" E se
domani..." 31 dicembre 2009 di Eleonora Cicero
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fino alla fine del mondo” Mt
28, 20 Lettera
di fine Anno
Caro
Signore, anche
quest’anno rivolgo a te il mio pensiero di fine anno. Non
lo faccio per accattivarmi le tue simpatie: so che riesci ad amarmi con tutti i
difetti e le infedeltà di cui dispongo. Ti
scrivo perché non avrebbe senso concludere l’anno senza ringraziarti per averlo
vissuto, nel bene e nel male. Ti scrivo perché non riesco a guardare l’anno che
sta arrivando se non sostenuta dal tuo Amore e dalla Tua presenza. Ti scrivo
perchè Tu mi sei Padre, Amico e Sostegno e a chi potrei comunicare il mio sentire
se non a chi, di quel mio sentire, ne conosce le sorgenti, nell’intimo dell’anima! L’anno
che sta per concludersi lascia in tutti un po’ di amaro in bocca: troppe
occasioni sprecate, molte follie perpetrate ai danni di una serena convivenza
tra popoli che potesse concretizzare il tuo sogno. Tante volte ci siamo sentiti
smarriti, delusi, amareggiati. Troppe occasioni ci hanno visti infedeli
interpreti della Tua Volontà; siamo stati manipolatori instancabili della tua
Parola, bestemmiatori del Dono Sacro della Vita; siamo stati responsabili di
classificazioni razziali vergognose e di Leggi che del Tuo Amore di Padre ne
han fatto scempio! Abbiamo
sguazzato nell’ubriachezza di nuovi idoli, abbiamo osannato falsi profeti e
nuovi messia. Il più delle volte, ci siamo persino dimenticati di te per
ricordarcene solo per rimbrottarti le tragedie immani che ci colpivano. Eppure
tu, Padre buono, non hai concretizzato il Tuo sdegno, non ci hai punito con Continui
ad annunciare il tuo Regno dal basso, lasciando ai potenti di questo mondo il
cumulo delle proprie illusioni. Eppure, facciamo fatica a trovarti, tendiamo
sempre a ricercarti altrove. Se
Tu sei un Dio fedele, allora vuol dire che non ci hai mai abbandonato, anche in
quei momenti in cui il senso stesso della nostra esistenza è andato smarrito e
la paura di guardare avanti ha alimentato il nostro smarrimento. Vuol dire che
eri presenti tra le macerie dei terremotati, nel pianto degli alluvionati,
nella disperazione dei popoli in guerra. Hai gioito delle nostre felicità più
autentiche e hai velato i tuoi occhi di lacrime, davanti al nostro dolore più
lancinante… ma sei rimasto sempre, Tu Dio Fedele, Tu Dio con noi! Adesso
guardiamo il nuovo anno come sopravvissuti alle macerie del vecchio. Rimangono
fratture da risanare, strade da percorrere con caparbietà, Luce nuova da dare
ai popoli. Ci
saranno momenti difficili, infedeltà gravissime, stoltezze da rimettere alla
tua Divina Misericordia, ma ci saranno anche perle di speranza, ci saranno
piccoli semi che daranno frutto e porteranno nuova vita, nuovi piccoli grandi
miracoli. Ci
saranno realtà che riscopriranno la vocazione dell’Uomo Libero creato per
Libero Amore, e Signore
e Pastore, che vedi oltre la banalità delle nostre esistenze fallimentari, che
rimetti i nostri debiti, tu che sei l’Unico creditore; che ci raccogli con
amore di Padre, nonostante non riusciamo ad amarti come Tu ci ami, dona a tutti
noi la sapienza del cuore, che permetta di fare serio discernimento sulla
nostra vita e sulla nostra storia. Donaci
l’umiltà di farci piccoli, di fare la tua Volontà e non la nostra, di
esercitare i nostri carismi come Doni ricevuti da te e non come capacità di
nostra proprietà. Donaci
il coraggio di farci ultimi con gli ultimi, di lasciarci evangelizzare da ogni
volto che incontriamo. Donaci il coraggio di ammettere le nostre paure e di
rimetterle a te. Concedici
di continuare a nutrirci alle sorgenti della Tua Parola e di essere profeti dei
nostri tempi e della nostra storia per ridare luce al buio fitto che l’avvolge. Fa
che impariamo a condividere le nostre esistenze, i nostri dolori, le nostre
speranze. Permettici di abitare questa storia, tenendo te sullo sfondo della
prassi quotidiana. Facci
sentire speciali nella nostra semplicità, spogliaci dei nostri orgogli e delle
nostre presunzioni. Siamo
Figli dell’Unico Padre, per questo rimaniamo complementari; siamo portatori
della Divina Trinità, per questo ogni individuo merita il rispetto della
propria dignità; siamo Figli nel Figlio, per questo dobbiamo spendere la nostra
creaturalità nell’Amore gratuito. Buon
Dio, a te affidiamo l’anno venturo e quelli che vorrai ancora donarci,
proteggici dai nostri nemici e proteggi loro da noi; proteggi le persone che
amiamo e proteggi anche quelli che non riusciamo ad amare. Grazie
mio Signore, perché in te diveniamo unico strumento del tuo Amore, perché in te
ci ritroviamo tutti. Grazie, perché nonostante tutto, continui a credere in
questa umanità dissestata e infedele che arranca, cade e si rialza ma che, in
fondo, a te anela e si rivolge, fino alla fine dei tempi…
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