FONTE M.I.S.N.A. 15:28 13/11/202 Un nuovo appello per la "liberazione di tutti i sequestrati", e in particolare del vescovo colombiano Jorge Enrique Jimenez Carvajal, vescovo di Zipaquirà e presidente del Celam (Consiglio episcopale latino-americano), rapito due giorni fa in Colombia insieme ad un altro sacerdote, padre Desiderio Orjuela. A lanciarlo è stato oggi il Papa, che al termine dell’udienza generale di oggi ha rinnovato l’appello già rivolto ieri. "Questo atto – ha detto il Papa riferendosi al rapimento del vescovo - che accresce i il clima di violazione dei diritti umani e addolora sia la popolazione civile che la Chiesa, mi spinge ad esprimere ancora una volta il rifiuto di ogni violenza e lesione della dignità umana, che non è mai un cammino di pace". Di qui l’appello alla "liberazione di tutti i sequestrati" e affinché "questi pastori possano tornare ad esercitare il proprio servizio al popolo di Dio", anche in favore della "tanto agognata pace in Colombia". Al centro dell’udienza generale, invece, il tema di Gerusalemme "città della pace e madre universale", che – ha sottolineato il Papa commentando il Salmo 86 – è purtroppo in contrasto con l’esperienza storica che la città sta vivendo. Ma compito della preghiera è quello di seminare fiducia e di generare speranza" per l’antica Sion, "madre di tutta l’umanità", "città di Dio" che "sta alla base del progetto di Dio". "Tutti i punti cardinali della terra – ha aggiunto Giovanni Paolo II – si trovano in rapporto con questa madre", e "nell’anagrafe spirituale di Gerusalemme sono registrati tutti i popoli della terra", perfino "le nazioni considerate ostili a Israele", invitate anch’esse a "salire a Gerusalemme ed esservi accolte non come straniere ma come ‘familiari’. A Gerusalemme tutti devono scoprire le loro radici spirituali, sentirsi nella loro patria, ritrovarsi come membri della stessa famiglia, abbracciarsi come fratelli, ritornati nella loro casa".
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