Calcio a 5 - Allievi, il GS vola in alto - 10-05-03 - Giovanni Guerriera

 

 

Calcio a 5: Il Gs vola in alto anche con gli allievi

Da poco tempo è terminato il campionato allievi di calcio a 5 e la squadra di mister Votto non poteva sperare di meglio. Mentre la juniores di Mister Di Gioia è riuscita a posizionarsi al quinto posto in una classifica molto corta (con soli altri tre punti sarebbero arrivati secondi), gli allievi hanno sfiorato il successo.

Sono felice-ha dichiarato Mister Votto- del risultato ottenuto; è stata la mia prima esperienza e raggiungere il secondo posto non è stato semplice; come allenatore sono molto soddisfatto perché questo indica che la squadra ha lavorato bene. Il girone è stato molto combattuto, fra squadre compatte e veterane. L’obiettivo di quest’anno era "testare il territorio" per acquisire l’esperienza che ci mancava. L’unico rammarico che ho, è non aver potuto guidare la mia squadra contro l’Epitaffio nella gara di ritorno per problemi di salute. Stavamo preparando la partita da tempo, era infatti quella decisiva, se l’avessimo vinta, il traguardo del campionato non sarebbe stato una cosa inaccessibile. In cifre, il settore che non ci ha permesso, per diversi motivi, di fare il salto di qualità nel girone di ritorno, è stata sicuramente la difesa: infatti mentre nel girone d’andata le reti subite sono state solo 20, in quello di ritorno ne abbiamo subite 40. Se poi aggiungiamo anche il fatto che in molte gare abbiamo giocato senza portiere con Selvaggio e Gallo che in più occasioni hanno indossato la numero 1, non permettendomi di sfruttare le loro reali qualità, tutto risulta molto più chiaro.

Quali difficoltà ha riscontrato durante il campionato?

Non nascondo che contro le squadre più importanti, abbiamo sofferto non poco la mancanza d’esperienza, non molto sul piano tecnico, quanto su quello arbitrale, in quanto ci hanno sfavorito in alcune importanti occasioni. Nonostante ciò per la maggior parte del campionato l’equilibrio e la compattezza della squadra ci ha permesso sempre di recuperare dei risultati anche difficili.

Avete concluso il campionato con 31 punti siglando 87 reti e subendone 60, a soli 5 punti dall’Epitaffio, quanto ha influito quella sconfitta?

La squadra dopo quella gara ha subito un forte calo di concentrazione e aveva difficoltà non solo a recuperare i risultati sfavorevoli ma anche a giocare come aveva sempre fatto. La sconfitta contro il Limatola nell’ultima partita non conta perché l’abbiamo giocata quando la classifica non poteva più subire grandi stravolgimenti.

Come è riuscito a gestire un gruppo di giovani ragazzi, non avendo nessuna esperienza in questo settore?

I miei obiettivi erano quelli di creare innanzitutto un gruppo compatto di amici, nel quale i ragazzi si rispettassero reciprocamente esprimendo in ogni gara correttezza ed educazione e poi se fossero arrivati anche i risultati a noi non sarebbe dispiaciuto. Così la prima parte della preparazione è stata improntata su questi valori e siamo riusciti ad ottenere ottimi risultati. Quasi sicuramente ci sarà assegnata la Coppa Disciplina perché con mia grande soddisfazione abbiamo chiuso il campionato con una sola ammonizione;questo riconoscimento porterà anche dei benefici economici alla società. Successivamente sono riuscito a creare anche dal punto di vista tecnico un gruppo omogeneo con ottime qualità individuali da non sottovalutare. La vittoria del torneo natalizio sul campo dell’Epitaffio a Benevento ha portato con sé una forte ondata di felicità e di fiducia in questo gruppo. Sono convinto che la creazione della giusta mentalità è l’insieme di tanti tasselli che allenamento dopo allenamento vengono posizionati al punto giusto.

Ringaziamenti e progetti per il futuro.

Ringrazio la società per avermi dato la possibilità di allenare questa squadra e un ringraziamento va certamente allo sponsor ufficiale degli allievi l’Orso Bianco, al Dott. Tommaso Cusano, oltre che al presidente Desiato e agli altri sponsors.Per quanto riguarda i progetti futuri, molto dipende dalle intenzioni della società di sposare il discorso "giovani" e quanto invece vorrà puntare sulla prima squadra. Io sono convinto che lo sviluppo e la cura del settore giovanile sono fondamentali perché è sui giovani che è possibile costruire il futuro del Gs; poi penso che bisogna puntare in modo particolare su quelli telesini perché la nostra realtà territoriale ha bisogno di uscire allo scoperto, riducendo in tal modo anche le spese. Con questo non intendo che bisogna chiudere le porte ai ragazzi dei paesi limitrofi, ma cercare di mantenere una certa identità