In una nota
l'ing. Giuseppe D'Occhio ricorda che si configura un reato per chi
compie tali atti vandalici
Il fenomeno scritte deturpanti edifici pubblici e privati, in voga
qualche decennio fa per esprimere il proprio dissenso su determinati
argomenti o per gridare al mondo i propri amori, è ritornato con
prepotenza alla ribalta qualche mese fa ad opera di una ignota mano
femminile (si suppone visto il destinatario del messaggio) per far
conoscere a tutta la cittadina di amare un certo Lucio P.
L'autrice ha
indubbiamente esagerato macchiando con scritte indelebili stazione
ferroviaria, edifici pubblici e privati, alberghi, strutture
sportive e pertanto la condanna è stata unanime insieme allo stupore
che tanta audacia non sia stata notata da nessuno visto che la
nostra cittadina è vissuta 24 ore su 24.
Da tempo inoltre tanti bravi ragazzi si riuniscono a tarda sera
davanti all'ingresso della Scuola Elementare consumando pasti e
bevande e lasciando i segni inequivocabili del loro passaggio. Sono
comparse anche qui scritte sulla facciata dell'edificio e poi quasi
come una sorta di Bodeguita del medio de l'Havana (ma qui sono i
titolari a fornirti del pennarello) le macchie colorate hanno
riempito ogni spazio possibile, portone d'ingresso, finestre,
perfino il monumento ai caduti.
Stamattina, la dirigente scolastica dott.ssa Melone ha constatato
danni anche alla pensilina di ingresso con caduta di calcinacci e
segni evidenti del lancio di bottiglie di bibite piene che hanno
macchiato le mura. Da qui la protesta ufficiale con una nota
informativa da parte della Melone alle forze dell'ordine e per
conoscenza al Sindaco che ha espresso tutta la sua indignazione.
"Già ero intervenuto per deprecare gli atti vandalici perpetrati ai
danni del Presepe - dichiara il Sindaco D'Occhio - ora assistiamo a
uno spettacolo insopportabile ai danni dell'Edificio della Scuola
Elementare. Mi auguro che gli autori di queste gesta che offendono
il comune sentire di tutti i cittadini si rendano conto di arrecare
un grave danno all'immagine della nostra comunità. Mi auguro che
questo triste fenomeno termini al più presto".
Del resto vale la pena ricordare che si configura un reato per chi
compie tali atti vandalici. Infatti recita l'art. 635 C.P. ".....chi
deteriora cose mobili o immobili altrui è punito, a querela della
persona offesa, con la reclusione fino ad un anno o con la multa
fino a L.600.000(€.309.87)..".
Inoltre è bene sottolineare che è prevista come circostanza
aggravante " ..con reclusione da 6 mesi a 3 anni...(se si
deteriorano)..edifici pubblici o destinati a uso pubblico...".
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