TADDEINO TADDEINI
Taddeino
Taddeini nacque a Montespertoli,a Villa Colleameno nell'anno 1896 da Giacinto Taddeini e
da Pia Cigheri entrambi di Montespertoli. Taddeino Taddeini studiò a Montespertoli e più
tardi presso le scuole degli Scolopi di Empoli con risultati brillanti.
Taddeino Taddeini aveva tre fratelli: Achille Taddeini, che fu colonnello della Prima
Guerra Mondiale, Gualtiero Taddeini, che fu capitano nelle due Guerre Mondiali, ed Omero
Taddeini, uno scultore. Taddeino Taddeini divenne capitano ed il 18\6\1917, a soli 23
anni, morì sul Monte Zembio, cercando di salvare i suoi soldati feriti, rimasti in una
grotta del monte.
In sua memoria, gli venne conferita la medaglia dargento. Il suo atto è stato
citato sui giornali toscani del giorno; inoltre gli venne intestata una via a
Montespertoli ed una scuola elementare ad Ortimino. Oggi, Taddeino Taddeini è sepolto
nella chiesa padronale di Villa Colleameno.
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Esterno della chiesa padronale di
Villa Colleameno. |
Villa Colleameno |
Tomba di Taddeino
Taddeini, all'interno della chiesa padronale. |
Nel
1917, il 15 Maggio, Taddeino Taddeini partecipò alla guerra.
I soldati erano disposti in gruppi: quattro postazioni mitragliatrici, quattro postazioni
lanciagranate, una postazione per fucile e una per cannocchiale.
La truppa aveva bisogno di sacchi a pelo, telefono, pistola, cartucce, pinze taglia fili,
calzari, camicioni bianchi, rete metallica, calzari con pelo, bengala.
Inoltre gli servivano mazze, gravine, scure, badile, pali a leva, pistoletti, seghe.
E ancora: pompe iraratrice, damigiane contenenti sostanze altamente alcoliche, sirena
dallarme, apparecchi nicolaide grandi, apparecchi nicolaide piccole, sacchetti di
stoffa, sacchetti pieni di paglia.
I soldati avevano bisogno anche di munizioni: petardi Thevend casse, bombe exelsior T2
casse, bombe exelsior A2, bombe benaglia, bombe BPD.
Racconta
un superstite della I guerra mondiale "Il 18 giugno 1917 la nostra artiglieria stava
combattendo e con violentissimo fuoco preparava lavanzata delle fanterie. Le
artiglierie avversarie stavano attivamente battendo la nostra prima linea, i camminamenti
daccesso e la zona retrostante, distruggendo in più tratti la trincea,e demolendo i
ricoveri. Tutto questo costò alla nostra artiglieria circa 150 uomini tra morti e feriti.
Poi verso mezzogiorno una granata di grosso calibro cadde verso il posto di vedetta
sterminando circa 15 soldati, e fu proprio in tale circostanza che andò in soccorso dei
feriti il Capitano Taddeino Taddeini.
La documentazione di Taddeini, parla in primo piano per l amore sfegatato per la
patria, che manda a morire migliaia di persone; le quali rimangono imperterrite di fronte
a questo lungo massacro. Non sono molte le persone rimaste superstiti dalla guerra, per
due motivi
- Nessuno
vuole morire per la patria, poiché tutti tengono alla propria "pelle".
- Se
scoppiasse la guerra adesso, ci sarebbe la fine del mondo, basta pensare a tutte le armi
tecnologicamente avanzate, che potrebbero davvero distruggere tutto.
Adesso,
nonostante ci siano ancora degli attriti, l idea della guerra, rimane soltanto un
vecchio ricordo. "
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