CRONACHE

29 gennaio 2003 San Maurizio (To). Ignoti oscurano con la vernice alcune telecamere di controllo piazzate nel centro del paese.

inizio febbraio 2004 San Foca (Le). Un recluso nordaricano nel locale Cpt ingerisce due pile stilo e viene trasferito all’Ospedale di Lecce, dal quale in breve riesce a fuggire.

14 marzo 2004 Corridonia (Mc). Molotov contro il portone della casa di Sandro Giustozzi, assessore municipale all’Urbanistica. Secondo lo stesso amministratore il gesto è da collegare alla proteste contro il progetto di aprire un Cpt nel territorio comunale, in contrada Piedicolle. Giustozzi si dice comunque tranquillo, «protetto e ben tutelato dalle forze dell’ordine».

16 marzo 2004 Maglie (Le). Attacco fallito ad una filiale di Banca Intesa, che gestisce i conti del Cpt “Regina Pacis”. Un congegno rudimentale consistente in due sigarette accese collegate a dei fiammiferi ed uno straccio imbevuto di benzina innescano una fiammata che purtroppo non riesce a distruggere il bancomat. Sul posto viene rinvenuto un volantino con la scritta: «Nessuna pace per i complici del Regina Pacis: libertà per i reclusi».

23 marzo 2004 Corridonia (Mc). Nuova bottiglia incendiaria contro l’assessore all’Urbanistica Sandro Giustozzi. Questa volta l’attacco avviene in pieno giorno, contro la sua autovettura parcheggiata davanti al palazzo municipale. Ora l’assessore dichiara: «sono disposto a lasciare la politica».

11 aprile 2004 Lecce. Nel giorno di Pasqua compare, su una impalcatura nei pressi del Duomo, uno striscione riportante la scritta: «Chiudiamo i Lager per immigrati. Liberi Tutti».

13 aprile 2004 Provincia di Trento. Ignoti tagliano le pompe di tre stazioni di benzina (due della Esso e una della Omv) e sabotano le colonnine del self service. Stando ai giornali, in un distributore è stato lasciato questo volantino: «Queste compagnie sono direttamente responsabili dei massacri in Iraq. Viva l’insurrezione irachena, terrorista è il capitalismo».

16 aprile 2004 Galatina (Le). Un distributore della Esso riceve la visita di anonimi sabotatori. Sei pompe vengono tagliate, causando un danno di cinquemila euro. Sul posto gli anonimi lasciano un biglietto: «Sabotaggio per la Esso che ha interesse nell’occupazione militare dell’Irak».