"Viva preoccupazione" per "la notizia della proposta di un
"Koran Burning Day" per l'11 settembre, anniversario dei tragici attacchi
terroristici che nel 2001 causarono numerose vittime innocenti e ingenti danni
materiali" è stata espressa dal Pontificio Consiglio per il Dialogo
Interreligioso in un comunicato diffuso oggi. Il riferimento è all'iniziativa
presa dal gruppo evangelico "Dove World Outreach Center", che intende promuovere
il gesto dimostrativo in diverse piazze in tutto del mondo, in ricordo dei
tragici attentati di New York.
Si legge nel comunicato diffuso dal
dicastero vaticano: "A quei deprecabili atti di violenza", "non si può porre
rimedio contrapponendo un gesto di grave oltraggio al libro considerato sacro da
una comunità religiosa. Ogni religione, con i rispettivi libri sacri, luoghi di
culto e simboli ha diritto al rispetto e alla protezione: si tratta del
rispetto dovuto alla dignità delle persone che vi aderiscono e alle loro libere
scelte in materia religiosa".
Il prossimo anniversario è per tutti
l'occasione di ricordare le molte vittime dell'attentato: "La necessaria
riflessione che si impone a tutti nel ricordo dell'11 settembre - continua il
comunicato - rinnova, anzitutto, i nostri sentimenti di profonda solidarietà con
quanti sono stati colpiti dagli orrendi attacchi terroristici. A tali sentimenti
si unisce la nostra preghiera per essi e per i loro cari che hanno perso la
vita". Tuttavia, la memoria delle vittime e di quanti hanno perso la vita nel
tentativo di salvarne altre, non può essere in alcun modo l'occasione per
alimentare quello stesso odio che fu matrice dei tragici atti di New York:
"Tutti i responsabili religiosi e tutti i credenti - sollecita il Pontificio
Consiglio per il Dialogo Interreligioso - sono chiamati anche a rinnovare la
ferma condanna di ogni forma di violenza, in particolare quella compiuta in nome
della religione. Il Papa Giovanni Paolo ii ebbe ad affermare, in proposito,
che: "Il ricorso alla violenza in nome di una credenza religiosa è una
perversione degli insegnamenti stessi delle maggiori religioni" (Discorso al
nuovo Ambasciatore del Pakistan, 17.12.1999). E Sua Santità il Papa Benedetto
XVI ha dichiarato che "l'intolleranza e la violenza non possono mai essere
giustificate come risposte alle offese, perché non sono compatibili con i sacri
principi della religione" (Discorso al nuovo Ambasciatore del Marocco,
20.02.2006)".
In tutto il mondo, appresa la notizia dell'iniziativa del
"Dove World Outreach Center", le comunità cattoliche hanno subito espresso la
loro solidarietà a tutti i fedeli musulmani. La più recente è la dichiarazione,
questa mattina, dell'arcivescovo di Kirkuk dei Caldei, Louis Sako, che ha
parlato di gesto "irresponsabile e immorale".