" E se
domani..." 14 giugno 2009 di Eleonora Cicero
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"Tutti noi ce la
prendiamo con la storia ma io credo che la
colpa è nostra: È evidente che la gente
è poco seria Quando parla di
sinistra e destra! Ma cos’è la Destra? Cos’è la Sinistra?” Giorgio Gaber
CONFUSI E CONTENTI
Ebbene
si! Si è conclusa da pochi giorni la tornata elettorale per le europee e,
mentre molti paesi del vecchio continente svoltano pericolosamente a destra,
nel nostro si sono viste cose degne delle commedie pirandelliane! In
effetti è chiaro a tutti chi ha vinto…no?! La legge matematica non ammette
repliche, ma quella politica e giornalistica riesce a confondere le idee a
molti (per non dire a tutti!). Così
succede che tanto la maggioranza quanto l’opposizione cantano vittoria e tanto
l’una quanto l’altra ne escono sconfitte! Non ci avete capito niente? Se vi può
consolare, non siete gli unici! Il
giorno dopo le elezioni, era già possibile leggere titoli dei giornali in
aperto contrasto tra loro, del tipo: “La maggioranza conferma la sua
leadership. L’opposizione crolla” (nei giornali di centrodestra); “La
maggioranza ne esce sconfitta. L’opposizione canta vittoria!” (nei giornali di
centrosinistra)!! Tranquilli, ai limiti della notizia scritta, è possibile
sopperire con quella dei tg, con tanto di conferenze stampe e di immagini a
corredare i servizi! Oh,
manco a dirlo, tutti si sono ritenuti i veri vincitori di queste elezioni!
Siete ancora più confusi? E allora non resta che dipanarsi nei dati matematici
che, di per sé, sono molto eloquenti ma, quando vengono rapportati alle
precedenti tornate elettorali e a quello che il loro aumento o la loro
diminuzione rappresenta, cominciano a mandare in tilt chi ha già le idee
confuse! Diciamocelo,
il nostro è un paese in grado di accontentare proprio tutti e mentre i
contendenti litigano, il popolo sovrano sonnecchia sulla spiaggia facendo
venire la bile a chi su quei voti contava! Nemmeno
un autore delle trasmissioni comiche per eccellenza, sarebbe riuscito a
scrivere un canovaccio degno di siffatto spessore! Così tra un brindisi ed una
frecciatina, tra un plauso e l’altro, tutti cercano fuori dai riflettori cause
e responsabili della sconfitta propria e della vittoria altrui! Per
chi ancora cercasse una risposta chiara e definitiva su chi ha vinto e chi ha
perso, se ne faccia una ragione, non lo capirà mai!
Le
scenette che si sono presentate agli occhi dei telespettatori hanno avuto del
grottesco per tutte le parti politiche, tuttavia, in questo clima di
“tarallucci e vino”, una scena mi ha sconvolto senza lasciare spazio ad ironia
di sorta. In
un’intervista fatta ai leaders del carroccio all’interno della loro sede
lombarda, era possibile vedere un manifesto che ritraeva l’immagine di un “pellerossa”.
Sopra il manifestala scritta: “Loro hanno
subìto l’immigrazione. Ora vivono in una riserva!”. Quel
poster mi ha raggelato il sangue. Con tutto il rispetto che si deve alle varie
ideologie politiche, permettetemi di esprimere il mio disappunto. Innanzitutto
ritengo un insulto potersi paragonare, anche solo lontanamente, ai nativi
americani che, se non ricordo male, sono stati trucidati proprio da noi
occidentali! In secondo luogo, sentirsi minacciati da persone che nella maggior
parte dei casi, subiscono episodi di razzismo da parte nostra, suona stupido e
beffardo. Inoltre, sarebbe bene che la maggioranza ricordi quel poster quando
vota i finanziamenti per l’armamento
del nostro esercito nelle missioni di pace
presso altri paesi! Forse sarebbe il
caso di sostituirlo con l’immagine di un volto impaurito e con la scritta: “Abbiamo cercato accoglienza:abbiamo trovato
rifiuto!” Cosa
aggiungere? Quel che è certo è che qualunque sia stato l’esito politico delle
elezioni, sicuramente l’evento di per sé dà numerosi spunti di riflessioni.
Possono essere goffi e contraddittori, amari e insensati, ma rappresentano
aspetti di un paese che non ha ancora del tutto maturato il sentimento
comunitario. Adesso
i nostri politici riprenderanno ad accapigliarsi tra di loro come prima più di
prima, motivati da questa vittoria elettorale che accomuna tutti! Non
resterà che attendere le prossime elezioni politiche per festeggiare nuove
vittorie e proclamare uguali sconfitte! Da
parte nostra, non rimane che sperare che, chiunque tenga in mano le redini del
potere, non lo faccia con deliri di onnipotenza ma con l’umiltà e la responsabilità
che tale compito comporta. Non rimane che auspicare che la via del dialogo e
dell’accoglienza reciproca nel rispetto delle proprie diversità, possa essere
il filo conduttore di tutti i paesi del mondo. Nell’attesa
che questo sogno diventi realtà, non resta che attendere la nuova puntata del teatrino
politico per eccellenza dove tutti vincono e perdono e dove i cittadini tendono
ad essere confusi e contenti!
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