Tra le
varie iniziative per il 27 gennaio 2002 anche un calendario degli
studenti del Liceo scientifico di Telese
Terme
Un calendario per non dimenticare
"Eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà
nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che
ritorneranno l'ordine, la pace e la serenità".
Con
queste parole di speranza tratte dal Diario di Anna Frank, si apre
il Calendario 2002 "Per non dimenticare - I giovani del terzo
millennio fondano sulla Memoria la Pace", realizzato dal Liceo
Scientifico di Telese Terme (BN), con la collaborazione degli alunni
della classe V D, coordinati dalla Prof.ssa di Storia e Filosofia
Antonietta Rivellini, con la supervisione del Dirigente scolastico
Prof.ssa Assunta Fiengo, e con il patrocinio del Provveditorato agli
Studi, Consulta Provinciale degli Studenti di Benevento e
dell'Amministrazione Comunale di Telese Terme. "L'interesse per la
Shoah nella V D - è scritto nella "motivazione" del calendario - è
scaturito dalla frequenza con cui questa tematica è stata proposta
dai mass media negli ultimi tempi. L'Olocausto però è stato
presentato sotto ottiche diverse, talvolta contrapposte. Da un lato
si è evidenziato l'aspetto drammatico, dall'altro si è teso ad
affossare il problema, a sminuirne la portata, a generalizzarne gli
aspetti." E' stata scelta la forma di un calendario "perché è
attuale - dicono gli studenti - cattura l'attenzione del pubblico,
entra in molte case" - e, aggiunge la Prof.ssa Fiengo - "per creare
e favorire la cultura della memoria, perché crediamo che senza di
essa non ci possa essere futuro".
Il
calendario, mese dopo mese, fornisce la spiegazione di alcune parole
chiave dello sterminio, dando alcuni accenni su come è avvenuta la
Shoah, riportando anche brevi testimonianze di sopravvissuti,
indicazioni sullo stato dei 'campi' oggi, una piccola bibliografia.
Nell'ultima pagina riporta la lettera di Papa Giovanni Paolo II in
occasione della pubblicazione del documento "Noi ricordiamo: una
riflessione sulla Shoah" in cui lo sterminio del popolo ebraico è
definito "un'indelebile macchia nella storia del secolo che si sta
concludendo".
S.H.
A.
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