" E se
domani..." 31 marzo 2010 di Eleonora Cicero
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“Nessuno è
nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli” Nelson Mandela
Vendesi Vita per Vivere
E’ dei giorni scorsi la notizia che una
donna toscana di 51 anni ha scritto a tutti gli
ospedali italiani, proponendo di vendere i suoi organi (anche quelli vitali)
perché non sa più come andare avanti. Un gesto estremo che mette in primo
piano, il dramma di migliaia di famiglie italiane, costrette a fare le disumane
cose per poter arrivare a fine mese o che, addirittura, a fine mese non ci
arrivano lo stesso e rimangono vittime di mutui, finanziarie che rendono lo spettro
delle ipoteche bancarie, problemi con cui combattere quotidianamente. Eppure i nostri politici sembrano non
avere percezione dei drammi reali che vive la famiglia italiana e, in fondo,
perché dovrebbero? Solo di affitti, ogni deputato costa alle casse dello Stato
9000 euro al mese senza contare gli altri privilegi che
ammontano a milioni di euro l’anno! E’ il paradosso della politica del
nostro paese: rappresentare con le tasche rigonfie, un popolo arrivato alla
frutta! La crisi è ancora al suo apice nel ceto
medio basso della popolazione: molti hanno perso il lavoro, i piccoli
imprenditori non vengono aiutati in alcun modo e la nostra economia crolla. Ma
di tutto questo nessuno dei nostri rappresentanti parlamentari se ne accorge. Suona paradossale a questo punto, dover
pagare i lussi altrui quando non si dispone nemmeno del minimo indispensabile
per tirare avanti. La nuova economia globale ha prodotto
nuovi poveri che vanno a sommarsi a quelli già esistenti. Si è scelto di
idolatrare il dio Finanza, e adesso, i più deboli ne pagano lo scotto. La disperazione è palpabile in quegli
strati sociali in cui la crisi si avventa come un boomerang senza lasciare
spazi di ripresa. La provocazione di chi è disposto a
morire vendendo i propri organi nel tentativo di garantire un futuro ai propri
familiari, è eloquente nella sua drammaticità. Credo che il nostro paese debba
smettere di giocare a fare il Peter Pan dell’Europa. Tendiamo sempre a
risolvere i problemi reali con un nulla di fatto o per meglio dire, tutto si
conclude a tarallucci e vino. Gli italiani sono completamente
disinteressati alla vita politica e non si interrogano più di tanto se lo
squilibrio esistente tra i lussi dei nostri politici e la miseria reale di
molte famiglie, sia minimamente accettabile in una Democrazia degna di tale nome. Certo il popolo del dopoguerra ha
conosciuto tempo peggiori, ma se non altro provenivano da una guerra! Qui non
si capisce da che cosa si proviene! Il paradosso è la logica conseguenza di
una confusione che regna sovrana in paesi in cui si cerca di andare avanti
banchettando sui più deboli. Qualcuno ha commentato le ultime
elezioni politiche affermando che “L’amore ha vinto sull’odio”: in realtà non
ha capito che siamo tutti sconfitti, perché in un paese dove cresce
l’astensionismo e dove la politica non interpreta più le reali esigenze delle
persone comuni, rimane solo un lassismo abitudinario non tanto diverso da
quello che hanno le popolazioni assoggettate ai vari regimi. L’Amore potrà vincere veramente
sull’odio, nel momento in cui cominceremo a crescere seriamente. Dobbiamo
innanzitutto cominciare a far posto all’altro nella nostra vita, cominciando a
pensare che i drammi altrui sono pure i nostri. Inviterei quindi coloro che hanno nelle
proprie mani il presente ed il futuro del nostro paese, a pensare a quanti
questa santa Pasqua la passeranno senza una tavola imbandita e col cuore colmo
di disperazione. Inviterei anche tutti noi, Popolo
Sovrano, a rivedere la prassi dell’indifferenza vittimistica che ci portiamo dietro e che molto spesso
tende a scaricare le responsabilità sugli altri. Che il Cristo Crocefisso e Risorto,
possa donare davvero occhi nuovi e cuore nuovo a questa società dissestata per
poter riscrivere tutti assieme una Storia di Vita per noi stessi e per gli
altri. Un sincero augurio di Buona Pasqua a tutti.
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