In una società che espelle, siamo tutti stranieri!

Bogu è, come tanti altri, uno straniero in Italia che, secondo l’esclusivo giudizio della polizia, non è desiderato.

Arrivato tredici anni fa dalla Jugoslavia per sfuggire alla guerra, ha deciso di restare a vivere qui. Negli ultimi due anni la questura di Trento ha rinviato continuamente il rinnovo del suo permesso di soggiorno (negandogli così la possibilità di accedere all’assistenza sanitaria, di lavorare in regola, di andare a trovare i suoi famigliari in Croazia). A settembre di quest’anno il permesso gli è stato definitivamente negato. La causa ufficiale è l’aver subito una condanna per un diverbio con il fotografo del giornale “Il Trentino” Fulvio Fiorini. In realtà lo stanno cacciando perché è anarchico e perché si è rifiutato di diventare una spia fra i suoi compagni per conto del ministero degli interni (offerta fattagli in cambio della cittadinanza).

Mesi fa, altri due anarchici, Juan e Sigi, uno spagnolo e l’altro svizzero, hanno ricevuto l’espulsione dall’Italia “a vita” (provvedimento inventato appositamente per loro dal questore di Trento).

Alla faccia della libertà di pensiero e di movimento.

Tutto questo mentre quotidianamente centinaia di immigrati sono rinchiusi nei CPT ed espulsi dall’Italia perché poveri e senza documenti.

Che i motivi siano politici o economici, la situazione degli stranieri in Italia (già insostenibile a causa della Legge Bossi-Fini e dei CPT instaurati prima ancora dalla sinistra) è precipitata con l’introduzione del decreto Pisanu. Le nuove disposizioni del Ministro degli Interni, infatti, prevedono poteri assoluti alla polizia nel decidere in merito alla permanenza degli stranieri nel nostro paese, senza alcuna garanzia per loro. Nemmeno il matrimonio, i figli, la famiglia o il lavoro sono più difese contro l’espulsione.

E’ come se queste persone vivessero un’eterna “libertà vigilata” senza potersi costruire una vita nuova perché costantemente a rischio di perdere tutto.

La vita che Bogu si era costruito in Italia si sta frantumando proprio in questo modo. Lunedì 24 ottobre il questore di Trento gli ha notificato un ordine di allontanamento dall’Italia entro 15 giorni, preambolo al decreto di espulsione vero e proprio.

Se non facciamo nulla sarà espulso, un’altra voce critica verrà eliminata per l’impero di questa democrazia guerrafondaia che strozza ogni dissenso.

Non permettiamo che accada, la nostra libertà dipende anche da questo.

SABATO 29 OTTOBRE, A ROVERETO, IN VIA MAZZINI,

DALLE ORE 16 ALLE 19, PRESIDIO CONTRO LE ESPULSIONI

IN SOLIDARIETA’ CON BOGU 

 Alcuni amici di Bogu e nemici delle espulsioni

 Per contatti: tuttistranieri@gmail.com