Scuola elementare, interrogazione consiliare - 14-11-02 - da Il Sannio Quot.

 

 

da Il Sannio quotidiano del 14 novembre 2002.

 

TELESE TERME / Richiesta firmata da Franco, Lavorgna, Seraflni e Carofano

 

Scuola elementare: arriva: un interrogazione consiliare.

 

 

E' giunta l' ora delle interrogazioni per il plesso scolastico situato 1ungo viale Minieri e che ospita le attività della Scuola Elementare. Un'interrogazione rivolta al sindaco, all'assessore alla Trasparenza e quello alla Pubblica Istruzione del Comune della cittadina termale e sottoscritta da quattro consiglieri di opposizione: Gianluca Serafini (del Partito della Rifondazione comunista, Giovanni Lavorgna e Pasquale Carofano (dei Democratici di Sinistra) e Carlo Franco (Indipendente di Sinistra).

Da notare che all' appello manca soltanto il consigliere di opposizione Tommaso Cusano (Indipendente Popolare ).L' interrogazione prende spunto dal ricordo della tragedia causata dalla prima scossa di questo sciame sismico che sta interessando il Molise ed il Sannio.

 

Un tragico episodio (quello di San Giuliano di Puglia), che «ha riproposto con grande forza - dichiarano i consiglieri - la questione della sicurezza degli edifici scolastici». In particolare, poi, viene indicato che «le cifre della nuova mappa del rischio sismico in Campania indicano la . provincia di Benevento tra le zone statisticamente più a rischio con 40 comuni su 78 collocati alla prima categoria di classificazione di rischio sismico, corrispondente ad un pericolo di 'alta entità». Un discorso che non va trascurato e che richiama altri aspetti, quale ad esempio quello della sicurezza degli edifici pubblici e di quelli scolastici in particolare.

 

Si tratta -si legge ancora nella nota dei consiglieri di minoranza - di edifici che non risultano monitorati e potrebbero pertanto non rispettare i requisiti di sicurezza e non potrebbero rientrare nei parametri stabiliti dalle norme anti-sismiche. Ed ecco che il discorso si sposta proprio sul plesso scolastico che ospita le attività della Scuola Elementare. «Una costruzione inaugurata nel 1952, ultimamente interessata da lavori di ristrutturazione con sopraelevazione di un piano... I genitori dei bambini frequentanti le elementari - viene sottolineato - sono fortemente preoccupati per la sicurezza dei propri figli e ansiosi di essere garantiti sulla totale ed incondizionata esclusione di ogni e qualsiasi alea di rischio...».Quella della sicurezza degli edifici scolastici -viene ancora evidenziato - è una «complessa problematica che non può essere liquidata con sopralluoghi da cui risulta semplicemente che, a seguito del sisma, non si riscontrano danni...».

 

Ed è proprio da questa serie di considerazioni che nascono i tre quesiti, che i consiglieri di minoranza rivolgono al sindaco ed ai componenti dell' esecutivo telesino. In particolare i consiglieri chiedono si sapere «se l' Amministrazione Comunale esclude in assoluto l'eventuale esistenza di dissesti statici». Una richiesta accompagnata da:quella di conoscere «se l' Amministrazione Comunale intenda effettuare un’articolata verifica statico-strutturale dell' edificio, con conseguente certificazione di agibilità sotto il profilo dell'idoneità sismo-resistente e, in via graduata, di tutti i livelli di sicurezza, come individuati dalla norma UNI 8289 (statica, dinamica, elettrica, folgorazioni, incendi, manovre d'esercizio, barriere architettoniche, flussi energetici, innocuità di forma». In conclusione, poi, ai componenti del governo cittadino viene richiesto se l’Amministrazione «ha provveduto al rilascio di attestazione formale circa il rispetto delle vigenti norme sismiche di tutti gli edifici comunali (D.M. 16/01/1996), con particolare riferimento a quelli adibiti a scuole».

 

 

L' INTERVENTO DI GIANLUCA ACETO

 

Sempre in materia di edilizia scolastica dopo l’intervento del sindaco telesino registrato ieri, giunge un commento del segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista. «Per quanto concerne i quattro miliardi spesi per l'edilizia scolastica illustrati da D'Occhio - Introduce Aceto - si tratta di un obbligo di legge. In ogni caso – continua - potevano servire per pianificare un polo scolastico. Non si capisce, dunque, come mai, dal momento che già si individuava nelle programmazioni la costruzione di un polo scolastico, hanno avuto altre destinazioni. Sono forse serviti a muovere l’economia che ruota intorno al sindaco? Comunque la nostra azione non è dettata da strumentazione politica. Quello che chiediamo - dichiara ancora - è di conoscere se prima, durante e dopo i lavori sono stati eseguiti precisi rilievi per stabilire se le strutture - visto che si tratta di edifici che risalgono agli anni '50 - sono in grado di sopportare gli adeguamenti fatti. Se il sindaco - ricorda in conclusione Aceto – fornirà utili informazioni in tal senso si tranquillizzerà lui e ci tranquillizzeremo noi insieme all'intera comunità telesina».