Le Armi nella Terra di Mezzo 
di Marco Trucillo 
 

Sebbene le prime spade furono fabbricate in Aman dai Noldor sotto la guida di Melkor, e sebbene i Teleri possedessero già fragili archi, il primo popolo a costruire armi nella Terra-di-Mezzo dopo quello dei Nani fu quello di Thingol. A quel tempo, con l'avvicinarsi della Terza-Era, dopo la Cattività di Melkor, non era sorta ancora inimicizia tra la stirpe dei Naugrim e quella degli Eldar, anzi la loro stretta collaborazione con la guida di Melian la Maia, era valsa a creare la dimora di Thingol: Menegroth, le Mille Caverne. Durante quest'era i Nani avvisarono Thingol che al Nord il Male si era risvegliato, e ben presto, malvagie creature giunsero anche nel Beleriand. Così Thingol considerò l'idea di fare armi e i Sindar impararono l'arte della metallurgia. Ma i Nani mai furono superati, neppure dai Noldor e nella costruzione delle cotte di maglie inanellate, che inizialmente era stata ideata dai fabbri di Belegost, non avevano rivali. I massimi in quest'arte furono gli artieri di Nogrod, dei quali Telchar il fabbro fu il massimo artefice autore tra l'altro di Narsil e di Angrist. 

Le armi tra gli Elfi 


Le prime armi tra gli Elfi si diffusero quando Melkor, dopo la prima schiavitù si aggirava liberamente per Valinor. Probabilmente però, considerando che i Teleri di Olwë non diedero mai ascolto a Melkor, e che avevano gia da tempo imparato a costruire e maneggiare archi, probabilmente da Ossë, e da attribuire a loro la prima arma. Le armi tenute più in considerazione tra gli Elfi erano spade, pugnali, lance, archi e balestre. Tra gli Elfi, i più bravi a maneggiare spade erano probabilmente i Noldor, di sicuro erano i maggiori tra gli Elfi, eccezion fatta per Eöl elfo Sindarin, a fabbricarle. Il Primo Noldor ad usare una spada fu Fëanor, che la puntò contro il suo fratellastro Fingolfin. Gli Elfi Silvani e quelli di Lothlórien preferivano armi come archi e balestre, e i secondi primeggiavano in quest'arte; la fine ingegneria e l'alta qualità delle loro frecce, dei loro dardi e dei loro archi è nota a tutti gli Elfi. Il maggiore dei costruttori di armi tra gli elfi era Eöl, il quale poteva rivaleggiare addirittura coi Nani (dai quali aveva imparato l'arte). Inventò il Galvorn, materiale durissimo, impenetrabile a qualsiasi lama o punta fabbricate con i metalli estratti dalla terra. A causa della sua resistenza spesso si può confondere col Mithril, il metallo dei Nani, ma a sua differenza era di colore scurissimo, e fu per questo che Eöl fu detto "lo scuro". Tramutò in metallo le stelle, creando da un meteorite caduto le spade più potenti della Terra-di-Mezzo con le quali nessuna poteva rivaleggiare. Non temevano nessuna corazza, i loro nomi erano Anglachel ed Anguirel. Tra i grandi guerrieri elfici possiamo ricordare Gil-Galad e la sua lancia che, ebbero importanza vitale durante l'assedio di Mordor e Fingolfin che con la sua spada lottò contro Morgoth, sette volte lo colpì e sette volte la terra tremò per le urla di Morgoth. Tra i grandi arcieri elfici si ricorda Beleg Arcoforte, possessore tra l'altro di Anglachel spada che dopo la sua morte passò delle mani di Túrin Turambar, "la spada Nera". 

Le armi tra i Nani 


Maestri nella metallurgia e impareggiabili nel modellare la pietra, i nani di Belegost furono i primi a pensare a qualcosa che proteggesse dalle armi avversarie. Inventarono così cotte di maglia inanellate e la loro opera non aveva rivali, specie dopo quando inventarono il Mithril, un metallo argenteo resistentissimo. Preferivano usare possenti asce da guerra o spade pesanti. A Nogrod si specializzarono nel costruire spade e in quest'arte primeggiavano persino sui Noldor. Dalle mani di Telchar, il più grande artiere di Nogrod presero forma Andúril, la spada che fu rotta e Angrist, il coltello elfico appartenuto a Curufin ed usato da Beren per staccare il Silmaril dalla corona di Melkor. 

Le armi tra gli Uomini 


Tra gli uomini si diffusero varie tipologie di armi, indipendentemente dalla stirpe di appartenenza, comunque delle "preferenze" c'erano. I Sudroni ad esempio erano abili arcieri e, solevano intingere le loro frecce in potenti veleni. [Faramir si salvò solo grazie all'intervento di Telcontar, il guaritore (Aragorn) ]. Usavano scudi tondi neri e gialli con grosse punte. Si servivano anche di lance corte dalla lama larga che usavo spesso quando si lanciavano a cavallo degli Elefanti. Tra gli Esterling asce e armi roteanti come mazze e martelli. I Numenoreani preferivano le spade anche se tra gli uomini di Gondor, Rohan e dell'Ithilien non mancavano lancieri ed arcieri. Le lance e le spade erano preferite per la maggior parte dalla cavalleria pesante di Rohan e Gondor, mentre la gente del Lossarnach preferivano le asce 

Le armi tra il Popolo Nero 


Difficilmente il popolo nero come gli orchi o i Vagabondi si costruivano le armi da soli, anche se il primo a parlare di armi fu il loro signore Morgoth. Nelle loro scorribande usavano mazze, randelli e altre armi roteanti anche se, impararono ad usare spade, scudi e corazze facenti parte dei loro bottini. Tra le armi importanti possiamo citare la mazza del Signore dei Cavalieri Neri, nonché le loro spade dai malvagi poteri. Sebbene sceso solo una volta alle armi, anche Morgoth aveva una terribile arma, la mazza nota col nome di Grond, o Martello degli Inferi e la usò durante il combattimento contro Fingolfin. Gli orchetti più grandi usavano spade dalla punta larga, scimitarre insomma, e archi in corno. I loro scudi avevano anelli di ferro ricoperti di durissima pelle su cui era dipinto l'occhio o il simbolo del loro gruppo. 
L'arma principale dei Balrog erano invece le fruste. 

Le armi storiche 


Sono le armi nominate nei tre libri principali di Tolkien [Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli e Il Silmarillion]. 
 

Aeglos 
"Punta di Neve", la lancia di Gil-galad. Ne Il Signore degli Anelli appare col nome Aiglos. 

Andúril 
Vedi Narsil. 

Angainor 
Non è una vera arma ma è la catena forgiata da Aulë con la quale Melkor fu legato due volte. 

Anglachel 
Spada di ferro meteorico forgiata da Eöl lo scuro per Thingol e da lui donata a Beleg; era tale da spezzare qualsiasi ferro tratto dal suolo. Solo la spada Anguirel, fatta dello stesso materiale poteva tenergli testa. Quando Eöl diede in pegno la spada a Thingol probabilmente la maledisse, infatti, ai suoi possessori ha portato solo sventure. Persino Melian la Maia cercò di dissuadere Beleg dallo scegliere Anglachel: "C'e' Malvagità in quest'arma. In essa sta ancora il cuore tenebroso del fabbro. Essa non amerà la mano che la impugna; né resterà a lungo con te". La sorte volle quando Beleg Arcoforte e Gwindor liberarono Túrin, Beleg trasse Anglachel e con essa tagliò le pastoie che impedivano. Quel giorno si avverò la predizione di Melian e la lama gli scivolò ferendo il piede di Túrin. Túrin credendo che fossero Orchetti andati per tormentarlo lottò con esso nel buio e sottrattogli Anglachel trafisse Beleg Cúthalion suo amico e salvatore. Successivamente la spada venne riforgiata per Túrin dai più abili fabbri del Nogrod col nome di Gurthang "Ferro di Morte". A causa delle sue imprese con essa Túrin fu detto Mormegil "La Spada Nera". Tra le imprese di Túrin con Anglachel si ricorda l'uccisione di Glaurung, il Padre dei Draghi, il Grande Verme di Morgoth; Ancora una volta la maledizione di Eöl ebbe il suo effetto: Turambar trasse la spada, unica cosa che gli restasse e disse: "Salute Gurthang, tu che non conosci signoria o lealtà salvo che per la mano che ti impugna. Tu non arretri mai di fronte al sangue. Vuoi dunque prenderti Túrin Turambar? Vuoi uccidermi in fretta?". E la lama rispose con fredda voce "Ma certo, berrò volentieri il tuo sangue, sì da poter dimenticare quello di Beleg mio Signore, e il sangue di Brandir ingiustamente ucciso. Ti spaccherò in quattro e quattr'otto.". Allora Túrin piantò l'impugnatura nel terreno e si gettò sulla punta uccidendosi e mandando in frantumi la spada. Le schegge di Gurthang furono poste con Túrin in un tumulo eretto lì dove era caduto. 

Anguirel 
Spada di ferro meteorico, gemella di Anglachel forgiata da Eöl lo Scuro, inventore tra l'altro del Galvon un metallo scuro, duro come il metallo dei Nani, impenetrabile a dardi e lame. Come per Anglachel non temeva alcuna lama di qualsiasi metallo tratto dal suolo. Venne rubata da Maeglin figlio di Eöl e con esso se ne sono perse le tracce. 

Angrist 
"Mannaia di Ferro", il coltello fatto da Telchar di Nogrod, preso a Curufin da Beren e da questi usato per staccare il Silmaril dalla corona di Morgoth. 

Aranrúth 
"Collera del Re", il nome della spada di Thingol. Quando Thingol donò Anglachel a Beren gli disse di scegliere tra tutte le spade del suo tesoro tranne Aranrúth. Aranrúth sopravvisse alla rovina di Doriat e passò nelle mani del Re di Númenor. 

Ascia di Durin  
L'arma di Durin I, un grande cimelio dei Nani della stirpe di Durin. L'Ascia di Durin rimase in Khazad-dûm quando essa fu abbandonata; La spedizione di Balin la ritrovò nell'anno 2989 della Terza Età. Dopo la distruzione del regno di Balin l'ascia fu nuovamente smarrita. 

Belthronding  
L'arco di Beleg Cúthalion fatto di legno nero di tasso che con esso venne seppellito. 

Elmo-di-Drago del Dor-Lomin, Elmo di Hador 
Cimelio della Casa di Hador, indossato anche da Túrin. 

Glamdring 
"La Battinemici". Spada elfica, venne trovata in un covo di Uomini Neri (Vagabondi) da Gandalf durante il viaggio con Bilbo e i Nani di Thorin Scudodiquercia. Un tempo era cinta dal re di Gondolin. Aveva la particolarità che emetteva una luce intensa all'avvicinarsi degli Orchi. 

Grond 
La grande mazza di Morgoth, con la quale questi si batté contro Fingolfin; detta anche Il Martello degli Inferi. Con esso Morgoth lottò contro Fingolfin scavando fosse dalle quali provenivano fumo e fuoco. Dopo molti duri colpi Fingolfin inciampò e cadde ai piedi di Morgoth trovando la morte. 

Grond (2) 
L'ariete usato contro la Porta di Minas Tirith. 

Gúthwinë 
Spada di Éomer 

Herugrim 
La spada di Théoden; era custodita in un fodero incastonato da gemme verdi e chiuso da un fermaglio d'oro. 

Narsil 
Spada appartenuta ad Elendil "rutilava come la luce del sole e della luna". Conosciuta anche come La spada che fu rotta. 
Andò in frantumi durante lo scontro con Sauron dove Elendil perse la vita. Il suo artefice era il grande fabbro Telchar di Nogrod che forgiò anche Angrist. Venne riforgiata a Gran Burrone per Aragorn che le attribuì il nome Andúril. 

Morgul, pugnali 
Erano i pugnali usati dai Nazgûl. Stando a quando dice Glorfindel, uno di essi venne usato per colpire Frodo. Il termine Sindarin Morgul vuol dire Stegoneria (Letteralmente Conoscenza dell' Ombra). Quando qualcuno viene colpito da questo pugnale le scaglie di questo rimangono nella ferita. Man mano che il frammento penetra verso il cuore, la persona colpita sbiadisce e rimane succube dei Cavalieri Neri. L'elsa del pugnale è decorata da scritte infauste. 

Orcrist 
"Fendiorchi". Spada elfica forgiata a Gondolin; Fu usata per l'ultima volta da Thorin Scudodiquercia nella battaglia dei cinque eserciti dove perse la vita. Come molte spade elfiche all'avvicinarsi degli Orchi emetteva una luce intensa. Giace con l'Arkepietra nella tomba di Thorin. 

Pungiglione, Pungolo 
Coltello Elfico trovato da Bilbo in un covo di Uomini Neri (Vagabondi). Per gli elfi era un coltello, ma per un Hobbit andava bene come spada. Dopo il suo viaggio la donò insieme alla sua cotta di Mithril a Frodo. 

Ringil 
Spada di Fingolfin con la quale trafisse sette volte Morgoth e gli tagliò il piede. Dalla ferita di Morgoth ne uscì sangue nero e fumigante che andò a riempire le profonde fosse fatte da Grond. 

 

Torna alla pagina precedente

Vai alla home page