THE DOORS

Chi erano i Doors

I Doors sono stati uno fra i più famosi gruppi di musica rock del periodo che va dal 1960 al 1970; i componenti del gruppo erano Jim Morrison (1943-1971, voce), Ray Manzarek (1939, organo e tastiere), Robby Krieger (1946, chitarra) e John Densmore (1944, batteria).

Jim Morrison

"Jim studiò Cinematografia all'Ucla di Los Angeles, insieme a personaggi che poi sono diventati grandi registi come Francis Ford Coppola. Realizzò anche qualche film che riscosse il consenso della critica e più volte accarezzò l'idea di abbandonare i Doors per dedicarsi interamente alla poesia, come avrebbe voluto la sua compagna Pamela, e al cinema.
"Mi interesso al cinema perché secondo me è, tra quelle esistenti, la forma d'arte più prossima al reale flusso di coscienza, sia nella vita onirica sia nella percezione quotidiana del mondo"
- affermava Jim - "E' una sorta di scultura umana. In un certo senso è come l'arte, poiché dà forma all'energia, e in un altro senso è una sorta di consuetudine o ripetizione, uno schema ricorrente o una sacra rappresentazione significante. Pervade ogni cosa. E' come un gioco". Era affascinato dalle Vite parallele di Plutarco, e per la propria immagine scelse di somigliare nientemeno che ad Alessandro Magno. Jim amava l'avanguardia artistica del Surrealismo e il ruolo che questo riconosceva all'inconscio; amava i dipinti visionari di Bosch, adorava Kerouac, il cantore delle strade americane e delle esistenze folli, disperate, vitali che le percorrevano, amava il teatro rivoluzionario di Antonin Artaud, che prese a modello per le sue performance, più simili a quelle del Living Theater piuttosto che a un "semplice" concentro. Jim divorava Blake e Huxley, che furono così importanti anche per il nome che diede al suo gruppo: The Doors. Blake scrisse, infatti: "Se le porte della percezione venissero purificate, all'uomo tutto apparirebbe come realmente è, infinito", che ispirò anche il titolo di un interessante saggio di Aldous Huxley, Le porte della percezione, nel quale analizzava e descriveva la visione della realtà sotto l'effetto della mescalina. Questa frase di Blake venne poi erroneamente attribuita a Jim, come molte altre che in realtà appartengono ad altri personaggi, da Martin Luther King a Madre Teresa di Calcutta fino a Marco Aurelio! Curioso che in fondo Jim sia stato riconosciuto anche dagli ammiratori meno attenti, come una grande anima, nonostante la sua immagine "maledetta".

Ma il fatto è che Jim non è l'unico artista maledetto, perché quindi la sua poesia e il suo talento vengono così facilmente liquidati? Il mondo artistico è stato ed è attraversato da molte personalità geniali, la cui sensibilità, la cui capacità di andare oltre causano eccessi, ricerca di esperienze estreme, comportamenti "distruttivi" verso se stessi o verso l'ambiente sociale che vuole ingabbiarli e frenare i loro slanci; ma nessuno ha il diritto di giudicarli o di sottovalutarli per queste caratteristiche, che sono anche le chiavi segrete della loro creatività. Nessun critico d'arte potrebbe oggi rigettare il valore di Van Gogh a causa delle sua "follia", della sua convivenza con una prostituta e dell'autolesionismo volto a punire il suo compagno artistico del periodo di Arles, Gauguin. Nessun critico letterario potrebbe amare le poesie di Rimbaud rigettando però le sue vicende umane così burrascose, la sua relazione omosessuale con Verlaine, i suoi viaggi avventurosi, la sua vita così poco "rispettabile". Così come nessuno potrebbe sottovalutare la filosofia di Nietzsche, a causa della follia che lo colpì negli ultimi anni della sua vita. Perché i dipinti di Van Gogh, le poesie di Rimbaud, la filosofia di Nietzsche, così come le canzoni ed i versi di Jim Morrison, sono frutto delle loro personalità e delle loro esistenze così come sono state, nella loro interezza; ogni singolo elemento ha contribuito a renderli quali sono stati e ciò che erano lo hanno profuso nelle loro opere. Nessuno ha il diritto di amare l'opera e disprezzare l'artefice, e nessuno ha il diritto di ignorare l'opera per un pregiudizio moralistico nei confronti dell'uomo."

da: www.consapevolezza.it

Aforismi di Jim Morrison



- Vivi come se dovessi morire domani e pensa come se non dovessi morire mai.

- Siamo buoni a nulla, ma capaci di tutto.

- Non accontentarti dell'orizzonte, cerca l'infinito.

- Amo gli adolescenti perché tutto quello che fanno lo fanno per la prima volta.

- Dicono che l'amore è vita, io per amore sto morendo

- A volte basta un attimo per scordare una vita ma a volte non basta una vita per scordare un attimo.

- Vorrei essere nato al contrario per poter capire questo mondo storto.

- Mi chiamano drogato perché mi faccio le canne ma non sanno invece che la vera droga è la crudeltà dell'uomo.

- Volevo attraversare i confini della realtà, volevo vedere cosa sarebbe successo: Solo curiosità!

- Quando il mio corpo sarà cenere il mio nome sarà leggenda

- C'è il sacro terrore della morte, ma la morte è un fatto naturale, credo che la morte sia un'amica dell'uomo, perché mette fine a quel grande dolore che è la vita.

- Non c'è notte tanto grande da non permettere al sole di risorgere il giorno dopo.

- In questo mondo di guerra e violenza anche i fiori piangono... e noi continuiamo a credere che sia rugiada.

- Se non hai ragione per vivere non trovarne una per morire.

- Se un giorno ti svegli e non vedi il sole o sei morto o sei tu il sole.

- La perenne tentazione della vita è quella di confondere i sogni con la realtà.

- Vivi la vita attimo per attimo perché ogni attimo potrebbe essere l'ultimo.

- Non essere così triste e pensieroso, ricorda che la vita è come uno specchio, ti sorride se la guardi sorridendo.

- La vita è come un autostrada, non finisce mai, ma ci si resta sempre vittima.

- Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo perché il giorno che lo sarà non avrai voglia di crederlo.

- Malinconia del passato, gioia del presente, pentimento del futuro... questa è la vita.

- Se per vivere ti dicono "siediti e stai zitto" tu alzati e muori combattendo.

- Uccidere è il coraggio di un momento... vivere il coraggio di sempre.

- Non ho scelto io di nascere quindi lasciatemi vivere come mi pare.

- La droga è la speranza di chi speranza non ne ha più.

- L'eroe non è colui che non cade mai ma colui che una volta caduto trova il coraggio di rialzarsi

- La felicità è fatta di niente... che al momento in cui la vivi sembra tutto.

- Il futuro non esiste, è qualcosa che noi rincorriamo e quando lo raggiungiamo subito diventa presente e poi passato.

- Vorrei essere una lacrima per nascere dai tuoi occhi, vivere sul tuo viso, morire sulla tua bocca.