.
Scuola primaria: 38 aule ubicate nei diversi
plessi, 1 laboratorio di informatica a Preganziol con possibilità di
collegamento a Internet tramite linea ISDN,
Scuola secondaria: 14 aule, 1 aula attrezzata
per la didattica speciale, 2 aule di artistica, 1 aula di scienze, 1 palestra,
1 mensa, 1 laboratorio di cucina, 2 aule video, 1 biblioteca alunni e docenti,
1 laboratorio di informatica collegato alla rete Internet tramite ADSL.
L'istituto detiene il dominio foscolo.org, mondi-per-apprendere.it
Sono altresì disponibili videoregistratori, videoproiettore analogico,
antenna satellitare.
Orario di apertura al pubblico della segreteria
Regolamenti di Istituto e sito web
All’albo di ogni plesso è affisso il relativo regolamento approvato
dagli organi collegiali. Sito internet e indirizzo e-mail dell’Istituto
E’ possibile conoscere in modo più approfondito l’Istituto visitando il
sito
www.foscolo.org.
Eventuali scambi di comunicazioni possono avvenire per posta
elettronica inviandole all’indirizzo
sms@foscolo.org
Rapporti tra studenti, famiglie e docenti
Ai fini dell'attuazione dell'offerta formativa è di importanza decisiva
il rapporto di collaborazione tra le diverse componenti dell'Istituto, a questo
scopo sono periodicamente convocate riunioni degli organi collegiali:
·
Consiglio di Istituto;
·
Collegio dei docenti;
·
Consigli di classe (scuola secondaria di 1° grado), di interclasse
(scuola primaria), di intersezione (scuola dell’infanzia).
Il Collegio Docenti è l'organo che ha competenze in ambito educativo,
didattico e metodologico, è perciò esclusivamente composto da docenti.
Il Consiglio di Istituto ha competenze nell'ambito della gestione e
amministrazione delle risorse economico/finanziarie, approva il bilancio,
orienta e verifica le scelte inerenti l’uso e la gestione dei locali si esprime
in merito a viaggi di istruzione, progetti didattici, iniziative culturali.
Fanno parte del Consiglio d’Istituto: rappresentanti dei genitori (uno di loro
è eletto Presidente ), il Dirigente Scolastico, rappresentanti della componente
docenti e del personale amministrativo e ausiliario.
Il Consiglio di Istituto elegge al proprio interno una giunta esecutiva
che ha il compito di istruire le riunioni e rendere più veloci le procedure di
decisione; della giunta esecutiva fanno parte di diritto: il dirigente
scolastico, il direttore amministrativo, un rappresentante dei docenti, due
rappresentanti dei genitori.
I Consigli di classe, interclasse, intersezione sono lo strumento di
coordinamento e attuazione delle attività didattiche progettate dal Collegio
docenti, ne fanno parte i docenti delle classi o sezioni interessate e una
rappresentanza dei genitori. Per facilitare le comunicazioni interne alle diverse componenti si
possono avere riunioni di genitori, docenti, personale amministrativo e
ausiliario. Cosa fare per iscriversiCon l’entrata in vigore della legge sull’autonomia
scolastica, le istituzioni disciplinano anche la materia delle iscrizioni. Di norma, il termine per presentare le domande di
iscrizione alla scuola dell’Infanzia e alla classe prima della scuola Primaria,
scuola Secondaria di I grado e agli istituti di istruzione secondaria superiore
è fissato ogni anno dal Ministero dell’Istruzione, solitamente nel mese di
gennaio. L’Ufficio di Segreteria fornisce, comunque, in tempo
utile, tutte le informazioni necessarie alle famiglie mediante comunicazione
scritta agli alunni che dovranno iscriversi alle classi prime della Scuola
Primaria e Secondaria di I e II grado. Provvede, successivamente, a consegnare
la modulistica richiesta, in base anche ai criteri stabiliti dal Consiglio di
Istituto.
Miglioramento
offerta formativa
M O F Educazioni:
* Da realizzare con cadenza trimestrale e nell’arco del triennio.
LINGUA INGLESE 3 ORE PER
TUTTI SECONDA LINGUA COMUNITARIA (
2 ORE) A SCELTA TRA:
OPPURE 2 ore di lingua inglese in
alternativa alla seconda lingua comunitaria.
(Art. 25 del D.L. 10.11.05)
Standard specifici delle procedure
Iscrizione alunni
La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata agli interessati
“a vista” nei giorni previsti, in orario potenziato e pubblicizzato in modo
efficace. Procedura iscrizione alunni
La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione
con l’assunzione della domanda a protocollo all’atto della presentazione. Rilascio certificati
Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura
al pubblico della segreteria, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi a
partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda. Consegna documenti valutazione
Gli attestati e i documenti di valutazione degli alunni sono consegnati
nelle rispettive sedi scolastiche, dai docenti, successivamente alla
pubblicazione dei risultati finali, in data fissata dal Dirigente Scolastico e
resa pubblica in modo efficace. Delibere Consiglio d’Istituto
Le delibere del Consiglio d’Istituto, entro 8 giorni dalla consegna del
verbale del Consiglio, vengono pubblicate all’albo della segreteria
dell’Istituto e di tutti i plessi e lì tenute per almeno 15 giorni. Identificazione telefonica
I contatti telefonici ufficio-utenti sono improntati ad efficienza e
cortesia. Chi risponde specifica il nome dell’Istituto, il proprio nominativo e
qualifica e fornisce le informazioni legittimamente richieste. Bacheche
L’Istituto assicura spazi ben visibili adibiti all’informazione. In
particolare sono predisposti:
-
orari di ciascuna scuola e dell’ufficio di segreteria;
-
organigramma dell’ufficio;
-
organigramma degli Organi Collegiali.
Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per:
-
bacheca sindacale;
-
bacheca degli Organi Collegiali.
Il Regolamento dell’Istituto è affisso all’albo.
Cartellino d’identificazione
Il personale amministrativo ed ausiliario è dotato di cartellino di
identificazione. La valutazione dell'attuazione del presente
documento sarà affidata innanzitutto al capo di Istituto, al gruppo dei
collaboratori supportati dal team di
progettazione del POF. Gli indicatori su cui intendiamo incentrare
principalmente il processo valutativo sono:
·
il coordinamento e la gestione delle pratiche di armonizzazione
attraverso momenti collegiali di controllo;
·
la messa a punto di un sistema di armonizzazione delle pratiche di programmazione
in riferimento soprattutto alla adozione dei curricoli verticali;
·
il rispetto delle norme e protocolli di programmazione concordati;
·
la capacità di identificare aspetti critici del modello di
programmazione adottato e l'assunzione di un modello di ricerca nel tentativo
di superarli;
·
la capacità di creare situazioni favorevoli all'integrazione e al
miglioramento dell'apprendimento;
·
lo sviluppo di relazioni con enti, associazioni e aziende al fine di
ottenere collaborazioni per la gestione delle situazioni critiche;
·
la costituzione di un team operativo di coordinamento della ricerca e
sviluppo;
·
la messa a punto di modelli sperimentali e la loro sperimentazione;
·
l'attuazione di iniziative di discussione tra docenti, esperti e
genitori su quanto effettuato;
·
la pubblicazione di articoli e l'intervento a convegni sulle attività
sperimentali;
·
la creazione di materiale didattico e software. Al presente documento verrà allegato il Programma Annuale 2006 (bilancio di previsione) quando sarà approvato dagli organi competenti.
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