Stragi Quotidiane - 08-01-03 - Fulvio Del Deo |
STRAGI QUOTIDIANE
Già che ci sono lo scrivo anche a voi,
nonostante mi renda conto che le parole spesso entrano da un orecchio
ed escono dall'altro; nonostante sappia bene che c'è chi si diverte in
acrobazie mentali per cercare di fraintendere, di confondersi e di far
confondere. Comunque, ciò che voglio scrivere oggi è talmente semplice
che mi azzardo a scriverlo anche qui.
In Italia, la contravvenzione più
applicata è quella per divieto di sosta; per questa ragione quando si
parcheggia la macchina si sta sempre molto attenti a metterla diritta
nelle strisce e a controllare che non sporga nemmeno di un centimetro,
altrimenti si potrebbe trovare una brutta sorpresa sul parabrezza.
Ma un'auto parcheggiata male non
ha ucciso mai nessuno!
Il contrario può dirsi per un'auto
lanciata a tutta birra, in barba a ogni buon senso. Eppure nessuno
pare preoccuparsi dell'eccesso di velocità. Evidentemente, o
siamo totalmente pazzi, o usiamo solo il 5% del nostro cervello.
Il livello di civiltà di un popolo non
si misura né dalla quantità di tecnologia di cui fa uso quotidiano, né
dai soldi che ha nel portafogli. Il livello di civiltà di un popolo si
misura dal rispetto che ha della vita degli esseri umani, degli altri
animali e della natura tutta.
In Italia ho visto gente manifestare
fuori ai teatri, contro le pellicce delle signore, in nome del
rispetto dei cincillà.
In Italia ho visto gente portare
bandiere di tutti i colori, gridare contro la guerra o in difesa di
popoli sconosciuti.
In Italia ho visto gente arrampicarsi a
ciminiere che vomitano veleno, rischiando la vita per appendere uno
striscione di protesta.
In Italia ho visto gente sacrificarsi
per un'idea qualunque, solo perché affascinante in quel momento.
Ma in Italia non ho mai visto
nessuno protestare contro l'eccesso di velocità.
Eppure ho visto pochissimi
automobilisti rispettare i limiti di velocità e non ho visto mai
nessuno finire in galera perché, sfrecciando a 100 all'ora in un
centro abitato, s'era portato via la vita di qualcun altro.
L'eccesso di velocità uccide ogni giorno
senza fare distinzione di sesso, di età, di condizione sociale delle
proprie vittime.
MA PASSATEVI UNA MANO SULLA
COSCIENZA: QUANTI DI VOI RISPETTANO I LIMITI DI VELOCITÀ
?
E' vero, su alcune strade italiane sono
messi senza alcuna logica: c'è 30 sul rettilineo e
poi 70 prima della curva. E' vero. Ma questo
non ci autorizza a correre sia nel rettilineo che nella curva.
Basterebbe un po' di buon senso, in attesa che ne abbiano anche gli
addetti alla segnaletica.
Ma non finisce qui. Correre insegna a
correre anche ai nostri figli che, una volta al volante, vorranno
correre più di noi. Correre fa consumare molto più carburante, usura
maggiormente la macchina, inquina di più. E non dimentichiamolo:
correre è vietato non per farci un dispetto, ma perché correre
uccide.
Credo che in tutte le famiglie ormai ci
sia una vittima della guerra quotidiana della strada: nonnini spediti
al Creatore prima del tempo; nipotini che rimarranno per sempre
bambini, incorniciati in una foto che va sbiadendosi davanti a un
lumino; giovani che non invecchieranno mai nei ricordi dei loro
genitori e dei loro amici più cari.
E poi un esercito di carrozzelle, di
protesi, di occhi di vetro.
Un oceano di dolore.
Eppure tutto questo non sembra
interessarci affatto. Date un'occhiata a via Roma: è come
un'autostrada. Date un'occhiata alla Caianello-Benevento: è come un
autodromo. Date un'occhiata all'autostrada: è come l'inferno!
Quando qualche conoscente vuole darmi un
passaggio con la sua macchina (parlo di persone "per bene"!) ho spesso
la sgradita sorpresa di vedergli infrangere ripetutamente e con
nonchalance il codice dalla strada dal primo all'ultimo articolo. Che
vergogna!
Quando do un passaggio a qualcuno, provo
sempre disagio a dovergli ricordare di allacciare la cintura e spesso
mi capita di creare insofferenza con la mia guida "troppo lenta".
Eppure, quando venni qui a Telese 9 anni fa, fui colpito proprio dalla
calma e dalla gentilezza che avevano a quel tempo gli automobilisti di
questa zona.
MA DOVE CACCHIO CORRETE ADESSO
TUTTI QUANTI !?
Fulvio Del Deo
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