" E se
domani..." 17 maggio 2009 di Eleonora Cicero
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“Gran
brutta malattia il razzismo.. Più che
altro strana: colpisce i
bianchi, ma fa fuori
i neri..” Albert Einstein Finchè
la barca va, lasciala andare…
(quando
il barcone affonda il campanello suonerà!)
C’è
chi la chiama “legge legittima”, chi lo definisce “diritto improrogabile del
popolo italiano”, chi con falso dispiacere lo bolla come “necessario”. Tutti
pseudonomi questi, per dire semplicemente: “Gli immigranti qui non li
vogliamo!”. Magari ci faranno pure credere che lo fanno per il loro bene e non
per il nostro gretto egoismo! Vengono
raggiunti accordi “storici” con la Libia, e cantiamo vittoria per una delle
decisioni più vergognose che da un punto di vista umanitario, il nostro paese
abbia preso. Nemmeno il tempo di riprendersi da questo, che qualche genio al
governo propone l’iniziativa di riservare un vagone treno solo per i milanesi e
tassativamente vietato agli extracomunitari! Provocazione? Forse! Ma suona
tanto più vergognosa e infida quanto più il pregiudizio e la leggerezza di chi
la propone è evidente! Sembra
di essere tornati nel periodo nazi-fascista, quando davanti i vari negozi, era
possibile leggere cartelli del tipo “Vietato
l’ingresso agli zingari e agli ebrei”! L’assurdo
però, è che viene sventolato ai quattro venti che non si tratta di episodi
razzisti ma solo di ottima amministrazione governativa. Ora,
i politici si sa, sono bravi ad utilizzare le parole, riuscendo a far passare
per oro il fango di una pozzanghera. Sono molto abili, fa parte del loro
“mestiere”…ma non possono e non devono permettersi il lusso di
giocare con le vite umane! Sono
disgustata da questo clima razzista che si è andato sempre più affermando nel
nostro paese. Noi, popoli di emigranti, osiamo rispedire indietro barconi pieni
di esseri umani, con bambini, donne incinte, anziani estenuati da un viaggio effettuato in
situazioni precarie! Noi che abbiamo subito il razzismo sulla nostra pelle,
discriminiamo gli stranieri; noi che siamo stati tacciati di essere mafiosi in
tutto il mondo, definiamo “delinquenti” persone che nemmeno conosciamo! Mi
sconcertano le leggi in materie di immigrazione (che si intrecciano
inevitabilmente con quelle del pacchetto sicurezza); provo l’orticaria in
quelle motivazioni ammantate da patriottismo patetico e incostituzionale. Ma
quello che più mi lascia esterrefatta e senza parole, è l’indifferenza degli
italiani davanti a tali decisioni vergognose! Mi tocca credere che, o siamo
troppo distratti, o ci hanno fatto un lavaggio del cervello completo, riuscendo
a trasformare “l’altro” nel nemico da abbattere. Qualunque sia la motivazione,
ne usciamo sconfitti e razzisti. Ma
che fine ha fatto l’umana pietà che ha sempre contraddistinto la nostra
cultura? Dove l’abbiamo lasciata quella solarità accogliente, che ha valso al
nostro paese tanta fama? Siamo
così “solidali” da inviare i nostri militari per soccorrere le popolazioni che
hanno bisogno, ma non siamo in grado di accoglierle quando sulle nostre spiagge
ci chiedono aiuto ed accoglienza! Onestamente
mi sembra un gran paradosso! Ma poi queste persone, cosa ci tolgono? Il lavoro?
La sicurezza? La libertà? Mi pare che sono elementi che possiamo
tranquillamente analizzare assieme: Il
lavoro tolto agli italiani, molto spesso corrisponde con forme di sfruttamento
aberranti degni dei negrieri della peggior specie. Molto spesso queste persone
si trovano a fare tutti quei lavori umili che noi disdegniamo e, nella
stragrande maggioranza dei casi, per paghe irrisorie (quando non vengono
sfruttati nel mercato della prostituzione). La
sicurezza è un problema che molto spesso nasce dalla mancata integrazione
sociale e comunque non coinvolge tutte le persone straniere, solo una parte di
esse e, per questa, ci dovrebbe essere una istituzione chiamata “giustizia”
atta a gestire tali tipologie di problemi. Il che esclude che ogni singolo
cittadino o ogni parlamentare con la parola facile, ghettizzi una o più
“categorie” di persone. La
libertà invece, è un dono di cui ci stiamo privando consapevolmente e
stupidamente da soli! Stiamo arroccati contro le persone che vengono da fuori,
senza vivere il dono dell’altruismo, della conoscenza, dell’apertura al mondo e
con il mondo. Abbiamo voluto la globalizzazione, ma vogliamo accettare solo gli
effetti che ci fanno più comodo! E
così mentre noi continuiamo a promulgare leggi buone e giuste nell’indifferenza
più assoluta, carrette piene di esseri umani che fuggono da situazioni
drammatiche, vengono respintei al largo delle nostre coste: quasi si giocasse a
rimpiattino con quelle vite di serie B!
Quei pochi che vengono momentaneamente “accolti” nel nostro paese, sono
ospitati (si fa per dire) in centri di accoglienza con i fili spinati e con
capienze al collasso! Quando
cominceremo davvero a ragionare con la nostra testa? Quando ci renderemo conto
che le decisioni prese sono inumane, anti-cristiane e razziste? E se dentro a
quelle carrette del mare si trovasse un nostro caro? Troveremmo davvero
“giuste” e “necessarie” le decisioni prese in materia di immigrazione nel
nostro paese?
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